mercoledì 30 dicembre 2009

Come in una favola

Forse, per risolvere i problemi della politica e della democrazia, dovremmo fare come in certe favole in cui, una volta morto il re, il popolo si riunisce e si domanda: «Qual è l’uomo più saggio del paese?»


E lo elegge.

Già, ma sono favole...

Da noi sorgerebbero subito dei partiti, difensori di questi o di quegli interessi.

E, poi, come potrebbero le masse riconoscere la saggezza? Purtroppo, non hanno ricevuto nessuna educazione mentale. E vengono facilmente prese in giro dai demagoghi e dai populisti.

Il problema di fondo, come si vede, è sempre quello educativo.

lunedì 21 dicembre 2009

Papa e papi

Il papa dice che la Chiesa deve guardarsi dal fare politica... Evidentemente, dopo il “papi”, anche il papa ha incominciato a raccontare barzellette.

La forza della natura

Come al solito, quando finisce una Conferenza internazionale sul riscaldamento del pianeta, ecco che arriva un inverno polare artico. Sembra che la natura ci prenda in giro e derida tutte le nostre pretese di controllare il clima. È come se dicesse: che cosa credete di fare? Sono io che decido, non voi!
         Gli immancabili esperti ci diranno che il riscaldamento globale è sicuro. Ma il problema è che noi viviamo nel breve, brevissimo periodo.

domenica 20 dicembre 2009

Gli egocentrici

Ci sono uomini che pretendono di essere amati e, quando scoprono che non tutti li amano, si irritano e minacciano sfracelli. In tal senso, assomigliano all’egocentrico Dio della Bibbia. In realtà non sono capaci di accettare l’autonomia delle persone, il fatto che spetti loro amarli o non amarli. Il loro motto è: o con me o contro di me. Ciò che più temono è l’indifferenza. Vogliono stare al centro dell’attenzione. E quindi alla fine suscitano odio.


Uomini del genere sono sempre causa di divisione nella loro comunità. Veri flagelli.

Che ti importa se ti amo o non ti amo? Tu vuoi che mi schieri ad ogni costo, che prenda partito. Ma io non sono un uomo di parte.

venerdì 11 dicembre 2009

Scambi di favori

Nella dichiarazione dei redditi, chi sceglie di dare l’8 per mille allo Stato, evidentemente non vuole darlo alla Chiesa. Ma, nel paese delle “prese in giro”, questi soldi sono nella discrezionalità del capo del Governo, il quale, avendo molte cose da farsi perdonare, li gira alla Chiesa per la restaurazione di parrocchie, monasteri, conventi, ecc.


Un tempo c’era «l’uomo della Provvidenza», ora c’è l’uomo delle provvidenze.

giovedì 10 dicembre 2009

L'identità italiana

Napolitano dice che «l’impegno della Chiesa è essenziale per la società italiana.» – Ahi, ahi! È per questo che l’Italia, in quanto Stato, è in crisi d’identità.