lunedì 30 novembre 2015

La guerra del crocefisso

In Italia si riaccende la guerra del crocefisso. Un preside di una scuola di Rozzano ha osato eliminare presepe e crocefisso per rispetto della laicità della scuola ed ecco che si presentano esponenti della destra con in mano presepi e crocefissi, entrano nelle classi mente si svolgono le lezioni e fanno propaganda politica.
Sarebbe ora che i nostri bambini fossero lasciati crescere senza questa propaganda politico-religiosa. Se un giorno entrassero musulmani con in mano la mezzaluna, che cosa diremmo?
La scuola dovrebbe essere laica sul piano politico e sul piano religioso, e non vi dovrebbero entrare né simboli religiosi né politici populisti.
Chi difenderà i nostri figli da chi li vuole condizionare in questo modo spudorato? Lasciamo che si formino da soli un loro giudizio, senza costringerli ad adottare un’ideologia precostituita.

Il rispetto per i bambini – ecco che cosa manca in questo paese.

lunedì 23 novembre 2015

La natura del potere religioso

Non c’è una religione migliore o più buona delle altre. In quanto religioni organizzate, sono tutte ugualmente violente e pronte ad essere intolleranti: islam, cristianesimo, giudaismo, induismo, buddhismo, ecc.
Quando uno Stato abbraccia ufficialmente una religione, state tranquilli che diventa autoritario.
Guai ai paesi in cui alla religione viene dato il potere temporale. Diventano teocrazie mostruose.
Guai a far uscire la religione dall’ambito privato e farla arrivare al potere politico.
Si raccontano tante sciocchezze, per esempio che il cristianesimo sia all’origine del riconoscimento dei diritti universali dell’uomo. Ma quando mai? I diritti dell’uomo sono nati dall’Illuminismo e stati strappati al totalitarismo religioso, che li ha sempre avversati.
Guai alle religioni dei sacerdoti, che diventano macchine di privilegio e di indottrinamento forzoso e sistematico. Gesù non era un sacerdote, Maometto non era un sacerdote, Mosè non era un sacerdote…
In Italia, Papa Francesco viene sbandierato ogni momento nei giornali, nei telegiornali e nei giornali radio come se fosse la bandiera della tolleranza, della mitezza, della moderazione e della democrazia. Ma provate a chiedergli il riconoscimento di certi diritti fondamentali, che non sono ancora stati accettati per l’opposizione della Chiesa (unioni civili, fecondazione eterologa, eutanasia, matrimoni omosessuali, ecc.) e vedrete saltar fuori la sua vera natura, la vera natura del sacerdote, di ogni sacerdote.

D'altronde, come dice bene oggi Ezio Mauro e come rivela bene la recente fuga di notizie ad opera di due giornalisti, in Vaticano non c'è neppure la libertà di stampa.


Non esiste una religione libertaria. Ciò che è basato sulla fede, sulla tradizione, sui dogmi e sull’istituzione di una casta vuole imporre, non lasciare libertà di scelta.

giovedì 12 novembre 2015

Preti affaristi

Si scoprono gli altarini – è il caso di dirlo. Sempre più prelati, abati, cardinali, monsignori e parroci vengono colti ad utilizzare i soldi della beneficenza per comprarsi appartamenti, vestiti, viaggi, mobili, droga o, più semplicemente, per far denaro. Eh, sì: mentre il Papa predica una Chiesa povera, si moltiplicano gli esempi di gente che, persa ogni fede, si serve della religione per far carriera e per arricchirsi.
Niente di nuovo. La Chiesa è sempre stata così.
Del resto, in un ambiente – quello italiano – in cui la corruzione è diffusa e l’onestà è un’eccezione, volete che la Chiesa sia immune e pura?

Il problema, semmai, è di capire quale sia la causa e quale l’effetto. La Chiesa è corrotta perché vive in un’Italia corrotta o l’Italia è corrotta perché è dominata da una Chiesa corrotta?

venerdì 6 novembre 2015

Menti governative

Tutti hanno visto le colline di Messina franare in un mare di fango. E il governo cosa decide?
Di costruire un ponte sullo stretto di Messina.
Che ci sia stato un concorso per mandare al governo i più idioti?

È vero che dobbiamo arricchire le mafie di Sicilia e di Calabria, ma troviamo un mezzo meno rovinoso.

mercoledì 4 novembre 2015

Lo scandalo della Chiesa

Ormai lo spettacolo che ci dà quotidianamente la Chiesa è indecoroso.
Tutti vedono le trame e gli intrighi che avvengono in Vaticano, con spie e documenti trafugati.
La Corte dei Conti stigmatizza la legge sull’otto per mille che è concepita per regalare più di un miliardo di euro alla Chiesa, una legge che non ha controlli e che adotta massicce e sproporzionate campagne pubblicitarie.
Questo fiume di denaro affluisce ad una Chiesa che trabocca già di denaro e che lo spende malamente. Le attuali lotte all’interno della curia vertono in realtà sull’uso spregiudicato degli immensi patrimoni accumulati. Si pensi che solo a Roma, la Chiesa ha un patrimonio edilizio di quattro miliardi.
Lo stesso Papa confessa che è tutto fuori controllo. Risulta perfino che il sessanta per cento delle offerte fatte in Argentina viene investito in fabbriche di armi.
Dopo lo scandalo IOR (Istituto per le opere religiose), ecco lo scandalo APSA (Amministrazione patrimonio della sede apostolica) che, secondo gli stessi ispettori vaticani, avrebbe riciclato denaro sporco, abusato di informazioni privilegiate e manipolato il mercato.
Come se non bastasse, i soldi dati dagli sprovveduti per opere di beneficenza vengono spesso dirottati dai prelati per costruirsi dimore lussuose (come quella del cardinal Bertone), per comprare vestiti eleganti, per viaggi e per mobili di lusso.
Adesso, per il Giubileo, ordinato dal Papa senza preavviso e senza consultare le autorità dello Stato, Roma si trova costretta a sborsare milioni di euro per organizzare l’evento.
Potremmo continuare con lo scandalo degli insegnanti di religione, pagati dallo Stato ma scelti dai vescovi, per concludere che è difficile trovare oggi un organismo sia più corrotto della “santa” sede.