giovedì 27 marzo 2014

I corrotti

Ha fatto bene il Papa a sostenere che la corruzione è uno dei peggiori peccati, perché non può essere perdonata. Questo è in effetti il problema dell’Italia: la corruzione delle sue classi dirigenti e politiche. Ma devo rilevare che il senso etico degli italiani è il prodotto di secoli di cattolicesimo. Anche i preti fanno parte della classe dirigente. E hanno dato un gran brutto esempio. Troppi personaggi corrotti hanno infestato la Chiesa cattolica. Siamo arrivati al punto che la Banca del Vaticano riciclava capitali mafiosi e tangenti di ogni tipo. E non parliamo dei preti affaristi o pedofili. Insomma, se è facile fare la morale agli altri, è difficile riconoscere le proprie responsabilità.

martedì 25 marzo 2014

Piccolo è bello?

Quando ci sono dei problemi, quando si attraversa un periodo di crisi, una parte degli italioti pensa che la soluzione consista nella separazione. Ritorna il desiderio di chiudersi nel paesello, la nostalgia della provincia. Basta tirare giù la saracinesca, chiudere gli occhi, tornare a pascolare le mucche e tutto si risolve. Eh sì, perché, per contrastare le grandi potenze, per vincere la concorrenza degli Stati Uniti, della Cina o dell’India, non c’è niente di meglio della…Repubblica Veneta.
       Purtroppo la stessa mentalità sembra diffondersi in tutta l’Europa. Se ognuno ritornasse alla propria nazioncina, oh come si starebbe meglio! E se la Scozia si dividesse dalla Gran Bretagna, e se le Fiandre si separassero dal Belgio, e se la Catalogna si dividesse dalla Spagna…
Non c’è limite alla tendenza regressiva.

       Ma in Italia battiamo tutti. Abbiamo diciannove regioni che, se si separassero, allora sì che potrebbero contare molto nel mondo!

Conversioni italiche

Quando ci sono dei problemi, quando si attraversa un periodo di crisi, una parte degli italioti pensa che la soluzione consista nella separazione. Ritorna il desiderio di chiudersi nel paesello, la nostalgia della provincia. Basta tirare giù la saracinesca, chiudere gli occhi, tornare a pascolare le mucche e tutto si risolve. Eh sì, perché, per contrastare le grandi potenze, per vincere la concorrenza degli Stati Uniti, della Cina o dell’India, non c’è niente di meglio della…Repubblica Veneta.
       Purtroppo la stessa mentalità sembra diffondersi in tutta l’Europa. Se ognuno ritornasse alla propria nazioncina, oh come i starebbe meglio! E se la Scozia si dividesse dalla Gran Bretagna, e se le Fiandre si separassero dal Belgio, e se la Catalogna si dividesse dalla Spagna…
Non c’è limite alla tendenza regressiva.

       Ma in Italia battiamo tutti. Abbiamo diciannove regioni che, se si separassero, allora sì che potrebbero contare molto nel mondo!

giovedì 13 marzo 2014

L'italo-inglese

Stiamo per cambiare lingua. Ma nessuno ci aveva informati. Già il Politecnico di Milano aveva introdotto corsi solo in inglese; ed ora la stessa cosa si farà in tutte le scuole. Povero Dante.
Si tratta del Clil, «content and language integrated learning», metodologia di apprendimento linguistico nata negli anni Novanta e diffusa nei Paesi dell’Unione europea. Leggo da un articolo del Corriere della Sera che "In Italia il Clil dovrebbe essere introdotto per legge in tutti i licei e in tutti gli istituti tecnici a partire dall’anno scolastico 2014/2015: lo ha stabilito la riforma della scuola varata nel 2003 dal ministro Letizia Moratti (legge 53/2003). Nei licei linguistici la materia in lingua straniera dovrebbe essere insegnata dal terzo anno, negli altri licei e negli istituti tecnici solo durante il quinto (per i tecnici il Clil va applicato solo alle materie di indirizzo)".
Ora, non ho niente contro l'apprendimento delle lingue. Ma siamo sicuri che la nostra scuola debba imitare le scuole americane - quelle dove chi si laurea deve pagare un debito per anni, quelle dove gli studenti impazziscono di colpo e si mettono a sparare su compagni e insegnanti?

domenica 9 marzo 2014

Scarsità d'idee


I nostri politici d'opposizione, ogni giorno devono inventarsi qualche motivo d'odio, ogni giorno devono dimostrare che loro sono superiori ai poveracci che governano, che loro hanno idee geniali su come risolvere ogni problema, che se fossero loro al governo... ma siccome le idee sono sempre quelle, ecco che arrivano le solite trovate, l'una peggiore dell'altra: uscire dall'euro (rovinando del tutto l'economia) e suddividere l'Italia in macroregioni (dissolvendo l'unità nazionale).
Queste sono le geniali trovate di Beppe Grillo, che ormai le ha pensate tutte. E non sa più che altro inventarsi. Urge qualche idea nuova!

venerdì 7 marzo 2014

Pinocchio e gli amministratori

La vicenda degli amministratori italiani di due colossi farmaceutici, Roche e Novartis, che che si mettono d'accordo sotto banco per truffare il Servizio Sanitario Nazionale facendo pagare allo Stato un prezzo molto superiore per un farmaco oftalmico, è uno spaccato dell'Italia odierna, dove non solo non c'è concorrenza, ma i ricchi, i potenti e i furbi trovano sempre il modo di imbrogliare gli inermi cittadini.
Il gatto e la volpe si mettono sempre d'accordo per truffare il povero Pinocchio.

La guerra dei sessi

Nel giorno della festa della donna, nel Parlamento italiano i maschi fanno di tutto per impedire che nella nuova legge elettorale entri la parità uomo-donna.
In una mano una mimosa e nell'altra... niente.

mercoledì 5 marzo 2014

Candidati per il nobel

Tra i candidati al nobel per la pace, c'è anche Papa Bergoglio.
Peccato che ci sia anche Putin.
Ma chi è che ha avuto queste idee?

Europa e Italia

La commissione europea boccia la politica dei nostri ultimi governi sostenendo che l'Italia è un paese con "squilibri macro-economici eccessivi", e che ha limitata produttività, scarsa competitività e un debito pubblico troppo elevato. Infine "incoraggia il nuovo governo italiano a portare avanti urgentemente le riforme per rafforzare la crescita e la creazione di posti di lavoro". Giudizio ineccepibile.
Ma il cialtroni di casa nostra vorrebbero risolvere ogni problema uscendo dall'euro. La verità è che non ce la fanno a diventare persone serie e responsabili.
No, non ci vuole meno europa, ma più Europa.

martedì 4 marzo 2014

Venti di guerra

Oh, era da un po' che non si minacciava qualche guerra! Ne sentivamo la mancanza. Come mai con tutti i nostri valori di fratellanza e di bontà, con tutte le nostre religioni che predicano l'amore, con tutta la nostra strenua difesa della vita (anche in embrione!), con tutte le nostre costituzioni che ripudiano l'uso della violenza, con tutti i nostri filmetti che esaltano gli eroi positivi... poi, in un attimo, diventiamo così bellicosi? E per che cosa? Per qualche pezzo di terra e per il solito nazionalismo fasullo?
Umanità incorreggibile. A parole sosteniamo la pace, ma nei fatti i nostri valori più radicati sono ancora quelli dell'aggressività, della competitività, della terra, del sangue e della nazione. Sono questi i valori che inculchiamo nelle giovani scimmie che alleviamo.
Al di là delle chiacchiere, come insegniamo ai nostri figli a vincere dentro di loro l'aggressività e la volontà di potenza e a trovare la non-violenza, la pace interiore? Con le prediche dei preti?

lunedì 3 marzo 2014

La grande bellezza

Siamo contenti che "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino abbia vinto l'oscar come miglior film straniero.
Peccato che il film documenti inequivocabilmente la decadenza di una classe di ricchi nullafacenti che niente hanno a che fare con la gente comune... maschere senz'anima che si aggirano tra meravigliosi ruderi del passato senza sapere che fare della propria vita. Essendo una rappresentazione dell'Italia d'oggi, spuntano dappertutto preti sontuosamente addobbati... sotto la cui tonaca non c'è rigorosamente niente.

sabato 1 marzo 2014

Gli irresponsabili

Negli ultimi decenni gli italiani si sono addormentati, lasciandosi governare da gaglioffi che, per farsi gli affari propri, sono stati del tutto indifferenti a ciò che sarebbe successo in futuro.
    Adesso il loro risveglio è amaro. E cercano di dare la colpa a tutti tranne che a se stessi; e di nuovo sono alla ricerca dell'ennesimo «uomo della provvidenza» che li salvi... insomma l'antico riflesso clerico-fascista.
    Ma finché non si rimboccheranno le maniche e non si assumeranno, uno per uno, le loro responsabilità individuali, non usciranno dalla palude.