sabato 29 aprile 2017

Un uomo generoso

Sento che tra gli emigranti che finiscono in Italia molti sono bambini non accompagnati. Questo vuol dire che i genitori fanno i figli senza controllo e poi li buttano a mare sperando che arrivino in Europa, incuranti del fatto che prima vengano sfruttati, schiavizzati, violentati e magari uccisi. 
Ma non sarebbe meglio paracadutare milioni di preservativi e pillole anticoncezionali nei paesi di provenienza?
Come dite? Il Papa aveva fatto i roghi dei preservativi in Africa?

Già, lo stesso che ora li vuole in Italia. Fa il generoso a nostre spese.

venerdì 28 aprile 2017

Le nuove invasioni barbariche

Mentre tutte le nazioni del mondo erigono muri per trattenere la marea delle nuove invasioni barbariche, gli italioti stanno accogliendo tutti e anzi vanno a prenderli con le loro navi nel mare libico.
Certo, tutti gli altri paesi sono stupidi e noi siamo gli unici intelligenti e previdenti.
Ma la mia impressione è che siamo solo incoscienti. Sta avvenendo ciò è già capitato con il debito pubblico: lo abbiamo accumulato anno per anno rinviando al futuro il suo contenimento, e ora che il futuro è arrivato siamo costretti a pagare interessi stratosferici e abbiamo tagliato le gambe ai giovani e al nostro stesso avvenire, con una recessione che non ha uguali in tutta l’Europa.
Qualcuno naturalmente fa soldi (quelli che organizzano il traffico di emigranti), ma a scapito del paese. Un giorno ci sveglieremo e scopriremo che siamo invasi da una popolazione ostile e non grata che chiederà diritti e aiuti. E noi pagheremo, come facciamo sempre. Da perfetti irresponsabili che si sono dimenticati che le invasioni barbariche fecero crollare l’Impero romano, l’unica grande cosa che avevamo creato.


mercoledì 26 aprile 2017

Il disastro Altalia

Ora che nessuno vuole comprarsi l'Alitalia, non possiamo certo dimenticarci che Berlusconi impedì la vendita della compagnia aerea ad Air France. Dove sono finiti i suoi "capitani coraggiosi"?
Dovrebbero essere loro a tirar fuori i soldi per ripagare i danni che hanno provocato non solo all'Alitalia, ma all'Italia

martedì 25 aprile 2017

Il principio di realtà


Se c'è un paese che vive di sogni e di illusioni e che evita accuratamente il principio di realtà, è certamente l'Italia. Lo dimostrano l'enorme debito pubblico accumulato o il recente caso di Alitalia, la compagnia di bandiera praticamente in stato fallimentare i cui dipendenti hanno appena respinto un piano di risanamento concordato con governo e sindacati.
Adesso che succede?
Nessuno lo sa. Qualcuno provvederà, si vedrà, chissà mai, domani è un altro giorno...
Questa è la mentalità degli italioti. Non assumersi mai nessuna responsabilità e sperare nella provvidenza divina.
E' così che si va diritti al fallimento. Perché prima o poi la realtà chiede il prezzo dovuto.

Il paese degli italioti

Il comune di Roma paga 14 milioni di euro per trasferire la sua spazzatura in Austria. L’Austria la riconverte e la trasforma in combustibile per i suoi termovalorizzatori. E così ci guadagna il doppio.
Non si è mai vista una follia del genere ed un tale spreco di denaro pubblico. E tutto perché? Perché i romani non sono capaci di fare la raccolta differenziata che potrebbe fare qualunque bambino e perché i Cinquestelle non vogliono costruire i termovalorizzatori per questioni ideologiche.
Così l’ignoranza, l’ideologia e la mancanza di pragmatismo, messi insieme, creano quell’Italia che definire idiota sarebbe troppo generoso.


lunedì 24 aprile 2017

Chi è causa del suo mal...

I quattro candidati francesi hanno ottenuto ciascuno all’incirca un venti per cento dei voti. Se non ci fosse un doppio turno con il ballottaggio, la Francia sarebbe ingovernabile.
Così come sarebbe ingovernabile l’Italia se rimanesse l’attuale sistema proporzionale.

Purtroppo la proposta di riforma elettorale di Renzi, con il ballottaggio, è stata bocciata al referendum da improvvidi cittadini. 
Se la legge elettorale rimarrà così, non ci lamentiamo poi se saremo deboli e incapaci. Lo avremo voluto.

Il prezzo dell'incultura

A Torino, la sindaca Appendino ha subito tagliato i fondi per la cultura, come se la cultura fosse un’inutile appendice.
Ora è vero che il governo non ha dato ancora fondi in questo senso. Ma una città come Torino - come quasi tutte le altre nostre città - non produce più nulla di materiale, e quindi l’unica possibilità di sopravvivenza e di rilancio è proprio la cultura (in senso lato).

Questo dimostra che i candidati cinquestelle non sono all’altezza della situazione… forse proprio perché non hanno cultura.

domenica 23 aprile 2017

Terrorismo oscurantista

In Francia, i terroristi musulmani dimostrano, con i loro attentati alla vigilia delle elezioni, che vogliono fare vincere la Le Pen, perché il loro obiettivo è cancellare la nostre società libere e laiche e dividere l’Europa. Vorrebbero ridurci al loro livello di oscurantismo politico e religioso.
Lo stesso avevano tentato di fare in Italia le Brigate Rosse e quelle nere.

Ecco i motivi per non votare la Le Pen.

Incoerenze papaline

Si sa che la logica ha poco a che fare con le religioni, che sono cumuli di incoerenze, di contraddizioni, di dogmi, di tradizioni e di idee mitologiche.
Per esempio, Bergoglio prima si lamenta per i cristiani perseguitati e uccisi dai musulmani e poi vuole che ci riempiamo di musulmani. Così, fa il male della propria religione, dell’Italia e dell’Europa.

Questo succede perché segue una tradizione senza ragionare. A volte si fa del male credendo di far del bene. Ma anche il bene dev'essere intelligente.

giovedì 20 aprile 2017

L'italico provincialismo

Si sa che chi vuol governare l’Italia corre a trovare l’appoggio della Chiesa. Incomincia così il giro delle sette chiese.
È per questo che Grillo ha rilasciato un’intervista con l’Avvenire, il giornale dei vescovi italiani, e che Di Maio ha espresso la sua critica al lavoro festivo, in accordo con quel che vorrebbero i preti, che sognano un popolo che la domenica non va a vedere la partita e neppure a fare il weekend, ma va alla Messa.
Il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio rivela che sui grandi temi esiste tra cattolici e grillini una altrettanto grande sintonia.
Sì, una sintonia di provincialismo e di antimodernismo cattolico, per formare quell’Italia retriva che non decide mai nulla di nuovo e vive nell’immobilismo.

Forse anche la Chiesa pensa che le aperture festive e i vaccini siano opera del Diavolo.

mercoledì 19 aprile 2017

L'Italia dei crolli

È il terzo ponte che crolla nel giro di pochi mesi, al sud come al nord. Ora, non credo che i nostri ingegneri non sappiano più costruire ponti e strade, visto che le costruiscono anche in altre parti del mondo.

Ma la corruzione fa lucrare sugli appalti e sui materiali e, prima o poi, fa crollare quei ponti… per far crollare, alla fine,  l’Italia intera.

Dittatura e religione

Ma come è facile imporre una dittatura! Prima ci si fa eleggere magari con metodi democratici, poi s’incomincia con la disgregazione delle leggi libertarie, quindi si propone un referendum popolare su una trasformazione in senso “presidenzialista” della costituzione, lo si vince con le buone o con le cattive, si inventa o si rafforza l’idea di un nemico comune e infine si ottiene l’appoggio della religione.
E la religione non si tira mai indietro. Avete mai sentito una religione che critichi un dittatore? Avete mai sentito di religiosi che protestino contro l’Autorità?
La dittatura ottiene l’appoggio della religione e la religione ottiene una serie di benefici. In fondo, le due mirano allo stesso scopo: tenere sotto controllo il popolo. E il popolo, che per lo più non ama la libertà e vuole un Padrone, firma la propria condanna alla decadenza.

Ma che bello avere un dittatore o un Dio! Questo ci esime dal pensare e dal decidere. La responsabilità è tutta di uno. Basta ubbidire.

Peccato che il dittatore, umano o divino, faccia i propri interessi e non i nostri.

domenica 16 aprile 2017

Il bullo americano

Prima dicono ai figli di non comportarsi da bulli e poi eleggono in America un Presidente che si comporta come un bullo. “Adesso vi faccio vedere chi sono io!” E tira fuori il petto, i muscoli, le armi e il cipiglio.
Anche la sua politica è quella del bullo. “Se non stai buono ti mollo un cazzotto… o una bomba!”
Adesso il bullo americano se la prende con il bullo nord-coreano. E uno dei due dovrà abbassare la cresta.

Ma se il mondo è affidato a questi rozzi bulli, che conoscono solo la legge della potenza e della prepotenza, non scommetterei un centesimo sulla sua sopravvivenza.