lunedì 28 febbraio 2011

Testamento biologico

Come fa un governo che si definisce liberale a promulgare una legge che impedisce al cittadino di essere libero in un momento così importante come la morte? Per lui deciderà lo Stato, la Chiesa, il medico.


Il Popolo della Libertà nega la libertà di scelta - siamo alla follia.

Ah, già, il governo deve fare l'ennesimo favore al Vaticano in modo da averne l'appoggio elettorale. E la Chiesa è sempre pronta a sostenere qualunque ideologia che limiti le libertà dei singoli. Tutto già visto.

domenica 27 febbraio 2011

La voce dei papi

Ora che Silvio ritrova la via del Signore, condannando scuola pubblica, gay e unioni di fatto, e ora che il papa attacca l'aborto, ci sentiamo rinfrancati. La vecchia Italia cattolica ritorna alla carica, prendendosela con gli altri peccatori e assolvendo se stessa.


Sappiamo che, quando si parla di aborto, in realtà alla Chiesa non interessa tanto la salvaguardia del nascituro, quanto impedire alla donna ogni libertà di scelta, perfino quando viene violentata.

Il direttore dell'Osservatore Romano esorta i media a non leggere queste dichiarazioni soltanto in chiave negativa rafforzando "gli stereotipi caricaturali di un Papa e di un cattolicesimo spietati, retrogradi e nemici di presunte libertà, se non addirittura di diritti". Ma è difficile sostenere che le affermazioni congiunte del papi e del papa siano progressiste e che non siano grandemente ipocrite (almeno per quanto riguarda il primo).

Negli altri paesi del mondo ci chiedono ancora con meraviglia come mai da noi non si riconoscano le unioni di fatto. Ma poi capiscono: siamo dominati dal pensiero oscurantista della Chiesa, che si salda alle intenzioni autoritarie del governo in carica.

E il bello è che l'articolo dell'Osservatore Romano s'intitola "la voce della coscienza". Ma dove si trova per questa gente la coscienza? Se leggi bene, ti accorgi che per loro la coscienza è quella di "Dio" che parla dentro di noi. E, poiché quel "Dio" non parla, ecco che diventa quella del papa...e del papi.

sabato 26 febbraio 2011

Il declino dell'intelligenza

Leggo in alcuni titoli di giornali le dichiarazioni di Berlusconi: "La libertà non è la scuola pubblica", "mai matrimoni o adozioni per i gay e per i single", "ancora vivo il pericolo comunista", e noto, a parte le evidenti contraddizioni tra la libertà di scuola e la non libertà concessa ai gay, quanto questo individuo sia arretrato culturalmente, e con lui gli elettori che lo votano e la Chiesa che lo plaude e sostiene. Ed è per questo che siamo avviati al declino.

venerdì 25 febbraio 2011

Abusi di potere

Sembra che per gli italiani avere potere significa abusare del potere - non si ha un vero potere se non se ne abusa.


Il potere per loro è porsi al di sopra degli altri e delle leggi, è favorire parenti, amici e compagni di fazione o di cricca economica. Lo vediamo nel gran numero di sindaci, di governatori, di politici e di amministratori che fanno innanzitutto i loro interessi personali e che si servono del potere per "poter" aggirare le leggi. A nord come a sud, si cerca prima di tutto di sistemare se stessi con lauti stipendi e pensioni, e poi tutta la cerchia dei conoscenti. Solo alla fine, se resta qualcosa, ci si può occupare dei cittadini comuni, dei sudditi.

Così si spiega il successo di Berlusconi, che non distingue fra interessi privati e interessi pubblici, che anziché affrontare i processi cerca di cambiare le leggi a proprio favore, che non contento di essere il proprietario di tre reti televisive, nomina i direttori di quelle pubbliche e fa assumere i giornalisti che sono al suo servizio o che lo spalleggiano.

Questo non è potere: è abuso di potere.

La fabbrica della corruzione

Se gli italiani sono sempre al vertice tra i popoli corrotti, se hanno scarso senso civico e scarso senso etico, questo è certamente dovuto al tipo di educazione che hanno ricevuto, in particolare alla formazione morale cattolica.


Ermanno Rea, nel suo libro La fabbrica dell'obbedienza (Feltrinelli, 2010), mette in evidenza come sia stata la Chiesa della Controriforma a creare questa Italia "corrotta e ridanciana, superstiziosa e corriva, irresponsabile e bigotta". Da allora gli italiani sono diventati un popolo di servitori obbedienti che non hanno un vero senso etico, che non hanno il senso della vergogna e che sono sempre pronti a giustificare le magagne dei potenti. Ancora oggi la Chiesa riesce a ottenere benefici finanziari e leggi oppressive delle libertà civili (come quella ultima sul "fine vita") in cambio del suo appoggio a governanti che nessun paese europeo riuscirebbe a tollerare. Dunque, è la religione cattolica che ha addormentato la coscienza degli italiani, rivelandosi una vera e propria "fabbrica dell'obbedienza".

Cià che manca in Italia è una spiritualità civile, alternativa a quella religiosa. Una spiritualità che non può che essere basata su uno sviluppo della consapevolezza e della meditazione personale. Le grandi religioni, invece, sono ideologie generaliste e grandi fabbriche di conformismo.

martedì 22 febbraio 2011

Il circo Italia

Certo, si potevano e (forse si dovevano) fare affari con un dittatore come Gheddafi, ma non c'era bisogno di fargli il baciamano, di pagargli i danni di guerra e di trasformare la sua ultima visita in una specie di esibizione da circo. Perché fare i buffoni ad ogni costo? Oltre alla sostanza, è lo stile che si rimprovera a Berlusconi.

lunedì 21 febbraio 2011

Pie truffe

Le vicende del Pio Albergo Trivulzio, in cui i suoi immobili venivano affittati o venduti a prezzi stracciati a persone ricche e famose, ci ricorda che, dietro tanta "pia" carità si annidano spesso le peggiori truffe. Infatti, uno dei modi escogitati dagli italiani per fare soldi è proprio quello di far passare operazioni lucrose per opere pie, facendo leva sulla dabbenaggine dei poveri e sulla coscienza sporca dei ricchi. Si chiedono soldi per assistere poveri, vecchi e malati vari e poi li si utilizzano per arricchirsi personalmente o per favorire parenti, amici, compagni di partito e potenti.


Se Roma è ladrona, Milano non scherza.

Il vizietto è sempre quello: usare i beni pubblici per interessi privati. Il problema, diffuso al centro, in periferia e in ogni dove, mette in evidenza il maggior difetto degli italiani: la loro mancanza di senso etico. E la mancanza di senso etico dipende dalla scarsa dimestichezza che hanno con la loro coscienza, la quale a sua volta dipende dal sistema educativo e religioso.

Non per nulla, anche la Chiesa è maestra nell'utilizzare i beni dello Stato per i suoi interessi privati.

Divergenze di interessi

E' inutile: gli interessi di Berlusconi e del suo governo non coincidono mai con quelli degli italiani. Occupandosi ora di giustizia, chiede riforme che riguardano i suoi processi privati, ma che non riguardano i problemi del sistema giudiziario che affliggono la gente.

Che ci importa delle intercettazioni? A noi, niente. Ma a Berlusconi molto.


Quando imparerà quest'uomo a occuparsi dei problemi veri del paese? Va bene un po' di egocentrismo. Ma qui si esagera.

domenica 20 febbraio 2011

Cultura religiosa

Ci risiamo con le cazzate sparate dagli altri prelati della Chiesa. Il cardinale Paolo Rigon afferma, all'inaugurazione dell'anno giudiziario, che l'omosessualità è una malattia che si può curare con po' di psicoterapia; soltanto l' "omosessualità incancrenita" non si può curare. Evidentemente i cardinali, forse tanto occupati a nascondere i casi di pedofilia nella Chiesa, non si sono accorti che non viviamo più nel Medioevo e che da più di trent'anni l'omosessualità è stata eliminata dal manuale diagnostico dei disturbi mentali. Qualcuno dovrebbe informarli. E, soprattutto, non dovrebbero invitarli alle cerimonie pubbliche per ripetere discorsi che ormai sono relegati nei bar della peggior periferia e nei circoli dei neofascisti.

sabato 19 febbraio 2011

Golpe

Ha ragione Aldo Giannuli, già collaboratore della Commissione stragi, a sostenere che il vero colpo di Stato fu nel 1993 l'abbandono del sistema proporzionale e l'adozione del maggioritario. Chi lo concepì, infatti, non conosceva lo spirito degli italiani, che purtroppo, dopo 2000 anni di cattolicesimo, sono sempre alla ricerca dell' "uomo della Provvidenza", ossia del primo populista che passa. Se poi quest'uomo è dotato di enormi risorse finanziarie e mediatiche, si arriva alla situazione di oggi, con milioni d'italiani in preda a ipnosi profonda. Il sonno della ragione.

Coscienza e religione

Dalla palude in cui si è cacciata fidandosi dell'uomo sbagliato, l'Italia non può uscire se non passa da un risveglio spirituale, perché il suo problema fondamentale è che manca di un vero senso etico ed è quindi profondamente corrotta, ad ogni livello. Ma è inutile basarsi sulla Chiesa cattolica, che si è legata mani e piedi al regime di destra, ricavandone in cambio benefici economici incredibili. Pensate che non pagano le tasse neppure gli alberghi di lusso e i cinema di proprietà del Vaticano; e pensate che in una regione come la Lombardia la giunta di Formigoni non solo accoglie tra le sue file un personaggio come la Minetti (eletta in un "listino" sicuro), ma affida gran parte degli appalti pubblici e dei posti nelle aziende ospedaliere a uomini di Comunione e Liberazione - un vero e proprio abuso che toglie a tutti gli altri cittadini la possibilità di trovare lavoro in ambito pubblico.


E dunque la rifondazione della morale non può passare dalla religione, che da tempo si è venduta l'anima, ma dalla coscienza degli individui, la quale è ormai l'ultimo baluardo alla corruzione dilagante. Non sarà facile, perché gli italiani hanno poca dimestichezza con la propria coscienza.

venerdì 18 febbraio 2011

Il premier delle barzellette

Formidabile Berlusconi! Ha portato una ventata di allegria scollacciata in Italia. Finalmente tutti gli italiani hanno una loro barzelletta su di lui. Finalmente tutti gli altri paesi hanno trovato conferma della loro scarsa stima degli italiani. Finalmente l'Italia è diventata una barzelletta mondiale.

Chiesa di destra

In un'intervista al Corriere della Sera del 17 febbraio 2011, il teologo americano Matthew Fox, un domenicano espulso (ovviamente) dall'Ordine, sostiene che rispetto al Concilio Vaticano II, focalizzato sul rinnovamento della Chiesa, i due ultimi papi, Wojtyla e Ratzinger, sono scismatici, avendo tradito lo spirito del Concilio e avendo riportato un ordine dittatoriale che ha smorzato ogni spinta al cambiamento. In particolare Wojtyla ha sradicato la teologia della liberazione, è stato indifferente alle tante uccisioni di laici e preti che in America Latina difendevano i poveri, ha dato importanti incarichi a uomini di destra (spesso dell'Opus Dei), ha cancellato il principio di collegialità deciso dal Concilio, ha appoggiato padre Maciel della Legione di Cristo perfino dopo le rivelazioni sulla sua pedofilia, ha sminuito l'importanza delle donne, è stato omofobico, ha voluto la canonizzazione di "un uomo violento come Escrivà, il fondatore dell'Opis Dei", ha restaurato l'Inquisizione ed ha sostenuto "movimenti fanatici di laici che in realtà non sono di laici, come Comunione e Liberazione".


Insomma, anche se il suo pupillo lo vuole santo, Wojtyla è stato l'iniziatore di un movimento di un ripiegamento autoritario della Chiesa, che non per nulla è giunta a sostenere la destra italiana al governo. D'altronde, i valori della Chiesa cattolica sono sempre stati di destra. L'autoritarismo e l'odio per la libertà di coscienza sono nel suo DNA. Il Concilio è stata l'unica eccezione. Che cosa aspettarsi da un'istituzione che confida nel Padrone eterno e che confida nell' "uomo della Provvidenza"?

Unità d'Italia

La Lega definisce una "follia" la decisione di festeggiare il 150° anniversario dell'unità d'Italia. La vera follia è che un partito anti-italiano sia al governo dell'Italia. Vi immaginate in Francia o in Germania un partito anti-francese o anti-tedesco? Non sarebbe possibile: i cittadini non lo vorrebbero. Ma qua da noi tutto è possibile. Questo ci dà un'idea della confusione in cui siamo precipitati.


Ma perché gli italiani sono entrati in confusione? Perché non trovano più nella politica una risposta ai loro problemi. E, quindi, com'è nella migliore tradizione nostrana, ognuno fa da sé. Non era successo così anche in passato? E non è così che gli italiani, divisi in tanti staterelli, sono stati occupati e dominati dagli stranieri?

mercoledì 16 febbraio 2011

Rivolte arabe

Da tempo mi chiedevo come facessero i popoli arabi a vivere in regimi feudali dove pochi nababbi posseggono ricchezze immense. Ma credevo che questi sultani un po' di soldi li ridistribuissero alla gente. Evidentemente mi sbagliavo. I nababbi, i sultani, sono uguali in tutto in mondo e in tutti i tempi. Vivono fra ricchezze e lussi incredibili. Ma non danno niente ai popoli.

Class action

Berlusconi dimostra incredibili doti di vitalità. Dice perfino di voler far causa allo Stato. Ma in realtà sono i cittadini che potrebbero unirsi in una class action per far causa a lui - visto che l'immagine degli italiani è stata sputtanata nel mondo dai suoi comportamenti.


Pensi piuttosto a come lo giudicheranno i libri di storia e si dia a un po' di riflessione anziché alle orge. Ormai ha una certa età, e il giudizio storico su di lui potrebbe essere molto peggiore di quello che si dà su Craxi. Non pensi a farsi lussuosi monumenti. Ma alla fama che lo seguirà - o perseguiterà - per sempre.

domenica 13 febbraio 2011

La democrazia in pericolo

Nelle società moderne, la democrazia entra in crisi quando chi ha il potere politico ha anche la proprietà dei media. E questo succede purtroppo in Italia. Come mai gli italiani non se ne sono accorti? Perché a questa situazione siamo arrivati gradatamente, un passo dietro l'altro. E oggi il pericolo è grave. E' assurdo che chi possiede già tre televisioni private nomini i direttori delle televisioni pubbliche. Eppure siamo a questo punto. Si sperava che Berlusconi usasse con discrezione la situazione di privilegio in cui si trova. Ma non è stato così; anzi, oggi è in atto un suo attacco contro chiunque lo ostacoli od osi criticarlo. E' dunque necessario che il popolo si svegli e che le opposizioni si facciano sentire con ogni mezzo. Bisogna fermare la deriva populista e plebiscitaria, prima che sia troppo tardi. La democrazia è in pericolo.

sabato 12 febbraio 2011

"In mutande, ma vivi"

E' questo lo slogan della manifestazione indetta da Giuliano Ferrara in favore del governo. Peccato che questa sia la situazione in cui ci hanno ridotto i 17 anni del governo di centro-destra. E poi, quando il suo capo chiama ad Arcore, è meglio presentarsi in mutande – pronti alla bisogna.

venerdì 11 febbraio 2011

I difetti degli italiani

Mai come in questo periodo sono stati evidenti i difetti degli italiani: la loro indifferenza etica, la loro debole identità nazionale, la loro natura da cortigiani, la loro corruzione politica, la loro faziosità. L'indifferenza etica ha le basi nella cultura cattolica, che è pronta a entrare in guerra per salvare un embrione o per impedire l'eutanasia, ma che non si indigna contro il malgoverno e la corruzione dei potenti; soprattutto l'italiano sembra non avere un'autonomia di pensiero e di giudizio morale, e si aspetta che qualche autorità dall'esterno gli dica che cosa è bene e che cosa è male. In sostanza, ha una scarsa dimestichezza con la propria coscienza.


La debole identità nazionale è dimostrata dalla presenza addirittura nel governo di un partito che è sempre stato favorevole alla dissoluzione dell'unità italiana e che oggi si domanda ipocritamente se sia giusto o no celebrare i 150 anni dell'unità nazionale. In breve gli italiani sono di nuovo pronti a dividersi, a combattersi e a diventare sudditi di qualche altro Stato. E questo mette in mostra la loro natura di cortigiani, sempre pronti a compiacere il potente di turno e a giustificare tutte le sue malefatte.

La corruzione politica è sotto gli occhi di tutti: parlamentari che si comprano e si vendono come al mercato delle vacche - persone che evidentemente fanno quel mestiere solo per convenienza personale, per arricchirsi e godere dei privilegi che la politica attribuisce loro, senza che ne abbiano alcun merito. E qui non c'è nessuna differenza tra nord e sud, fra una regione e l'altra. Nelle regioni si fanno le stesse cose e anzi peggio. Il cosiddetto federalismo nasce proprio con questo proposito: non per risolvere i problemi dei cittadini, ma per trovare nuovi posti di lavoro per raccomandati, amanti, famigliari, amici e compagni di cricca.

Da dove può venire un miglioramento della situazione? Ovviamente da un'assunzione di responsabilità individuale, da un interrogare la propria coscienza, dal trovare una dimensione culturale e spirituale. Ma qui casca l'asino. Il basso livello di cultura e di coscienza dell'italiano si riflette appunto nei politici che elegge, gente che per passare una serata pensa subito ad organizzare un'orgia e che non saprebbe né vedersi un bel film né leggersi un libro né - per carità! - meditare un pochino.

giovedì 10 febbraio 2011

Il dono delle donne

Nell'antichità era in uso il dono delle donne. Per esempio, nei poemi omerici e nel Ramayana indiano leggiamo che spesso i potenti regalavano un certo numero di schiave, di ancelle o di prigioniere di guerre. Certo erano usi barbari. Oggi chi farebbe più una cosa del genere?

Aria malata

A volte la saggezza antica può parlarci di problemi che sono ancora attuali. Per esempio, Lao-tzu dice: "Quando in un paese arriva a comandare un bugiardo patologico che si serve di enormi ricchezze per soddisfare la sua sete di potere e i suoi vizi privati, tutta la vita si corrompe. I ministri sono costretti a lavorare non per il bene comune ma per il benessere del proprio capo. I cittadini sono confusi, molti imitano l'esempio del capo e tutti litigano e cercano di sopraffarsi a vicenda. In breve è il caos e il paese decade rapidamente. Anche la natura si ribella: si verificano terremoti, piogge rovinose si alternano a siccità e l'aria è come malata".

martedì 8 febbraio 2011

Tasse di scopo

Povero Berlusconi, con tutte le spese che ha - pagare gli alimenti alla moglie, pagare l'harem di puttane che deve mantenere e tacitare, pagare i parlamentari in modo che passino nel suo partito, pagare avvocati e giudici, ecc. - bisognerà istituire una "tassa di scopo" anche per lui.


Ma come potrà essere definito il suo scopo?

mercoledì 2 febbraio 2011

Psicologia elementare

Quello che mi colpisce negli italiani è la loro incapacità di giudicare le persone. Mi domando: com'è possibile che diano tanti voti a un politico che è chiaramente un farabutto, con quella faccia, con quelle espressioni, con quella voce, con quel modo di vestire? Perché in realtà ognuno ha scritto in faccia e in tutto il corpo quello che è, e basta saperlo guardare per capirlo.


Ma questo è il punto: per comprendere che cosa ci sia dietro una faccia, bisogna saperla osservare, con attenzione, facendo tacere ogni altro pensiero dentro di sé. E purtroppo la maggior parte delle persone non è capace di questa attenzione, perché è troppo occupata a parlare, perché è troppo ingombrata dai propri (pre)giudizi, perché non sa tacere. E chi non sa tacere non sa osservare.