martedì 31 gennaio 2012

Fascismo e religioni

Ho sempre sottolineato il rapporto esistente tra fascismo e religioni: due sistemi ideoligici che tendono allo stesso scopo - asservire gli esseri umani, non libererali. Non è un caso che i fondamentalisti di ogni religione (cristiani, musulmani, induisti, ebrei, ecc.) si rifacciano ai valori religiosi. Prendiamo per esempio ciò che dichiara Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, un movimento di estrema destra: "Credo che il fattore cristianità sia fondamentale per un recupero di valori, anche sul piano politico. La religione è centrale nell'elaborazione di Forza Nuova: bisogna ridare forza alla famiglia, dire no alle unioni gay e all'aborto. Personalmente mi sento vicino ai lefebvriani e frequento solo la messa tridentina" (Corriere della Sera, "Sette" del 26/01/2012).
Non mi risulta che la Chiesa, così sollecita a scomunicare chi non si adegua alla sua dottrina, abbia mai preso le distanze da questa galassia di fascismi e di nazismi che si ispirano alla sua ideologia.

venerdì 27 gennaio 2012

I prepotenti

Era prevedibile che, di fronte ad un aumento delle tasse e a una diminuzione dei redditi, si scatenasse la protesta dei cittadini. Ma anche qui ci sono notevoli differenze: per esempio, i poveri pensionati e i lavoratori dipendenti hanno potuto fare ben poco per far sentire le loro ragioni. Invece, certe categorie di persone, i tassisti, i camionisti, i farmacisti, gli avvocati, i notai, i benzinai, ecc., hanno un grande potere di ricatto e lo fanno pesare. Essi possono difendere i loro privilegi addossandoli sulle spalle degli altri, dei mansueti che non possono protestare. Tra questi prepotenti metterei anche i parlamentari, con i loro stipendi e le loro pensioni d'oro, e i preti, che non pagano l'ICI e continuano a godere di sovvenzioni e di privilegi ingiustificati. E sono proprio queste categorie che continuano a intrallazzare e a rubare denaro a danno di tutti gli altri cittadini. L'ultimo servizio di La7 sugli intoccabili ha messo ben in evidenza i loschi affari che si fanno all'ombra del Vaticano. D'altronde è dai tempi di Calvi e di Marcinkus che la Chiesa cerca di arricchirsi grazie ad un'allegra attività finanziaria che oltretutto non è capace di fare. Dov'è andato a finire il concetto di bene comune? E se la Chiesa è così prepotente e avida di denaro, come pensare che i suoi fedeli non lo siano?

lunedì 23 gennaio 2012

Etica padana

Bossi vuole che Berlusconi mandi via Monti, e minaccia di far cadere la giunta lombarda dove ogni giorno viene arrestato qualche assessore perché ruba. Insomma, se Berlusconi fosse d'accordo, a Bossi non ripugnerebbe sostenere dei ladri, così come ha fatto finora. Non ha appena votata contro l'arresto di un referente della camorra che siede in Parlamento? Insomma a Bossi va tutto bene finché rimane al potere; qualunque prezzo è accettabile pur di essere al governo. Quando è al potere chiude gli occhi. Questa è l'etica di certi uomini politici.

mercoledì 18 gennaio 2012

Comandanti inetti

Ha ragione Crozza a dire che il comandante Schettino è l'immagine vivente di un certo tipo di italiota: quello che continua a dire che va tutto bene mentre la nave affonda, quello che nasconde la realtà per nascondere le proprie responsabilità. Già, abbiamo appena avuto un comandante politico che faceva lo stesso e che ci ha portato al naufragio. Il problema è che la gran parte degli italiani lo sosteneva. Come mai? Non sono in grado di distinguere un uomo dall'altro?

lunedì 16 gennaio 2012

La nave Italia

Nella tragedia della Costa Concordia affondata all'Isola del Giglio vediamo in azione i peggiori difetti del nostro popolo: l'incoscienza, la superficialità, l'imprevidenza, il dilettantismo e il caos organizzativo. La nostra immagine mondiale, già rovinata dal problema dell'immondizia napoletana, viene distrutta da quest'ultima disgrazia: il gioiello della marina mercantile giace capovolto e affondato. Ecco perché, detto tra parentesi, sono contrario all'uso dell'energia nucleare: perché non si può affidare a questo popolo una tecnologia così distruttiva; ci manca la capacità mentale di essere ordinati, rigorosi e disciplinati.
D'altronde, anche il naufragio economico-finanziario nasce dagli stessi difetti: l'incoscienza, l'imprevidenza, la leggerezza e il pressapochismo. Anche in quel caso ci siamo affidati a un capitano incapace e vanesio, che ci ha portati al disastro. Quanto all'equipaggio, è quello che è: un'accozaglia di individui che pensano solo a se stessi, che hanno perso il senso di un comune andare e che cercano di salvarsi a spese degli altri.
Purtroppo, i nodi prima o poi giungono al pettine. E anche se gli italioti fanno di tutto per non pensare, per non prevedere e per non organizzarsi, alla fine saranno costretti a farlo spinti dalla violenza delle cose. Peggio per loro, peggio per noi.

sabato 14 gennaio 2012

Naufragi

Sarà una coincidenza, ma quell'immagine della Costa Concordia affondata all'Isola del Giglio, nel giorno stesso in cui un'agenzia di rating ci relega in serie B, sembra il simbolo dell'Italia che cola a picco... così, per sbadataggine, per disattenzione, perché troppi dormivano o non facevano il loro dovere.

venerdì 13 gennaio 2012

L'impero del male

Ormai è chiaro quello che sta succedendo in campo economico. Gli speculatori americani, senza muoversi dalle loro sedie, senza produrre nulla, hanno trovato il modo per far soldi. Mandano avanti le agenzie di rating a declassare i paesi europei e, quando i valori crollano, loro ci guadagnano. In pochi si arricchiscono alle spalle di molti. Il capitalismo finanziario, che produce solo distruzione, mostra il suo vero volto - satanico.
E gli europei? Guidati da nani incapaci subiscono passivamente. Così l'impero americano si salva dal proprio pauroso deficit facendolo pagare alle povere vittime: noi.

giovedì 12 gennaio 2012

Antipolitica

Sotto la facciata rispettabile del governo Monti, si agitano i soliti ignobili politici di sempre, pronti a rientrare in azione come se niente fosse. Abbiamo una casta che impone sacrifici agli altri italiani, ma che si guarda bene dal tagliare i propri privilegi. Abbiamo politici che si vendono per denaro. Abbiamo deputati che sono accusati di collusione con la criminalità organizzata e che non sentono il dovere di dimettersi. Abbiamo politici che decidono sull'arresto di deputati non in base alla gravità delle accuse ma in base alla mentalità omertosa dei mafiosi. Abbiamo interi partiti che decidono di dare il loro voto non in base a criteri veramente politici ma in base ai propri tornaconti elettorali e ai soldi che ne possono ricavare. E abbiamo il caso Maliconico che ci dà tanta malinconia, perché ci conferma che questa classe politica sia marcia. Sembrano tanti mediocri allievi del Machiavelli, intenti solo a fare i loro personalissimi interessi, indifferenti alle sorti del paese.
Mi dimenticavo la ciliegina sulla torta. Il Parlamento salva dall'arresto un deputato accusato dai magistrati di essere il referente politico della Camorra. Di bene in meglio.

sabato 7 gennaio 2012

I poveri ricchi

Mentre si chiedono enormi sacrifici ai pensionati e ai lavoratori a reddito fisso, i parlamentari fanno muro per salvare i proprio ignobili privilegi e quelli della Chiesa. Chi comanda, i ricchi, i potenti, il Vaticano, vuol far pagare la crisi ai poveracci e non vuole rinunciare alle proprie rendite di posizione. Insomma, niente più di questo fotografa la crisi morale da cui nasce in realtà la crisi economica. Non c'è bisogno di aggiungere altro: con una simile classe dirigente non potevamo che finire come siamo finiti. Ma fino a quando l'italiota comune sopporterà?
I nostri poveri ricchi, disturbati nelle loro sacrosante vacanze a Cortina, protestano, subito spalleggiati da esponenti della destra, quella che aveva governato nel precedente governo - un governo che aveva moralmente legalizzato l'evasione fiscale. Come? anche i ricchi devono pagare le tasse? Anche i gioiellieri devono rilasciare gli scontrini? Ma questa è una demonizzazione della ricchezza! Non ci sono già i poveracci che pagano le tasse? Loro sono abituati a fare rinunce e sacrifici, ma i nostri ricchi non possono: si turberebbero.
Dice bene Mario Monti: le mani nelle tasche degli italiani le mettono in realtà i ricchi evasori.