martedì 29 agosto 2017

I doveri dei potenti

Tra i doveri dei potenti ce n’è uno sicuramente sgradito. La regina d’Inghilterra deve andare negli ospedali subito dopo ogni attentato, Trump deve correre in Texas dove ci sono le alluvioni, Mattarella deve recarsi sui luoghi dei terremoti, il re Felipe di Spagna deve andare a omaggiare (fischiato) i morti di Barcellona e il Papa non poteva mancare e - come co-leader - d’Italia deve andare anche lui (sempre ultimo e chiaramente infastidito) sui luoghi dei terremotati.
Ma che cosa fanno? Si tratta di visite simboliche, devono far finta di interessarsi alle condizioni dei sopravvissuti e dei profughi, devono parlare con poche persone accuratamente scelte, devono accarezzare i bambini, devono dire parole di circostanza, devono ripetere banalità.
Insomma, non fanno assolutamente niente. Fanno atto di presenza. Arrivano come avvoltoi con elicotteri ed aerei, si fanno fotografare e spariscono velocemente.

Dovere assolto.

Rituali cattolici

Mentre in meditazione proponiamo esercizi mentali, introspezione, lucidità, chiarezza e trascendenza della sfera dei pensieri, che cosa ci propongono i rituali cattolici proprio in questi giorni?
Il rito dei battenti a Guardia Sanframondi nel beneventano, dove un migliaio di fanatici passa per il paese in processione con cappucci bianchi battendosi il petto con una spugna chiodata fino a farlo sanguinare. Sembra una scena del Grand Guignol o di un film di Mel Gibson, in cui i fedeli gridano: “Fratelli, forza e coraggio, in nome di Maria battetevi!”
Quando dico che il cristianesimo è l’ultimo atto del paganesimo…
Secondo questi cattolici, esiste un Dio che, per concedere i propri favori, vuole sangue e dolore. Certo, questa è un’idea che viene diritta dalla “passione di Gesù”, dove il Dio Padre apprezza ancora i sacrifici di sangue.
Un Dio talmente arcaico che risale proprio a quella religione dei sacrifici materiali che Gesù voleva superare. “Misericordia voglio, e non sacrifici!” (Mt 9, 13)

Poiché questi riti vengono filmati e diffusi in tutto il mondo, che cosa penseranno gli stranieri? Che l’Italia è ancora un paese di cavernicoli, che con una processione e molto sangue pretendono di risolvere i loro problemi.

lunedì 28 agosto 2017

Terroristi autoctoni

Se leggiamo le statistiche sugli incendi di questa estate, c’è da inorridire. Pare che gli italioti abbiano inventato un nuovo sport: bruciare le proprie terre. Che siano pastori che vogliono fare i pascoli, agenti della forestale che si procurano il lavoro di rimboschimento o mafiosi vari che vogliono edificare, resta il fatto che sono cittadini che vivono sul posto e che, evidentemente, odiano se stessi e la propria terra.

Questo è il motivo per cui in Italia non ci sono ancora stati attentati terroristici. Basta fare agli italioti e loro si autodistruggono con grande soddisfazione. Anzi, un attentato terroristico li costringerebbe una volta tanto a controllare il territorio.

venerdì 25 agosto 2017

Guerriglia urbana

A Roma, governata dai Cinquestelle, c’è stata una ribellione di profughi che stavano per essere sgomberati. Questo è ciò che ci aspetta in futuro. Guerriglia urbana.
In un paese che non è capace di risolvere i problemi delle occupazioni abusive o dei Rom, volete che si sia capaci di risolvere il problema di un milione di profughi che abbiamo incamerato in questi anni?
Come si vede, l’accoglienza illimitata e caotica che vogliono il Papa e tanti cattolici si trasformerà in un disastro sociale.

Per anni avremo sul gobbo questa gente. Ma sapremo chi ringraziare.

Nel paese del Papa

In Islanda non nascono più bambini Down per il semplice motivo che si fanno analisi prenatali e, quando si scopre un’anomalia cromosomica, la maggior parte delle donne abortisce. Ma, in Italia, paese papalino, molti si sono risentiti.
Ma come? Andare contro la volontà divina? Praticare aborti? Giammai!

Noi vogliamo i bambini handicappati! Tutta grazia di Dio!

martedì 22 agosto 2017

Il terremoto di Ischia

Dobbiamo ringraziare Dio per i bambini sopravvissuti o per i due morti, uccisi oltretutto dal crollo di due chiese?

Ma quanti Iddii ci sono? E non vanno nemmeno d’accordo fra loro.
C'è molta confusione in terra... come in cielo.

La Chiesa anti-italiana

Salvini sostiene che un prete di Pistoia che ha portato un gruppo di emigranti a fare il bagno in piscina è “anti-italiano.”
Si accorge ora che la Chiesa cattolica è anti-italiana? Fa cioè gli interessi di se stessa e del proprio Stato, non dell’Italia?

E non per una questione di bagni in piscina. Ma per la sua politica di antagonismo e di sfruttamento dello Stato Italiano.

lunedì 21 agosto 2017

Il Papa "buono"

Nella nostra immensa ignoranza, non ci accorgiamo che bene e male si alternano di continuo - non perché siano antagonisti, ma perché l’uno porta all’altro.
Prendiamo il caso di Papa Bergoglio che invita ogni giorno all’accoglienza. Se l’Italia lo ascoltasse e accogliesse tutti gli emigranti, collasserebbe sotto il loro peso. Una volta si diceva che la via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni.
Questo significa che quando si esagera e ci si illude di poter applicare formule “benefiche” senza la luce della misura e dell’intelligenza, quel bene si trasforma automaticamente e irrimediabilmente nel male.
Ma questo il Papa non lo sa. Lui è come un disco rotto che ripete sempre le stesse parole. Lui deve essere buono sempre e ad ogni costo.

Non sa che bene e male sono complementari e che se si alimenta troppo l’uno si alimenta anche l’altro.

venerdì 18 agosto 2017

I megafoni del terrorismo

I più grandi alleati dei terroristi sono certamente i mass media europei che, quando c’è un attentato, immediatamente sospendono i programmi previsti e diramano la notizia ai quattro venti. In studio compaiono “esperti” che non sanno nulla ma parlano per ore, tediando i telespettatori, cui farebbe molto meglio un programma distensivo. È così che si diffonde la paura a tutti e si fa il gioco dei terroristi.
Sarebbe ora che i mass media si dessero un codice di autoregolazione in casi del genere. I terroristi contano proprio sull’effetto moltiplicatore di radio e televisioni.
In questo modo, bastano due scalzacani qualsiasi che rubano un’automobile e la scagliano sulla folla per avere una risonanza mondiale. Troppo facile, troppo semplice.

La miglior reazione non è parlarne per ore, ma continuare la regolare trasmissione dei programmi.

Se lo scopo dei terroristi è terrorizzare il maggior numero possibile di persone, ci riescono benissimo… grazie alla collaborazione dei nostri vanesi giornalistiche vogliono dar sfoggio delle loro capacità di non dir nulla per ore.

mercoledì 16 agosto 2017

L'inutile ONU

Dunque l’ONU, che non ha mai fatto un tubo nella crisi degli emogranti, ci manda un’emissaria a dirci che la politica italiana ed europea dei respingimenti potrebbe provocare più morti e che i campi libici sono vere e proprie prigioni.
Grazie, lo sapevamo anche noi.
Ma c’è un unico modo per evitare questi morti: che gli africani si convincano a non passare per la Libia.
Pensavo che l’ONU ci inviasse un elenco di paesi disposti ad accettare emigranti. Ma non è così. La soluzione di questa inutile assemblea è stiparli tutti in Italia.

Questo sarebbe l’aiuto dell’ONU.

lunedì 14 agosto 2017

Fatturazioni inique

Le compagnie telefoniche hanno applicato una nuova fatturazione. Anziché fatturarci a mese, ci fatturano a quattro settimane – il che significa un aumento di quasi il 9%. Bello stratagemma per aumentare le loro entrate e diminuire le nostre. Non vorrei che la tendenza a spillarci soldi con questi metodi dilaghi nelle banche e altrove.

Adesso speriamo che anche i datori di lavoro o l’Inps ci paghino non ogni mese ma ogni quattro settimane.

domenica 13 agosto 2017

L'inumanità

A proposito della nostra attuale politica di respingimento degli immigrati, qualcuno sui giornali parla di “inumanità” degli europei. Ma quale sarebbe l’alternativa?
Se in una barca che contiene 10 persone ne vogliamo far salire 100, la barca va a fondo. Questo è sicuro.
Non è questione di inumanità. È una questione di ragionevolezza.
L’irragionevolezza sta a monte. In chi vorrebbe usare una fragile scialuppa per salvare tutti i passeggeri di un transatlantico.
Perché gli africani, invece di fuggire in massa, non se ne stanno nei loro paesi a combattere e a lottare contro i vari dittatori sanguinari che hanno eletto o che si sono autoproclamati tali? Non è vero che l’Africa sia povera. È piena di ricchezze, che però vanno in tasca a pochi violenti.
Noi possiamo aiutare gli africani. Ma sono prima di tutto loro che devono aiutare se stessi.
Insegniamo agli africani a salvarsi da soli.

Non c’è mai nessuno che ci salva se non lo facciamo prima noi stessi. In qualunque campo. Anche a livello religioso. 

venerdì 11 agosto 2017

Trafficanti di carne umana

Finalmente qualche cattolico sta tornando alla ragionevolezza e si ricorda che è cittadino italiano. Il presidente della Cei, Bassetti, dichiara: “Proprio per difendere l’interesse dei più deboli, non possiamo correre il rischio di fornire il pretesto, anche se falso, di collaborare con i trafficanti di carne umana”.
Finora la Chiesa ha fatto proprio questo: ha collaborato con i trafficanti di carne umana.

Adesso speriamo che si fermino tutti quei preti e quei fanatici che hanno fatto a gara per riversare in Italia masse indiscriminate di emigranti, a rischio di travolgere il paese.

giovedì 10 agosto 2017

L'affare degli F-35

La Corte dei Conti ha pubblicato un’analisi sull’acquisto di 90 cacciabombardieri F-35, fatto dal governo Berlusconi. I conti sono agghiaccianti. Non solo in quattro anni i costi si sono raddoppiati, non solo i posti di lavoro preventivati si sono molto ridotti, ma non si sa neppure se questi aerei saranno mai in grado di volare.

Peter Gomez, ne “Il Fatto quotidiano”, scrive: speriamo che i nostri politici si siano almeno fatti pagare bene. Sì, perché è preferibile “scoprire di essere stati governati da una banda di ladri” che da una banda di “cretini incompetenti”.

Il prezzo dello Stato sociale

In Svizzera, dove la disoccupazione è al 3%, espellono i cittadini stranieri (anche europei) che non si sono dati da fare per cercare lavoro e che nel frattempo hanno usufruito dei servizi dello Stato sociale.
Il fatto è che i sistemi sociali non sono un regalo, ma sono stati pagati dai cittadini stessi.
Niente è gratis.

Si può anche essere generosi. Ma se ci facciamo invadere da immigrati senza tener conto delle spese, distruggeremo il nostro Stato sociale. 

mercoledì 9 agosto 2017

La fede distruttiva

Noi non ci rendiamo mai conto di come una fede religiosa, pur armata di buone intenzioni, possa essere distruttiva. Ce ne accorgiamo nel caso dei fondamentalisti musulmani, che istituiscono regimi spaventosi e sanguinari, e alimentano il terrorismo. Ma anche la fede cattolica può esserlo.
Prendiamo il caso dei Neocatecumenali, una setta fondata da Kiko Arguello, cui aderiscono noti personaggi. Lasciando perdere il problema del finanziamento di questo movimento, quanto mai coercitivo, i neocatecumenali si distinguono per avere famiglie con molti figli: si può arrivare anche a quindici o più. Il ministro Delrio, per esempio, ne ha nove.
Per questa gente, non esiste il sesso come piacere, ma solo per fare figli. Quindi non usano nessun metodo di controllo delle nascite, nemmeno quelli naturali consigliati dalla Chiesa. Ogni botta, un figlio.
Ora, se tutti adottassero questa linea, il mondo sarebbe già finito, schiacciato da una popolazione smisurata. Ma loro devono seguire, da estremisti, il detto biblico del “crescete e moltiplicatevi”! Senza fine, senza limiti, senza intelligenza.
Non meraviglia quindi che un ministro come Delrio sia favorevole all’accoglienza totale e senza riserve degli immigrati, così come vorrebbe anche il Papa. Lui vorrebbe che le nostre navi facessero da taxi.
È inutile ricordare che una politica del genere distruggerebbe l’Italia in pochi mesi e che finiremmo tutti in miseria, in conflitti etnici e sociali continui. Ed è inutile ricordare che famiglie del genere sono più simili a caserme, senza veri rapporti affettivi. Ai fideisti questo non importa.
Loro hanno un’idea e non ascoltano ragioni. Per loro conta solo il numero: il numero è potenza.
Sono gli estremisti di una fede, per fortuna minoritaria, pronta a distruggere il mondo… in nome di un Dio – il loro!

La cosa più preoccupante che individui del genere finiscano addirittura a fare i ministri. Certo Delrio sembra essere adatto a sviluppare le infrastrutture e chissà che altro.

martedì 8 agosto 2017

A nostre spese

Siamo al punto che Malta non vuole accogliere nemmeno una nave di una Ong spagnola con tre (dico tre) migranti. La vuole mandare a Lampedusa. Insomma, a Malta non sbarca più neppure un emigrante. Chissà perché. Chi lo ha deciso?
Proviamo anche noi a fare una Ong italiana e mandiamola nei porti spagnoli o francesi. Vediamo come la prendono, vediamo se la fanno attraccare… vediamo se la piantano di fare soccorsi a nostre spese.
Naturalmente sappiamo come finirà questa vicenda. L’Italia calerà le brache, perché non abbiamo un governo che sia capace di essere deciso.

In Francia, hanno condannato a quattro mesi un francese che aveva trasportato su un pulmino un po’ di emigranti. Già, ma lì c’è un governo che è capace di governare. Lì c'è gente che è capace di opporsi ai ricatti "umanitari" del Papa o delle Ong.

lunedì 7 agosto 2017

La fine del sogno europeo

Bisogna riconoscere, con il senno di poi, che l’entrata in Europa è stata per l’Italia un errore enorme. Siamo vasi di coccio tra due vasi di ferro: la Germani e la Francia.
La Germania ha costruito una moneta per sé, costringendoci ad un cambio rovinoso, che ha distrutto mezza economia e la nostra capacità di concorrenza. Risultato: la Germani prospera e noi ci siamo impoveriti.
Ma è la Francia la nostra peggior nemica. Non solo si è impadronita delle nostre migliori aziende (e di alcune strategiche come la Telecom), ma ci ostacola in Libia per sottrarci il petrolio.
Mentre la Commissione europea ci strangola e ci ricatta con la storia del debito pubblico e degli spread, noi dobbiamo capire che l’ideale europeo è fallito. Non solo l’Europa non aiuta i paesi più deboli (si veda come ha ridotto la Grecia), ma li sfrutta ancora di più riducendoli a colonie. In pratica, oggi sono i popoli poveri che pagano i conti più salati, talvolta rovinosi, e non hanno la possibilità di riprendersi.
Vediamo benissimo, nel caso dell’emigrazione, che, dopo aver bloccato (anche con i nostri soldi) la rotta balcanica, nessun paese europeo è disposto a chiudere la rotta mediterranea. Anzi, ci mandano le Ong per rovesciarci addosso ancora più emigranti.
Francia e Austria ce li riportano indietro. Alla faccia dell’europeismo!
L’Italia deve reagire e ritrovare la propria autonomia. Basta chiedere permessi agli altri paesi europei. Dobbiamo imparare da Francia e Germania, che sono europeiste solo a parole, ma che nei fatti curano solo i loro interessi nazionali.
Impariamo a fare i nostri interessi, dimenticandoci dell’Europa, che tanto non esiste più: è solo un mercato, dove solo i ricchi fanno affari.

Non c’è bisogno di uscire dall’euro. Agiamo in Libia e facciamoci un’altra moneta. L’Europa è morta: sia pace alla sua anima.

giovedì 3 agosto 2017

Le piaghe bibliche

Pare che qualcuno abbia deciso la distruzione dell’Italia. In pochi mesi siamo passati dai terremoti che hanno devastato il Centro Italia alla siccità, dall’arrivo di un’asfissiante aria africana agli incendi, dall’invasione di emigranti che arrivano come cavallette alle incursioni sconsiderate delle Ong straniere che ci portano tutti qua, dalla crisi del Comune di Roma, in mano ai Cinquestelle, alla debolezza dei nostri governanti che non sono capaci nemmeno di affermare la sovranità del paese.
Timidi ed esitanti, subiamo l’attacco economico di paesi come la Francia, che vuole trasformarci evidentemente in una sua colonia.
Che cosa ci manca ora? Una bella eruzione vulcanica, lo scioglimento dell'Artide o dei nostri residui ghiacciai e una prosecuzione ad oltranza della siccità, con la fine della nostra agricoltura?

Fra le varie piaghe bibliche non possiamo dimenticare il clima elettorale dei nostri politici che si azzannano in tante piccole fazioncine, com’è nella loro peggiore tradizione. Questo però è un errore degli italiani che, avendo bocciato l’ultimo referendum costituzionale, hanno reso l’Italia ancora più fragile, facendo avanzare le pretese delle regioni, che infatti hanno già indetto referendum per distruggere del tutto l'unità italiana. Al peggio non c'è mai fine.
Sembra che gli italiani siano in preda ad una irrazionale volontà autodistruttiva.

Ci manca Attila. Ma forse Grillo, con quel faccione rugoso e quel barbone, è un suo discendente. A Roma è già passato, e lì non cresce più erba. 

mercoledì 2 agosto 2017

Ong

Il sequestro della nave di una Ong tedesca ci dice come gli altri paesi europei fanno beneficenza. D'accordo con trafficanti, vanno fino in Libia a raccogliere emigranti. Ma non se li portano nei loro paesi. No, li portano tutti in Italia. E si sentono anche generosi e umanitari. A nostre spese.
Sequestrare le loro navi e affibbiare multe cossali per i danni che ci procurano mi sembra il minimo.

martedì 1 agosto 2017

Il disastro romano

A più di un anno dalle elezioni a Roma, i Cinquestelle stanno ancora cambiando i vertici delle municipalizzate e non fanno nulla per la città.
Sono la quintessenza degli italioti. Parlano senza fine senza combinare nulla. E continuano a mettere raccomandati incapaci nei posti chiave.

Qualunque altro paese li avrebbe cacciati con i forconi.
Questi sarebbero la speranza per l'Italia, il nuovo? Poveri noi.

Il paese dei rammolliti

Siamo diventati il ventre molle dell’Europa. Mentre gli altri paesi fanno quel che vogliono e difendono i propri interessi, noi ci presentiamo sempre con il piattino in mano, in ginocchio, e non abbiamo il coraggio di agire.
Guardate come si comporta la Francia: decide quel che vuole e ci prende in giro. Noi invece lasciamo che si compri le nostre migliori aziende, talvolta  società strategiche come la Telecom.
Un paese che avesse le palle, ora nazionalizzerebbe la Telecom, esattamente come ha fatto la Francia.
Perché ci lasciamo mettere i piedi in testa da tutti? Forse perché siamo malconsigliati da una Chiesa che vuole che offriamo sempre l’altra guancia?

Adesso vedremo che cosa faremo il Libia. Manderemo navi da guerra o una mezza nave di martiri disarmati? E saremo capaci di far rispettare le leggi anche alle Ong che vanno a prelevare i migranti direttamente in Libia? Ci inchineremo anche davanti ai nuovi negrieri?