domenica 31 marzo 2019

Il Congresso delle fogne


Quando le fogne si intasano, viene alla luce il loro maleodorante contenuto. È appunto ciò che è successo con il Congresso di Verona in questi giorni. Ma è bene che questo sia successo, perché così possiamo renderci conto di che cosa scorra nel fondo oscuro delle nostre società, soprattutto in un momento in cui gli italioti si preparano a dare tutto il potere a un corteo di fascisti e di clericali ipocriti e violenti.
Come se ci fossimo scordati del disastro cui ci hanno portato vent’anni di fascismo storico, con l’Italia ridotta in macerie. Che cos’è il fascismo se non violenza pura, dove gruppi di prepotenti, senza alcun merito,  vogliono prendere il potere per non lasciarlo più e per togliere libertà e democrazia a tutti gli altri?
Ci rendiamo conto soprattutto di come ci sia una Chiesa che ha coltivato in tutto questo tempo l’idea del Padrone celeste e dell’autoritarismo – un’idea che piace tanto ai dittatori terrestri, che difatti cercano subito l’appoggio delle religioni. È questa la linfa nascosta di tanta “cultura” italica che continua a scorrere nelle fogne della nostra società.
E infatti in questo congresso siedono in prima fila rappresentanti del cristianesimo fondamentalista di tutto l’Occidente. Ma potremmo aggiungerci idealmente i fanatici dell’islam e del giudaismo, tutti uniti dalla convinzione che l’umanità debba ubbidire a un Padrone celeste e soprattutto ai suoi sedicenti rappresentanti in Terra.
In campo economico abbiamo capito il rapporto oppressivo tra padroni e schiavi terreni, ma in campo religioso non lo abbiamo ancora chiaro. I servi del potere, per confondere le acque, ci dicono che questo Dio è amore. Ma poi ci presentano un mondo dominato da violenza e prevaricazione. Non c’è da discutere, c’è solo da ubbidire.
Nessun Padre ultraterreno avrebbe creato un mondo regolato dalla legge di una selezione spietata, dove tutti gli esseri, per vivere, devono uccidere altri esseri, animali e vegetali. Ma noi non lo notiamo. Cantiamo le lodi della bontà divina, nascondendo l’altro volto: quello della dominazione violenta, del fascismo ultraterreno e terreno.
Gli uomini non vedono quanto sono schiavi, non tanto di un Dio che non esiste, ma di queste ideologie del Creatore divino che continuano a proporci la sottomissione ai padroni terreni. Un gioco che ci ha dominati per migliaia di anni e che solo ora mostra il suo volto violento e sfruttatore.
Gli uomini di tutto il mondo devono ribellarsi e acquisire consapevolezza di quanto questi individui “religiosi” li hanno mantenuti in uno stato di minorazione continua. Devono riacquisire la loro dignità e uscire dalle fogne dove li hanno relegati. C’è un altro cielo sopra di loro.

venerdì 29 marzo 2019

Politici ipocriti


È la solita storia. Ognuno ha diritto di esprimere la propria opinione, anche se è oscurantista e retrograda, ma i partecipanti al convegno di Verona intendono cambiare le leggi che difendono le donne e gli omosessuali, e imporre le loro.
Le leggi sul divorzio, sulle unioni civili o sull’aborto non costringono tutti a compiere quelle scelte. Ma le eventuali leggi volute da questi clerico-fascisti toglierebbe ogni libertà di scelta e costringerebbero tutti a ubbidire alle loro. C’è una bella differenza.
Avanza una cultura autoritaria e nemica della democrazia. Una marea nera.
Il pericolo viene dal fatto che a questo convegno partecipano membri del governo (tra cui Salvini e Fontana), che vorrebbero tradurre in leggi le loro idee.
Con quale coerenza, poi? Per esempio Salvini, che difende la famiglia tradizionale, ha avuto due figli da due donne diverse, è sposato e divorziato, e continua a macinare una “fidanzata” dietro l’altra. Ma si sente cattolico e fa le campagne elettorali ostentando rosari e Bibbie. Proprio un bell’esempio di moralità e di “famiglia tradizionale”.
E pensare che Gesù se la prendeva proprio con gli ipocriti.

martedì 26 marzo 2019

Popolo sovrano?


Mi domandavo che cosa avesse di speciale la nuova trasmissione “Popolo Sovrano”. In effetti non aveva niente. I soliti servizi, i soliti argomenti, i soliti personaggi. Fatta anche male, senza un’idea innovativa. Poi ho avuto un’illuminazione.
Lo scopo della trasmissione non era quello di parlare di qualcosa, ma di inquadrare ogni cinque minuti l’enorme scritta a caratteri cubitali “Popolo Sovrano”. Un vero e proprio slogan.
Falso come tutti gli slogan. Perché il popolo non è mai sovrano. Una manipolazione di chi detiene il potere. E infatti il programma è stato subito retrocesso in seconda serata.

mercoledì 20 marzo 2019

Le promesse tradite


Se avete votato Cinquestelle per la loro onestà, ecco arrestato Marcello De Vito, presidente M5S dell’assemblea capitolina, il quale diceva che avrebbe colpito la corruzione. La motivazione? Le solite tangenti.
Se avete votato Lega perché vi difendesse dagli immigrati, ecco la nave di una ong italiana che ne sbarca tranquillamente 49 a Lampedusa. Adesso con l’estate ne aspettiamo molti altri.
Salvini fa la voce grossa, ma non predispone leggi per bloccare gli arrivi. Non ha nessuna idea in testa. Crede che basti dichiarare che i porti sono chiusi perché lo siano davvero. Non è così. Ci vogliono progetti e regolamenti.
Ma lui pensa ad altro. Deve fare la campagna elettorale e farsi assolvere dal processo per la nave Diciotti con l’aiuto dei Cinquestelle.
Tutti hanno tradito le promesse fatte.

domenica 10 marzo 2019

I due cialtroni


Voi avete capito che cosa è stato deciso sul TAV? L’unica cosa che si capisce è che stato deciso di non decidere. Si rinvia senza che nessuno abbia il coraggio di dire apertamente “sì” o “no”. Ovviamente, a forza di rinvii, non si farà nulla e si perderanno i finanziamenti europei. Ma non lo si può rivelare apertamente. Di Maio deve poter dire ai suoi elettori che il TAV non si farà e Salvini deve poter dire che si farà. Così prendono in giro gli italiani.
             “Non partono i bandi ma solo le manifestazioni di interesse”: che significa?
             I due cialtroni non pensano agli interessi dell’Italia, ma ai loro interessi elettorali, che sono divergenti. E quindi devono poter sostenere due opposti punti di vista. Sanno che gli elettori si faranno abbindolare come al solito. Gli elettori di Salvini voteranno Lega credendo che si farà il TAV e gli elettori di Di Maio voteranno il Movimento Cinquestelle convinti che non si farà.
             Siamo alla farsa, alla commedia dell’arte. Non manca neppure la figura di Azzeccagarbugli, nella persona di Conte, che è capace di far credere quello che ognuno vuol credere confondendo le carte.
             E pensare che si prospetta anche la possibilità di costruire con la Cina la nuova via della seta. Ma vi pare che i nostri due cialtroni, Stanlio e Ollio, siano in grado di prendere una decisione del genere? I due sono solo capaci di occupare posti di potere nelle aziende statali e sono uniti su una cosa sola: non fare mai nulla di serio.
             Hanno vinto tutti – ha perso solo l’Italia. Con cialtroni del genere, chi mai farà un nuovo accordo internazionale con il nostro paese?

giovedì 7 marzo 2019

TAV


Il treno ad alta velocità (TAV) per cui si sta discutendo accanitamente non è, come dicono i detrattori, un semplice collegamento Torino-Lione, ma un’intera linea europea che parte dalla Spagna, attraversa l’Europa e arriva in Ucraina: un collegamento internazione che sarebbe utilissimo per i porti e le industrie italiane che trovano sempre nelle Alpi un grande ostacolo, una strozzatura. Si tenga presente che questo corridoio, se non passasse per l’Italia, proseguirebbe comunque a Nord delle Alpi tagliandoci fuori.
I Cinquestelle sono in realtà contrari per motivi ideologici, ma non tengono conto dei benefici che questa linea rappresenterebbe per l’Italia. La loro è una pregiudiziale negativa verso qualsiasi grande opera. Il che è un assurdo, visto che siamo in piena recessione e che loro non hanno nessun piano di sviluppo del lavoro. Anzi, sono il partito della decrescita. Sono per fermare tutto.
Non si tratta di fare i conti della serva, ma di avere una visione complessiva dello sviluppo dell’Italia.
Da che mondo è mondo, dalla recessione si esce velocemente, come insegna Keynes, facendo grandi investimenti pubblici. E il TAV sarebbe come manna dal cielo.
Viceversa, fermare il TAV e le altre grandi opere ci porterebbe ad una regressione mai vista in Italia, con una disoccupazione a cui il reddito di cittadinanza non potrebbe portare rimedio.
C’è chi vuol favorire il progresso e chi lo vuol fermare. E ognuno si assuma le proprie responsabilità. Ma sia chiaro agli elettori chi è in Italia che rema contro.

Principi corrotti della Chiesa


In Francia il cardinale Barbarin è stato condannato per aver coperto abusi sessuali dei preti e in Australia è stato condannato il cardinale Pell per aver coperto e praticato gli stessi crimini. Prima ancora in America era stato condannato per gli stessi motivi il cardinale Law (quello del caso Spotlight).
In tutto il mondo la giustizia civile si sta svegliando contro la pedofilia ecclesiastica. E in Italia?
Si dorme e si insabbia. Non ci dimentichiamo che Pell fu scelto dal Papa attuale come responsabile delle finanze vaticane nonostante le accuse già note su di lui e che “in memoria” di Law è stata celebrata a San Pietro una messa con la partecipazione di Bergoglio.
Del resto, che cosa si sta facendo di concreto contro i preti pedofili in Vaticano? Per ora niente.

L’Italia, grazie al cattolicesimo, è diventata la palude della coscienza.

domenica 3 marzo 2019

Tempeste emotive


È vero che, con questo governo, stiamo tornando indietro nella difesa di certi valori, ma non ci aspettavamo che un tribunale di Bologna potesse dimezzare la pena di un uomo condannato a 30 anni per aver ucciso la fidanzata adducendo come attenuante una “soverchiante tempesta emotiva e passionale”. Quindi, qualunque delitto passionale potrebbe vedere una pena ridotta.
       Naturalmente tutto questo avviene solo nei confronti delle donne.
       Donne svegliatevi! Se andiamo avanti così, cioè se torniamo indietro così vistosamente, presto sarete costrette a indossare veli e a sottomettervi in tutto e per tutto ai maschi!

Non dimentichiamoci che la lotta delle religioni contro l’autonomia della donna è una lotta contro l’autonomia dell’essere umano e a favore di sistemi sociali autoritari.

sabato 2 marzo 2019

Il ritorno dei dialetti



A Belluno non si riesce a celebrare un processo per violenza sessuale perché l’imputato parla un dialetto casertano stretto che nessuno riesce a capire.
       Evidentemente, c’è ancora qualche cittadino che non frequenta le scuole italiane. Oppure nelle scuole si parla il dialetto locale.
       Ho paura che questo sarà il nostro futuro quando le Regioni applicheranno l’autonomia che dà loro anche l’amministrazione della scuola. Torneremo tutti a parlare i rispettivi dialetti e l’unità d’Italia sarà finita.
       Purtroppo la Lega, che ormai è diventata nazionale, continua a ragionare in termini di divisione e di secessione. Così conquisterà l’Italia… che poi le toccherà riunire.