lunedì 31 agosto 2009

Dialetti

“Che parlando ci s’intenda, questo non è mai garantito” dice Emanuele Severino. Se poi ognuno parla il proprio dialetto, è garantito che non ci s’intenda.

Radici

Ah, le radici! Tutti alla ricerca delle proprie radici!
Ma le radici appartengono agli alberi. Noi abbiamo piedi e gambe per andare più lontano.

domenica 30 agosto 2009

Stato italiano e Stato della Chiesa

Quando ci domandiamo perché in Italia manchi il senso dello Stato, in realtà non abbiamo capito: non è che manchi il senso dello Stato; è che ce ne abbiamo due.

La conoscenza come avvenimento

Quest’anno il meeting di Rimini di Comunione e Liberazione ha per tema “la conoscenza è sempre un avvenimento.” Sono d’accordo. Peccato che per i più sia un avvenimento molto raro.

venerdì 28 agosto 2009

L'uomo della Provvidenza

Perché gli italioti finiscono sempre per sfociare in qualche forma di fascismo? Perché duemila anni di cattolicesimo li hanno abituati non a confidare nelle proprie forze, ma nell’affidarsi a qualche “uomo della Provvidenza.”

Previsioni meteorologiche

Perché le previsioni del tempo ci azzeccano così di rado? Perché sono diventate anche loro “informazioni di regime,” ossia notizie che, invece di dirci come stanno le cose, cercano di condizionarci. E, se la situazione è brutta, cercano di tranquillizzare.

giovedì 27 agosto 2009

La religiosità

Qualcuno sostiene che la religiosità sia amare il prossimo. Ma che cosa significa “amare il prossimo”? Dargli un tozzo di pane tenendolo nella sua miseria e ignoranza o aiutarlo a sviluppare una maggior consapevolezza di sé e del mondo?

Il dono della fede

La fede può essere un dono se è credere in qualcosa di vero, ma se è credere in qualcosa di falso è una vera sciagura; trasforma il fedele in una stupida arma letale. Vedi certi terroristi...

mercoledì 26 agosto 2009

Il tradimento della destra

Il tradimento della destra è difendere a parole i valori dell’unità nazionale e nei fatti allearsi con una forza – la Lega – che vuole dividere l’Italia. Inoltre inorridisce vedere tanti ministri di destra che prendono ordini dallo Stato del Vaticano, che è sempre stato il nemico numero uno dell’unità d’Italia.

Il ritorno di Torquemada

In Italia sta tornando Torquemada, il torturatore dell’Inquisizione cattolica. Naturalmente, i suoi strumenti saranno più moderni: non più argani e forche, ma le più sofisticate torture della tecnologia moderna. In particolare, per prolungare il più possibile le sofferenze, le donne non potranno ricorrere alla pillola abortiva e i moribondi non potranno distaccare alimentazione e idratazione.

Tina e una

Ci troviamo in una situazione di grave pericolo per la sovranità italiana; tra le mire secessioniste della Lega e le mire dittatoriali della Chiesa, l’Italia sta svanendo. Ho paura che il povero presidente Napolitano sarà ricordato come l’ultimo presidente dello Stato italiano. In futuro vedremo tre Stati: la Padania al nord, lo Stato della Chiesa al centro e la mafia al sud. Insomma torneremo indietro di qualche secolo.

Clericalismo

Il primo premio per il ministro più clericale va questo mese a Sacconi, che minaccia di togliere alle donne la pillola RU486 e di imporre ai moribondi idratazione e alimentazione forzate. Insomma il ritorno di Torquemada. Tutto questo ci farà uscire dal consesso della nazioni governate dalla ragione e ci farà entrare in uno Stato governato dalla Chiesa.

Dialetto obbligatorio

La Lega propone di introdurre nelle scuole lo studio obbligatorio dei dialetti. E il ministro Zaia vorrebbe anche i telegiornali regionali in dialetto. Come? Già non ci capiamo adesso, figuriamoci dopo!
Ma il ministro Zaia non si occupava di agricoltura? Allora ci faccia il piacere di tornare al lavoro dei campi!

Sui gay

Inutilmente il sindaco Alemanno si affanna a condannare l’accoltellatore dei gay (negando peraltro il loro diritto a sposarsi). In realtà le aggressioni agli omosessuali sono le conseguenze di una cultura clerico-fascista di cui lo stesso Alemanno è un esponente. Non a caso l’accoltellatore era soprannominato “Svastichella”.

Gli antichi romani

Com’è possibile che un popolo noto per il suo senso dello Stato e per le sue doti organizzative e giuridiche, un popolo che ha portato la civiltà a tante nazioni, si sia ridotto in breve tempo in un popolo di rammolliti e di cialtroni, incapace di contrastare le orde dei barbari? Non basta a spiegarlo la corruzione di qualche imperatore. La risposta sta nella diffusione del cristianesimo che da sempre ha negato fedeltà allo Stato, le virtù civiche e la fierezza del carattere. In fondo gli imperatori che perseguitavano i cristiani avevano visto giusto: la vittoria di quella religione avrebbe segnato la fine della civiltà romana. Un popolo è grande solo quando sviluppa una religione dello Stato, non una religione della Chiesa. Come scrisse Nietzsche, il cristianesimo fu “il vampiro dell’impero romano”.
Ed è per questo che una nazione che alberghi in sé la Chiesa cristiana non può che essere uno staterello malaticcio e precario, sempre in via di dissoluzione.

lunedì 24 agosto 2009

Culto della personalità

È chiaro che uno degli scopi istituzionali della televisione italiota è creare il culto di una personalità – quella del Papa. E, poiché questo Papa non fa niente di eroico, ecco che ci hanno asfissiato tutta l’estate con la sua ingessatura al polso; addirittura il Papa stesso vi ha imbastito su una bonaria teologia: “Forse Dio vuole che io mediti un po’ di più”. Pensate un po’...Dio che fa rompere un polso al Papa per farlo meditare...Mah! Resta il fatto che la televisione non si è sfatta sfuggire questo importante avvenimento e ci ha fatto vedere l’ingessatura da ogni punto di vista. Così il Papa giganteggia ormai come una figura eroica, degna del suo predecessore. Adesso che l’evento epico è trascorso e l’ingessatura è stata tolta, la televisione si è un po’ persa; ma, per fortuna, è arrivato l’altro favoloso evento della stagione: il meeting di Comunione e Liberazione, in cui i “teologi da spiaggia” discetteranno, come al solito, di aria fritta.

Divorzi

In tutto il mondo civile si cerca di applicare un divorzio ultrarapido per limitare le spese e per dare meno fastidi possibili al cittadino. Non così nel Paese degli italioti, dove ci vogliono almeno tre anni a divorziare e dove la burocrazia si impegna strenuamente a rimandare, ostacolare, intralciare, stancare, snervare, far spendere e complicare...ovviamente con una santo scopo: prolungare il più possibile il sacro vincolo. Grazie Vaticano anche di questo.

La domanda

La domanda che si pone l’italiota è sempre la stessa: dato che noi siamo un popolo cattolico e dato che un esercito di preti e di insegnanti di religione forgia il nostro senso etico, come mai siamo sempre ai primi posti per corruzione e mancanza di senso civico? Delle due l’una: o il cattolicesimo è stato sconfitto o tutto ciò è proprio il risultato di duemila anni di cattolicesimo.

Psicologia del piromane

In questa estate di fuoco, si aggirano vari italioti che ragionano così: “Non riuscendo a costruire qualcosa di notevole, almeno riuscirò a distruggere qualcosa di notevole. Il mio segno nella storia lo lascerò”.

Questioni di pillole

Assumendo la RU486, le donne diventerebbero più autonome rispetto ai medici e agirebbero in prima persona sul proprio corpo. Ma proprio questo è insopportabile per i clericali di casa nostra. Una donna più libera? Una donna che non dipenda dal beneplacito di qualche medico maschio? Giammai.
I “religiosi” sono uguali in tutto il mondo: dai talebani dell’Afghanistan ai clericali nostrani, il vero nemico resta la donna – la libertà della donna

Autovelox

Finalmente i sonni dell’automobilista italiota non saranno più turbati: d’ora in poi l’autovelox sarà chiaramente segnalato, sarà gestito solo dalla polizia e non ci saranno più pattuglie diabolicamente nascoste. Tutto sarà chiaro. "Qui non potete, ma più in là potete..."E finalmente l’automobilista italiota potrà dormire sonni tranquilli. Ci eravamo preoccupati che qualcuno non potesse farla franca...Grazie, ministro Maroni.