lunedì 30 settembre 2013

Buon compleanno, Silvio

Ho visto un video in cui la parlamentare Mara Carfagna faceva gli auguri, in una riunione di partito, a Silvio Berlusconi, che compiva 77 anni. Spettacolo agghiacciante di cortigianeria. Pensate che non si è vergognata di citare una frase di Einstein: "Le grandi menti hanno sempre avuto la violenta opposizione delle menti mediocri". Niente di meno! La "grande mente" di Berlusconi che cosa avrebbe mai partorito?
Mi è venuto in mente un filmato analogo in cui Marilyn Monroe cantava "Happy Birthday to You" al presidente Kennedy, con cui peraltro andava a letto.

domenica 29 settembre 2013

Storie maledette

Nella vita di ogni persona e delle nazioni, ci sono incontri fortunati e incontri maledetti. L'incontro giusto stimola la nostra parte migliore, la serenità e le energie positive. L'incontro sbagliato crea un ambiente nevrotico, corrompe gli animi, distrugge l'armonia e porta allo scontro. Basta un solo individuo del genere a rovinare una persona o un paese.
Così è successo da noi. Da quando è apparsa la stella di Berlusconi è tramontato lo stellone d'Italia. Ed ora eccoci tutti qua, un intero popolo, tutti divisi e rancorosi, a schierarci pro o contro, mentre il paese va in malora. Non è un caso che da vent'anni non cresciamo più e andiamo indietro.
Direbbero le stelle: influenza nefasta.

sabato 28 settembre 2013

Gli eversori

Capisco che per qualcuno la condanna giudiziaria di un uomo ricco e potente, e per di più un politico, sia considerata un "atto eversivo".
In effetti, in Italia, i ricchi e i potenti l'hanno sempre fatta franca... fino ad oggi.
La mentalità del cortigiano devoto, che giustifica ogni vizio e ogni crimine del suo "Principe", è antica di secoli ed è dura a morire.
Comunque, chi appartiene a questa categoria antropologica non si scoraggi - sento già voci di indulto o di amnistia.

venerdì 27 settembre 2013

Pasta tricolore

Guido Barilla che in un'intervista dichiara che non farebbe mai uno spot con una famiglia omosessuale e che conclude: "Se siete gay, compratevi un'altra pasta!" è l'esempio tipico dell'ignoranza dei nostri imprenditori, incapaci non dico di pensare, ma nemmeno di avere un attimo di riflessione prima di parlare.
E poi ci chiediamo come mai tante aziende italiane falliscono o vengono comprate da stranieri? Con questi manager...

Crisi di governo

Dunque, per gli interessi di uno si mandano in malora gli interessi di sessanta milioni di italiani.
Forse incominciate a capire come funziona la politica italiota.
Crisi di governo - crisi di nervi. Per chi cerca un po' di silenzio e di pace, è una tortura sentire come si starnazza da mattina a sera.

martedì 24 settembre 2013

Italia a prezzi di saldo

Ormai non si contano più le aziende italiane comprate da stranieri. Prima quelle redditizie dell'alimentare e ora tutte le altre. Svendute a poco prezzo perché piene di debiti.
Certo è che abbiamo, oltre al peggior ceto politico, anche i più incapaci imprenditori e manager.
Che cosa rimarrà agli italioti? Divisi, faziosi e provinciali, faranno i servi degli stranieri, come hanno sempre fatto nei secoli passati.
Non si diceva una volta: "Francia o Spagna, purché se magna"? Ecco, oggi lo dicono i dipendenti di Alitalia e di Telecom. Ma "magneranno" sempre di meno.

Finanziamento pubblico e interesse privato

Piero Longo, deputato Pdl e avvocato di Berlusconi, dichiara: "Alla Camera non vado mai, ma i soldi li prendo lo stesso".
Grazie, era proprio quello che volevamo sentirci dire per apprezzare sempre di più il ceto politico e gli avvocati di Berlusconi - il quale riesce a far mantenere dagli italioti non solo le sue amanti passate alla politica, ma anche i suoi azzeccagarbugli.

domenica 22 settembre 2013

La notte dei morti viventi

Mentre Berlusconi annuncia la rifondazione di Forza Italia, Bossi dice che vuole ripresentarsi segretario della Lega. Ecco spiegato in due esempi perché l'Italia vada indietro anziché avanti.
E gli italioti? Forse sono zombie anche loro.
Gli altri paesi cambiano e progrediscono, mentre noi siamo tornati ai consumi di vent'anni fa. Sarà un caso, ma negli ultimi vent'anni hanno governato proprio questi due "leader", che ora si ripropongono - senza vergogna.

mercoledì 18 settembre 2013

Il Messia di Arcore

Incipriato come una cocotte, con gli occhi tirati fino alle orecchie e dopo aver ingoiato un manico di scopa, il Messia di Arcore ha lanciato il suo messaggio urbi et orbi: la liberazione degli italiani dalle tasse.
In effetti, lui è credibile, perché, come hanno sentenziato i giudici, aveva incominciato per conto suo ad autoridursi le tasse.
Peccato, che in vent'anni di governo, non abbia ridotto le tasse a nessun altro oltre a se stesso.

martedì 17 settembre 2013

Naufragi e riemersioni

Siamo contenti che la Costa Concordia sia stata raddrizzata con successo. Noi italiani siamo capaci di riemergere dopo ogni naufragio, con tanta fatica e con tanti sforzi collettivi. Ma il problema è che c'è sempre qualche "capitano" che fa affondare la barca. Non sarebbe meglio fare più sforzi prima del naufragio per controllare chi ci comanda?

Born in USA

Ormai in America non passa settimana senza che ci sia una sparatoria con morti e feriti. E non si capisce più se siano terroristi stranieri o pazzi locali: non c'è più una chiara differenza. Tutti sono armati e sparano, tutti diffidano di tutti. I nemici sono all'esterno, ma anche all'interno. È una forma di paranoia collettiva. L'intero paese andrebbe psicanalizzato. Forse è la coscienza sporca di chi domina con le armi e con gli eserciti, certo è che gli Stati Uniti appaiono poco uniti.
È proprio vero che, prima o poi, ognuno proietta all'esterno i fantasmi che ha in testa.

martedì 10 settembre 2013

Il più brutto spettacolo dopo il Big Bang

Ormai non ne possiamo più. Ore e ore di trasmissioni televisive e di dibattiti su di lui, sempre su di lui. E sempre con gli stessi personaggi: gli stessi giornalisti, gli stessi uomini politici, le stesse "pie donne" che con argomenti ormai scontati recitano sempre lo stesso copione (dando della donna un'immagine sconfortante: sempre innamorata del maschio alfa, sempre devota fino alla morte). Da una parte gli accusatori e dall'altra parte i difensori. Non fosse altro che per questi orribili spettacoli che ci infligge tutti i giorni da mesi e da anni, Berlusconi andrebbe condannato, andrebbe radiato dalla vita italiana.
Ormai vediamo bene che non sono più tanto le ragioni dell'economia quanto di questa incertezza politica che stanno distruggendo le ultime speranze dell'Italia di risollevarsi dalla recessione. Mentre tutti gli altri paesi si stanno riprendendo, noi continuiamo a retrocedere - caso unico in tutto il mondo. Ma i motivi sono evidenti: abbiamo una "pietra d'inciampo" grossa quanto un multimiliardario che adotta la tattica del "muoia Sansone con tutti i filistei!"
Silvio, facci una grazia: accetta la condanna. Fai questo gesto nobile, forse l'unico disinteressato della tua vita. Accetta. O sarai ricordato come le antiche epidemie di peste.

giovedì 5 settembre 2013

La Casta

Per venire incontro alle promesse elettorali del Pdl, il governo ha dovuto cancellare a tutti (anche ai ricchi che potevano pagarla) l'IMU. Con il risultato che si sono tolti soldi agli enti locali, ai disoccupati e alla polizia. Grazie, Berlusconi.
Come mai tutti gli altri paesi europei sono usciti dalla recessione e l'Italia no?
Non è perché abbiamo la peggior classe politica europea: la più numerosa, la più incapace e la più costosa?
Da noi ci si occupa di salvare Silvio o dei sogni velleitari di Grillo, e non ci si occupa del meccanismo infernale messo in piedi dalla Germania, che ci sta stritolando.
Ma ci sarà, tra questi inutili cialtroni, qualcuno capace di pensare oltre il proprio interesse?

domenica 1 settembre 2013

No al federalismo

Conoscendo l'Italia e gli italiani, avevo previsto, ai tempi in cui tutti propugnavano il "federalismo fiscale" come soluzione dei nostri problemi (vi ricordate la Lega con i suoi slogan?), che la riforma si sarebbe tradotta in un aumento pauroso delle tasse locali. Detto, fatto. Oggi ci dicono che i tributi di Regioni, Province e Comuni sono aumentati negli ultimi quindici anni del 114 per cento! Per non parlare delle tariffe. Ormai i pericoli per la nostra sopravvivenza vengono tutti da queste tasse locali.
Possiamo dire che il federalismo fiscale è la causa prima del nostro dissesto economico.
Aboliamo non solo le province, ma soprattutto le Regioni, enti che sono serviti soltanto a foraggiare una classe politica di parassiti e di tasse spropositate.