martedì 28 maggio 2013

Chiedilo ai medici cattolici

Grazie ai cattolicissimi (e furbissimi) medici italiani, che fanno obiezione 8 su 10, gli aborti clandestini sono in grande aumento. Complimenti! Così si cura la salute pubblica.

L'errore del Grillo

Beppe Grillo se la prende con gli elettori. Ma deve prendersela con se stesso. Gli era stata offerta un'occasione d'oro per fare politica e cambiare le cose: se l'è fatta sfuggire. Certi treni passano una sola volta e bisogna essere pronti a saltarci sopra.
Oltretutto, in Italia, non c'è tempo da perdere.

giovedì 23 maggio 2013

Matrimoni gay

C'è un tizio che in Francia si è bruciato vivo per protestare contro i matrimoni gay. Povero ingenuo! Non aveva capito che il modo migliore per distruggere la "gaiezza" degli omosessuali è legarli con le pesanti catene del matrimonio.

Il genio italico del male

Beato il paese che non ha bisogno di eroi, si dice. L'Italia invece ne ha un gran bisogno, dato che lo Stato o funziona male o è complice degli assassini. Riesaminando quello che è successo in Sicilia con le stragi di mafia, si rimane colpiti dall'incapacità dello Stato di difendere i suoi uomini, nonché dall'ingegno di tanti criminali che sono stati capaci di uccidere chi volevano e di far saltare in aria case e autostrade. Peccato che tanti sforzi siano stati messi al servizio del male.
Italia, paese di poeti, di santi e di navigatori... sì, ma anche di feroci assassini.
Certo, molti responsabili degli omicidi di mafia sono stati arrestati. Ma quanti morti ci sono voluti! E chi può risarcire tante vite spezzate? Resta un divario incolmabile tra chi uccide e chi incarcera. E resta il fatto che i referenti politici dei mafiosi non sono stati puniti e che la mafia si sta estendendo in tutto il paese. Chi ha vinto la guerra tra mafia e legalità?

venerdì 17 maggio 2013

Germania kaputt!

La Germania ha già distrutto due volte l'Europa. Ed ora sta facendolo per la terza volta - non più con gli eserciti, ma con il rigore economico. I danni che abbiamo già subito con questa sudditanza sono pari alla perdita di una guerra.

Le cene di Silvio


Secondo le ammissioni di Ruby, le "cene eleganti" in casa di Berlusconi consistevano nel far sfilare la Minetti vestita da suora, che poi si spogliava, e nel far travestire qualche altra ragazza da Boccassini. Anche lasciando perdere gli eventuali rapporti sessuali con una minorenne, questo sarebbe il leader che milioni di italioti vorrebbero avere. Mah!
Siccome le ragazze presenti erano ogni volta circa una ventina, e venivano pagate due/tremila euro, Silvio sborsava ogni sera da quarantamila a sessantamila euro. Certo, non è da tutti.

Pedofili di Dio


Cambiano i Papi, ma la Chiesa resta sempre la stessa: una vecchia struttura marcia che avrebbe la pretesa di salvare gli altri ma non è in grado nemmeno di salvare se stessa. Avete visto che terribile punizione è stata comminata al cardinale scozzese O'Brien, colpevole di aver violentato ripetutamente almeno quattro ragazzini affidati alle sue cure? Qualche mese di sospensione. E il bello è che la nostra stampa, l'italica stampa sempre clericale, ha presentato questo mite provvedimento come la nuova tolleranza zero della Chiesa. Qualche Ave Maria, qualche Padre nostro e un po' di ritiro "spirituale" in un convento. Eppure per la giustizia civile un reato del genere prevede fino a 12 anni di carcere. Ah, com'è materna questa Chiesa, com'è comprensiva! Non condanna mai nessuno... Sarà per questo che è piena di delinquenti.
Quando firmerete per l'8 per mille, ricordatevi che i vostri soldi potrebbero andare agli avvocati incaricati di difendere i preti accusati di pedofilia e di altri abusi sessuali.

martedì 14 maggio 2013

Il pericolo italiano


Già nel settecento Helvétius scriveva: “L'esperienza ci mostra che quasi tutte le questioni morali e politiche non vengono decise con la ragione, ma con la forza. Se è vero che l'opinione è regina, è questo alla lunga il regno dei potenti che governano l'opinione.” Non se se è chiaro. Dice semplicemente che chi plasma l'opinione pubblica ha in mano le leve del potere. Ora, in Italia, abbiamo un signore, l'uomo più ricco di tutti, che ha in mano tre televisioni e numerosi giornali. Siccome è stato sottoposto a vari processi, l'uno più infamante dell'altro e siccome ha già ricevuto alcune condanne, questo signore sta mobilitando le sue televisioni, i suoi giornalisti e i suoi parlamentari, non per risolvere i problemi degli italiani, ma per difendere i suoi interessi personali e per sfuggire all'autorità giudiziaria.
Stiamo assistendo ad una importante prova di forza. Da una parte i magistrati che lo processano e dall'altra il coro dei suoi servitori che vogliono manipolare l'opinione pubblica e far credere che tutte le accuse su di lui sono persecuzioni politico-giudiziarie. Dall'esito di questo scontro si deciderà se l'Italia resterà una democrazia o se diventerà un regime di tipo sudamericano in mano al dittatorello di turno. Diceva Cesare Cantù: "Quando un'opinione falsa s'innesta nella società, importa combatterla, altrimenti essa s'arroga il titolo di senso comune".

martedì 7 maggio 2013

Il convitato di pietra



Da qualche decennio la politica italiana ha un convitato di pietra capace di far solo il proprio interesse. Siamo al punto che l'intera politica italiana dipende da questo individuo che non sa che cosa sia il bene comune. Se venisse condannato in qualche processo, che riguarda la sua vita privata, il governo cadrebbe. E pensare che milioni di persone votano una persona del genere, che in qualunque altro paese sarebbe messa al bando, se non altro per ragioni di opportunità politica e nazionale.
Al di là delle colpe di Berlusconi, che saranno accertate dai magistrati, questa è la sua colpa principale: far dipendere la politica dai suoi interessi personali. Una colpa gravissima, che ha corrotto l'intero sistema.