Da
indagini statistiche risulta che gli italiani non si fidano più di nessuno
(l’hanno capita!) tranne che del… Papa. Ahinoi, come è facile creare un mito
del tutto contrario alla realtà. I telegiornali ci parlano delle scarpe del
Papa (non gli scarpini di seta, ma scarpe di cuoio), della croce del Papa (non
d’oro, ma di ferro), dell’orologio del Papa (non di gran marca, ma uno Swatch),
del fatto che paghi personalmente i conti, del fatto che viva in due camerette,
del fatto che telefoni come un comune mortale e così via. Un santino, che
riguarda oltretutto quello che era prima, non quello che è adesso..
Perché
resta il fatto che il Papa, capo di una Chiesa ricchissima, proprietaria di
innumerevoli opere d’arte, di immobili a non finire, di banche, ecc., è un
multimiliardario che fa finta di essere povero. È come quei capitalisti che si
vestono male per non stonare in mezzo ai poveracci. Una presa in giro. E gli
italioti ci cascano.
Ci
cascano al punto che, tra le varie tasse, pagano anche un miliardo di euro
(duemila miliardi di vecchie lire) alla Chiesa, poveretta.
Almeno
il vero Francesco, il santo di Assisi, aveva rinunciato alle ricchezze del
padre. Ma questo Papa non si disfa di nulla. Predica soltanto la povertà (degli
altri).
È
vero che tutti hanno bisogno di soldi. Anche i dodici apostoli avevano una
cassa (e già allora c’era qualcuno che rubava). Ma Gesù era veramente un
povero, anche se aveva la cattiva abitudine di tutti i religiosi di non
lavorare e di vivere alle spalle di finanziatori, fra alcune ricche donne.
Insomma,
è vero che tra credente e credulone il confine è sottilissimo. Ma, a quanto
pare, in Italia, la madre del credulone è sempre incinta.