I palinsesti televisivi, in
mano ai nuovi censori, dividono la serata in due tempi: nel primo, un programma
per famiglie e bambini, dove tutto è falso; e, nel secondo, un programma per
adulti, dove si parla (o si dovrebbe parlare) di argomenti reali.
Il problema è che, con
questo tipo di programmi, stiamo allevando una generazione di deficienti – ragazzi
che credono al Mulino Bianco o a don Matteo.
Il risultato sono i nostri adolescenti,
che non sanno nulla della realtà e che, invece, di protestare per la
disoccupazione in cui sono relegati, si avviano come pecore al macello.
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