venerdì 23 ottobre 2009

Crociate

Ci risiamo. Monsignor Crociata ribadisce che anche i farmacisti sono tenuti all’obiezione di coscienza e che non devono vendere prodotti collegati all’aborto o alla contraccezione.
Sentiremo mai la Chiesa esprimersi con tanto ardore e tanta intransigenza morale riferendosi agli evasori fiscali, agli esportatori di capitali, ai banchieri che truffano i loro clienti, agli strozzini, agli imprenditori che lasciano sul lastrico migliaia di lavoratori per trasferire le loro imprese nei paesi dove meglio possono sfruttare la manodopera locale, ai mafiosi che insanguinano il paese o alle differenze abissali tra ricchi e poveri? – Eppure, il danno sociale provocato da queste persone è ben superiore a quello di povere donne che abortiscono!
Ma si sa: il moralismo religioso s’infiamma solo quando si tratta di questioni attinenti al sesso. Forte con i deboli e debole con i forti.

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