mercoledì 25 aprile 2012

Antipolitica


È venuto di moda prendersela con i partiti per la situazione difficile in cui ci siamo trovati. Ed è giusto farlo di fronte alle loro degenerazioni e alla loro corruzione. Ma, prima di prendersela con i partiti, bisogna chiedersi qual è la nostra personale responsabilità. Hai partecipato alla politica, hai detto la tua? O te ne sei fregato e hai delegato ai soliti politicanti l'amministrazione della cosa pubblica? La soluzione del problema non sta dunque nel rifiuto dei partiti, ma nella partecipazione di tutti.
In un condominio non ci si può lamentare delle ruberie dell'amministratore se non si partecipa mai ad un'assemblea, se non si è vigilato tutti. La delega in bianco porta sempre all'appropriazione indebita del denaro comune e al disastro finanziario.

venerdì 20 aprile 2012

Gli ometti


In fondo un tratto unisce i tre uomini politici di cui oggi si celebra il fallimento: Formigoni, Bossi e Berlusconi... essere ometti piccoli piccoli. Il primo è il più noto esponente di Comunione e Liberazione, governatore della Lombardia e membro dei Memores Domini, un'associazione laicale cattolica in cui si dovrebbero prendere i voti di povertà, castità e obbedienza; ed è finito a frequentare resort esclusivi nelle isole caraibiche, yachts di amici facoltosi e cene nei migliori ristoranti, spendendo migliaia di euro o addirittura facendosi pagare in cambio di entrature negli affari della regione. Il secondo, venuto dal nulla, si è convinto di potere utilizzare i soldi dei rimborsi elettorali per i comodi personali. Ed il terzo si è ridotto a fare la controfigura del vecchio comico Dapporto, l'uomo tutto dipinto e impomatato che si crede un seduttore.
Ciò che accomuna queste tre macchiette è aver perso la testa per il denaro e per il potere, e non essere mai stati all'altezza delle loro cariche politiche. Ometti piccoli piccoli... come non hanno fatto a capirlo i loro elettori?

martedì 17 aprile 2012

I baciapile


Anche il presidente Monti, con tutto quel che aveva da fare, è andato a salutare il papa in partenza per Cuba; lo hanno sempre fatto tutti i presidenti del Consiglio. Ma non sarebbe ora di abbandonare questi ridicoli atti di omaggio? E non sarebbe ora che il papa, ricco com'è, si pagasse con i suoi soldi i viaggi internazionali, anziché farli pagare al contribuente italiano, che è già iper-tartassato? Perché dobbiamo offrirgli un viaggio gratis con gli aerei di Stato? Perché lo Stato è così pronto a sottomettersi a ogni volere della Chiesa?
Questo ci dice anche come si interpreta la religione dalle nostre parti. Il governo non ci si mette molto ad affamare il popolo con tasse inique, ma poi corre un cagnolino a scondinzolare al papa. Come sono pii i nostri uomini politici!

Frequenze televisive

Sappiamo che la missione dei partiti di destra è quella di arricchire i ricchi a scapito dei poveri. Ma solo in Italia la loro missione è quella di arricchire un solo ricco.

Cattolici devoti


Una testimone racconta che Berlusconi, nei suoi festini erotici, voleva che le donne si travestissero da suore e che poi si spogliassero.
Ora capisco la sua inclinazione verso il cattolicesimo.

La Vandea d'Italia


La Lombardia sta diventando la Vandea d'Italia, non per un soprassalto di fede ma per un soprassalto di affari all'ombra delle religione . È il modello Formigoni, ossia la privatizzazione del pubblico a favore del suo movimento: Comunione e Liberazione. Una legge infatti vuole applicare alla scuola regionale le idee che hanno già rovinato la sanità pubblica, dirottando i fondi statali alle scuole private, cioè cattoliche. Dunque, come oggi tutti i primari ospedalieri sono di Comunione e Liberazione, così domani tutti presidi potrebbero essere di Comunione e Liberazione. Naturalmente tutti gli appalti andrebbero alle società di Comunione e Liberazione, con la benedizione del vescovo, che - guarda caso - è di Comunione e Liberazione.
Ancora una volta, quando si tratta di far soldi a scapito dello Stato, la religione dà il buon esempio.

venerdì 13 aprile 2012

Partiti ladri


I partiti politici assomigliano sempre più a cosche mafiose. Come le cosche rastrellano soldi, impedendo il libero sviluppo dell'economia e della vita sociale. Con le loro tasse e con la legge sui "rimborsi" elettorali, impongono il pizzo e si arricchiscono. A differenza delle mafie, che infestano il paese, dicono di farlo "per il bene comune". Ma in realtà lo fanno solo per il loro bene personale. Non si conosce più un solo provvedimento che aiuti lo sviluppo. Solo tasse che impoveriscono la classe media. E la differenza tra i pochi privilegiati e i tanti sfruttati sono ormai abissali.
L'indecenza e la corruzione sono tali che, mentre i politici impongono sacrifici a tutti, si trattano da nababbi, hanno stipendi e vitalizi d'oro e continuano a rubare per arricchire se stessi e i loro parenti. I dirigenti degli enti statali continuano ad aumentarsi i compensi mentre depredano la gente comune.
Proprio come le cosche mafiose, i governi dicono di dover imporre nuove tasse per garantire la "protezione" degli sfruttati. Ma in realtà li riducono in miseria.
Sì, gli italiani hanno un grosso problema: troppi non hanno senso etico, non hanno consapevolezza sociale. Ci sono politici che rubano a tutto spiano, ma che poi si indignano per le coppie gay o per qualche pillola antifecondativa. Putroppo la causa è la cultura cattolica, dove c'è molto moralismo ma nessuna morale. Basta vedere d'altronde come rubano e fanno affari gli altri prelati, all'ombra del Vaticano. Sono i primi ad evadere le tasse, a rastrellare fondi pubblici con le legge truffa dell'8 per mille e a riciclare i soldi delle mafie. Già, quante mafie abbiamo in Italia?

domenica 1 aprile 2012

ll paese dei cortigiani


Perché l'Italia è finita così male? Romano Benini, nell'opera Italia cortigiana (Donzelli), osserva che la nostra vita sociale è caratterizzata da un potere di tipo cortigiano, dal servilismo, dalla distribuzione di favori, dal clientelismo e dalla cooptazione: si premia la fedeltà al clan, alla famiglia, non il merito.
È tutto questo che ci ha affossato. Abbiamo un deficit culturale profondo. Il vero spread fra noi e la Germania è questo divario etico. E infatti risulta da ogni statistica che in Europa siamo i più corrotti.

"Santa" televisione


Inizia la settimana "santa" e le televisioni ci scaricano addosso, nel loro conformismo, film di argomento religioso. E così possiamo bene vedere come il religioso per la massa sia una rappresentazione di cartapesta, miti e favole per menti infantili. Vedrete che quest'anno sarà peggio del solito.
Una volta, per esercitare questa funzione, c'erano pittori del calibro di Raffaello o di Michelangelo. Oggi ci sono le fiction televisive.
Nel clima di pauperismo dilagante, e con tanti uomini pii al governo, la religione torna ad essere l'ancora di salvezza. Sappiamo che le religioni amano la povertà, perché, quando l'uomo è povero, si sente debole; e, quando si sente debole e non sa dove sbattere la testa, invoca la protezione dei potenti, sulla terra e oltre.
Peccato che i potenti siano gli stessi che prima riducono il popolo in miseria e poi si propongono come salvatori.
Per un popolo corrotto e ignorante, la religione non è che una rappresentazione teatrale, una sacra rappresentazione in cui si magnificano i potenti o qualche potente, senza nessun rapporto con l'etica della coscienza. Anzi, più si è servili verso i potenti, più ci si sente furbi: si entra nel novero dei furbi che, avendo le giuste conoscenze, si salveranno.