venerdì 23 ottobre 2009

Faziosità

Qualcuno se la prende con i giudici che hanno opinioni politiche. Ma non conosco esseri umani che non abbiano tendenze politiche. La questione è un’altra: è riuscire ad astrarsi dalle proprie opinioni quando si giudica. Quindi bisogna domandarsi: quel tale giudice è capace di giudicare obiettivamente e onestamente?
Purtroppo la faziosità è un tratto nazionale. Come fare allora ad avere uomini più obiettivi? Che tipo di educazione dobbiamo favorire per rendere la gente meno irrazionale? Non certo l’adesione a partiti, a fedi o a tifoserie. Piuttosto la cultura dell’autocoscienza e dell’autocritica. Lo stiamo facendo? Le nostre scuole che cosa insegnano?
Ah, dimenticavo – l’ora di religione!

Crociate

Ci risiamo. Monsignor Crociata ribadisce che anche i farmacisti sono tenuti all’obiezione di coscienza e che non devono vendere prodotti collegati all’aborto o alla contraccezione.
Sentiremo mai la Chiesa esprimersi con tanto ardore e tanta intransigenza morale riferendosi agli evasori fiscali, agli esportatori di capitali, ai banchieri che truffano i loro clienti, agli strozzini, agli imprenditori che lasciano sul lastrico migliaia di lavoratori per trasferire le loro imprese nei paesi dove meglio possono sfruttare la manodopera locale, ai mafiosi che insanguinano il paese o alle differenze abissali tra ricchi e poveri? – Eppure, il danno sociale provocato da queste persone è ben superiore a quello di povere donne che abortiscono!
Ma si sa: il moralismo religioso s’infiamma solo quando si tratta di questioni attinenti al sesso. Forte con i deboli e debole con i forti.

mercoledì 21 ottobre 2009

Uno Stato rinunciatario

Ha fatto bene la Corte di Strasburgo, la Corte europea dei diritti dell’uomo, a condannare l’Italia per aver violato la libertà di espressione del professor Luigi Lombardi Vallauri e il suo diritto a un giusto processo. Il professore era infatti stato cacciato dalla Cattolica di Milano perché aveva espresso una visione del cristianesimo diversa da quella stereotipata della Chiesa, contrapponendo al “Dio che emoziona” il Dio della teologia tomista, desunto “ da una ingegnosamente violentata ontologia generale aristotelica”. Lombardi Vallauri aveva fatto ricorso al Tar della Lombardia e al Consiglio di Stato. E lo Stato italiano – il pavido Stato italiano, succubo del Vaticano – aveva risposto che non si può sindacare ciò che decide la Chiesa, perché così vuole il Concordato.
Ma il Concordato – un errore e un orrore costituzionale, che cede parte della sovranità dello Stato italiano allo Stato della Chiesa – non può impunemente violare i diritti dell’uomo. Soprattutto sarebbe ora che lo Stato italiano la finisse di lavarsi pilatescamente le mani e si assumesse le sue responsabilità, senza rimandare certe decisioni alla Santa Sede.

Ricchi e poveri

Quando parliamo di divaricazioni tra poveri e ricchi, di ingiustizie del capitalismo e della mancanza di senso morale di tanti clericali, non ci riferiamo a concetti astratti. Prendiamo per esempio il caso di Francesco Grossi finito in prigione con le accuse di “associazione a delinquere, appropriazione indebita, truffa, riciclaggio e corruzione.” Chissà se questo “re delle bonifiche ambientali”, ciellino doc, che tutte le domeniche andava a messa – si sia mai posto il problema di aver speso 6 milioni e 400.000 euro in orologi da collezione e di possedere venti Ferrari, svariate Lamborghini e un numero imprecisato di motoscafi, oltre a ville, un castello, elicotteri e aerei personali. E chissà se la Chiesa cattolica si scomoderà a prendere provvedimenti o a pronunciare condanne che è così pronta a indirizzare verso chi divorzia o assume pillole antifecondative. Chissà se l’etica della Chiesa andrà mai oltre la morale dei preservativi.

martedì 20 ottobre 2009

Gli incoerenti

Il ministro Tremonti ha scoperto l’acqua calda rivelandoci che la “mobilità del lavoro” non è un valore in sé e che “in un paese come il nostro il posto fisso è la base su cui organizzare” un “progetto di vita e di famiglia”. Per fortuna che ce l’ha detto lui, sennò noi da soli non ci saremmo mai arrivati.
Ma perché il suo governo è da anni che batte e ribatte sul lavoro flessibile?

lunedì 19 ottobre 2009

Ancora sulla pillola RU486

I soliti clericali di casa nostra sono terrorizzati dall’idea che, con l’introduzione della pillola abortiva RU486, l’aborto diventi troppo facile. Sì, perché, secondo loro, l’aborto deve essere difficile e punitivo; insomma, la donna deve soffrire. – Il che conferma l’equazione: clericali = nemici dell’aborto = nemici della donna.
Comunque, il problema non è l’aborto, ma l’autonomia della donna. Come hanno sempre sostenuto gli “illuminati” Padri della Chiesa, “la donna è l’esca del Demonio,foresta d’orgoglio,testa della Gorgone, basilisco feroce, mostro vizioso”.
Potete scommettere sul fatto che dalle elucubrazioni dei parlamentari al servizio della Chiesa uscirà qualche nuova restrizione a questa pillola.

L'ora di religione islamica

Era inevitabile che prima o poi qualcuno tirasse fuori un’ora di insegnamento di qualche altra religione in un ordinamento che confonde Stato con Chiesa. Se in un paese ci fosse per esempio una maggioranza islamica, come si potrebbe ignorare una richiesta del genere? – Lo si potrebbe solo se lo Stato stabilisse, come in Francia, che i simboli e gli insegnamenti religiosi stessero fuori dalle scuole pubbliche.
D’altronde, le religioni passano, le nazioni restano.

lunedì 12 ottobre 2009

Precarietà

La Repubblica italiana si dichiara fondata sul lavoro. Ma se il lavoro è precario...

domenica 11 ottobre 2009

Poker

Da un’inchiesta internazionale sul poker on line, l’italiano è risultato pigro, superstizioso, poco razionale, privo di capacità analitica, incapace di approfondimento e di applicazione e alla fine...perdente. – Ma non è questo il carattere nazionale?

Libertà di stampa

Oggi non è in pericolo la libertà di stampa: chiunque può stampare ciò che vuole (tanto pochi lo leggono). È in pericolo la libertà di televisione – che tutti guardano.

sabato 10 ottobre 2009

Federalismo o frammentazione?

Il federalismo di cui si parla ne Il regno del Nord di Arrigo Petacco (Mondadori, 2009) è l’esatto contrario di quello che si vorrebbe attuare adesso: era infatti un federalismo che voleva unire i tre Stati che allora esistevano (al nord il regno di Sardegna, al centro lo Stato della Chiesa e al sud il regno dei Borboni), non un federalismo che vuol dividere l’Italia in 19 staterelli.
Era un federalismo che intendeva unificare Stati divisi, mentre oggi si vuole frammentare uno Stato unitario.
In ogni caso l’Italia che ne sarebbe nata sarebbe stata sotto la presidenza onoraria – udite, udite! – del Papa! – Per fortuna che c’era Garibaldi.

martedì 6 ottobre 2009

Concordato

Diceva Antonio Gramsci: “Il Concordato è il riconoscimento esplicito di una doppia sovranità in uno stesso territorio”. Ecco perché in Italia non si è formato un vero senso dello Stato: ce ne sono due. E, come diceva Gesù, “nessuno può servire due padroni: se odierà l’uno odierà l’altro, e se preferirà l’uno disprezzerà l’altro”.
Nessun altro Stato è nato con un pasticcio costituzionale del genere. Sì, forse il Tibet...che è finito come sappiamo.

lunedì 5 ottobre 2009

"Intelligence"

Quando non si hanno idee, si fanno i film infarcendoli di inseguimenti e di sparatorie. – Nel vuoto dell’intelligence...tanto rumore per nulla.

sabato 3 ottobre 2009

Libertà di informazione

Il Giornale del 3/10/09 scrive che la manifestazione per la libertà d’informazione è inutile perché nessuno la minaccia. Ma il suo titolo d’apertura è “Chiudete Annozero e che sia finita”. – Non c’è una contraddizione?

venerdì 2 ottobre 2009

Terreni infidi

Il ministro Matteoli vuol accelerare i lavori per il ponte di Messina? Ma si è accorto che a Messina, tra terremoti antichi e alluvioni moderne, frana tutto?

La solitudine del potere

Quello che mi colpisce di più nelle serate “allegre” di Berlusconi è come l’uomo più ricco e più potente del paese si riduca a pagare per avere un po’ di compagnia femminile. Vale la pena di darsi tanto da fare per conquistare il potere quando non si può avere ciò che qualunque uomo ottiene naturalmente?