domenica 27 dicembre 2015

La farsa del potere

Dire che questa è la società dello spettacolo è notare un dato di fatto. Tutti i leader, dai politici al Papa, stanno ogni giorno in televisione a ballare e cantare e a raccontarci balle.
Che il potere sia semplice rappresentazione, gesto e parola è più che evidente, ed è un’antica faccenda, una quasi nobile pagliacciata. Chi comanda, forse, non si rende conto dello spettacolo velleitario e penoso che offre a chi non cede alla propaganda e guarda queste scene come parte di una carnevalata. I potenti si riuniscono in vertici, prendono decisioni e soprattutto parlano parlano…
È sempre stato così. E non cambia mai niente: i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sono sempre più poveri. E che ne è dei provvedimenti contro l’innalzamento delle temperature? Enzo Bianchi, priore di Bose, dice che tutti i governi sono inginocchiati al mercato. Sì, anche la Chiesa.
Però il problema è che oggi, come scrive “Critica liberale”, questa non è più la società dello spettacolo, ma dell’avanspettacolo.

Siamo cioè precipitati da una rappresentazione fittizia ad un’esibizione farsesca, che non solo non aiuta nessuno, ma, non decidendo nulla di significativo, fa danni.

giovedì 17 dicembre 2015

I familisti

Sappiamo che l’italiota è un familista per definizione. Non si muove da solo, ma in gruppo. E il suo gruppo di base è la famiglia.
Così, quando è in una posizione di potere, favorisce smaccatamente i familiari, gli amici, le mogli, le amanti, le persone del suo giro sociale, e se ne frega di tutti gli altri, che sente come estranei se non come nemici.
Forse non c’è un politico in Italia che non faccia affari in questo modo. Indifferente a questioni di merito e di competenza.
Perfino le banche lavorano così: concedono prestiti non in base a criteri oggettivi, ma in base a criteri del tutto soggettivi. Favoriscono i familiari, gli amici, gli amici degli amici, gli amici del partito o gli amici del movimento di cui fanno parte - politico, religioso, massonico, mafioso, ecc.
Ma, con questi criteri, non si va lontano. E, prima o poi, arriva la crisi.
Come fare ad uscire da questa primitiva, obsoleta e provinciale mentalità clanica?
È difficile: dovremmo favorire una cultura del merito e dell’imparzialità. Dovremmo combattere il settarismo.
Ma la faziosità è proprio un’altra delle caratteristiche italiche.
E allora?
Forse trovare politici e amministratori… orfani.


lunedì 30 novembre 2015

La guerra del crocefisso

In Italia si riaccende la guerra del crocefisso. Un preside di una scuola di Rozzano ha osato eliminare presepe e crocefisso per rispetto della laicità della scuola ed ecco che si presentano esponenti della destra con in mano presepi e crocefissi, entrano nelle classi mente si svolgono le lezioni e fanno propaganda politica.
Sarebbe ora che i nostri bambini fossero lasciati crescere senza questa propaganda politico-religiosa. Se un giorno entrassero musulmani con in mano la mezzaluna, che cosa diremmo?
La scuola dovrebbe essere laica sul piano politico e sul piano religioso, e non vi dovrebbero entrare né simboli religiosi né politici populisti.
Chi difenderà i nostri figli da chi li vuole condizionare in questo modo spudorato? Lasciamo che si formino da soli un loro giudizio, senza costringerli ad adottare un’ideologia precostituita.

Il rispetto per i bambini – ecco che cosa manca in questo paese.

lunedì 23 novembre 2015

La natura del potere religioso

Non c’è una religione migliore o più buona delle altre. In quanto religioni organizzate, sono tutte ugualmente violente e pronte ad essere intolleranti: islam, cristianesimo, giudaismo, induismo, buddhismo, ecc.
Quando uno Stato abbraccia ufficialmente una religione, state tranquilli che diventa autoritario.
Guai ai paesi in cui alla religione viene dato il potere temporale. Diventano teocrazie mostruose.
Guai a far uscire la religione dall’ambito privato e farla arrivare al potere politico.
Si raccontano tante sciocchezze, per esempio che il cristianesimo sia all’origine del riconoscimento dei diritti universali dell’uomo. Ma quando mai? I diritti dell’uomo sono nati dall’Illuminismo e stati strappati al totalitarismo religioso, che li ha sempre avversati.
Guai alle religioni dei sacerdoti, che diventano macchine di privilegio e di indottrinamento forzoso e sistematico. Gesù non era un sacerdote, Maometto non era un sacerdote, Mosè non era un sacerdote…
In Italia, Papa Francesco viene sbandierato ogni momento nei giornali, nei telegiornali e nei giornali radio come se fosse la bandiera della tolleranza, della mitezza, della moderazione e della democrazia. Ma provate a chiedergli il riconoscimento di certi diritti fondamentali, che non sono ancora stati accettati per l’opposizione della Chiesa (unioni civili, fecondazione eterologa, eutanasia, matrimoni omosessuali, ecc.) e vedrete saltar fuori la sua vera natura, la vera natura del sacerdote, di ogni sacerdote.

D'altronde, come dice bene oggi Ezio Mauro e come rivela bene la recente fuga di notizie ad opera di due giornalisti, in Vaticano non c'è neppure la libertà di stampa.


Non esiste una religione libertaria. Ciò che è basato sulla fede, sulla tradizione, sui dogmi e sull’istituzione di una casta vuole imporre, non lasciare libertà di scelta.

giovedì 12 novembre 2015

Preti affaristi

Si scoprono gli altarini – è il caso di dirlo. Sempre più prelati, abati, cardinali, monsignori e parroci vengono colti ad utilizzare i soldi della beneficenza per comprarsi appartamenti, vestiti, viaggi, mobili, droga o, più semplicemente, per far denaro. Eh, sì: mentre il Papa predica una Chiesa povera, si moltiplicano gli esempi di gente che, persa ogni fede, si serve della religione per far carriera e per arricchirsi.
Niente di nuovo. La Chiesa è sempre stata così.
Del resto, in un ambiente – quello italiano – in cui la corruzione è diffusa e l’onestà è un’eccezione, volete che la Chiesa sia immune e pura?

Il problema, semmai, è di capire quale sia la causa e quale l’effetto. La Chiesa è corrotta perché vive in un’Italia corrotta o l’Italia è corrotta perché è dominata da una Chiesa corrotta?

venerdì 6 novembre 2015

Menti governative

Tutti hanno visto le colline di Messina franare in un mare di fango. E il governo cosa decide?
Di costruire un ponte sullo stretto di Messina.
Che ci sia stato un concorso per mandare al governo i più idioti?

È vero che dobbiamo arricchire le mafie di Sicilia e di Calabria, ma troviamo un mezzo meno rovinoso.

mercoledì 4 novembre 2015

Lo scandalo della Chiesa

Ormai lo spettacolo che ci dà quotidianamente la Chiesa è indecoroso.
Tutti vedono le trame e gli intrighi che avvengono in Vaticano, con spie e documenti trafugati.
La Corte dei Conti stigmatizza la legge sull’otto per mille che è concepita per regalare più di un miliardo di euro alla Chiesa, una legge che non ha controlli e che adotta massicce e sproporzionate campagne pubblicitarie.
Questo fiume di denaro affluisce ad una Chiesa che trabocca già di denaro e che lo spende malamente. Le attuali lotte all’interno della curia vertono in realtà sull’uso spregiudicato degli immensi patrimoni accumulati. Si pensi che solo a Roma, la Chiesa ha un patrimonio edilizio di quattro miliardi.
Lo stesso Papa confessa che è tutto fuori controllo. Risulta perfino che il sessanta per cento delle offerte fatte in Argentina viene investito in fabbriche di armi.
Dopo lo scandalo IOR (Istituto per le opere religiose), ecco lo scandalo APSA (Amministrazione patrimonio della sede apostolica) che, secondo gli stessi ispettori vaticani, avrebbe riciclato denaro sporco, abusato di informazioni privilegiate e manipolato il mercato.
Come se non bastasse, i soldi dati dagli sprovveduti per opere di beneficenza vengono spesso dirottati dai prelati per costruirsi dimore lussuose (come quella del cardinal Bertone), per comprare vestiti eleganti, per viaggi e per mobili di lusso.
Adesso, per il Giubileo, ordinato dal Papa senza preavviso e senza consultare le autorità dello Stato, Roma si trova costretta a sborsare milioni di euro per organizzare l’evento.
Potremmo continuare con lo scandalo degli insegnanti di religione, pagati dallo Stato ma scelti dai vescovi, per concludere che è difficile trovare oggi un organismo sia più corrotto della “santa” sede.




giovedì 29 ottobre 2015

Roma corrotta

Il magistrato anticorruzione Cantone ha dichiarato che, mentre Milano ha reagito ai tentativi di corruzione, Roma non ha gli anticorpi necessari.
Non mi meraviglio. I romani si sono abituati, ormai da secoli, alla corruzione.
Sono stati sudditi di uno Stato della Chiesa che li ha abituati a ogni genere di ignominia e di putrefazione. Mai una ribellione, mai una rivolta. Accettano tutto come se fosse inevitabile.

Ma, se un popolo non ha la dignità di ribellarsi ai corrotti, vuol dire che se li merita.

martedì 20 ottobre 2015

Il sabotatore

Nessuno avrebbe voluto vedere in prigione lo scrittore Erri De Luca. Ma non è vero che il fatto (l’incitamento alla violenza) non sussista. Il fatto sussiste, eccome!
Ha incitato a sabotare i lavori per la costruzione della nuova ferrovia ad alta velocità in val di Susa. Come scrittore, dovrebbe sapere benissimo che sabotare indica anche un’azione violenta; non si tratta di semplice disturbo o di boicottaggio; si tratta di danneggiare, di rovinare, di far saltare in aria.
Di cattivi maestri, in passato, ne abbiamo già avuti alcuni; e hanno provocato molti morti.
Se qualche scalmanato, incoraggiato anche dalle parole di Erri De Luca, costruisse un ordigno per sabotare la ferrovia e saltasse in aria o uccidesse qualcuno, lui avrebbe le sue responsabilità.

Non si dice che ne uccide più la penna che la spada?

domenica 18 ottobre 2015

La Papessa

Il Papa proclama santi per la prima volta una coppia di sposi.
Bergoglio non sa più che cosa inventarsi per stare alla pari con la modernità. Ma ha ancora molta strada da fare.

Deve far santo un omosessuale dichiarato, deve permettere ai preti di sposarsi e deve consentire anche alle donne di diventare vescovi e papesse.

martedì 13 ottobre 2015

Ladri di Stato

Dopo gli assessori ladri scoperti a Roma, ecco gli assessori ladri scoperti a Milano. Ormai ci siamo abituati.
Il vero miracolo non sarebbe trovare i ladri che stanno nelle amministrazioni pubbliche, ma trovare qualcuno che non si approfitti della sua posizione, del suo piccolo o grande potere per arricchirsi, sistemare amici e parenti e rubare i soldi pubblici.
Evidentemente, gli italiani, allevati nell’educazione cattolica, sono convinti che rubare allo Stato e alle Regioni sia non solo lecito, ma doveroso. D’altronde, fra qualche mese s’inaugura il Giubileo e tutti saranno perdonati!
Il vicepresidente della Regione Lombardia, arrestato oggi, è quello che, piantando un albero nel Giardino dei Giusti a Gerusalemme, paragonò la persecuzione degli ebrei alla persecuzione subita da Berlusconi.

D’altronde, nel maggio 2014, durante la campagna elettorale per il sindaco di Arconate, dichiarò candidamente che aveva fatto parecchie raccomandazioni.

mercoledì 30 settembre 2015

Organizzazione teutonica

Sappiamo che i tedeschi sono più seri e più organizzati di noi, nel bene e nel male.
Noi rubacchiamo sulla sulla spesa pubblica, facciamo la cresta. Ma i tedeschi non si limitano a venderci qualche pacco taroccato: con le loro auto hanno truffato il mondo intero.

Tutto un altro stile.

sabato 26 settembre 2015

I conservatori

Possiamo fermare la crescita? Possiamo fermare il tempo? Possiamo fermare l’infanzia, l’adolescenza, la giovinezza, la vecchiaia? Possiamo fermare la morte?
Possiamo fermare il moto della Terra e delle stelle? Possiamo fermare il divenire cosmico?
Che senso hanno dunque i conservatori? Tutto deve cambiare, andare avanti e rinnovarsi.
I conservatori saranno sempre sconfitti.
In Italia, tra i più conservatori, ci sono i leghisti, che in questi giorni vorrebbero impedire alle scuole lombarde di insegnare la teoria del “gender”.
Vorrebbero negare la verità scientifica: che in ogni uomo si trova una donna e che in ogni donna si trova un uomo. Vorrebbero che esistessero solo maschi-maschi e femmine-femmine (tutte caricature). Vorrebbero negare l’evidenza, vorrebbero ritornare a idee ottocentesche. Vorrebbero che la famiglia fosse quella dell’antichità. Vorrebbero creare muri e discriminazioni.

Insomma, lottano contro i mulini a vento delle loro stesse ossessioni.

mercoledì 23 settembre 2015

Il compulsivo


Il leghista Roberto Calderoli presenta 82 milioni di emendamenti alla legge di modifica del Senato.

Nessuno produce come lui tante “porcate.”

Ma nessuno lo cura?
E nessuno gli addebita i costi della carta?

lunedì 21 settembre 2015

Le colpe dei popoli

Per liberarci di Assad, stiamo distruggendo la Siria; per liberarci di Gheddafi, abbiamo distrutto la Libia; per liberarci di Hitler, abbiamo distrutto la Germania; per liberarci di Mussolini, abbiamo distrutto l’Italia…
Quando un popolo cade o si consegna nelle mani di un dittatore o di un autocrate, sarà impossibile liberarlo se non distruggendo gran parte dello stesso popolo. Per liberarci di uno di questi despoti, di un solo uomo, dobbiamo mettere a ferro e a fuoco l’intero paese.
Ma il problema è che il popolo è il primo responsabile. Perché si è fatto sedurre, perché si è affidato ad un accentratore, ad un prepotente, ad uno che si credeva un Padreterno insostituibile. In Italia, per liberarci di Berlusconi, abbiamo subito i danni economici di una guerra durata vent’anni, e ancora oggi paghiamo.

La colpa è dei popoli che non sanno ragionare con la propria testa, di una cultura che non apprezza l’autonomia di giudizio del singolo e che cerca la salvezza in un solo uomo. La colpa è collettiva e si paga collettivamente.

venerdì 18 settembre 2015

Gli antiumanisti


La Lega non perde occasione per dimostrare la sua vera ragion d’essere: l’avversione verso i diversi e l’esclusione di chi non fa parte di una certa popolazione, circoscritta in un dato ambiente fisico. Pura territorialità, legge del sangue, primitivismo intellettuale.

Prima ce l’aveva con chi non era nato in Padania, cioè tutti gli altri italiani, e ora ha finalmente ha trovato un nemico più chiaro: i profughi, i migranti.

Naturalmente i leghisti si ritengono bravi cristiani.

Maroni elargisce soldi pubblici alle scuole dei preti e un sindaco leghista ha pagato di tasca propria i crocefissi da mettere nelle aule delle scuole pubbliche. Pensate un po’…

martedì 8 settembre 2015

Riforme papali

Papa Francesco rende più rapide e meno costose le procedure per dichiarare la nullità dei matrimoni celebrati in Chiesa.

Ma la dottrina resta sempre la stessa: si può far fesso anche Dio.

Distanze abissali

Certo c’è una bella differenza tra la Merkel che è disposta ad accogliere e ad integrare fino a cinquecentomila profughi l’anno e il nostro Salvini che vuole cacciarli, come i fascisti ungheresi, e promuovere addirittura una class action dei comuni contro lo Stato per combattere l’accoglienza. Una distanza abissale, di tipo culturale, etico e intellettuale.

Chi nega e vuol cacciare o costruire muri è oltretutto un idiota, che non vede in questa crisi un’occasione per rafforzarsi. Infatti, l’altro non è solo il diverso; è anche colui che ci porta qualcosa di nuovo e di utile. Lo stupido lo combatte, l’intelligente lo utilizza.

mercoledì 2 settembre 2015

Presunzione di potere

Il Papa concede anche ai preti comuni la facoltà di assolvere per l’aborto.
Ma siamo sicuri che una persona abbia il potere di assolverne un’altra?
E non è questa la grande presunzione, il grande peccato, della Chiesa? Uomini che pretenderebbero di avere un potere divino. Lo dicevano già gli avversari di Gesù: “Tu che sei uomo, ti fai Dio” (Gv 10, 33).
Questo lavaggio della coscienza impedisce ai cattolici di sviluppare una propria coscienza personale. Abbiamo così ladri e assassini che, solo perché sono stati assolti da qualche prete, si sentono liberati della propria colpa.

Non è questa l’origine della corruzione nei paesi cattolici? Uomini senza coscienza.

martedì 1 settembre 2015

Miopia europea


La Corte di Strasburgo condanna l’Italia per l’espulsione di tre tunisini e non dice nulla sul muro che viene innalzato in Ungheria.

Mi sembra il caso di quello che vede la pagliuzza negli occhi altrui e non vede la trave nei propri.

lunedì 31 agosto 2015

Italia clericale

Si sa che in Italia non c’è nessun rispetto per chi la pensa diversamente dall’opinione dominante, per chi ha una fede diversa, per chi non si adegua al conformismo generale.
In campo religioso, lo spettacolo è vergognoso. Il sindaco di Bisceglie affida le chiavi della sua città ai santi patroni affinché convertano gli atei. Il sindaco di Rossano in Calabria vuole organizzare un processione per ringraziare Dio del fatto che la recente alluvione ha sì provocato danni per milioni ma non ha fatto vittime. La Regione Veneto stanzia quasi tre milioni di euro per i “cammini di fede” antoniniani. La regione Lombardia finanzia le scuole cattoliche e gli oratori. E così via.
Insomma, l’Italia clericale vuole convertire a forza tutti quanti, vuole con tutti i mezzi costringere i laici o i non credenti a farsi cattolici; e odia chi resiste. È un atteggiamento di violenza psicologica che ha una lunga tradizione: risale addirittura ai Vangeli, dove Gesù, nella parabola del convito (Luca 14,23), fa dire al “padrone di casa”: “Spingili a entrare (compelle intrare, in latino); frase che indusse sant’Agostino a sostenere che si poteva usare la forza per costringere la gente all’ortodossia.
Una delle tante eredità velenose del cristianesimo, che ancora oggi fa i suoi danni e produce il tipico autoritarismo dei fedeli che non distinguono tra laicismo e religione, fra Stato e Chiesa. I messaggi evangelici non sono solo inviti all’amore, ma anche alla discriminazione e talora alla persecuzione. Si vuole che tutti la pensino allo stesso modo e abbraccino le stesse credenze religiose. Si crede che le altre religioni o anche solo i dubbi o l’agnosticismo siano opera del Diavolo. Non si vuole che la gente pensi con la propria testa.
Ora, il bigottismo denota non solo ristrettezza mentale, ma anche avversione, odio e violenza.


venerdì 28 agosto 2015

Preziosi embrioni

In Italia una legge vieta di utilizzare a fini scientifici gli embrioni prodotti in più. E l’Europa ha detto che tutto ciò è lecito. Ma qual è l’alternativa? Che vengano buttati in pattumiera. Secondo me, è più dignitoso essere utili alla scienza che essere buttati in pattumiera.
Ad un certo punto, per far progredire la ricerca scientifica, è necessario lavorare sul corpo umano. E' sempre stato fatto così.
Se poi apprendiamo che i nostri laboratori, per studiare, fanno venire gli embrioni dall'estero, allora vuol dire che ci troviamo alle prese con la solita ipocrisia italica, circondata dalla mitologia cattolica della sacralità della vita umana, sotto cui si nasconde in realtà il solito oscurantismo.

sabato 22 agosto 2015

IL santo boss

Perché tanto scandalo per i funerali religiosi del boss romano?

Non sapevate che parte della Chiesa è mafiosa e fascista? Come scrive lo stesso Saviano, quella parrocchia romana andrebbe commissariata.

venerdì 21 agosto 2015

Il re di Roma

Dunque, nella basilica romana che aveva rifiutato i funerali religiosi al povero Welby, colpevole agli occhi della Chiesa di aver voluto abbreviare le proprie sofferenze, di aver voluto decidere di testa propria (l’unico organo che ancora gli funzionava in un corpo morto), di non aver voluto sottostare al sadismo religioso, di essersi ribellato alla presunta volontà divina, si sono celebrati i funerali di un boss mafioso, con tanto di pacchiane immagini sacre, un cocchio trainato da sei coppie di cavalli, petali di rose lanciati da un elicottero, prefiche pagate che si strappavano le vesti, la musica del Padrino e, naturalmente, la benedizione del prete.
Complimenti. Ogni volta che parliamo male della Chiesa, denunciando le sue aberrazioni, capita qualcosa che è ancora peggio, superando ogni fantasia.
Non c’è limite al marciume del cattolicesimo. È ancora la vecchia religione del potere, dei soldi, della mafia e dei don Abbondio.
La stessa che vediamo rifulgere nel solito convegno affaristico-religioso, a Rimini, di Comunione e Liberazione, che qualcuno ha ribattezzato Comunione e Fatturazione.
Nonostante Francesco, c’è poco da rinnovare. È sempre la stessa musica, corrotta moralmente.
E la cosa assurda è che questa gente vorrebbe fare la morale ali altri.


mercoledì 19 agosto 2015

Un popolo di servitori

Dalla fine dell’ultima guerra, siamo stati i servitori degli americani. Ora siamo i servitori anche della Germania. E del Vaticano siamo sempre stati schiavi.

Se fate un viaggio in Europa, scoprirete che tutti i camerieri sono italiani. Questo è il futuro degli italiani. Fare i camerieri degli altri popoli. Tutti ci riconoscono che nessuna sa servire come noi.

I nemici dell'Italia

I leghisti hanno una specie di riflesso condizionato: distruggere l’Italia. Da Bossi che voleva usare trecentomila moschetti a Salvini che vuole fermare tutto per tre giorni, vogliono comunque devastare il paese… per salvare il loro piccolo posticino, i loro miopi interessi.
Proprio come i preti, con cui Salvini polemizza.

Tutta gente che odia l’Italia e che vorrebbe vederla spezzata nel caos.

giovedì 13 agosto 2015

Traditori d'Italia

Sono cittadini italiani, ma fanno gli interessi di un altro Stato, e quindi sono dei traditori. Chi sono? Molti vescovi italiani che difendono a spada tratta non gli interessi dell’Italia, ma quelli del Vaticano.
Gli ultimi attacchi di mons. Galantino contro lo Stato italiano stanno a indicare il nervosismo della Chiesa, che vuole interventi sulle scuole private e si oppone alla regolamentazione delle unioni civili. Insomma, questioni di soldi, come sempre.
La Chiesa, che possiede alberghi a cinque stelle, 120 euro al giorno, 4 milioni di clienti l’anno, fatti passare per enti di beneficenza e quindi con agevolazioni fiscali, se la prende con lo Stato in materia di immigrazione. Ma perché non offre questi suoi resort agli immigrati?
L’Italia è piena di questi traditori: mafia, camorra, ‘ndrangheta… tutti seguono il modello della Chiesa: uno Stato nello Stato. Uno Stato che combatte l’altro Stato per ottenere soldi e privilegi. Del resto, la Chiesa ha fatto di tutto per ostacolare la nascita dello Stato italiano. Chiamò perfino l’esercito francese per trucidare i patrioti italiani.
Con la breccia di Porta Pia, finalmente fu spazzato via l’inutile Stato del Vaticano. Ma il fascismo, riconoscendo nella Chiesa un modello insuperato di autoritarismo, ne permise la ricostituzione. Il resto lo fecero i Costituenti e i governi democristiani e socialisti, che attribuirono alla Chiesa privilegi ingiustificati.

Il risultato è sotto i nostri occhi. Una Chiesa che combatte l’imbelle Stato italiano e che è pronta ad attaccarlo se osa contrastare il suo potere, i suoi beni, i suoi soldi.

mercoledì 12 agosto 2015

Le sanguisughe

Svegliare le coscienze non solo in senso spirituale. Spirito e materia non sono distinti. Dobbiamo svegliarci anche ai problemi pratici. Non ci serve una chiara visione puramente astratta, che non sia utile a risolvere i problemi concreti di questo mondo.
La gente non sa niente, non si informa. E già questo è un segno di ottusità spirituale. Non sa, per esempio, che la Chiesa in Italia grava in gran parte sulle spalle dei cittadini, credenti e non credenti. Grava sul piano spirituale, con le sue idee che perpetuano un mondo medievale, con i suoi valori arcaici, maschilisti, autoritari e antidemocratici; e grava sul piano materiale, facendosi mantenere con i soldi pubblici.
Dice di voler combattere la povertà, ma non fa nulla per non pesare sulle finanze dello Stato.
Abbiamo una legge che è una vera e propria truffa di cui la Chiesa, sempre pronta a condannare gli altri, dovrebbe vergognarsi.
Chi non seleziona “Stato” nella dichiarazione dei redditi, vedrà il proprio 8 per mille andare ridistribuito proporzionalmente alle religioni, dove il cristianesimo fa ovviamente la parte del leone.
Ma anche chi segna la casella “Stato” non sa che l’8 per mille potrebbe andare ad opere religiose, come alla ristrutturazione di chiese.
Nei paesi più evoluti (Germania e Svizzera, per esempio) si è capito che le varie chiese devono essere a carico dei loro fedeli, non di tutti i cittadini. È una questione morale.
Insomma l’italiano viene trattato come una vacca da ingannare e da mungere, da parte dello Stato e da parte della Chiesa.
Con quale autorità morale la Chiesa ci viene a parlare? Se una religione si è fatta Stato, deve mantenersi da sola, non farsi mantenere da un altro Stato.
La Chiesa che vuol fare la morale agli altri, vive in base a una legge immorale.
Abbiamo milioni di disoccupati anche perché dobbiamo mantenere migliaia di sanguisughe, politici e preti, che vanno d'accordo quando si tratta di spartirsi i soldi pubblici.


sabato 8 agosto 2015

Il paese del tradimento

In qualunque paese normale, i nemici ti stanno di fronte e, in politica, sono i tuoi avversari dei partiti di opposizione.

Ma, in Italia, terra delle congiure, dei veleni e dell’uno contro tutti, i peggiori nemici sono quelli del tuo stesso partito.

mercoledì 5 agosto 2015

Vacuità televisive

Adesso che la Rai ha eletto consiglieri e presidentessa, adesso che i politici hanno piazzato i loro scagnozzi, convenientemente pagati, speriamo che qualcuno si occupi dei programmi, mai scesi così in basso a memoria d’uomo. In questa estate non si vedono che invereconde repliche e un campionario incredibile di sciocchezze.

Immagino che tutti questi consiglieri si occuperanno di questioni politiche. Ma ci sarà qualcuno che si occupi della qualità di ciò che viene trasmesso?

giovedì 30 luglio 2015

Politici ladri

Mentre ci sono milioni di disoccupati, mentre le strade sono affollate di mendicanti, di che cosa si occupano i nostri politici?
Della legge sulle intercettazioni, che non riguardano il cittadino comune. Ma solo loro: i politici che non vogliono far sapere le loro malefatte.
In Italia non esistono politici che non rubino.

Se non altro rubano stipendi, vitalizi e privilegi del tutto immeritati.

mercoledì 29 luglio 2015

Gli impuniti

Quando il Pd ha lasciato “libertà di voto secondo coscienza” ai suoi parlamentari che dovevano decidere sull’arresto del senatore Antonio Azzollini, richiesto dalla magistratura per il fallimento della casa di cura Divina Provvidenza, l’esito era scontato.
Quando mai un parlamentare della casta ha dimostrato di avere una coscienza?

Ormai c’è una contraddizione in termini tra essere un politico ed avere una coscienza.

La nemesi del leghista

I leghisti del Canton Ticino pretendono un estratto della fedina penale ai sessantamila frontalieri italiani, quasi tutti provenienti dal comasco, per lo più leghista. Come ci si sente ad essere trattati come sud di qualcun altro? Eppure è esattamente questo il trattamento che i leghisti nostrani vorrebbero riservare ai meridionali, italiani e non.
Protesta lo Stato Italiano e protesta Maroni, il leghista presidente della Regione Lombardia.
C’è qualcosa di più stupido dell’ideologia leghista?

C’è sempre qualcuno che è più a sud di un altro.
E un giorno qualcuno, più a nord, potrebbe fare lo stesso con gli svizzeri. Attenti, dunque: chi di leghismo ferisce, di leghismo perisce. 

sabato 25 luglio 2015

La vera casta

Sono tutti amore e carità, ma, quando li toccano sui soldi, diventano vipere aggressive. Si tratta dei nostri vescovi che scattano di colpo non appena qualcuno vuol far pagare alle loro scuole (anche quelle lussuose con rette per ricchi) le tasse che non pagano.
Dove si vede che l’evasione fiscale è un nervo scoperto della Chiesa.
Dove si vede che i privilegi non sono quelli dei politici, ma anche quelli dei preti che dicono di occuparsi dei poveri ma si fanno casta a sé.

Certo, è una questione ideologica: vogliono mantenere il potere e dunque i relativi benefici.

domenica 19 luglio 2015

La palla al piede

Renzi dichiara che nel 2016 varerà la legge sulle unioni civili e subito la Chiesa si mette di traverso, dicendo che non è una priorità.
Ma per la Chiesa le riforme sociali non sono mai una priorità, perché si oppone a ogni tipo di riforma, ad ogni cambiamento che possa allentare la sua presa sulla società. Questo è appunto il significa del termine “reazionario”, opporsi ad ogni novità.
Qualcuno ha calcolato che soltanto rendendo legale la prostituzione e la cannabis, lo Stato potrebbe incassare 10 miliardi di euro.
Quanto ci costa la nostra cultura reazionaria e bigotta di origine cattolica? Non ci sono solo i costi diretti dei preti, delle chiese, delle scuole private, dei viaggi papali, degli insegnanti di religione, degli oratori e delle infinite evasioni fiscali della Chiesa, ma anche i costi indiretti dell’immobilismo e della mancata modernizzazione del paese.

Dal che si vede quale sia la vera palla al piede (anzi, allo stivale) dell’Italia.

sabato 18 luglio 2015

A sua immagine

Quando diciamo che Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza, sembriamo presuntuosi.
Ma, poi, vedendo con quanto violenza è stato creato il cosmo, ci ricrediamo. Sì, assomigliamo veramente al Dio dinamitardo.
Infine, osservando l’imprecisione, il pressapochismo e la disorganizzazione del tutto, concludiamo che Dio doveva essere italiano.

giovedì 2 luglio 2015

I più clericali

La Regione Lombardia, in mano alla Lega e a Comunione e Liberazione, fa di tutto per essere la più clericale possibile. E così stanzia 2,2 milioni di euro per finanziare, pensate un po’, gli educatori cattolici degli oratori.
Cioè, con i soldi di tutti, si foraggiano servizi confessionali. Di questa cifra, due terzi li metterà la Regione e un terzo la Regione Ecclesiastica Lombarda, organo amministrativo della Chiesa.
Insomma, non contenta di finanziare la scuola privata il quadruplo delle altre regioni, la Lombardia ora finanzia con i soldi pubblici anche gli educatori cattolici degli oratori, i quali devono avere un unico requisito: l’appartenenza ecclesiale.

Come si vede, il cattolicesimo italiano si mantiene non per virtù divina, ma in virtù degli innumerevoli esborsi di Stato e Regioni.

sabato 27 giugno 2015

Medioevo italico

Negli USA la Corte Supema stabilisce che i matrimoni gay sono validi in tutti gli Stati. E in Italia?

L’Italia è immersa nel bimillenario Medioevo cattolico. Niente si muove. Le coscienze sono addormentate.

mercoledì 24 giugno 2015

La forza della propaganda religiosa

Ascoltando i telegiornali, mi accorgo che si aprono spesso su quello che fa o che dice il Papa. E parlano del Papa molto di più di quanto parlino del Presidente della Repubblica. Sembra di essere, più che in Italia, nello Stato della Chiesa.
Questo è il cattolicesimo: pubblicità continua, propaganda. Una religione tenuta in vita artificialmente. Un tempo ci si serviva delle opere d’arte e di artisti come Michelangelo o Piero della Francesca. Oggi delle radio e delle televisioni.

Se nessuno ne parlasse, tutti i giorni, tutte le ore… scomparirebbe, come neve al sole.
Ma perché l'Italia si presta così volonterosamente a rendere questo servizio alla Chiesa, che in realtà ha sempre lavorato contro lo Stato? 
Perché in Italia non c'è senso dello Stato.
E perché non c'è senso dello Stato? Perché c'è senso della Chiesa.

martedì 23 giugno 2015

Roma mafiosa

Roma corrotta? Non è una novità. Dalla caduta dell’impero romano in poi, Roma è stata non solo corrotta ma anche –sotto la dominazione della Chiesa cattolica - miserabile.
Poi, ecco l’invenzione del Purgatorio.
Che cos’è il Purgatorio? Un luogo intermedio, una “zona di negoziazione” (come dice il sociologo De Masi), dove si possono scontare i peccati.
Secondo Le Goff, la concezione del Purgatorio si delineò quando fu necessario reintegrare i “peccatori di professione”, come i banchieri, gli strozzini e i mercanti, da cui dipendeva in ultima analisi la prosperità economica della città. Insomma, una questione di denaro.
Con l’istituzione dei Giubilei, i traffici economico-finanziari dei Papa si perfezionarono. E tutti poterono, con apposito esborso di denaro e con benefici delle casse della Chiesa, accedere alle indulgenze.
Da allora non è cambiato niente. Tra un po’ si celebrerà un nuovo Giubileo, di cui tutti i mercanti sono contenti perché sanno che faranno affari.
Questa idea del “fare affari con Dio” (in realtà con la religione) è il fondamento stesso della religione cattolica. A questo serve il Dio fattosi uomo: a mediare.
Volete che, con questa mentalità, Roma non sia corrotta – nell’animo?

Se i romani trafficano da secoli con Dio, volete che non traffichino con gli uomini?

sabato 13 giugno 2015

Realtà e fantasia

Mentre Papa Bergoglio celebra tutti i giorni i suoi fasti mass-mediatici e si prepara alla fiera del Giubileo, noi vediamo - di fronte all’odio e alla paura che ispirano i migranti - che essere cristiani non significa niente, è un semplice strato di vernice su i soliti impulsi istintivi, che hanno sempre la meglio. Altro che fratelli, altro che carità cristiana, altro che amore per il prossimo! La realtà è sotto i nostri occhi. Egoismi, muri, nazionalismi, barricate, respingimenti. Italia, Francia, Austria, Spagna, Germania, ecc., tutti popoli che si dicono cristiani. Del resto, non hanno fatto altro che muoversi guerra.
Vediamo che cosa sono le religioni: semplice retorica con cui qualcuno vorrebbe cambiare la natura umana.
Centomila scout ricevuti dal Papa in Vaticano. Ma non ne vedi uno a Lampedusa, a Ventimiglia o nelle stazioni di arrivo dei migranti.
Per modificare la natura umana, dovremmo ritornare all’origine e cambiare alcuni parametri.
Ma quelli li ha messi Dio.

Non solo Do non ci ha salvati. Ma ci ha perduti.

giovedì 11 giugno 2015

Corruzione spicciola

Quello che colpisce nei casi corruzione che saltano fuori di continuo è il loro infimo livello. Non siamo al livello di mafia, che perlomeno lavora in grande, ma a livello di bustarelle, di piccole tangenti, di mance, di oboli. Sembra che il politico o il funzionario della pubblica amministrazione sia disposto ad accettare anche pochi euro, tanto per arrotondare lo stipendio, tanto per fare un regalo alla moglie o all’amante. Si può anche scambiare il denaro con qualche servizietto. E non manca mai il politico che, prima tuona contro l’immoralità, e poi fa assumere qualche ragazza dall’amministrazione pubblica…naturalmente per bontà di cuore e pura amicizia.
Ma non è certo una novità. Par che sia un uso consolidato.

Il cittadino che mira a fare il politico o l’amministratore sa bene che cosa farà del suo piccolo posto di potere: se ne servirà per arricchirsi. Che cosa sarà mai il “bene pubblico”? Se ne è persa ogni nozione.

mercoledì 10 giugno 2015

Crac della Divina Provvidenza

A Trani, il crac della clinica vaticana “Divina Provvidenza”. Arrestati in dieci, fra cui due suore. L’accusa è associazione per delinquere e bancarotta fraudolenta.

Che sia il destino della Divina Provvidenza? Non solo non provvede più, ma ruba anche.

sabato 6 giugno 2015

IL faro d'inciviltà

È già successo in passato che, mentre gli Stati europei trovavano la loro autonomia e diventavano moderni, noi con il Concilio di Trento e la Controriforma, perdevamo il treno della storia, rimanevamo disuniti e soprattutto ci tagliavamo fuori dal pensiero più avanzato. Rimanevano sudditi, incapaci di pensare e di agire con la nostra testa.
Oggi, nonostante il successo delle leggi sul divorzio e sull’aborto, continuiamo a essere minacciati da questo faro d’inciviltà che è la Chiesa cattolica, il regno di ogni pensiero reazionario, di ogni sottomissione ai poteri.
I nostri politici, essendo per lo più persone ignoranti, non sono in grado di capirlo. E, non appena c’è una questione di etica o di diritti civili, sono risucchiati nella vecchia cultura cattolica, l‘unica che continua ad essere dispensata nelle nostre scuole, anche pubbliche.
Il risultato è che chi ci governa, deve spartire il potere con questo Secondo Stato, che non è un esempio di moralità, ma protagonista quotidiano di ogni genere di scandali. E il paese, corrotto ed oscurantista, è in mano a cricche mafiose.


venerdì 5 giugno 2015

Bande politiche

Il grande giornalista Indro Montanelli aveva detto che da noi la politica si fa per bande, non solo tra un partito e l’altro, ma anche all’interno di uno stesso partito.
Non se aveva in mente una frase di sant’Agostino:

“Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri?”

mercoledì 3 giugno 2015

Etica protestante e lassismo cattolico

Questo è il titolo di un prossimo convegno e mi sembra che riassuma l’origine della corruzione italica.
I paesi cattolici sono più corrotti dei paesi protestanti perché, mentre il protestante è abituato a fare i conti con la propria coscienza, il cattolico non sviluppa questa funzione e aspetta che un prete gli dica se ciò che ha fatto è un peccato o no. E può ricorrere in ogni caso alla confessione-assoluzione che gli libererà la coscienza.
Se poi aggiungiamo che il prete (interprete) è a sua volta corrotto… e che tutti e due sono abituati a trattare (magari barando) con un presunto Dio-Giudice, ecco il quadro della corruzione attuale, in particolare dell’indifferenza con cui si ruba allo Stato (considerato non il bene comune, ma res nullius).

Si noti che il mafioso ruba con soddisfazione allo Stato, ma poi è capace di finanziare la chiesa, la processione o il santo locale, convinto che con il denaro si possa comprare anche Dio o comunque avere un trattamento di favore. I soldi accumulati servono a questo: a corrompere uomini e dei.

lunedì 1 giugno 2015

La società liquida

Finite le elezioni regionali, siamo più confusi che mai. L’unica cosa certa è che la politica italiana rimastica sempre le stesse cose. Renzi ha perso il momento magico e, a forza di divisioni e di litigi, il suo partito è rientrato nei limiti tradizionali. Gli italiani sono divisi su tutto e l’unica cosa di cui sono convinti è l’odio verso chi governa. C’è infatti un divario incolmabile tra classe politica e cittadini comuni, tra necessità e interventi governativi, tra l’enormità dei problemi e la limitatezza delle decisioni. Tutti sono insoddisfatti, ricchi e poveri.
Ma ciò che colpisce è la rapidità dei cambiamenti. Si passa da un estremo all’altro con grande velocità. Dopo qualche mese finisce ogni luna di miele. E si cerca nell’opposizione ciò che il governo non ha dato. Si dirà che è il gioco della democrazia. Quando però il gioco diventa troppo rapido, una parte consistente dell’elettorato perde ogni fiducia e diserta le urne.
In effetti, i problemi con cui si confronta l’Italia hanno una dimensione mondiale, mentre le soluzioni adottate sono sempre locali, parziali e, tutto sommato, insufficienti.
Governare è difficile, perché ormai il paese ha rinunciato a parte della propria sovranità per entrare a far parte dell’Europa. Ma l’Europa, dominata dalla Germania, richiede sacrifici e regole talvolta troppo stringenti e soffocanti. Non si vede d’altronde che cosa potrebbe fare un paese piccolo come l’Italia di fronte a problemi di portata mondiale, come l’immigrazione, la globalizzazione e la difesa ambientale.

Resta l’eterno problema degli italiani: come essere uniti, come non litigare mentre fuori infuria la tempesta e c’è bisogno di interventi urgenti.

venerdì 29 maggio 2015

Santa legge

I giornali segnalano entusiasti che sono calate le attività illecite nel Vaticano. Infatti le “operazioni sospette” sono passate da 202 a 147.
Che cosa sono queste “operazioni sospette? Frode finanziaria, evasione, elusione, riciclaggio, finanziamento del terrorismo, ecc.

Insomma, con un ulteriore sforzo, anche lo Spirito Santo si metterà in regola con la legge.

lunedì 25 maggio 2015

Carità pelosa

Leggo sui giornali di oggi: scandalo Caritas a Pozzuoli - i pm indagano su una truffa da 4 milioni ai danni degli  immigrati e dello Stato.
Che sia vero o no, resta il fatto che molte onlus sono in realtà organismi che servono soprattutto a mantenere, non i poveri e i bisognosi, ma gli organizzatori stessi.
Insomma, la Caritas è molto brava a fare la caritas a se stessa.

Ma il discorso potrebbe essere allargato all’intera attività caritatevole della Chiesa. Che sembra essere più finalizzata a far propaganda religiosa e a far soldi che ad aiutare il prossimo.

domenica 24 maggio 2015

Bigotti italici

Dunque, anche la ultracattolica Irlanda ha votato sì al matrimonio fra gay. Tutti i paesi avanzati, tranne l’Italia, si sono aggiornati. E da noi?
Da noi la Chiesa impedisce ogni riforma, dimostrando che è proprio lei la catena al piede dello stivale italiano. È la cultura cattolica, conservatrice e reazionaria, che fa da ostacolo alla modernizzazione del paese.
Subito i ministri e parlamentari bigotti, incapaci di pensare con la propria testa, hanno messo le mani avanti. Per esempio, Alfano, il pessimo ministro dell’Interno, uno che ha fallito tutti i suoi interventi, uno che fa manganellare gli scioperanti ma lascia liberi i black bloc,  ha detto: “Sì alle unioni civili, ma no all’equiparazione al matrimonio!” E perché no, di grazia?

Ah già, perché così vuole il Papa.

venerdì 22 maggio 2015

La pagliuzza nell'occhio

"C'è un gran bisogno di un'etica istituzionale, oltre a quella privata: senza etica pubblica non si fanno buone leggi e se si fanno buone leggi non le si osservano". Lo ha detto il presidente della Cei, Angelo Bagnasco a conclusione dell'assemblea generale dei vescovi.
       Senti da che pulpito viene la predica. E l’esempio di etica pubblica da dove verrebbe? Dalla Chiesa dei pedofili, che vengono spostati da un posto all’altro, o dalla Banca del Vaticano che riciclava fino a ieri tangenti e capitali mafiosi?
E non è proprio questo esempio che ha reso gli italiani così corrotti?
Ormai Bagnasco è una specie presidente di un governo ombra. Non c’è provvedimento del governo cui non segua un suo commento: questa va bene, quello va male.

E, la cosa peggiore, è che ci sono di parlamentari microcefali, incapaci di pensare con la propria testa, che aspettano il giudizio della Chiesa per esprimere un’opinione. 

venerdì 8 maggio 2015

Caos italico

Che dire della Corte Costituzionale che dichiara illegittimo dopo due anni il blocco degli aggiornamento delle pensioni?
Che è il solito marasma italico. Dove non c’è mai certezza di niente.
Chi ha sbagliato? Il governo prima o la Corte adesso? Tutto appare improvvisato. Come le leggi e le tasse inventate all'ultimo momento, sull'onda dell'emotività.

Noi non abbiamo bisogno di nemici esterni: siamo i peggiori nemici di noi stessi, ci distruggiamo con le nostre stesse mani. Nella “patria del diritto” l’unica cosa certa è che tutto è incerto.

sabato 2 maggio 2015

Black bloc

Ormai sono uno stanco rituale, a tutto beneficio delle televisioni – che finalmente trovano qualcosa da far vedere agli annoiati telespettatori.

Credo che la migliore punizione per questi viziati figli della nostra borghesia sarebbe inviarli in Nepal o in altri luoghi del genere ad aiutare i terremotati. Capirebbero quali sono i valori che contano nella vita. E la smetterebbero di distruggere quel poco che abbiamo faticosamente costruito.

venerdì 1 maggio 2015

Primo maggio

Oggi è la festa dei lavoratori – nel senso che a molti lavoratori italiani è stata fatta la festa. Mai abbiamo avuto tanta disoccupazione: le statistiche sono spaventose.
La crisi nasce da una serie di fattori: la globalizzazione, che ha portato una concorrenza feroce tra un paese e l’altro, l’unione europea, che ha imposto politiche restrittive sbagliate, e il nuovo capitalismo finanziario, che non produce più lavoro ma solo utili a chi investe e specula. Da qui l’aumentata distanza tra i pochi ricchi e i molti poveri. Siamo al neo-feudalesimo.
E l’Italia, nel suo piccolo, che fa? Litiga. Ogni giorno in Parlamento scoppia una bagarre, non sulle politiche del lavoro (come ci si aspetterebbe), ma sulla legge elettorale.

Ora, la legge elettorale e la riforma del Senato sono certamente punti importanti. Ma resta la sensazione che i politici lottino tanto non per risolvere la crisi del lavoro, ma per spartirsi meglio le poltrone e le prebende.

sabato 25 aprile 2015

La liberazione

Oggi si celebra il settantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo. Ma non si tratta solo di liberarsi di una dittatura o di un’oppressione politica, ideologia e militare.
Il processo di liberazione è molto più profondo.
Dobbiamo liberarci dalle opinioni, dai luoghi comuni, dal pensiero convenzionale, dai tanti condizionamenti. Ci sembra di essere liberi, ma non lo siamo. Continuiamo ad essere oppressi dai pregiudizi, dalle credenze infondate, dalla potenza dei media, dalle paure irrazionali, dai comportamenti meccanici.
Se è relativamente facile liberarsi da un nemico esterno, è molto più difficile, ma altrettanto doveroso, liberarsi dal nemico che portiamo dentro di noi, dalla nostra parte oscura e oscurantista.

Dobbiamo renderci conto di essere comunque degli schiavi. E che solo la consapevolezza può liberarci.

venerdì 10 aprile 2015

Persecuzioni religiose

Oggi leggo che una scuola USA rifiuta un professore perché gay. Nello stesso tempo il Vaticano non accetta l’accreditamento dell’ambasciatore francese perché è omosessuale.
La Regione Lombardia (in mano ai cattolici) è stata condannata dal Consiglio di Stato perché aveva messo a pagamento la fecondazione eterologa (osteggiata dalla Chiesa)…
E questa sarebbe la “religione dell’amore?”
Ma il Papa non aveva detto: “Chi sono io per giudicare?”

Non solo giudicano, ma discriminano, puniscono, perseguitano.

lunedì 6 aprile 2015

Il condizionamento religioso

Non è vero che il concetto di Dio – Dio come Persona, non come un principio o un’energia impersonale - sia naturale. È un prodotto mentale. Noi lo mettiamo in testa ai bambini parlandone loro fin da piccoli.
Ma, se prendessimo un gruppo di bambini e li allevassimo in un’isola deserta eliminando ogni riferimento culturale a Dio, loro non ci penserebbero – soprattutto non penserebbero mai ad un Dio storico, ad uno degli Iddii delle religioni.
Ci sono culture dove questo concetto non esiste.
Il Italia condizioniamo immediatamente i bambini con tale concetto – ed è per questo che la Chiesa fa di tutto per inserire l’insegnamento della sua dottrina negli asili e nelle scuole. A quel punto i bambini sono costretti a fare i conti con questa idea… fino a che diventeranno dubbiosi, indifferenti o atei, di fronte all’evidenza che Dio non c’è o non li aiuta (ma anche gli atei faranno comunque riferimento al concetto). Insomma non si sfugge al condizionamento culturale. Il che avviene in tutto l’Occidente cristiano, nel mondo musulmano e nella cultura induista.
Sarebbe ora che decondizionassimo le menti dei nostri figli. Ma ormai il “peccato originale” è stato commesso (dai preti) e ritornare allo stato di naturalezza è difficile. È necessario lavorare con contro-idee e con lo sviluppo di una retta visione e della consapevolezza, che siano in grado di far vedere come noi crediamo a ciò che la cultura ci spinge a credere.


Finanziamenti illeciti

Credevamo di aver eliminato il finanziamento pubblico alla politica. Ma oggi scopriamo che, attraverso le fondazioni, viene incoraggiato il finanziamento privato ai politici. La cosa in sé non sarebbe sbagliata, se fosse obbligatorio pubblicare gli elenchi dei finanziatori, in modo da verificare se ottengono favori in cambio.
Ma, guarda caso, da noi questo è vietato dalla legge (fatta dai politici).
Insomma, in Italia, gli odioso privilegi dei politici e le loro ruberie occulte non finiscono mai.

Un solo consigliere pugliese ha rinunciato, di recente, ad un vitalizio di quattromila euro al mese dicendo che era ingiusto. E gli altri? Incassano senza fiatare. Del resto, da noi si è sempre detto che la politica serve a questo: a far soldi con facilità.

domenica 5 aprile 2015

Protestanti e cattolici: religione e corruzione

È noto che esiste uno stretto rapporto tra religione e corruzione, e tra religione e sviluppo economico. Facciamo per esempio un confronto tra Germania, patria del protestantesimo, e Italia, patria del cattolicesimo. Tutti vediamo che i tedeschi hanno più senso dello Stato e sono più ligi al dovere, più ordinati e più onesti, e tutti vediamo che gli italiani non hanno senso civico e sono più disordinati e corrotti. Come mai? Qual è il rapporto con le rispettive religioni?
 Basta conoscere come ebbe origine la Riforma protestante. Era l'epoca in cui la Chiesa cattolica vendeva le assoluzioni a buon mercato. Che cosa significa? Che dietro un corrispettivo di denaro, la Chiesa prometteva uno sconto sui peccati commessi o addirittura la salvezza. In pratica, pagando, il peccatore credeva di assicurarsi una certa indulgenza da parte di Dio.
 Pensandoci bene, solo l'idea di un simile scambio, di una simile compravendita, desta orrore. Offrendo soldi alla Chiesa, si credeva di ottenere un trattamento di favore. Ovviamente Lutero ne fu scandalizzato, fu scandalizzato dai mille esempi di bassezza e di corruzione della Chiesa cattolica, e da lì nacque l'iniziativa della Riforma protestante. Riforma che introdusse un rigore morale sconosciuto fin allora tra i cattolici. Per i "protestanti" nessuna Chiesa poteva mediare il rapporto tra l'uomo e Dio: ognuno diventava il sacerdote di se stesso, ognuno doveva esaminare se stesso e le proprie azioni, ognuno doveva sviluppare una propria coscienza.
 Il cattolico non ha mai assorbito simili principi; per lui la Chiesa e i preti sono i mediatori ufficiali, e lui non deve farsi nessun esame di coscienza, non deve sviluppare nessuna consapevolezza. Basta a tutto il sacerdote, che gli può tranquillamente fare sconti sulla pena eterna o assolverlo dai suoi peccati. È il principio della de-responsabilizzazione, di cui vediamo i devastanti effetti nella vita quotidiana degli italiani.
 Quando per esempio un politico o un funzionario ladro viene colto con le mani nel sacco, non si sente responsabile: in fondo rubava denaro dello Stato, cioè di tutti, cioè di nessuno. Non gli viene in mente l'idea che quel denaro sia stato pagato dai cittadini con enormi sacrifici. E lo stesso avviene con l'evasione fiscale: non c'è senso di responsabilità, non c'è consapevolezza. Solo ora, incomincia ad affacciarsi un barlume di coscienza. Ma, intanto, il debito pubblico è esploso.
 Nella coscienza italiana c'è ancora la convinzione che basti pagare per mercanteggiare con Dio. E le donazioni dei ricchi alla Chiesa vengono spesso fatte con questa intenzione: se offro tanti soldi alla Chiesa, questa metterà una buona parola... E la Chiesa lo lascia credere in un modo o nell'altro: tu paga, io medio. Ma, in realtà, l'intera vita pubblica italiana si basa su questo intrallazzo. Non si trova un lavoro se non conosci qualcuno, non puoi fare affari se non ungi certe ruote - ci vuole sempre il mediatore. Ecco dunque il rapporto tra religione, livello di moralità e consapevolezza.
 Nella testa del cattolico, Dio proprio non esiste, è lontanissimo. Ma esiste questa strana struttura, la Chiesa , tutta fatta da uomini con i quali si può sempre trattare.