lunedì 27 settembre 2010

L'unione fa la forza?

Ci sono animali che individualmente sono stupidi, ma che collettivamente sono intelligenti: per esempio le api. E ci sono popoli che individualmente sono intelligenti, ma che collettivamente diventano stupidi: per esempio gli italioti.

sabato 25 settembre 2010

Federalismo italiota

Tutti hanno sotto gli occhi che cosa intendano alcuni italioti della non meglio identificata "Padania" per federalismo: scuole padane, banche padane, inni padani, simboli padani, insegnanti padani e così via.


A questo punto ci saremmo aspettati una sollevazione generale. Ma l'ignavia dell'italiota è nota da tempo - dal tempo degli staterelli che non contavano niente e che erano sempre dominati dagli altri Stati che conoscevano bene l'importanza di avere una grande unità nazionale. Non gli italioti: non l'hanno ancora capita, e vorrebbero ritornare a quegli inutili staterelli. Provincialismo insuperabile? Faziosità? Stupidità collettiva?

E' proprio vero che, se l'Italia è stata fatta, rimangono ancora da fare gli italiani. Purtroppo, circolano ancora quei vecchi italioti.

giovedì 23 settembre 2010

L'eterno italiota

Gli eterni italioti sono quelli che litigano su tutto con gli altri italioti, che vedono solo il microscopico interesse del loro territorio e che alla fine si fanno dominare dagli stranieri. Oggi abbiamo visto la riedizione di questa situazione nelle vicende della più grande banca italiana, dove gli italiani si sono fatti la guerra e, naturalmente, hanno lasciato il comando ad un austriaco. Bravi!
Anche lo spettacolo dei politici che litigano tutto il giorno su problemi personali, odiandosi a morte, fa parte della faziosità dell'eterno italiota, incapace di vedere al di là del proprio naso. Bravi! Continuate così. Alla fine dovremo rivolgerci a uno straniero per farci governare.

mercoledì 15 settembre 2010

"Fratelli d'Italia"

Ci vorrebbe Freud per capire perché gli italiani odino tanto se stessi: qualcosa di patologico, forse speranze disattese, forse complessi i inferiorità, forse il ricordo di un grande passato svanito e l'incapacità di essere una grande nazione, certo mancanza di autostima, certo il disastro della seconda guerra mondiale, certo le continue interferenze della Chiesa (uno Stato nello Stato). Eppure esistono nazioni molto più arretrate che non odiano tanto se stesse...Resta il fatto che l'espressione "all'italiana" da noi significa una cosa fatta male, fatta con i piedi. Quando perciò i leghisti cercano di dissolvere l'unità nazionale e sputano sulla bandiera nazionale non sono affatto diversi dagli italiani - come si illudono di essere - ma sono gli arci-italiani, il prodotto perfetto di questa Italia schizofrenica che odia se stessa.


L'odio degli italiani per i "fratelli d'Italia" risale all'epoca in cui esistevano tanti staterelli che si alleavano con questa o quella potenza straniera per combattere gli altri. Uno sport che non è mai finito e che si riproporrebbe se il paese si dividesse in due o tre Stati. Durante la fine dell'ultima guerra mondiale, una parte degli italiani era alleata con i tedeschi e un'altra era alleata con gli anglo-americani - e naturalmente le due parti si sparavano a vicenda. In seguito la divisione si è riproposta tra gli italiani che si riconoscevano negli USA e quelli che si riconoscevano nell'URSS: per fortuna non siamo arrivati allo scontro finale. Ma il pericolo è sempre lì. Anche le ultime vicende della vedetta libica che ha sparato al peschereccio italiano rientra nella categoria "l'amore dei fratelli d'Italia"; infatti non solo la vedetta era stata venduta dall'Italia alla Libia, ma era anche assistita da militari italiani.

Credo che perfino buona parte del recente terrorismo rientri in questa categoria: italiani che ammazzano altri italiani, al servizio di qualche Stato estero.

Sì, ci vorrebbe Freud...per capire gli italiani.