giovedì 27 giugno 2013

Deficit culturali

Mentre la corte suprema americana riconosce anche ai coniugi dello stesso sesso i benefici federali (tributari, sanitari, pensionistici, ecc) di cui godono mogli e mariti etero, noi possiamo misurare lo stato di arretratezza culturale dell'Italia, dove non si è capaci neppure di affrontare il problema delle coppie di fatto. Gli altri paesi cambiano, innovano, vanno avanti su tutti i piani, mentre noi viviamo nell'immobilismo, nel ristagno, dominati da una cultura cattolica provinciale, bigotta e ipocrita. Ipocrita perché, nello stesso momento, i nostri preti e i nostri leader politici si danno senza ritegno alla pedofilia e alla prostituzione.
Con la cultura non si mangia? Con la cultura si fa tutto, dalla vita civile all'economia.
Il deficit italiano non è nient'altro che un deficit culturale.

mercoledì 26 giugno 2013

Prostituzione politica

Giuliano Ferrara si è messo il rossetto e ha dichiarato che "siamo tutti puttane".
In effetti non poteva dare una migliore definizione di se stesso. In tutta la sua vita non ha fatto altro che cercare un padrone cui vendere i propri servigi: dal partito comunista al partito socialista, dalla CIA (di cui ha detto di essere stato un confidente retribuito) alla Chiesa (l'ateo devoto) e poi a Berlusconi. Il perfetto esempio del cortigiano italico, senza etica, senza principi e senza pudore, pronto a sottomettersi al potente di turno... devotamente.

martedì 25 giugno 2013

Idem con patate

Le aveva vinte tutte, la povera Josepha. Era un esempio di tenacia e di sportività, e non si era mai drogata. E in più era tedesca.
Ma ha respirato aria italica e dunque ha imparato subito - a frodare il fisco.
Ha fatto come certi automobilisti tedeschi o svizzeri che sono ligi e rispettosi finché restano al loro paese, ma non appena varcano la frontiera si mettono a correre e non osservano più nessuna regola.
Sì, dev'essere l'aria.

Il grande statista

Sì, Silvio passerà alla storia come un grande...
Il più grande accumulatore di reati. Nessuno in Italia ne ha commessi quanto lui. Dal sesso all'evasione fiscale - non si è fatto mancare nulla.

lunedì 24 giugno 2013

L'utilizzatore finale

Al di là di quello che vorrebbero farci credere i vari servitori di Berlusconi, non possono dirci che il Nostro manteneva decine di ragazze di tutti i paesi, pagate 2500 euro al mese, solo per conversare amabilmente del più e del meno. Non c'è nessuno che non sappia che Berlusconi è un grande frequentatore di prostitute. Perfino la sua ex-moglie aveva denunciato tale situazione insostenibile. Quindi, non possono farci passare per fessi... né far passare il loro Padrone per fesso. Chi pagherebbe tanto per aver cose che si possono ottenere per niente? E il fatto che frequentasse minorenni non è una novità: non lo aveva già fatto in precedenza?
Semmai c'è da chiedersi quale condanna dovrebbe essere comminata ad un uomo che ha rovinato l'immagine degli italiani nel mondo. All'estero Berlusconi viene considerato l'Arci-italiano, il rappresentante di una nazione corrotta. Non a caso il suo governo ventennale ha portato il paese alla decadenza che tutti vediamo - decadenza morale confermata dai milioni di elettori che votano, nonostante tutto, per lui. Ben altri danni dovremmo chiedere a questo uomo. Ancora oggi, con la gente che non ha lavoro, si parla soltanto dei suoi guai giudiziari.... senza far niente per la giustizia.
Questo non è un processo intentato a un puttaniere. Ma un processo della storia contro chi ha rovinato una nazione.
Il ventennio mussoliniano è finito fra le macerie di una guerra perduta - perduta anche da chi non l'aveva voluta. Il ventennio berlusconiano finisce ancora tra le macerie, stavolta economiche e morali.
Impareranno gli italioti a scegliersi i loro leader, a capire qualcosa degli uomini? O sono veramente un popolo di fessi?

giovedì 20 giugno 2013

I due volti di Silvio

 Mentre Berlusconi fa finta di essere un uomo di Stato, responsabile, le sue televisioni bombardano i telespettatori con telegiornali che si occupano solo delle sue vicende giudiziarie, cercando di smontare ogni accusa. Il che dimostra, ancora una volta, il suo gigantesco conflitto di interessi. Non si può far governare un uomo che è titolare di concessioni governative e che manipola come vuole l'opinione pubblica con le sue televisioni. È questo il vero "vulnus" alla democrazia italiana.

mercoledì 19 giugno 2013

I ducetti di casa nostra

Berlusconi invita a non tener conto degli accordi - peraltro presi proprio dal suo governo - stretti con l'Unione europea. Non ce ne meravigliamo. Si sa, a lui non piacciono le regole... nemmeno quelle che ha imposto lui stesso. Ha perfino la pretesa di non poter essere giudicato dalla magistratura.
L'Italia è piena di ducetti di questo genere. Guardate Grillo: era partito con l'idea di rinnovare la politica italiana e lo ritroviamo a condurre una specie di Santa Inquisizione per espellere tutti coloro che non sono d'accordo con lui. Si sa, il ducetto non ammette che qualcuno possa dissentire da lui, che qualcuno possa pensare con la propria testa.
Se si tiene conto di tutti i partiti e partitini comandati dai ducetti, il quadro dell'Italia è sconsolante. Siamo ancora ai tempi dei capitani di ventura, ognuno con il suo seguito di leccapiedi e di puttane. Ma gli italioti perché votano per questa gentucola? Forse perché farebbero così anche loro? Farebbero i ducetti?

domenica 9 giugno 2013

Italia, paese sudamericano

Italia, paese sudamericano
Per capire l'Italia bisogna pensarla come un anello di congiunzione tra paesi europei e paesi sudamericani, tipo Cile o Argentina. Come nei paesi sudamericani, siamo governati da una fragile democrazia in cui qualcuno persegue obiettivi dittatoriali. Da noi non sono mancati attentati e stragi compiuti da apparati deviati dello Stato, non sono mancati gli insabbiamenti da parte di generali, non sono mancate le fughe all'estero di assassini, non sono mancati gli interventi fascisti della polizia, non sono mancate le collusioni tra Stato e Mafia, non sono mancati gli omicidi di giudici che indagavano sui rapporti tra politici e delinquenza organizzata, e non manca neppure un partito che lotta contro la magistratura per farla tacere. Non a caso i seguaci di Berlusconi vengono chiamati "berluscones", alla sudamericana. Attualmente questo stesso partito lotta per trasformare l'Italia in una repubblica presidenziale, che nel nostro paese, privo di equilibrio e di senso etico, sarebbe una forma di dittatura. D'altrinde, questa era la vecchia idea di tutte le logge massoniche che lavoravano segretamente per imporre un regime autoritario.
Ultimamente, la Chiesa ha eletto un Papa argentino, ben abituato a convivere pacificamente con i dittatori. Per essere completamente sudamericani, ora ci manca solo il Caudillo. Chi sarà?