Se il futuro dell’Italia dovesse dipendere
dai cinquestelle, saremmo fritti. Questo movimento non è pronto ad andare al
governo. È
guidato da un comico con idee confuse, non ha politici di valore, non ha amministratori
capaci, non ha professionisti, non ha intellettuali, non ha neppure un
programma chiaro. Vive nell’improvvisazione. Ha quattro o cinque retori (il
direttorio) che sono bravi a criticare, ma che non hanno nulla da
proporre di nuovo.
È un movimento nato dall’oggi al
domani, privo di qualsiasi preparazione. Pretende di far scegliere ai comuni
cittadini, ma in realtà decide Grillo, un comico milionario.
Non si possono prendere dalla strada
comuni cittadini e farli amministrare realtà complesse.
La politica oggi è un lavoro da
esperti, non da dilettanti.
L’illusione, poi, di essere gli unici
onesti nel panorama italico è un’illusione. Chi si è formato in questo paese ha
la corruzione e la faziosità nel sangue. I cinquestelle, con la loro pretesa
di purezza, sono ancora più faziosi degli altri, e infatti non fanno altro che
espellere gente.
Quando arrivano ad amministrare
qualche città, con le loro velleitarie idee ambientaliste e con la paura di
sbagliare, fanno quello che fa oggi la sindaca di Roma, Raggi, che a sei mesi
dall’elezione non ha ancora scelto la giunta, perché ogni volta che sceglie
qualcuno, trova un corrotto. Bloccherebbero tutto – proprio ciò di cui non ha
bisogno l’Italia.