venerdì 28 dicembre 2012

Il pupillo del Papa


Insomma, la Chiesa, che si comporta sempre più come un partito a caccia di voti e soprattutto di finanziamenti, ha già stabilito che il suo candidato sarà Mario Monti. Da Bertone a Bagnasco e al Papa il consenso è unanime. D'altronde Benedetto XVI ha instaurato un rapporto diretto con il Professore che ama definirsi l'economista "più tedesco" d'Italia. E non dimentichiamoci che Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di sant'Egidio, è uno dei pochi uomini al mondo che parla al cellulare con il Papa. Insomma, la Chiesa spera con questa investitura divina di far convergere sul Professore tanti voti di cattolici del PD e del PDL. E non è escluso che non ci riesca. Può darsi, quindi, che il prossimo governo sia una diretta emanazione del Vaticano. Tanto per cambiare.
E per fortuna che c'è un Concordato che impedisce alla Chiesa di fare politica. Se no, chissà che cosa succederebbe.

giovedì 27 dicembre 2012

Le amanti di Berlusconi


Francesca Pascale, 27enne di Fuorigrotta, è la nuova fidanzata del Cavaliere, di anni 76. E di lei Nicole Minetti ha detto: «Francesca è veramente la persona adatta per stare al fianco di Silvio Berlusconi. Sarebbe anche un'ottima first lady». Mamma mia, ha parlato la grande politologa. Certo, lei è una che se ne intende del modo in cui una ragazza può far soldi facilmente. Ecco come "Il Fatto Quotidiano" presenta questa nuova fiamma di Berlusconi che, dall'apparenza, sembra una via di mezzo tra Ruby e l'ultima moglie del cavaliere:
"Nel 2006 è stata la fondatrice del comitato 'Silvio ci manchi' e subito dopo ha conquistato un seggio nel consiglio provinciale di Napoli. Ma la sua carriera è iniziata a Telecafone, storico programma tv napoletano. Oggi, a distanza di 5 anni, potrebbe diventare l’asso nella manica della campagna elettorale di Berlusconi. In fondo quella della Pascale è la favola di Pretty Woman: partita dai quartieri popolari, orfana di madre, in breve è stata elevata al rango di compagna dell’uomo più ricco d’Italia. Una relazione che certamente ringiovanirà l’immagine di B., rendendola più popolare. Anche perché in Italia non c’è memoria."
Sì, in Italia non c'è memoria e soprattutto non c'è senso morale. Saranno duemila anni di cultura cattolica, ma resta il fatto che nessuno si stupisce. Anche questa ragazza è stata fatta eleggere, come la Minetti, in un ruolo pubblico, e quindi il suo stipendio viene pagato da tutti noi. In sostanza, con le nostre tasse, noi finanziamo le amanti di Berlusconi. Ce ne è anche una che è stata fatta eleggere come parlamentare europea. Sempre a spese nostre.
In quale altro paese del mondo "civile" gli elettori accetterebbero una situazione del genere? Non la metto sul piano dell'etica (parola che agli italioti è sconosciuta), ma sul piano delle tasse... e quindi della dabbenaggine di chi va a votare un individuo del genere.
Una volta pensavo che l'elettore di Berlusconi fosse solo ignorante o male informato, insomma che si sbagliasse. Ma ora ho capito che in realtà gli piace: gli piace questo uomo che fa fessi tutti, che se ne frega delle leggi, che ha un esercito di amanti e che riesce a farsi sempre il proprio interesse. È l'ideale dell'italiota.

sabato 22 dicembre 2012

Giornalisti della casta


Mi dispiace per Pannella che sta digiunando per richiamare l'attenzione sulle indecenti condizioni delle carceri italiane. Ma ho l'impressione che l'uomo si illuda. Ai nostri politici non interessa la situazione delle patrie galere. A meno che... non si tratti di uno di loro o di qualche noto giornalista. Allora si mobilitano, prima per assegnargli una prigione dorata, magari in casa della sua amante, e poi per fargli ottenere la grazia dal Presidente della Repubblica. Alla faccia dei detenuti comuni. Alla faccia di chi non fa parte della casta. Eppure la diffamazione è un gran brutto reato, un reato con cui si può rovinare la vita di qualcuno.
Inoltre non pare che il "metodo Boffo" sia stato accantonato. E su che cosa si basa questo metodo? Sulla diffamazione.

martedì 18 dicembre 2012

La legge del padrone

È noto che il padrone è libero di fare quel che vuole - e in Italia, dove non esistono leggi sul conflitto di interessi, è più libero che altrove. Così, Silvio Berlusconi, ha potuto farsi "intervistare" per un'ora e mezzo sulla propria televisione da una presentatrice che lo fissava adorante. Questo in qualunque altro paese si chiamerebbe abuso di posizione dominante. Ma, in Italia, dove vige il Far West,  sembra normale. Quale altro politico ha tre televisioni di sua proprietà? Incomincia così una campagna elettorale dove chi ha più televisioni rischia sempre di vincere, perché le trasmissioni televisive sono il luogo in cui si forma il consenso elettorale. D'altronde lo stesso Berlusconi ha ammesso, nella trasmissione di Vespa, che il suo risultato in termini di voti dipenderà semplicemente dal numero di ore in cui comparirà in televisione.

giovedì 13 dicembre 2012

Il salto del Grillo


Ho sentito Beppe Grillo dire arrabbiato che "chi fa domande su domande e si pone il problema della democrazia del movimento" deve andarsene via. Non mi sembra che fare domande e porre il problema della democrazia di un partito siano questioni insignificanti. Temo dunque che anche il suo sia un movimento padronale, sul modello di quello di Berlusconi.
Ora capisco perché ha vietato ai suoi di apparire in televisione. Ma forse farebbe meglio a non apparire nemmeno lui. Non ci fa più una bella figura.
Una volta, quando faceva il comico, era divertente. Ora non lo è più. È diventato triste e grigio. Gli è sparito lo spirito e, di conseguenza, gli è rimasta la tetraggine.
Evidentemente, fare il capo-partito non fa bene.

lunedì 10 dicembre 2012

Lo scassa-Italia


Forse è utile che Berlusconi si presenti alle elezioni per l'ennesima volta. Finalmente potremo contare in questo paese quanti sono i minus habens.
Che cos'è un minus habens? Leggiamo sullo Zingarelli: "persona scarsamente dotata dal punto di vista intellettivo".
Sì, perché per una volta si può sbagliare, e anche due e tre. Ma sei?

domenica 2 dicembre 2012

Gli evasori di Dio


Come sono religiosi gli italiani! Pensate, siamo ai primi di dicembre e già tutti si predispongono ad organizzare il santo Natale. Già i negozi sono pieni di abeti e di presepi di plastica, in attesa di impadronirsi delle tredicesime dei concittadini. Già stormi di preti percorrono infaticabili le strade dei quartieri per arrivare a benedire le case, in cambio di denaro sonante. Già la nostra televisione pubblica ha interrotto tutti i programmi un po' intelligenti per trasmettere insulsi film religiosi dedicati al Natale, a Fatima, alla Madonna, ai Dieci Comandamenti, alle vite dei santi e dei papi, e a Ben Hur, tutti film invedibili per la loro bruttezza e che vengono ormai ritrasmessi da decenni, tra gli improperi dei telespettatori che sono costretti a pagarsi abbonamenti privati per vedere qualcosa di decente. Già i nostri governanti si predispongono a non fare pagare le tasse alle scuole cattoliche e agli edifici delle Chiesa adibiti a uso commerciale, trascurando il fatto che tutti gli altri italiani dovranno pagare di più le loro tasse e dovranno anche pagare l'Europa per le multe che ci comminerà per aiuti di Stato alle scuole private.
Ma, si sa, gli italioti sono tanto religiosi e sono felici di pagare un paio di miliardi di euro in più per aiutare la nostra amata Chiesa, che da parte sua dà l'esempio di come si devono fare soldi evadendo le tasse. D'ora in poi, tutti gli evasori potranno citare a loro discolpa il comportamento della Chiesa. Dio lo vuole!

venerdì 30 novembre 2012

Gioventù bruciata



Una volta per "gioventù bruciata" si intendevano quei giovani che si davano all'alcool, al sesso promiscuo e alla droga. Erano bruciati nel senso che si bruciavano da soli. Ma oggi vengono bruciati. Da chi? Dai politici cialtroni e ladri che hanno pensato solo a se stessi, dall'economia che, per tenere bassi i costi del lavoro, sta immiserendo interi popoli, da una scuola che non sa quali valori insegnare, da una religione che è fallita da almeno duemila anni e da una famiglia in cui tutti si ignorano e nessuno sa più che cosa sia l'attenzione per l'altro. Allora, propongo a questi giovani smarriti e in apparenza senza futuro di lasciar perdere valori e fedi e di puntare solo sul loro sviluppo personale... inteso come arte di vivere, come capacità di valorizzare se stessi e come sfida a un nemico potente e insidioso che si chiama "conformismo". Devono pensare proprio in termini di "nemico".
Se uno tentasse di ucciderti, tu che cosa faresti? Reagiresti, immagino. Ebbene, fa' conto che ci sia un nemico che tenta di ammazzarti: chiamalo "società dei conformisti", degli uomini addormentati, degli sfruttatori, degli uomini di potere, dei ricchi, dei venditori di sogni fasulli, dei mediatori religiosi, dei commercialisti dell'anima... Sono loro che tentano di fare di te un automa ubbidiente, un cagnolino da salotto, un individuo imbalsamato e disperato la cui unica fuga sta nella droga o nell'incoscienza. Tu difenditi, lotta contro tutti - e sii te stesso. La tua battaglia sia questa: essere te stesso contro chi vuole farti schiavo. Sarà la tua miglior vendetta contro chi vuole annullarti.

Satana italici

Apprendo che a Milano è in aumento la richiesta di esorcisti. E non mi meraviglio, visti i tempi. Ma le gente si sbaglia: la causa dei suoi problemi non è il Diavolo - è Monti. E, prima ancora di Monti, è stato un tizio che ha governato questo paese per diciotto anni. E, purtroppo, questo tizio è stato eletto da milioni di cittadini, molti dei quali oggi chiamano l'esorcista. Lascino perdere: piuttosto, si chiedano perché hanno dormito per diciotto anni. Perché non si sono accorti di niente? Eppure, giorno dopo giorno, questo tizio ha devastato il paese.
Ora si svegliano. Ma si rendano conto che il loro sonno, il sonno della ragione, ha creato questi mostri.
Anche Satana è un prodotto nostro, è un prodotto della nostra mancanza di consapevolezza. Non si sfugge a questa legge: quando non si è consapevoli, si sta creando un Demonio. Poi, alla fine, questo si concretizza... e fa male.

mercoledì 28 novembre 2012

Leggi dogmatiche

Dunque il governo italiano ha presentato ricorso contro la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che, lo scorso agosto, ha bocciato il divieto italiano di diagnosi preimpianto sugli embrioni stabilito dalla legge 40 del 2004. E ha perso un'occasione per dimostrarsi serio, razionale e indipendente. Perché mai il governo difende una legge che vieta l'analisi preimpianto alle coppie sterili? Sembrerebbe un atto sensato, mentre insensata era quella norma. La verità è che quelle legge punitiva era voluta dal Vaticano e che anche questo governo, pieno di ferventi cattolici, è al servizio della Chiesa. Ancora una volta si dimostra che le leggi dogmatiche volute dai cattolici sono non solo sbagliate ma anche dannose per i cittadini italiani. Ed è incredibile che uno Stato sia ridotto a portavoce degli interessi della Chiesa.

venerdì 23 novembre 2012

Panta rei


Tutto cambia - cambia il mondo, cambia ognuno di noi... momento per momento. Questa è l'unica legge chiara. Siamo immersi in un divenire che non ci lascia mai stare fermi. Sì, ci sono periodi o fasi in cui le cose sembrano essersi stabilizzate. Ma non è che un'illusione, una tregua... prima o poi anche quella fase passerà. Panta rei: tutto scorre. Tuttavia cambiare significa passare da una crisi all'altra, da una trasformazione all'altra, talvolta in meglio, talvolta in peggio. Anzi, la sensazione di distruzione, di perdita, di spaesamento, è in un primo momento inevitabile.
Prendiamo questo periodo politico e sociale. Siamo in crisi. Il paese si è bloccato. Anziché andare avanti, come ci eravamo abituati, andiamo indietro. E noi siamo presi dalla paura. Crisi significa cambiamento, ma i cambiamenti spaventano, perché  molti si risolvono in peggioramenti.
Anche le nostre esistenze individuali passano da un cambiamento all'altro - e da una crisi all'altra. Nascere è il primo mutamento, poi crescere, poi uscire dall'infanzia ed entrare nella giovinezza, quindi approdare alla maturità e infine arrivare all'età grigia della vecchiaia. E ogni volta dobbiamo adattarci, nel bene o nel male. Perché non c'è alternativa. Siamo immersi in un fiume che comunque ci trascina nella sua corsa. Nessuno può fermarsi. Nessuno può dire: fermate il mondo e lasciatemi scendere!
L'aspetto che più spaventa è che la vita non va verso un'apoteosi di benessere, ma va verso il suo disfacimento. La vecchiaia è esattamente questo. Tutto si deteriora, tutto esaurisce, sia fisicamente sia mentalmente. Sembra dunque che l'esistenza nasca all'insegna del peggioramento, che sia soltanto un'illusione che finisce male. Un inganno? Una cosa inutile?
Però, possiamo notare che, mentre tutto cambia, alcune cose rimangono fisse. La curva della vita non è linea inclinata verso il basso. Ma è una sinusoide, una curva che prima sale fino al suo massimo splendore e poi scende inesorabilmente. Dunque, è un ciclo. E, all'interno di questo ciclo, esistono altri cicli. Si tratta di un andamento che si ripete costante, che sembra eterno. E che riguarda non solo le esistenze individuali, ma anche il mondo, le stelle e l'intero universo. Nascita, crescita, decrescita. Nascita, sviluppo, morte.
È questo le scenario che si presenta ai nostri occhi: ogni cosa cambia di continuo, ma all'interno di cicli. Ecco il punto cui volevo arrivare: niente ci prova che l'andamento ciclico sia finito. Anzi tutto ci mostra che, finito il ciclo, ne incomincia un altro. E, dunque, la morte non è mai l'ultima parola. La morte è solo la fine di un ciclo... con l'inevitabile inizio di un altro ciclo. Allora, tutto quello che abbiamo vissuto, tutto quello che abbiamo fatto, nel bene e nel male, acquista un senso e ci permette di passare al nuovo cambiamento portandoci dietro il nostro valore aggiunto... se l'avremo aggiunto.

sabato 17 novembre 2012

Vecchi vizi

Speravamo che i giovani fossero migliori degli anziani, che avessero imparato la lezione, che non cascassero più nei vecchi vizi degli italioti Ma poi scopriamo che certa "cultura" si tramanda immutata. E così i giovani accettano partiti padronali e si piegano ad essere comandati a bacchetta dai loro fondatori. Rinunciano alla loro dignità, alle loro idee, alla loro autonomia e si mettono al servizio del padrone di turno. Tutto pur di avere un posto di lavoro. Qualsiasi bassezza. Si prostituiscono. Il vecchio vizio italico del cortigiano.

mercoledì 14 novembre 2012

Truffatori in guanti bianchi



"Crede che quei banchieri siano in prigione? Nossignore. Sono fra i cittadini più stimati della Florida. Sono feccia, almeno quanto i politici disonesti! Creda, io ne so qualcosa." Sapete chi prinunciò queste parole? Al Capone. Sì, lui conosceva quei banchieri e quei politici perché ci lavorava insieme, perché ci faceva affari insieme. "E’ da tempo che mangiano e si vestono con i miei soldi. Finché non sono entrato nel racket non sapevo quanti imbroglioni indossano abiti costosi e parlano con accento da signori."
Già, ma oggi la situazione è molto diversa? I più grandi truffatori sono sempre, non i ladri di galline, ma questi potenti signori, che eleggono governi, impongono tasse e si arricchiscono alle spalle della gente comune.

lunedì 12 novembre 2012

Lo stress del caimano

Non ci crederete, ma anche i caimani soffrono di stress. Un medico del san Raffaele dichiara che il povero Berlusconi soffre di stress perché è costretto, come un giocatore di serie A, a giocare in serie C; e quindi gli consiglia di andarsene in vacanza in Kenya. Sono d'accordo: che se ne vada in Kenya. Ma vorrei far notare che il suo stress non dipende tanto dall'attività politica, bensì dal fallimento di ciò che lui stesso ha fatto in politica. E questa consapevolezza lo torturerà per sempre. Aveva vinto in ogni campo, però qui ha fallito. Questo è il giudizio che la storia darà di lui.

domenica 11 novembre 2012

La regola interiore

Indro Montanelli scriveva che "anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall'interno della coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole". Questo è il punto: nessuna regola tiene se non si è sviluppata una coscienza sociale - coscienza che sembra mancare a troppi italioti, cresciuti all'ombra del moralismo piccolo-borghese della cultura cattolica, tutto incentrato sulla sessualità. Purtroppo, quando si crede che Dio stia in cielo e non nella propria coscienza, nasce una società del moralismo formale, esteriore, ipocrita. Ed è quello che è successo in Italia. In questo paese ci è mancata la riforma protestante con il suo richiamo alla responsabilità individuale. Dov'è finita la coscienza dei tanti farabutti che considerano la politica solo un modo per arricchirsi? Certo, credono di avere un Dio che li perdonerà con qualche Ave Maria. Molto comodo. Qualche straniero si è anche domandato se negli italiani alberghi una vera e propria coscienza. Qualcuno ce l'ha, ma si tratta di una minoranza. Urge introdurre nelle scuole corsi di sviluppo della consapevolezza... al posto di quelli inutili sulla religione.

sabato 10 novembre 2012

Sul divorzio


"L'uomo non divida ciò che Dio ha unito"... d'accordo.
Ma l'uomo non tenga unito ciò che Dio ha separato.
In sostanza, si può sempre sostenere che qualunque cosa avvenga, un matrimonio o un divorzio, siano volontà divina.

mercoledì 7 novembre 2012

Leggi di civiltà

Mentre in America e in Francia si varano leggi per le nozze tra gay, mentre in Spagna già esistono, in Italia il solito trio di partiti leccapreti - Pdl, Lega e UDC - affonda la legge anti-omofobia e nella stessa giornata vengono picchiati a Firenze due omosessuali. Che dire? Questa è la "civiltà" italica, dominata da un cattolicesimo oscurantista e persecutorio che rende il nostro paese uno dei più arretrati nel mondo in campo sociale ed etico. Purtroppo questa arretratezza culturale della destra italiana, che ha governato negli ultimi vent'anni, è il segno di un'ignoranza che si paga in tutti i campi, compreso quello economico. Quando infatti non si possiede senso etico la corruzione dilaga indisturbata.

martedì 6 novembre 2012

Partiti italioti

Che i nostri partiti si stessero trasformando in associazioni a delinquere era noto da parecchi decenni. Per esempio, nel 1981, Enrico Berlinguer, in una intervista a Eugenio Scalfari, dichiarò che "i partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela... Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi...hanno occupato lo Stato, gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, le banche, le università..." Era la famosa "questione morale" - questione che nessuno ha mai affrontato e che è andata aggravandosi fino allo scempio odierno, in cui la politica è solo un mezzo per arricchirsi personalmente. Purtroppo, la maggior parte degli italiani ha creduto, almeno fino ad oggi, che la questione morale fosse solo un problema sessuale o poco più. Indottrinata da una cultura cattolica piccola e meschina, tutta incentrata sulle questioni private, non si è mai formata un senso civico, la consapevolezza che il miglior modo di aiutare e amare gli altri consistesse nel far funzionare bene lo Stato e nell'applicare una politica di giustizia sociale.

sabato 3 novembre 2012

Il perfetto italiota


Ci risiamo con l'idiota italico (l'italiota), sempre pronto a entusiasmarsi per il buffone di turno e incapace di fare un ragionamento. Sempre pronto - da buon cattolico - a credere ai miracoli e al Messia salvatore. Tutto questo l'abbiamo appena visto con il ventennio berlusconiano. Ed è andata come è andata. È vero che i nostri politici fanno ribrezzo, ma non è un un buon sistema cacciarli tutti e mettere al loro posto politici improvvisati. È vero che ormai la politica è un'arte da commedianti, che dicono ma non fanno, che promettono ma non mantengono; però questo non è un buon motivo per mandare al potere un vero e proprio attore, magari un comico. Sul principio ci farà ridere, ma alla lunga ci farà piangere.
Perché l'italiota non impara mai nulla? Perché si affida al populista di turno?
Che cosa manca agli italiani? Cultura, autonomia, senso critico. Non ti domandare qual è l'uomo che ti salverà; domandati che cosa puoi fare tu per salvare te stesso e il tuo paese. Non ti affidare al solito pifferaio magico.

martedì 30 ottobre 2012

L'ultimo dei caimani


Il caimano nostrano ha dato un altro dei suoi spettacoli penosi.
Prima si è presentato in televisione per recitare la parte del padre nobile, che si ritira saggiamente per lasciare spazio ai giovani, e due giorni dopo convoca una conferenza stampa in cui con voce tremante per la rabbia e con viso truce, minaccia di far cadere il governo Monti. E perché? Perché aveva ricevuto una condanna dal tribunale di Milano. Con questo, dimostrando chiaramente, se qualcuno non lo avesse ancora capito, che lui si è messo in politica per interessi personali, per salvare se stesso e le proprie aziende. Altro che statista!
Certo, il collegio della prima sezione penale del Tribunale di Milano ha fatto di lui un ritratto sconvolgente, sottolineando il suo "ruolo di direzione e di ideatore fin dai primordi del gruppo di un'attività delittuosa tesa ad una scientifica e sistematica evasione di portata eccezionale". "Va poi considerata - si legge in un altro passaggio - la particolare capacità a delinquere dimostrata nell'esecuzione del disegno, consistito nell'architettare un complesso meccanismo fraudolento ramificato in infiniti paradisi fiscali, con miriadi di società satelliti e conti correnti costituiti esclusivamente in funzione del disegno delittuoso". Non si può trascurare poi, per i giudici, "che dalla suddetta attività è conseguita per l'imputato un'immensa disponibilità economica all'estero, in danno non solo dello Stato, ma anche di Mediaset e, in termini di concorrenza sleale, delle altre società del settore". Considerazioni che portano i giudici a non concedere le attenuanti generiche e a definire come equa la pena a quattro anni di reclusione.
Insomma, speriamo che questo individuo, che ha polarizzato la politica italiana partendo dai propri interessi e facendosi leggi per sfuggire ai processi, prenda finalmente la via dell'estero e se ne vada in qualche paradiso fiscale al sole dei tropici, godendosi i suoi miliardi... e liberando l'Italia della sua presenza ingombrante. Ritorneremmo tutti, sollevati, alla normalità,

giovedì 25 ottobre 2012

L'italico caimano

Annunciando il suo ritiro, Berlusconi dichiara che ha sempre combattuto "le vecchie ideologie egualitarie, solidariste e collettiviste del Novecento". Non sapevamo che l'egualitarismo e la solidarietà fossero valori negativi. Ma certamente, con queste parole, si è chiarito - a chi ancora non l'avesse capito - che cosa ha fatto Belusconi in questi diciotto anni di governo: ha lottato contro l'uguaglianza e la solidarietà tra cittadini. Infatti, con lui sono aumentate le disuguaglianze e l'egoismo sociale. Un bel risultato, davvero.

mercoledì 24 ottobre 2012

I tecnici


Mi piacciono i prodotti della tecnica, perché funzionano (quasi) sempre - e soprattutto non guardano in faccia nessuno: se il pulsante d'accensione di questo computer lo premo io o lo preme un altro, il pc si accende comunque, e non gli importa niente di chi sia il dito. E mi piacciono anche i tecnici umani: si occupano dei tuoi problemi senza guardare in faccia nessuno, senza fare distinzioni. Ma qui sta anche il loro grande limite: sono freddi, impersonali e, sostanzialmente, indifferenti. Il tecnico ti ripara l'automobile, ma non gli interessa di chi guida e di chi sei. Puoi essere un uomo onesto o un mafioso - per lui non fa nessuna differenza.
Purtroppo, quando si mettono tecnici al governo, anche loro riparano qualcosa che si era rovinato - per esempio il bilancio statale -, ma non si preoccupano di chi paga le spese, cioè dei cittadini. Loro aggiustano i conti, e basta. Il bilancio sarà di nuovo in pareggio, la loro missione sarà compiuta... anche se noi saremo in miseria. È un po' come la storia del chirurgo che è tutto soddisfatto dell'operazione compiuta... anche se il paziente sarà morto. L'operazione sarà perfetta, tranne un piccolo, trascurabile dettaglio... Peccato che il dettaglio saranno le nostre miserevoli esistenze.
Ai tecnici non interessa chi pagherà il conto. Basta che qualcuno paghi. In ogni caso, loro s'ingrasseranno.

domenica 21 ottobre 2012

Inondazioni divine


Lourdes inondata: i pellegrini in fuga.
Stavolta la Madonna l'ha fatto veramente il miracolo.

La fabbrica dei tranquillanti


Ha ragione il regista Paolo Virzì a sostenere che la fiction italiana è "camomilla per anziani", "girata male e scritta malissimo". Io aggiungerei che è la fabbrica dei tranquillanti: il suo scopo infatti è tener tranquilla la gente mostrando una realtà che non esiste - molto morale, molto proba, molto falsa. Se esaminiamo le fiction di maggior successo troviamo trame e personaggi melensi e situazioni del tutto irreali, quando non si tratta di brutte imitazioni di modelli americani, come è il caso di "Roma 3 delitti imperfetti", una mediocre copia del CSI. La mafia tira sempre, ma ormai è basata su stereotipi in cui tutto è prevedibile e ripetitivo.I Cesaroni sono la fabbrica dell'ovvio, del banale e dello scontato - il solito sceneggiato per un pubblico infantile infarcito di luoghi comuni e di personaggi della commedia romanesca. Ma il peggio del peggio è "Un passo dal cielo", in cui  l'immancabile Terence Hill, che ha solo due o tre espressioni, fa il suo consueto personaggio a metà tra il missionario e il Texas Ranger. Qui tutto è irreale e improbabile: un paesaggio da Heidi e personaggi squadrati con l'accetta. Il cattivo c'è, ma è anche lui falso e stereotipato. Gli uomini sono tutti dei deficienti che inseguono donne che sfuggono - non si sa perché. E il povero Terence deve rimanere casto (credo) per contratto, perché resta pur sempre, nell'immaginario collettivo, una reincarnazione di don Matteo. E non si possono turbare i sonni dei telespettatori.
Io stesso, che ho una certa età, utilizzo queste fiction per schiacciare un pisolino. Poi mi sveglio e cambio canale, per andare sui dibattiti televisivi, dove almeno si vedono dei veri farabutti.
Il problema è che questi spettacoli vengono concepiti già con l'idea di offrire un'immagine da Mulino Bianco della società italiana. Ma che almeno ci si aggiorni! Chi è l'idiota che oggi compra un anello di fidanzamento senza dirlo alla ragazza che ama e poi le chiede in ginocchio di sposarlo? Chiunque lo manderebbe al neurodeliri. Perché non parlare di quei giovani che uccidono le ragazze che li respingono? Perché non fare una fiction sulla vita di Berlusconi o di Fiorito? Manca totalmente la realtà. Perché non mostrarci un prete pedofilo? Non sarebbe accettato dalla Chiesa che, come sappiamo, controlla la Rai e censura le storie troppo crude. Imparate almeno da Law and Order! No, lo scopo dichiarato di queste fiction è far dormire e non turbare i sonni dei telespettatori; è dare un'immagine irreale dell'Italia. Una volta l'oppio dei popoli era la religione. Oggi, alla religione, si è aggiunta la televisione italiana, una delle peggiori del mondo.

giovedì 11 ottobre 2012

Gli ipocriti

Il caso di Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia, illustra bene perché il cattolicesimo non è in grado di formare gente con un senso etico all'altezza del mondo moderno. L'uomo è inquisito per gravi reati ed è a capo di una giunta in cui ci sono, per ora, quattordici inquisiti; ieri è stato arrestato un assessore che pagava le cosche mafiose per farsi eleggere. Ora, Roberto Formigoni da anni si presenta come un cattolico credente e osservante, che, oltre ad essere un importante esponente di Comunione e Liberazione,  fa parte di un movimento di ferventi cattolici, i Memores Domini (coloro che si ricordano, o dovrebbero ricordarsi, continuamente di Dio), che dovrebbero essere dediti a povertà, castità, vita ascetica e obbedienza. Peccato che di tutto questo non vi sia traccia nel suo comportamento, con lussuose vacanze ai Caraibi, cene luculliane e frequentazione di yacht e di ville in Sardegna, viaggi in tutto il mondo a spese della regione, e così via. Ma qui siamo ancora nel veniale. E non mi riferisco solo alle accuse che piovono sul suo capo e alle sue amicizie fraterne con alti esponenti di Comunione e Liberazione, due dei quali sono finiti in carcere. No, mi riferisco al suo attaccamento al potere. Quest'uomo che ha uno stipendio favoloso, che si è costruito un grattacielo come sede di rappresentanza della Regione, che ha certamente pronto un vitalizio da nababbo, non vuole dimettersi di fronte alla accuse che piovono sulla sua testa e sulla sua giunta. Resta attaccato al suo posto di potere. Azzera la giunta, ma non vuol capire che non può fare il moralizzatore perché anche lui è inquisito. Ha paura di non essere rieletto, di non contare più niente, di non poter più frequentare vip. Insomma non ha nessuna spiritualità. Della sua castità non voglio saper niente, ma il suo voto di povertà e di vita ascetica dove è finito? Eppure un uomo del genere è il prodotto tipico della cultura cattolica. Si tratta di uomini fedeli alla Chiesa ma del tutto arroganti, presuntuosi e ipocriti, privi di qualsiasi senso critico, privi di qualsiasi spiritualità. Il discorso va allargato. Nel cattolicesimo si può essere religiosi, senza avere nessuna vera virtù: l'importante è l'obbedienza alle esigenze di potere della Chiesa. Sono gli eterni farisei, gli ipocriti, di cui si era occupato invano un certo Gesù. Per loro non esiste il distacco, non esiste l'umiltà, non esiste l'autocontrollo; esistono solo le loro individuali esigenze egocentriche. Dal che si deduce che il cattolicesimo è una religione della pura esteriorità.

mercoledì 10 ottobre 2012

La capitale immorale d'Italia

La fantasia italiota si è scatenata nel campo della corruzione politica: ora abbiamo l'assessore della Regione Lombardia arrestato per aver pagato alla 'ndrangheta 200.000 euro per essere eletto. Che altro apprenderemo domani? E pensare che l'ex sindaco Letizia Moratti sosteneva che in Lombardia non c'era ombra di mafia. Così, Milano, ex capitale morale d'Italia, è diventata l'esatto contrario: la capitale dell'immoralità. E il presidente della regione, il "celeste" Formigoni, sempre più sbraitante e arrogante, sostiene che quattordici o quindici indagati nella giunta regionale non sono ancora un buon motivo per mandare a casa tutti. Chissà se per lui c'è un limite massimo - se arriviamo a 17 o a 20 indagati, più due suoi carissimi amici d'infanzia in carcere, lascerà?

martedì 9 ottobre 2012

L'eterno truffatore italico


Noi che conosciamo gli italiani avevamo previsto che cosa sarebbe stato il federalismo all'italiana: un'occasione per moltiplicare per diciannove il numero di coloro che sfruttano la politica per arricchirsi e piazzare parenti, amici e amanti. Insomma, sanguisughe. E così è stato. Dateci retta: lasciate perdere, o affonderemo tutti.
Quando vedo Fiorito, con quel suo corpaccione obeso, quel suo modo di parlare a raffica senza pensare, quella sua arroganza, quella sua megalomania e quella sua sicurezza di impunità, mi viene in mente l'italiano strafottente di tutti i tempi: il furbo che è convinto di fregare tutti e che se ne frega di tutti. Purtroppo, è lui il simbolo di questi tempi.

domenica 7 ottobre 2012

La santa evasione


Da quando si è deciso di far pagare l'Imu agli edifici commerciali della Chiesa, è iniziata una lotta sotterranea per impedirlo. Ora una sentenza del Consiglio di Stato (che doveva arrivare a maggio ma - guarda caso - arriva in ottobre) ha bocciato il regolamento sull'Imu per la Chiesa. Il governo sostiene che correrà ai ripari entro dicembre. Eppure qualcosa mi dice che non ce la farà e che la Chiesa evaderà le tasse come ha sempre fatto. Al suo posto dovremo pagare più tasse tutti noi. A parte i discorsi moralistici, dall'alto viene sempre un esempio di impunità, privilegi e corruzione.
La Chiesa è una specie di superpartito che, per sostenere i governi, detta le sue leggi. Volete il nostro appoggio? Allora non date diritti ai gay, non fate nulla sulle coppie di fatto e scordatevi il bio-testamento. Il tragico è che tutti i governi, di destra come di sinistra, accettano queste imposizioni. E la Cupola romana governa l'Italia, facendola restare un paese arretrato, in cui si negano certi diritti fondamentali ai cittadini.

Contraccezione


In America, a St. Louis, una ricerca condotta su 9000 donne ha dimostrato che la contraccezione gratuita fa diminuire significativamente il numero di aborti. Come la mettono i fondamentalisti cattolici che sono contrari sia all'aborto sia alla contraccezione chimica? Ho sempre sostenuto che la più grande causa di aborti siano proprio gli assurdi veti religiosi. Se sei anti-abortista, dovresti insistere sulla contraccezione, non essere contrario.
Ma, in realtà, l'anti-abortista mira a tenere sotto scacco la donna, perché vede nell'emancipazione femminile una minaccia al maschilismo dispotico della religione.

giovedì 4 ottobre 2012

La degenerazione italica


Quando diedi inizio a questo blog sui vizi e le virtù degli italiani non immaginavo che ci sarebbe stato tanto materiale sulla loro degenerazione. Che dire dello stato comatoso della nostra politica, anzi delle nostre virtù civiche? Assistendo a tanta corruzione, cascano le braccia e anche la penna, e si prova in senso di nausea. Avendo una certa età, so bene che da parecchi decenni la situazione va deteriorandosi. Una volta si parlava di "questione morale", ma ci si riferiva allo stesso problema: la corruzione del mondo politico, l'idea che la politica potesse servire non a fare il bene comune ma ad arricchire se stessi e i propri parenti. Con l'ultimo avvento del governo Berlusconi, poi, c'è stato un crollo verticale. Abbiamo visto un partito che vota in base alle convenienze personali del suo padrone-fondatore e in base alle sue urgenze processuali. Anche adesso non si può raggiungere un accordo su una legge anti-corruzione perché Berlusconi vorrebbe introdurre emendamenti che lo favoriscano nei suoi processi. Non siamo mai caduti tanto in basso.
Ma, detto questo, va precisato che la corruzione, la caduta del senso morale, ormai riguarda tutti gli italiani. È come se questo popolo avesse perso ogni ritegno. Rubano i politici, rubano i professionisti, rubano i commercianti, rubano gli imprenditori, rubano i banchieri, rubano i notai e rubano i preti. Quale terremoto c'è stato nelle coscienze degli italiani, al punto di far loro credere che ogni truffa, ogni spreco, ogni delirio di ricchezza siano diventati leciti?
Evidentemente è la cultura italiana che è entrata in crisi. Il cattivo esempio viene dall'alto e poi si diffonde a tutti i livelli. È l'intero paese che ha perso la rotta e naviga a vista. I politici sembrano incapaci di cambiare se stessi e le loro disoneste leggi, i preti sono i primi ad evadere le tasse o a dilaniarsi tra cardinali, vescovi e maggiordomi spioni, e gli imprenditori scappano all'estero in cerca di qualche popolo da sfruttare meglio o da usare come agnello sacrificale per le loro industrie nocive. Sono venuti fuori tutto l'egosimo, il familismo amorale, la disunione e l'irresponsabilità di questo popolo.
Le differenze tra ricchi e poveri, e gli enormi stipendi che vanno a dirigenti pubblici e privati, senza alcun riferimento con ciò che fanno realmente e con ciò che guadagnano i dipendenti, rivelano un desiderio di privilegi e una voglia di ditinguersi non in base ai meriti, ma per arroganza e disprezzo - disprezzo degli altri, disprezzo del volgo.
Che fare? Come uscire dalla crisi?
Introdurre una nuova cultura, creare nuovi valori, cercare di allargare la mente, vedere il piccolo moralismo da cui siamo affetti, mettere in evidenza il narcisismo infantile e l'egoismo personale da cui molti, troppi italiani sono affetti. Riflettere. Pensare. Stare un po' in silenzio. In una parola, diventare persone serie.


lunedì 1 ottobre 2012

Ricchi disonesti


Il Papa condanna - giustamente - i "ricchi disonesti". Ma lui in quale categoria si mette? Per essere ricco, è ricco, anzi ricchissimo. E, quanto all'onestà, lui sarà anche onesto personalmente, ma perché la Chiesa fa di tutto per non pagare le tasse dovute allo Stato? E perché ha concepito una legge sull'8 per mille che una truffa bella e buona? E perché la Banca del Vaticano ha riciclato denaro sporco?
C'era qualcuno che diceva: "Non guardare la pagliuzza nell'occhio degli altri, ma la trave nel tuo"!

giovedì 27 settembre 2012

L'ora di religione nelle scuole pubbliche


Il ministro Alessandro Profumo propone l'abolizione dell'ora di religione visto che ormai le nostre classi sono multietniche. Sarebbe ora. Nel migliore dei casi è una perdita di tempo e nel peggiore dei casi è un'ora di indottrinamento - un'ora di indottrinamento che non serve né allo spirito né al senso civico. So di esprimere un'opinione di minoranza. Ma da tempo le maggioranze in Italia sbagliano di grosso. Eleggono farabutti che ci hanno ridotto sul lastrico. Se la religione è così importante, perché questo è il paese più corrotto d'Europa? Non c'è qualcosa di sbagliato nel nostro senso etico? Probabilmente queste maggioranze pro-religione non si rendono conto che la nostra inferiorità culturale e morale è legata proprio al cattolicesimo. Eppure i dati sono chiari: i paesi cattolici sono i più ingiusti e i più miserabili. Inoltre sono portati a cercare di risolvere i loro problemi non assumendosi una responsabilità personale, ma delegando a qualche "salvatore" di turno - il solito imbroglione che porta il popolo alla rovina.
Se i cattolici vogliono indottrinare i loro figli, perché non li mandano in parrocchia? Perché lo Stato deve finanziare un esercito di insegnanti di religione? E se la cultura cattolica insegna l'onestà, perché la Chiesa non ha ancora pagato le tasse sugli edifici non adibiti al culto? Qual è l'esempio che sta dando?

mercoledì 26 settembre 2012

La questione morale


Da tempo vado ripetendo che la questione politica in Italia è legata alla questione morale. Il fatto è che gli italiani non hanno senso etico, sono cattolici allevati all'ombra del moralismo piccolo-borghese del cattolicesimo. In nessun altro paese europeo possono accadere le cose che capitano da noi, lo scialo del denaro pubblico. Questo dimostra che si tratta di un problema del nostro popolo - un popolo appunto privo di senso civico, un popolo privo di senso del bene comune, un popolo di approfittatori che considerano la politica un mezzo per fare soldi, per avere privilegi. L'anomalia italiana è tutta qui. Non siamo un popolo di gente seria. Basta vedere i nostri programmi televisivi: spettacoli di buffoni, anche quando si tratta di politici. Spettacoli di commedianti. Lo stesso dicasi per la religione: sacre rappresentazioni, preti e papi che fanno sfoggio dei vestiti di Armani. Senza nessuna sostanza.
In tutte le scuole dovremmo introdurre lezioni di serietà.

martedì 25 settembre 2012

I corrotti



Il Capo dello Stato, Napolitano, parla di "corruzione vergognosa" ed ha ragione: c'è da vergognarsi, c'è da vergognarsi di essere italiani. Mentre la gente comune perde il lavoro e mentre la classe politica aumenta le tasse e riduce lo stato sociale, questi stessi politici si aumentano gli stipendi e, non contenti, rubano a man bassa. C'è da vergognarsi: come può un popolo cadere così in basso? Nel Lazio, una regione in mano ai fascisti, i consiglieri regionali si assegnano compensi faraonici, e rubano, in Lombardia sono tutti sotto inchiesta per tangenti varie, in Sicilia i politici godono di privilegi borbonici e così via.  E gli italiani? Dormono, come sempre. Almeno gli indignati in Spagna si fanno sentire. Ma l'italiano è abituato a fare il servo e a considerarsi un suddito del potente, non un cittadino dotato di dignità. Quindi non ha mai uno scatto d'orgoglio. D'altronde sono proprio molti italiani che hanno votato l'ultimo presidente del consiglio, un uomo che ha sempre pensato a farsi i propri interessi, incurante di conflitti di interesse e del bene comune. Da anni scriviamo che quell'uomo avrebbe fatto fallire l'Italia - ed ora eccoci qua, praticamente ridotti in macerie. E, come se non bastasse, quello stesso individuo sta pensando di ritornare al potere - e probabilmente molti sono disposti a rivotarlo. La madre dell'imbecille è sempre incinta.
È di oggi la notizia che perfino il direttore delle poste del Senato è stato arrestato perché spacciava cocaina in combutta con una banda di albanesi. Che altro ci manca? Ah, sì, la Minetti torna in consiglio regionale dopo aver partecipato alle sfilate di moda a Milano. Che male c'è?
Ma la Casta non è solo politica. Ogni volta che il Papa apre la finestra e tiene uno di quei suoi discorsi contro coppie di fatto, omosessuali, eutanasia, ecc.  è come se scaricasse un vaso di letame sulle teste di tanti italiani, di coloro che non sono capaci di pensare da soli - e devono aspettare l'imbeccata del capo di turno. Anche i preti continuano a gravare, come i politici, sulle spalle degli italiani e a tutt'oggi non risulta che la Chiesa abbia pagato le tasse sugli immobili non religiosi. Pagheranno i poveri come al solito... e poi i preti potranno fare tanta carità! Quel che è peggio, l'ideologia cattolica è reazionaria e oscurantista, e contribuisce a tenere l'Italia in uno stato di arretratezza culturale. Che cosa ci sarà di male nell'eutanasia (la "buona morte") o nelle famiglie non tradizionali, nessuno lo sa. Ma la Chiesa deve opporsi per principio a ogni cosa nuova, a ogni apertura alla modernità.
Con queste premesse, con queste idee, con questo moralismo solo sessofobico, gli italiani non possono essere che quello che sono: un popolo confuso, un popolo smarrito, un popolo privo di senso civico, un popolo di corrotti. Piccoli borghesucci, incapaci di rialzare la testa, incapaci di essere persone serie. Macchiette, camerieri degli altri popoli, massa informe. La storia si ripete, perché la cultura, anzi la non-cultura è sempre la stessa.
Quello che più colpisce in tanti italiani è la mancanza di sensibilità psicologica. Gente vanagloriosa che si crede furba, ma che non è in realtà capace di capire con chi ha a che fare. Eppure certi politici hanno scritto nelle loro facce patibolari e volgari, nei visi rifatti e truccati, nei capelli tinti, nella loro corporatura impettita o bolsa, nelle loro parole arroganti e ripetitive, nei loro accenti regionali non ancora dirozzati, nella loro ignoranza culturale, nella loro volontà fascista di far tacere chi la pensa diversamente, nelle loro discussioni televisive simili a liti da pollaio, nelle loro facce da puttane che si sono vendute per avere un posto in Parlamento, quello che sono: quei piccoli truffatori che sono, i furbetti del quartierino, gli arrampicatori sociali pronti a qualunque imbroglio pur di fare denaro o di diventare uomini di potere. Ma nessuno riesce a capirli, nessuno riesce a leggere quelle facce. L'italiano resta ancora quel sempliciotto pre-psicologico che si crede tanto intelligente ma intanto sega il ramo su cui è seduto.

sabato 22 settembre 2012

Imputati eccellenti


E così Marcello Dell'Utri, ex-braccio destro di Berlusconi, fondatore di Forza Italia e già condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, ha preso la cittadinanza della Repubblica Dominicana e sta trasportando in una villa lussuosa recentemente acquistata tutte le opere d'arte e i libri antichi che ha collezionato negli anni. In vista del trasferimento aveva venduto per la modica cifra di 21 milioni di euro la sua villa sul lago di Como... proprio a Berlusconi.
Naturalmente sarà un caso che quel paradiso caraibico sia, oltre che un paradiso fiscale, anche un paese da cui è difficilissimo ottenere l'estradizione. E sarà certamente un caso che tutto ciò avvenga alla vigilia della sentenza definitiva nel processo che lo vede imputato e che potrebbe portarlo in carcere. E la nostra giustizia che cosa fa? Niente. A chiunque altro sarebbe stato ritirato il passaporto, ma Marcello dell'Utri è un personaggio importante ed è pieno di soldi. Ragion per cui, in Italia, non finirà mai in galera. Alla faccia dei poveracci.
Certo è che Berlusconi, da Dell'Utri a Putin e a Gheddafi, si sa scegliere i suoi amici.

giovedì 20 settembre 2012

Il futuro è fiorito


Il futuro è fiorito, ed è già qui: basta fare i consiglieri regionali e si diventa ricchi alle spalle degli italiani senza lavorare. Franco Fiorito, l'ex capogruppo Pdl, il cui slogan per le elezioni era stato appunto "il futuro è fiorito", ha scoperto il verminaio dei compensi dei consiglieri regionali. Cifre da capogiro, superiori perfino a quelle dei parlamentari. E pensare che qualcuno ci diceva che il federalismo regionale sarebbe stato la salvezza del Paese. E, invece, è la rovina. Non solo queste persone non fanno quasi niente, ma interpretano l'autonomia regionale come la licenza di assegnarsi i compensi che vogliono.
Per quanto riguarda la regione Lazio, aveva già perso l'occasione di essere una regione seria eleggendo Renata Polverini, chiaramente non all'altezza del suo compito. E pensare che la sua avversaria era stata Emma Bonino, certamente una persona onesta. Purtroppo, gli elettori si sono fatti influenzare dalla Chiesa, che non voleva la radicale Bonino, non abbastanza baciapile. I risultati sono qui: mentre tutto è in crisi e la gente deve stringere la cinghia, i consiglieri regionali del Lazio guadagnano da duecentomila a trecentomila euro l'anno. Insomma in tre anni diventano milionari. Sì, il futuro è fiorito... per qualcuno.
Quanto alle feste in costume romano dove si buttavano migliaia di euro (del finanziamento pubblico), nessuna novità. L'esempio lo aveva già dato Berlusconi. E i suoi seguaci si sono adeguati.

mercoledì 19 settembre 2012

Galeotti eccellenti


Dunque il senatore Luigi Lusi, accusato di aver sottratto 25 milioni di euro (non di noccioline) alla Margherita, dopo 90 giorni di detenzione, va agli arresti domiciliari in un convento. E, ci possiamo scommettere, la sua vita sarà meno dura che in carcere. E chissà se la detenzione sarà una cosa seria. Ma si sa che i politici restano poco in carcere - giusto il tempo per far loro restituire il maltolto - e questo sta facendo Lusi.
Se, però, qualcuno di noi, senza essere un politico, avesse sottratto non dico 25 milioni di euro ma qualche centinaia di euro, dalla prigione non sarebbe uscito tanto presto. Purtroppo esistono due giustizie: quella per gli uomini senza santi in paradiso e quella degli alti papaveri - che finiscono presto agli arresti domiciliari, ben più confortevoli delle patrie galere.
Che poi un'istituzione religiosa si presti a questi giochetti di prestigio, non meraviglia. Da tempo il cattolicesimo non solo non riesce a dare una moralità civica ai suoi fedeli, ma accoglie anche con grande generosità (e forse qualche compenso) le pecorelle perdute.

lunedì 17 settembre 2012

Lo Squalo


E così lo Squalo nazionale, non contento di possedere le più importanti televisioni commerciali, non contento di controllare anche la Rai, non contento di essersi appropriato con mezzi più o meno fraudolenti della più grande Casa editrice italiana (vicenda per cui è stato condannato a pagare una bella cifra a Debenedetti), vorrebbe comprarsi anche La7, l'unica emittente capace di criticarlo. Dal suo punto di vista, sarebbe un colpo magistrale. Con un po' di soldi si comprerebbe tutte le più importanti televisioni italiane e metterebbe a tacere ogni opposizione. Evidentemente in Italia non c'è nessuna legge anti-trust. Chiunque può comprarsi praticamente tutto e farla da padrone assoluto in un campo così delicato, proprio mentre si avvicinano le elezioni.
Di fronte a questa spudorata offensiva, che cosa dicono i nostri politici? Praticamente nulla. Loro devono occuparsi di cose più importanti, come assicurarsi l'ennesimo seggio in Parlamento. E gli italiani?
Dormono, come sempre.
Peccato che poi il loro risveglio sia sempre più doloroso. Perché, mentre i gonzi dormono, i politici da loro eletti rubano, trafficano e fanno debiti per l'intero Paese.
Non è neppure difficile prevedere su che cosa su si baserà la campagna elettorale del nostro Squalo: le solite promesse di abbassare le tasse e possibilmente di evaderle - il sogno di questo popolo.

martedì 28 agosto 2012

L'analfabeta sapiente


Continua l'opera evangelizzatrice e moralizzatrice della Chiesa cattolica a spese della Rai, cioè di noi tutti. Dopo averci crocifisso con le storie di santi e di papi, dopo averci asfissiato con decine di film sul Cristo e sulla Madonna, ecco che incominciano i beati: è preannunciato uno sceneggiato sulla beata  Teresa Manganiello, "l'analfabeta sapiente", un personaggio che tutti volevamo vedere rappresentato in televisione per edificarci in questo periodo di crisi. Il guaio di questi filmetti è che, oltre ad essere noiosi e deprimenti, sono fatti male: pura agiografia, ossia racconti dove la verità storica è sempre piegata ad esigenze di propaganda religiosa. Insomma, la Chiesa ordina e lo Stato paga la realizzazione, sempre al servizio della fede. Mai come in queste occasioni si vede quel perverso intreccio tra Stato e Chiesa che ha ridotto l'Italia in stato fallimentare, sia sul piano culturale sia sul piano economico. I due piani infatti vanno di pari passo: un popolo ignorante, allevato sulla base di credenze medievali, non può che ridursi in miseria.
Basti dire che in Italia non si possono avere leggi civili sulle coppie di fatto o sui gay perché il Vaticano non vuole. Anche la legge 40 sulla fecondazione assistita è stata una norma voluta dalla destra oltranzista su dettatura papale. Non si è mai visto uno Stato così prostrato di fronte alla religione. Forse solo i paesi musulmani... E non c'è differenza tra destra e sinistra: quando si tratta di essere sottomessi alla Chiesa, i nostri politici sono tutti uguali. Forse credono, nella loro ignoranza spirituale, che il paese abbia ancora bisogno di essere guidato dalla religione, che nel frattempo dà un grande spettacolo mondiale  di moralità con i preti pedofili e con le banche vaticane che riciclano i soldi delle mafie.
Resta il fatto che la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo ha appena appena decretato che la legge 40 "è incoerente e viola il diritto alla vita privata e familiare". Da una parte infatti in Italia si ammette l'aborto, ma dall'altra non si possono fare gli screening pre-impianto del feto. Insomma, a questi risultati ridicoli ci porta il servaggio verso la Chiesa cattolica. E i cattolici hanno deciso che, pur di non fare screening preventivi, sia meglio fare un aborto... successivo. Legge punitiva, discriminatoria, oscurantista, irrazionale e sadica, partorita da una mente disturbata dal fanatismo religioso.
Chissà se qualche politico incomincerà timidamente a mettere in dubbio la civiltà delle leggi volute dalla Chiesa. Purtroppo lo spread economico che ci impoverisce tutti i giorni nasce proprio da questo spread culturale. A forza di "analfabeti sapienti" non andremo molto lontano.

domenica 26 agosto 2012

I reazionari

Da Milano a Napoli, qualche sindaco meno conformista degli altri vorrebbe istituire quartieri a luci rosse, registri per coppie di fatto, parchi dell'amore, stanze del buco e così via. Insomma proposte semplici e logiche, già attuate da decenni in altre città europee, per rendere la nostra vita cittadina meno caotica. E subito i reazionari si mettono in azione, con cardinali e vescovi che guidano la crociata. Si sa che loro non vogliono cambiare nulla, vogliono solo lamentarsi. Vogliono solo creare sempre più confusione per poter alla fine presentarci il solito "Duce" che, con l'appoggio della Chiesa, ripristini l'ordine... sì, quello del Medioevo.

mercoledì 22 agosto 2012

Liti cattoliche


Famiglia Cristiana attacca Comunione e Liberazione sostenendo che i ciellini al Meeting di Rimini applaudono sempre gli uomini di potere, senza curarsi se hanno fatto bene o se hanno ridotto il paese a pezzi. In effetti, scrive la rivista cattolica, "tutti gli ospiti del Meeting, a ogni edizione, sono stati sempre accolti così: da Cossiga a Formigoni, da Andreotti a Craxi, da Forlani a Berlusconi. Qualunque cosa dicessero. Poco importava se il Paese, intanto, si avviava sull'orlo del baratro. Su cui ancora continuiamo a danzare". E conclude : "Non ci sembra garanzia di senso critico, ma di omologazione. Quell'omologazione da cui dovrebbe rifuggere ogni giovane. E che rischia di trasformare il Meeting di Rimini in una vetrina: attraente, ma pur sempre autoreferenziale".
Tutto vero. Ma forse i cattolici sono ormai nient'altro che questo: conformisti adoratori del vitello d'oro.

domenica 19 agosto 2012

Il tramonto dell'Europa


Il principale difetto degli europei è sempre stato il nazionalismo. Ogni popolo europeo ha combattuto contro gli altri per la supremazia. Si sperava che, dopo le due ultime due guerre mondiali, ne avessimo avuto abbastanza, ma evidentemente non è così. L'unione europea avrebbe dovuto essere realizzata subito, sulla spinta della consapevolezza prodotta dalle guerre mondiali. Però riunire queste nazioni riottose è un compito difficile. E oggi, dopo settanta anni, ci ritroviamo a un punto di crisi. Ogni popolo riprende a ragionare in termini di interessi nazionali. I tedeschi non vogliono pagare per gli altri popoli scapestrati e gli altri popoli scapestrati si sentono perseguitati dalla Germania. Il fatto è che la Germania, dopo la crisi della riunificazione, ha lavorato per rimettere i conti a posto, mentre Italia, Grecia e Spagna hanno continuato nella loro opera dissennata di disuguaglianze, di privilegi, di irresponsabilità, di regalie e di debiti. E ora l'unione europea tra popoli troppo diversi appare quasi impossibile. Purtroppo è una questione di carattere e di cultura. Mentre il tedesco è rigido ma onesto, amante dell'ordine, l'italiano è lassista, facilone e pressappochista. L'Italia è il paese più corrotto d'Europa; nessun altro ha tanta evasione fiscale, nessun altro ha una classe politica così fasulla, nessun altro ha eletto tanti delinquenti e sfruttatori. Oggi ci lamentiamo, ma chi ha eletto e s'è tenuto Berlusconi per diciotto anni? E, prima ancora, chi ha voluto Mussolini? Forse non tutte le speranze sono perse, ma c'è la possibilità che l'Europa torni a dividersi, avviandosi definitivamente a quel tramonto che sembra essere il suo destino. Perché essere popoli occidentali significa appartenere alle terre dove il sole tramonta. E, poiché il sole sorge a oriente, forse i nuovi protagonisti dell'economia e della civiltà mondiale saranno proprio i popoli che vivono a est.
Se cadrà il progetto europeo, per noi ci sarà solo un futuro di decandenza. Torneremo a rieleggere emeriti cialtroni, a corrompere e a essere corrotti, a creare privilegi per le caste protette, a fare debiti che nessuno mai pagherà e ad obbedire a una Chiesa che si ispira a valori medievali e che predica bene ma razzola malissimo.

sabato 18 agosto 2012

Nuovo che sa di vecchio



In Sudafrica la polizia spara sui minatori che volevano qualcosa in più dei 400 euro al  mese che guadagnano e ne ammazza una trentina. In Cina non si prevedono nemmeno sistemi di sicurezza nelle miniere... tanto, uno più uno meno... In Italia migliaia di lavoratori devono scegliere tra avere uno stipendio ed essere colpiti dal cancro, e a migliaia muoiono. Un po' come i soldati che hanno respirato uranio aricchito o gli operai che hanno respirato amianto.
Capitalismo avanzato?
Ma dove sono finiti i sostenitori del socialismo, quello che ha fatto la ricchezza degli Stati nord-europei?
Già, è stato sconfitto dal nuovo capitalismo.

La crociata anti-gay


Che il cristianesimo e le altre religioni siano oggi gli alfieri della nuova inciviltà è ormai evidente a tutti, per esempio nelle battaglie antimoderniste dei fondamentalisti cristiani in America e in Europa. In America gli integralisti religiosi sono i maggiori sostenitori della destra che combatte darwinismo, sanità pubblica, aborto e libere scelte delle donne, e sono a favore del capitalismo più sfrenato. E in Europa sono i maggiori nemici di ogni apertura sulla famiglia e sulle leggi sociali. I religiosi sono schierati contro ogni nuova definizione del concetto di famiglia e sono una palla al piede per ogni rinnovamento culturale. E, quel che è peggio, sono una grande forza di conformismo. Per loro niente deve essere cambiato e niente deve evolvere. Tutto deve rimanere così come stato definito nel Medioevo. Ogni apertura, ogni innovazione, vedono la Chiesa schierata a paladina dell'oscurantismo. E così i fedeli, senza accorgersene, diventano massa di manovra della destra estrema. Non fanno crociate contro l'attuale impoverimento e sfruttamento delle masse, ma contro le nuove definizioni di famiglia. In Francia, per esempio, i vescovi, con l'appoggio del Vaticano, stanno organizzando campagne contro il matrimonio omosessuale... come se questo fosse il nostro problema principale e non una semplice questione di diritti negati. Ancora una volta, il vero interesse della Chiesa resta tutto ciò che gira intorno al sesso. Vietare la sessualità non conformista, colpevolizzare la gente e soprattutto perseguitare i diversi. E così il messaggio di amore di Gesù si trasforma nel messaggio di intolleranza dei suoi sedicenti seguaci.
In tutto al mondo vediamo all'opera i fondamentalisti religiosi (cristiani, musulmani, ebrei, hindù, ecc.) con il loro carico di odi, di intolleranze e di conformismo. Le religioni non nascono con questo scopo, ma si trasformano inevitabilmente, con i loro sacerdoti e con il loro dogmatismo, in velenosi strumenti di divisione e di persecuzione di chi la pensa diversamente.

Pussy Riot


Sappiamo come funzionano tutte le Chiese cristiane. A parole stanno dalla parte dei poveri e dei perseguitati, ma in realtà stanno sempre dalla parte dei poteri forti e dei ricchi. Le Chiese si schierano dalla parte dei potenti ed i potenti sovvenzionano le Chiese. Così succede in Russia, dove vengono condannate a due anni tre ragazze che avevano manifestato contro Putin in una chiesa ortodossa; i preti, con somma ipocrisia, si sono limitati a dire di usare clemenza, ma sono molto felici che il regime fascista di Putin le abbia condannate per "incitamento all'odio religioso". Qui abbiamo lo Stato che condanna tre ragazze per difendere in apparenza "le convinzioni dei fedeli ortodossi", quindi un reato religioso. Evidentemente questi fedeli hanno convinzioni molto vacillanti. E in effetti in Russia i fedeli sono ben pochi; benché il 70% dei cittadini si dichiari ortodosso, il numero dei praticanti non supera il 7% . Ma Putin, da buon dittatore che ha imparato come si fa a governare nella sua precedente funzione di capo del KGB comunista, ha subito scelto come suo alleato interno la Chiesa ortodossa, che ha gli stessi ideali egemonici e lo stesso senso della democrazia. E la Chiesa ortodossa non perde occasione per dimostrare la sua gratitudine allo Stato.
Il patriarca Kirill aveva definito una sacrilegio la dimostrazione delle tre ragazze e le aveva accusate di aver commesso "un crimine peggiore di un omicidio", aggiungendo che meritavano di essere "punite".
Più o meno la stessa situazione che esiste in Italia. La Chiesa è sempre dalla parte dello Stato, a patto che lo Stato la finanzi generosamente con tasse imposte ai cittadini. E così l'oscena coppia sopravvive da secoli. Quando si tratta di limitare le libertà dei popoli, quando si tratta di perseguitare i diversi, quando si tratta di imporre sacrifici, quando si tratta di tartassare i poveri, quando si tratta di imporre una volontà dittatoriale, ecco che la Chiesa e lo Stato si trovano sempre d'accordo. D'altronde la Chiesa, le Chiese, sono organizzate come Stati assolutisti, dove il suddito non conta niente. E sono loro i grandi modelli di ogni dittatura laica.
A proposito il patriarca ha firmato la riconciliazione con i polacchi cattolici, nella persona dell'arcivescovo Michalik, "per evangelizzare insieme il mondo". Durante la cerimonia si sono scambiati icone della Madonna. Tra simili ci si intende sempre.

sabato 28 luglio 2012

La religione come attenzione


Molti credono che essere religiosi significhi adorare il Creatore o il Padrone dell'universo. Ma altri credono che consista nell'essere più attenti e consapevoli. Dalla venerazione del Capo non ti viene una maggior coscienza. Invece, dall'aumento dell'attenzione, viene l'incremento della sensibilità sia verso gli altri sia verso te stesso. Nel primo caso ti vengono imposti dall'esterno dei comportamenti; nel secondo caso sei tu che vari i scegli in base alla tua consapevolezza, in base alla tua aumentata sensibilità.
Né Buddha né Gesù né Maometto si accontentarono della religione che era stata tramandata loro, e vollero cercare qualcosa di nuovo, qualcosa di personale, qualcosa che fosse più adatto ai nuovi tempi.
E così dovrebbero fare tutti. Se ti limiti ad aderire a una religione preconfezionata, in realtà non scopri niente da solo, non fai nessuna esperienza personale, non sviluppi nessuna consapevolezza.
Guarda i cosiddetti individui religiosi dei tuoi tempi. Ti sembrano esempi da imitare? Ti sembrano liberi? Ti sembrano gioiosi? Ti sembrano aperti e sensibili? Sono coerenti? Sono creativi? O si limitano a recitare, come sepolcri imbiancati, sempre gli stessi ruoli, sempre le stesse parole?

giovedì 26 luglio 2012

Sempre memori... degli affari


Formigoni indagato per corruzione aggravata. Chi si meraviglia? Il sistema che ha messo in piedi è una macchina (quasi) perfetta per far affari mescolando sanità pubblica e sanità privata... ma a favore di chi? del prossimo, del comune cittadino, della Chiesa, di Dio? Ciò che colpisce è che tutto questo sia stato affatto all'ombra e con la collaborazione di Comunione e Liberazione, un movimento che si definisce "ecclesiale"... e che in realtà è diventato un mezzo per fare affari tra affiliati e per eliminare ogni concorrenza "esterna". Non a caso nell'accusa si parla di favori fatti ad esponenti e lobbisti dello stesso movimento e non a caso tutti i posti di primario ospedaliero in Lombardia sono appannaggio (non si sa con quale legalità) di chi è iscritto a CL. E qui veniamo al punto. Come mai la maggior parte di questi movimenti cattolici diventano macchine per far soldi... e spesso per far soldi in modo corrotto? E come mai non c'è mai un'espulsione o un rimprovero da parte della Chiesa? Cerchiamo di capire. All'inizio un gruppetto di fedeli si organizza per seguire gli insegnamenti del Cristo e alla fine li ritroviamo tutti impegnati a far soldi. Per esempio, i Memores Domini, un gruppo di ferventi cattolici cui appartiene lo stesso Formigoni dovrebbero essere dediti a povertà, castità, vita ascetica e obbedienza. E invece che cosa scopriamo? Che si comprano una villa in Sardegna sborsando milioni di euro e che si dedicano a vacanze lussuose in posti esotici, forse con la benedizione (o il perdono) dell'arcivescovo di Milano, Angelo Scola, che in passato aveva militato (indovinate dove?) in Comunione e Liberazione, sì!
Insomma, se la nostra politica è corrotta, lo è anche la religione, che ci presenta continuamente movimenti e associazioni dai nomi roboanti - Opus Dei, Legionari di Cristo, Compagnia delle Opere, Istituto per le Opere Religiose, ecc. - che però, alla fine, si limitano ad agire come una qualsiasi loggia massonica. Il fervore religioso si perde, e rimane solo il fervore delle opere... e degli affari. Evidentemente qualcosa andrebbe rivisto nella morale cattolica. Sarebbe il caso che si occupasse un po' meno delle unioni civili e un po' più delle unioni a scopo di lucro.

martedì 17 luglio 2012

Servi e tiranni


Quando vedo Alfano, mi viene in mente un detto di Mirabeau preso da Tacito: "Les esclaves volontaires font plus de tyrans que le tyrans font des esclaves forcés".
Noi crediamo che gli schiavi esistano perché ci sono i tiranni. Ma in realtà i tiranni esistono perché ci sono troppe persone che hanno l'animo degli schiavi.
Parlare a queste persone di libertà è gettare parole al vento. Loro cercano qualcuno da cui dipendere, qualcuno di cui fidarsi, qualcuno cui affidarsi, qualcuno che dica loro che cosa fare. Sono come i cani che sono sempre alla ricerca di un padrone e di una gerarchia e non sono tranquilli finché non li hanno trovati.
Costoro saranno sempre adoratori di Dio, inteso come Capo branco e padrone, e non capiranno nulla di meditazione. L'idea di essere liberi li terrorizza. Non vogliono liberarsi, vogliono essere dipendenti.

domenica 15 luglio 2012

Papa e papi


Non ci illudevamo che Berlusconi avesse il buon gusto di starsene fuori dalla politica dopo tutti i disastri che ha combinato, perché conosciamo l'uomo. Berlusconi è un narcisista, innamorato di se stesso, è un uomo dominato dalla volontà di potere e di piacere. Senza essere al centro dell'attenzione, senza essere circondato da folle plaudenti, senza essere adorato da donne (più o meno pagate), senza potersi considerare il salvatore della patria, non può esistere - impazzirebbe. Ha una personalità abnorme, malata, è gonfio e tronfio, si crede un grande uomo, si crede insostituibile. È il tipico pallone gonfiato. Ma ciò che è più incomprensibile è che ci siano tante persone che siano disposte a votarlo. Evidentemente l'esperienza non ha insegnato loro niente. Infatti, affinché certi individui come Berlusconi possano comandare, ci vogliono uomini e donne che hanno il complesso opposto: devono osannare il capo, un qualunque capo, devono avere un animo servile, devono mancare di senso critico, devono essere sempre alla ricerca del dominatore. Sono come i cani: hanno bisogno di un padrone che dica loro che cosa fare.
Questa è la tragedia dell'Italia, un paese popolato da troppi individui servili, incapaci di pensare con la propria testa, sempre alla ricerca dell'uomo del destino. Purtroppo a questa mentalità li ha portati il cattolicesimo con il suo culto del salvatore. Quando per esempio si ascoltano le cronache domenicali della radio statale, appaltata gratis alla Chiesa, si odono non tanto le lodi di Gesù Cristo, che in fondo aveva una sua personalità, ma del papa... del papa di turno. Il papa è osannato, è servito e riverito; per lui si tengono concerti, a lui si fanno ogni genere di regali e di omaggi. È circondato da uno stuolo di camerieri e di servitori che gli rendono la vita facile, che gli preparano pietanze biologiche, che lo vestono con abiti firmati dai grandi sarti, che si preoccupano della sua salute, che si inchinano, che si genuflettono, che lo proteggono da ogni strapazzo. Infatti da noi l'espressione "fare una vita da papa" significa essere servito e riverito.
Che cosa c'entri tutto questo con il povero Gesù, che faceva tutt'altra vita, nessuno lo ha mai capito. Ma in realtà tanti italioti trovano nel culto del papa e del papi quella figura paternalistica di cui sono sempre alla ricerca. E il paese va in rovina.

mercoledì 6 giugno 2012

Italia e Germania


Speriamo che la Germania, dopo aver distrutto due volte l'Europa, non si accinga a distruggerla la terza volta. Qui si vedrà finalmente se i tedeschi sono davvero europeisti o se si occupano soltanto dei loro interessi. Certo è che sono sempre i primi della classe (e si sa che i primi della classe non sono simpatici): si sono risollevati dalle macerie, si sono riunificati e, mentre gli altri paesi europei, si davano alla bella vita accumulando debiti, hanno ridotto il loro debito pubblico. Ed è difficile dar loro torto quando si trovano di fronte a paesi come la Grecia o l'Italia, che sono stati governati da politici inetti e corrotti e che hanno fatto debiti a man bassa, senza curarsi del futuro. Siamo ancora alla favola della formica e della cicala. E noi naturalmente, sempre pronti a darci al melodramma, alle ruberie e alla corruzione, siamo la cicala. Sarà il sole caldo, sarà la pizza, saranno i mandolini, sarà la religione reazionaria che ci domina, saranno i terremoti, ma qua nessuna ha pensato al domani, con il risultato che adesso i nodi sono venuti al pettine. E dovremo pagare per aver dormito tanto.
Dunque, cerchiamo di svegliarci. Anche il cielo ci dà continui scossoni in questi giorni per vedere se usciamo dal sonno della ragione... sì, quello che genera debiti.

domenica 3 giugno 2012

Megafoni papalini


Ogni gruppo religioso e politico ha diritto di esprimere le proprie opinioni, anche le peggiori . Ma in nessun altro paese come l'Italia le opinioni del papa vengono pompate e appoggiate dalle istituzioni e dallo Stato. Il risultato è che le sue idee, amplificate dai mass media, continuano a essere presentate senza un minimo di senso critico. E così avviene che, nel cuore dell'Italia, risuona di continuo il martellamento clericale, nemico di ogni apertura e di ogni cambiamento sociale. Lo Stato assiste e spesso incoraggia. E il paese è fermo al palo, come sempre, a causa di questa catena al piede. Un giorno qualcuno, smettendo di esaltare le opere di carità fatte dalla Chiesa (ma pagate sempre dallo Stato), dovrà fare i conti su quanto ci costa, non solo in termini di denaro ma sopratutto in termini di immobilismo etico, la presenza del Vaticano.
Come mai lo Stato dà tanto rilievo a un papa che tuona contro le leggi dello Stato stesso?
Il papa parla di "laicità dello Stato" ma vuole imporre le proprie leggi clericali, vuole che tutti, anche i non cattolici, si adeguino ai principi della religione. E, di fronte a tanta arroganza, mai che si levi la voce delle istituzioni.
Il papa dà ordini allo Stato: faccia questo e non faccia quello... Perché nessuna figura istituzionale non si alza in piedi e non spiega chiaramente alla Chiesa che cosa debba intendersi per laicità dello Stato? Sogno un Presidente del Consiglio o un Presidente della Repubblica che, ogni volta che il papa suona le sue campane, replichi ribadendo l'autonomia dello Stato. E, invece, i nostri uomini politici fanno a gare per trasformarsi in queste occasioni in scendiletto del papa.

sabato 2 giugno 2012

I papalini


Sembra che la vera attività dei cattolici italiani sia l'adorazione del papa. Ad ogni suo viaggio, si spendono milioni di euro e si mobilitano radio, televisioni, alti prelati, camerieri di corte, stilisti, architetti, forze dell'ordine, vigili del fuoco, servizi segreti, aerei, elicotteri e tutte le autorità del luogo, che come un sol uomo si dedicano alla venerazione del "vicario di Cristo". In questi casi si rivela il più grande difetto degli italioti: il loro bisogno di essere servi di qualcuno, di sottomettersi a qualcuno. È questo che fa degli italiani un popolo di lacché. L'eterna commedia dell'arte: Arlecchino servitore di due padroni. Putroppo questa tendenza si traferisce in politica, dove diventa il bisogno di avere un Duce, un comportamento che ha portato ai peggiori disastri della nostra storia, da ultimo a quello attuale.
Un altro argomento di cui parlano continuamente i cattolici è la famiglia, come se l'avessero inventata loro. Ma si tratta di chiacchiere ideologiche, di discorsi vuoti di contenuto, tant'è vero che l'Italia si trova in una grave crisi demografica. Nessun altro paese al mondo mette in campo minori mezzi per aiutare le famiglie, nemmeno nel terzo mondo. Il risultato che che non si fanno più figli. Nessuno pensa a fare una seria politica della famiglia, ad aiutare le donne in difficoltà. Al contrario chi fa figli viene penalizzato e si riduce in miseria. Però da noi si parla molto della famiglia. I nostri politici, soprattutto cattolici, non prendono mai un provvedimento per la famiglia, ma si riempiono la bocca di promesse e di parole inutili. La famiglia qui, la famiglia là. No alle coppie di fatto, no al ricononoscimento delle coppie gay, no al divorzio breve, no a tutto ciò che non sia l'adorazione papalina. Allora lì siamo i primi al mondo.
Il papa predica: "Tendete ad alti ideali, siate santi!"... Ci basterebbe che fossero saggi.

venerdì 25 maggio 2012

Corvi in Vaticano


Ma quelli che fanno filtrare all'esterno le trame sinistre che si tessono in Vaticano sono corvi malevoli o cattolici benemeriti che vorrebbero ripulire il marciume che c'è nella Chiesa? E di marciume ce n'è parecchio: dall'uso che si fa dei capitali dello IOR all'insabbiamento dei preti pedofili.

L'ultima novità è che la CEI ha stabilito che i vescovi non hanno l'obbligo di denunciare i preti pedofili. Capito? Li sposteranno come al solito, in gran segreto, da una sede all'altra.

Preti e mafia


Nell'omelia per Placido Rizzotto, il sindacalista ucciso dalla mafia nel 1948, l'arcivescovo di Monreale, Salvatore di Cristina, non ha mai pronunciato la parola "mafia" e ha sbagliato il nome del morto.
Si conferma la domanda di sempre: sono più i preti che combattono la mafia o quelli che fanno finta di non vederla?

Il semi-presidente

Berlusconi continua a confondere i propri problemi personali, cioè quelli di un miliardario annoiato, con i problemi della gente comune, persone che spesso non sanno come arrivare a fine mese. L'uomo non capisce più nulla. Non si rende conto che i problemi degli italiani non sono quelli di eleggere un presidente o un semi-presidente della Repubblica (che sarebbe ovviamente proprio Berlusconi), ma di trovare qualche governante che non rubi e pensi al bene generale.

giovedì 24 maggio 2012

C'è del marcio in Vaticano

Pare che il povero figlio del carpentiere, che tuonava contro i ricchi, si ritrovi con una banca, lo IOR, che ha un patrimonio di 5 miliardi di euro. Ne ha fatta di strada: ricorda un po' la parabola della Lega, che prima ce l'aveva con Roma ladrona e poi si è messa a rubare per conto proprio. Ma il caso della banca vaticana è ancora più nero. Da quando l'Europa e l'Italia hanno adottato leggi per la trasparenza finanziaria, lo IOR è entrato in crisi. Sì, perché fin dai tempi di Calvi (poi ucciso a Londra chissà da chi e chissà per conto di chi), i banchieri del Vaticano pare abbiano il vizietto di riciclare denaro di origine illecita, in stretto contatto con la mafia. E qui il povero Nazareno, pur arricchitosi, incomincia a rivoltarsi nella tomba. Continua a esserci del Marcinkus nella Chiesa cattolica.

martedì 22 maggio 2012

L'influenza della Chiesa

In questo paese non c'è niente che il Vaticano non voglia. Alle spalle della volontà dei cittadini lo Stato italiano stringe accordi con la Chiesa affinché nulla cambi. E in effetti non cambia mai nulla. Le leggi liberticide volute dalla Chiesa in campo sociale sono sempre lì e nessun partito si sogna di modificarle per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Così è successo per il divieto di fecondazione eterologa, rimandata sine die. Ma in questo modo l'Italia è un paese morto. I partiti s'illudono se pensano che basti governare l'economia e lasciar decidere tutto il resto al Vaticano. La mummificazione in campo sociale porta alla mummificazione in ogni campo. E così l'Italia è sempre arretrata su tutto. Siamo ultimi in Europa perché continuiamo a prendere ordini da un'istituzione medievale che vuole togliere ai cittadini la libertà di scelta. E il suo ideale totalitario ispira la mentalità fascista italiana. Il prezzo che l'Italia paga al Vaticano è immenso; una vera e e propria palla al piede. E così migliaia di italiani che vogliono un figlio dovranno continuare ad andare all'estero.

domenica 20 maggio 2012

Il crollo delle chiese

Nell'odierno terremoto in Emilia sono crollate soprattutto le chiese e i campanili; si sa, sono costruzioni molto antiche... Volete un'altra prova che a Dio non interessa nulla delle chiese che noi edifichiamo nell'erronea convinzione che siano la casa del divino? Se a Dio non interessano e se non protende neanche un ditino per proteggerle, perché noi ci diamo tanto da fare a costruirle? Perfino nella Bibbia sta scritto che "Dio non abita negli edifici costruiti da mano d'uomo". Ma noi continuiamo a illuderci che ci possano essere luoghi specifici in cui si possa rinchiudere il divino. In realtà è un tentativo di escludere Dio dal resto delle nostre vite, da tutti gli altri luoghi in cui viviamo. Dio lo sa e per questo non se ne cura. Naturalmente, potremmo proseguire il ragionamento e dire che a Dio non interessa nulla delle nostre religioni. Dio non è né cristiano né musulmano. Ma noi siamo convinti che siano cose sacre, magari volute da Dio stesso. Ma Dio se ne infischia. Dio bada alle cose reali, non alle nostre fantasie. Impariamo qualcosa. Basta osservare la realtà.

martedì 15 maggio 2012

Pecunia non olet

Dunque, il capo della banda della Magliana era stato sepolto nella basilica di Sant'Apollinare a Roma. E che ci faceva in quel posto, che sembrerebbe riservato a uomini pii? Semplice: aveva fatto abbondanti elargizioni dei soldi rapinati a qualche vescovo. E così apprendiamo che la Chiesa cattolica non bada alla provenienza del denaro. E che basta pagare per avere un buon posto nelle sue basiliche. Il fatto è che molti ricchi e i mafiosi sono convinti che basti pagare per avere un trattamento di riguardo anche nell'aldilà. Una idea che farebbe inorridire Gesù, il quale ai ricchi riservava un'altra destinazione. Purtroppo a queste perversioni della religione porta il fondamento stesso della fede cristiana, che non a caso si identifica con una "materializzazione" del divino. Se Dio diventa sensibile alla carne, se si fa carne, forse il denaro può aprire molte porte... così ragionano molti cattolici.

domenica 13 maggio 2012

Coscienza di sé


Coscienza di sé come persone, e non come sudditi, servi o cittadini sottomessi. Non è questo il rimedio contro lo strapotere dei politici, dei ricchi, dei potenti, dei mafiosi e dei corrotti?
E non è questa coscienza che manca agli italiani, sempre pronti a sottomettersi, con l'approvazione della Chiesa cattolica, al potente di turno?

giovedì 10 maggio 2012

Suicidi

In questi tempi di crisi, quanta gente si suicida perché ha perso la propria ricchezza o il proprio status sociale. Travolti dalla disperazione, gli uomini si suicidano perché si identificano erroneamente nel loro status sociale. Poiché non hanno mai fatto un po' di meditazione non hanno mai scoperto che il loro Sè è al di là delle forme sociali.

mercoledì 25 aprile 2012

Antipolitica


È venuto di moda prendersela con i partiti per la situazione difficile in cui ci siamo trovati. Ed è giusto farlo di fronte alle loro degenerazioni e alla loro corruzione. Ma, prima di prendersela con i partiti, bisogna chiedersi qual è la nostra personale responsabilità. Hai partecipato alla politica, hai detto la tua? O te ne sei fregato e hai delegato ai soliti politicanti l'amministrazione della cosa pubblica? La soluzione del problema non sta dunque nel rifiuto dei partiti, ma nella partecipazione di tutti.
In un condominio non ci si può lamentare delle ruberie dell'amministratore se non si partecipa mai ad un'assemblea, se non si è vigilato tutti. La delega in bianco porta sempre all'appropriazione indebita del denaro comune e al disastro finanziario.

venerdì 20 aprile 2012

Gli ometti


In fondo un tratto unisce i tre uomini politici di cui oggi si celebra il fallimento: Formigoni, Bossi e Berlusconi... essere ometti piccoli piccoli. Il primo è il più noto esponente di Comunione e Liberazione, governatore della Lombardia e membro dei Memores Domini, un'associazione laicale cattolica in cui si dovrebbero prendere i voti di povertà, castità e obbedienza; ed è finito a frequentare resort esclusivi nelle isole caraibiche, yachts di amici facoltosi e cene nei migliori ristoranti, spendendo migliaia di euro o addirittura facendosi pagare in cambio di entrature negli affari della regione. Il secondo, venuto dal nulla, si è convinto di potere utilizzare i soldi dei rimborsi elettorali per i comodi personali. Ed il terzo si è ridotto a fare la controfigura del vecchio comico Dapporto, l'uomo tutto dipinto e impomatato che si crede un seduttore.
Ciò che accomuna queste tre macchiette è aver perso la testa per il denaro e per il potere, e non essere mai stati all'altezza delle loro cariche politiche. Ometti piccoli piccoli... come non hanno fatto a capirlo i loro elettori?

martedì 17 aprile 2012

I baciapile


Anche il presidente Monti, con tutto quel che aveva da fare, è andato a salutare il papa in partenza per Cuba; lo hanno sempre fatto tutti i presidenti del Consiglio. Ma non sarebbe ora di abbandonare questi ridicoli atti di omaggio? E non sarebbe ora che il papa, ricco com'è, si pagasse con i suoi soldi i viaggi internazionali, anziché farli pagare al contribuente italiano, che è già iper-tartassato? Perché dobbiamo offrirgli un viaggio gratis con gli aerei di Stato? Perché lo Stato è così pronto a sottomettersi a ogni volere della Chiesa?
Questo ci dice anche come si interpreta la religione dalle nostre parti. Il governo non ci si mette molto ad affamare il popolo con tasse inique, ma poi corre un cagnolino a scondinzolare al papa. Come sono pii i nostri uomini politici!

Frequenze televisive

Sappiamo che la missione dei partiti di destra è quella di arricchire i ricchi a scapito dei poveri. Ma solo in Italia la loro missione è quella di arricchire un solo ricco.

Cattolici devoti


Una testimone racconta che Berlusconi, nei suoi festini erotici, voleva che le donne si travestissero da suore e che poi si spogliassero.
Ora capisco la sua inclinazione verso il cattolicesimo.

La Vandea d'Italia


La Lombardia sta diventando la Vandea d'Italia, non per un soprassalto di fede ma per un soprassalto di affari all'ombra delle religione . È il modello Formigoni, ossia la privatizzazione del pubblico a favore del suo movimento: Comunione e Liberazione. Una legge infatti vuole applicare alla scuola regionale le idee che hanno già rovinato la sanità pubblica, dirottando i fondi statali alle scuole private, cioè cattoliche. Dunque, come oggi tutti i primari ospedalieri sono di Comunione e Liberazione, così domani tutti presidi potrebbero essere di Comunione e Liberazione. Naturalmente tutti gli appalti andrebbero alle società di Comunione e Liberazione, con la benedizione del vescovo, che - guarda caso - è di Comunione e Liberazione.
Ancora una volta, quando si tratta di far soldi a scapito dello Stato, la religione dà il buon esempio.

venerdì 13 aprile 2012

Partiti ladri


I partiti politici assomigliano sempre più a cosche mafiose. Come le cosche rastrellano soldi, impedendo il libero sviluppo dell'economia e della vita sociale. Con le loro tasse e con la legge sui "rimborsi" elettorali, impongono il pizzo e si arricchiscono. A differenza delle mafie, che infestano il paese, dicono di farlo "per il bene comune". Ma in realtà lo fanno solo per il loro bene personale. Non si conosce più un solo provvedimento che aiuti lo sviluppo. Solo tasse che impoveriscono la classe media. E la differenza tra i pochi privilegiati e i tanti sfruttati sono ormai abissali.
L'indecenza e la corruzione sono tali che, mentre i politici impongono sacrifici a tutti, si trattano da nababbi, hanno stipendi e vitalizi d'oro e continuano a rubare per arricchire se stessi e i loro parenti. I dirigenti degli enti statali continuano ad aumentarsi i compensi mentre depredano la gente comune.
Proprio come le cosche mafiose, i governi dicono di dover imporre nuove tasse per garantire la "protezione" degli sfruttati. Ma in realtà li riducono in miseria.
Sì, gli italiani hanno un grosso problema: troppi non hanno senso etico, non hanno consapevolezza sociale. Ci sono politici che rubano a tutto spiano, ma che poi si indignano per le coppie gay o per qualche pillola antifecondativa. Putroppo la causa è la cultura cattolica, dove c'è molto moralismo ma nessuna morale. Basta vedere d'altronde come rubano e fanno affari gli altri prelati, all'ombra del Vaticano. Sono i primi ad evadere le tasse, a rastrellare fondi pubblici con le legge truffa dell'8 per mille e a riciclare i soldi delle mafie. Già, quante mafie abbiamo in Italia?

domenica 1 aprile 2012

ll paese dei cortigiani


Perché l'Italia è finita così male? Romano Benini, nell'opera Italia cortigiana (Donzelli), osserva che la nostra vita sociale è caratterizzata da un potere di tipo cortigiano, dal servilismo, dalla distribuzione di favori, dal clientelismo e dalla cooptazione: si premia la fedeltà al clan, alla famiglia, non il merito.
È tutto questo che ci ha affossato. Abbiamo un deficit culturale profondo. Il vero spread fra noi e la Germania è questo divario etico. E infatti risulta da ogni statistica che in Europa siamo i più corrotti.

"Santa" televisione


Inizia la settimana "santa" e le televisioni ci scaricano addosso, nel loro conformismo, film di argomento religioso. E così possiamo bene vedere come il religioso per la massa sia una rappresentazione di cartapesta, miti e favole per menti infantili. Vedrete che quest'anno sarà peggio del solito.
Una volta, per esercitare questa funzione, c'erano pittori del calibro di Raffaello o di Michelangelo. Oggi ci sono le fiction televisive.
Nel clima di pauperismo dilagante, e con tanti uomini pii al governo, la religione torna ad essere l'ancora di salvezza. Sappiamo che le religioni amano la povertà, perché, quando l'uomo è povero, si sente debole; e, quando si sente debole e non sa dove sbattere la testa, invoca la protezione dei potenti, sulla terra e oltre.
Peccato che i potenti siano gli stessi che prima riducono il popolo in miseria e poi si propongono come salvatori.
Per un popolo corrotto e ignorante, la religione non è che una rappresentazione teatrale, una sacra rappresentazione in cui si magnificano i potenti o qualche potente, senza nessun rapporto con l'etica della coscienza. Anzi, più si è servili verso i potenti, più ci si sente furbi: si entra nel novero dei furbi che, avendo le giuste conoscenze, si salveranno.

mercoledì 28 marzo 2012

Cuba

A Cuba si sono incontrati Fidel Castro e il papa, due rappresentanti di ideologie totalitarie: il comunismo e il cristianesimo. Può darsi quindi che tra i due ci sia una certa sintonia - soprattutto sul fatto che il popolo non deve pensare con la propria testa e deve essere guidato dall'alto. Il risultato? Un popolo in catene.

L'inferiorità della donna

Lo sapete perché, nelle concordanze linguistiche, tra nomi maschili e nomi femminili prevale il maschile? Il responsabile di questa regola fu il francese Dominique Bouhours, il quale stabilì che, "quando due generi si incontrano, prevale il più nobile" - che per lui era il maschile. Inutile dire che questo bel tomo era un gesuita. Infatti, che cosa c'è di più maschilista della Chiesa cattolica che ha fatto di Dio un "padre" eterno?
Dunque, ci domandiamo come facciano le donne ad accettare questa religione, nonché altre religioni teiste, come l'Islam, che stabiliscono la superiorità del maschio. Che sia davvero un segno della loro inferiorità?

I fallimenti leghisti

Tutto ciò che ha fatto la Lega è finito in un fallimento. Ha cercato di farsi una banca padana, ed è fallita, Ha cercato di farsi una scuola padana, ed è fallita. Ha cercato di spostare dei ministeri al nord, ed è fallita. Ha fatto una legge elettorale, ed è stato un disastro. Ha cercato di fare un film che esaltasse il mito del Carroccio, ed è venuto fuori un fumettone.
Il problema è che a questa gente mancano i fondamenti culturali. Non basta il mito di cartapesta di una Padania che non è mai esistita e di cui nessuno sente il bisogno. Il film sul Barbarossa ci dice semplicemente che, quando gli italiani sono divisi, perdono e si fanno dominare dagli stranieri. E questo è successo fino all'Unità d'Italia, in tutto il paese, non solo in Lombardia. L'Italia ha un'unità storica, geografica e culturale che nessun mito secessionista può incrinare.
L'Italia ha bisogno di un decentramento amministrativo, non di federalismo. Anzi, come oggi si vede bene, diciannove regioni troppo autonome finiscono per essere diciannove centri di ruberie, di sprechi e di iniquità, ed hanno contribuito all'attuale stato fallimentare dell'economia italiana.

L'inconscio dell'Italia

Il problema dell'Italia è che è un paese che non riesce a fare i conti con la propria coscienza. Troppi avvenimenti della sua recente storia passata sono rimasti senza dibattito, senza conclusione, e sono finiti ormai negli inferi dell'inconscio: una palla al piede per il futuro. La propensione al fascismo, la strage della Banca dell'Agricoltura a Milano, la strage della stazione di Bologna, le bombe sui treni, l'uccisione di Aldo Moro, l'abbattimento dell'aereo su Ustica, le torture della polizia a piazza Diaz a Genova, le collusioni tra partiti e mafia, i servizi segreti deviati, le morti nelle carceri, la sottomissione all'arroganza della Chiesa, la scelta del populismo berlusconiano... tutto questo è stato rimosso, come se fosse normale, come se non interessasse tutti noi, come se non meritasse di essere portato alla luce.
Il risultato è un paese confuso e infantile che continua a ripetere il mito degli "italiani brava gente", un paese che non vuol prendere coscienza dei propri lati oscuri. Ma le nazioni sono come gli individui: hanno un loro inconscio. E se non si porta alla luce il male di cui siamo capaci, quel male continuerà a pesare su di noi e prima o poi ritornerà fuori.

giovedì 22 marzo 2012

Il modello tedesco

In politica e in economia tutti citano il modello tedesco, perché in effetti sembra funzionare. Ma si dimenticano di un particolare: che in Italia ci sono gli italiani, non i tedeschi. Anche il miglior modello possibile, trasferito in Italia, avrebbe a che fare con le teste degli italioti, che lo rovinerebbero subito, adattandolo alla loro mentalità.

Ricchi e poveri

Anche il partito conservatore inglese prevede un abbassamento delle tasse... per i ricchi. Tutto ovvio: il programma della destra è sempre quello di favorire i ricchi a scapito dei poveri. Quello che mi domando è come mai questi partiti vengano votati anche dai poveri. Qui la logica mi abbandona.

giovedì 8 marzo 2012

Politica ed etica

Il ministro Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, ha detto che certa politica gli fa “schifo”. È inevitabile che chi è dotato di un senso etico provi disgusto nei confronti di una politica che, non appena si toccano gli interessi dei potenti e dei ricchi, fa marcia indietro.
            Lui ha dovuto sconfessare quella frase. Ma noi ribadiamo che questa politica, indifferente alla corruzione e alla povertà, fa proprio schifo. Abbiamo un intero partito che opera principalmente a vantaggio del suo fondatore, l’uomo più ricco del paese, il quale legifera per sfuggire alla giustizia e controlla tutte le reti televisive, quelle sue e quelle pubbliche. È questo che fa schifo. Non appena si toccano i suoi interessi, ecco che il suo partito fa quadrato.
            Ed è evidente che il problema dell’Italia è sempre lo stesso: la mancanza di senso etico, l’indifferenza morale di milioni di cittadini, poco abituati a fare i conti con la propria coscienza. Il ministro cattolico dovrebbe dunque chiedersi che cosa ha insegnato la sua religione in tutti questi anni. 

sabato 3 marzo 2012

L'antimodernismo

Tra i vari difetti del nostro amato popolo c'è il conservatorismo, l'opposizione a ogni novità e a ogni cambiamento. Il nostro è un paese dal cuore antico... e antiquato. Così, tra le motivazioni dell'opposizione alle liberalizzazioni volute dal governo Monti e dell'opposizione alla linea ferrovia in Val di Susa, c'è proprio un istinto atavico a opporsi a ogni novità, a ogni modernizzazione. Non per nulla, ai tempi del Concilio di Trento, cioè della restaurazione del cattolicesimo più protervo, il popolo fu d'accordo... e così perse il treno della storia, con conseguenze che paghiamo ancora oggi.

lunedì 27 febbraio 2012

Un cattivo karma

E così il processo Mills è finito con una prescrizione, che non è un'assoluzione. Nessuno se ne meraviglia, perché per anni, mentre l'Italia naufragava, Berlusconi e i suoi avvocati hanno lavorato per fare leggi che portassero a queste sentenze. E sono anni che molti italiani hanno accettato questo andazzo - che un primo ministro si facesse i fatti suoi a spese del paese, cosa he non sarebbe stata accettata in nessun paese civile. Il risultato è stato il cattivo karma dell'Italia. Infatti la miseria morale si è trasformata in miseria economica. Questa corruzione, questa mancanza di senso etico, alla fine si paga.

giovedì 16 febbraio 2012

Corruzione

Il presidente della Corte dei Conti denuncia che la corruzione in Italia ci costerebbe 60 miliardi l'anno (chissà come avrà fatti i conti) e che è in aumento. Bella scoperta: lo avevamo capito da tempo. Ma perché gli italiani sono così corrotti? Perché non hanno senso etico? Forse perché non sono abituati a fare i conti con la loro coscienza, forse perché hanno una religione che dà il buon esempio... sempre in prima fila quando si tratta di carpire soldi allo Stato italiano, sempre in prima fila quando si tratta di non pagare il fisco. Proprio in questi giorni il Vaticano ha spostato i propri fondi dalle banche italiane alle banche tedesche. Come mai proprio in Germania, patria del Papa? E come mai proprio ora che l'Italia chiede alla Chiesa di rispettare le norme antiriciclaggio?

martedì 31 gennaio 2012

Fascismo e religioni

Ho sempre sottolineato il rapporto esistente tra fascismo e religioni: due sistemi ideoligici che tendono allo stesso scopo - asservire gli esseri umani, non libererali. Non è un caso che i fondamentalisti di ogni religione (cristiani, musulmani, induisti, ebrei, ecc.) si rifacciano ai valori religiosi. Prendiamo per esempio ciò che dichiara Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, un movimento di estrema destra: "Credo che il fattore cristianità sia fondamentale per un recupero di valori, anche sul piano politico. La religione è centrale nell'elaborazione di Forza Nuova: bisogna ridare forza alla famiglia, dire no alle unioni gay e all'aborto. Personalmente mi sento vicino ai lefebvriani e frequento solo la messa tridentina" (Corriere della Sera, "Sette" del 26/01/2012).
Non mi risulta che la Chiesa, così sollecita a scomunicare chi non si adegua alla sua dottrina, abbia mai preso le distanze da questa galassia di fascismi e di nazismi che si ispirano alla sua ideologia.