mercoledì 29 agosto 2018

I sovranisti


Salvini e Orban, incontratisi a Milano, parlano di rifondare una nuova Europa. Ma se si ragiona in termini di sovranismo/nazionalismo non si fonda nessuna Europa. La si distrugge.
              Non siano ipocriti e dicano chiaramente che vogliono sciogliere l’Unione Europea.
              Se gli Stati che compongono gli Usa dicessero che vogliono riprendersi la loro sovranità, semplicemente non ci sarebbero più gli Stati Uniti d'America.
              O esiste un altro modo? Ditemelo voi.

Semmai, c’è da dire che l’Unione Europea non è mai stata completata. È rimasta a metà del guado. O va avanti o affonda.

sabato 25 agosto 2018

Corsi e ricorsi storici


Si dice che la storia non si ripeta mai uguale. E certo cambia di continuo. Ma è anche vero che percorre sempre le stesse strade.
Dopo due guerre mondiali e 60 milioni di morti, l’Europa si era finalmente unita in un progetto unico. Ma ecco che risorgono gli antichi nazionalismi, oggi ribattezzati sovranismi.
L’Italia, per esempio, vede la rinascita di un clerico-fascismo da cui non si è mai liberata e sogna il ritorno dell’ “uomo della Provvidenza”, un mito inventato dalla Chiesa cattolica e assorbito dagli italioti insieme al latte materno. (Non a caso le scuole materne sono in mano ai cattolici, che hanno infilato crocefissi e insegnamento religioso in tutte le scuole.)
Gli italioti si illudono ancora che la salvezza debba venire dall’esterno – e non da loro stessi.
Quale sia l’esito di questo indottrinamento “religioso” lo vediamo dai dati: l’Italia è il paese più corrotto d’Europa. D’altronde, gli alfieri della moralità sono un esercito di preti, che danno scandalo in tutto il mondo per la loro pedofilia e per il loro affarismo.
Il Papa va in giro a pregare per le vittime e a chiedere perdono per i crimini della Chiesa. Ma non basta. Deve cacciare i preti e i vescovi colpevoli e deve cambiare il tipo di formazione del clero. Finché al prete si richiede la castità assoluta e obbligatoria - un comportamento contronatura - gli scandali continueranno.
Il prete, anche dai vestiti (le sottane, i pizzi e i merletti), è un modello di travestitismo. In teoria non dovrebbe essere né maschio né femmina. Il risultato è un’ambiguità sessuale che sfocia nella pedofilia e in altri comportamenti deviati. Non si può fermare il fiume erotico che scorre in ogni uomo; si può solo scegliere dove indirizzarlo.
Ma proprio i Vangeli grondano di pedofilia: da Gesù che amava molto i bambini e il giovane Giovannino, a san Paolo, che odiava chiaramente le donne ma amava il suo giovane pupillo, Timoteo, cui indirizzava lettere molto affettuose. D’altronde, come si trova scritto nella Bibbia della Cei, “Timoteo fu per Paolo quel che Giovanni evangelista fu per Gesù: il discepolo prediletto, educato con affettuosissima cura, guidato e sorretto nei primi passi…”. Quanto amore! Ma non potevano trovarsi qualche ragazza?
Da qualche parte l’eros e l’affettività, ineliminabili dall’animo umano, devono uscir fuori.


Il bluff


Stavolta il bluff di Salvini non ha avuto successo: tutti ormai hanno capito il suo giochetto e non ci cascano più. Ora dovrà studiare qualche strattagemma per salvare la faccia.
Anche Conte, che aveva strombazzato come un successo l’ultima riunione europea, ha dovuto ammettere che la strategia italiana è tutta un fallimento.
E che dire di Di Maio? Minaccia ritorsioni economiche verso l’Europa. Ma non potrà far nulla visto che i nostri contributi sono stati firmati dai precdenti governi e quindi dovremmo pagare multe su multe.
Insomma, quando non si ha una strategia politica, si finisce con le pive nel sacco. Si ricorre a minacce che non si possono sostenere e si perde la faccia.
Il fatto è che il terzetto che ci guida è ingenuo e sprovveduto. Improvvisa alla giornata e non sa che fare. Oltretutto chiede aiuto a certi paesi europei che, essendo anche loro fascistoidi, non accoglieranno mai un emigrante.
Anche per giocare a poker, bisogna saperci fare.

martedì 21 agosto 2018

I crimini sessuali dei preti


Non basta che il Papa chieda perdono per le “atrocità” commesse dai suoi preti sui bambini. Ormai le parole stanno a zero. Deve domandarsi piuttosto perché questo scandalo succeda in tutte le parti del mondo e perché la Chiesa si sia ridotta ad essere un covo di pervertiti e di pedofili.
Allora dovrebbe accorgersi che l’educazione impartita nei seminari è sbagliata e che la castità richiesta ai preti è contro natura, ovvero contro le leggi di Dio. Nessuna istituzione al mondo dovrebbe poter chiedere ai suoi membri di rinunciare alla sessualità, che resta un diritto fondamentale dell’essere umano. Quanto ci metterà a capirlo?
La sessualità repressa finisce per prendere vie deviate. Sarebbe ora che in Vaticano entrasse un po’ di psicologia elementare. E sarebbe ora che i fedeli reagissero a questo sistema verticistico e criminale.
Preti e suore vengono allevati secondo criteri contronatura e vivono in un’istituzione che non solo non li responsabilizza, ma li riduce a bambini capricciosi che possono fare quel che vogliono, plagiando le giovani vittime. I superiori quasi sempre sanno, ma fanno finta di nulla. E, per bene che vada, si limitano a spostare i “consacrati” colpevoli ma non pentiti da un luogo all’altro.
Certo, un Papa dovrebbe essere un riformatore capace di cambiare le leggi ecclesiastiche. E Bergoglio non lo è. Ha paura di toccare la tradizione, di prendere posizioni decise. È un grande bluff.

domenica 19 agosto 2018

La decrescita felice


In fondo Genova, patria di Beppe Grillo, con il crollo del ponte sta avendo la decrescita tanto cara al fondatore del Movimento Cinquestelle. Meno strade inquinanti, meno attività del porto, tanta aria pulita, più silenzio, meno rumori… Ma non so se sarà felice.

venerdì 17 agosto 2018

Gli odiatori



Sono di moda gli odiatore, gli haters. Insultano, criticano, si arrabbiano, condannano; e non sono capaci né di una critica costruttiva né di un ragionamento positivo.
Per esempio, dalle sue reazioni rabbiose alla caduta del ponte di Genova viene fuori il carattere da odiatore di Di Maio. Vuole trovare un nemico da incolpare e condannare. Ma non pensa a come rimediare, a come risolvere il problema in fretta.
Come tutti i Cinquestelle, non vuole risolvere nulla, non vuole costruire nulla. Solo distruggere e odiare.
Dovrebbero stare solo all’opposizione. Purtroppo gli italioti li hanno portati al governo.

giovedì 16 agosto 2018

Sotto una cattiva stella (anzi sotto cinque)


Le sciagure, i disastri e le tragedie in questo paese non hanno mai fine. No, l’Italia non è nata sotto una buona stella. Non fa a tempo a crollare un ponte che arriva la nuova scossa di terremoto. E così via. Ma la sciagura peggiore resta aver portato al governo un partito che è contrario alle grandi opere. Come è evidente, c’è invece bisogno di nuove infrastrutture. Se qualche anno fa avessero fatto la Gronda, cui si è opposto il Movimento e Grillo in persona, ora i genovesi non sarebbero tanto disperati.
Adesso come faranno i Cinquestelle a gestire la ricostruzione del ponte crollato? Dovranno sottoporlo ad un’analisi costi-benefici? Rinvieranno tutto come al solito? O Grillo verrà a dirci che questa è una decrescita felice?
Il ponte Morandi è crollato semplicemente perché negli ultimi decenni il traffico è aumentato a dismisura e ci sarebbe bisogno di nuove autostrade. Ma lo stile dei Cinquestelle, ben visibile a Roma, è non fare nulla.

mercoledì 15 agosto 2018

Il paese dei crolli


Il paese dei crolli è il paese dell’imprevidenza. Essere imprevidenti significa non pensare mai al domani, non programmare nulla, vivere alla giornata. Significa anche votare alle elezioni per partiti che non vogliono costruire nulla di nuovo, che si oppongono ad ogni grande opera, che vogliono farci camminare non su ponti e strade, ma su tratturi per pecore. Adesso, a Genova, hanno raggiunto il loro scopo: dopo essersi opposti per anni con il movimento “No Gronda” alla costruzione di una utilissima bretelle autostradale che oggi sarebbe un’alternativa al ponte crollato, potranno finalmente far spostare i cittadini su calessi trainati da asini come loro.

Ma la cosa più intollerabile di tutte queste sciagure sono le interminabili trasmissioni televisive - interruzione dei programmi normali, ore e ore di trasmissioni inconcludenti e ripetitive e, soprattutto, le passerelle dei politici che arrivano trafelati per farsi pubblicità e non dire nulla.

martedì 14 agosto 2018

L'attacco al diritto di aborto


Come avevo previsto, non è passato molto tempo perché arrivasse l’attacco all’aborto. “Via l’aborto! L’Italia segua la via dell’Argentina!” grida il senatore Pillon della Lega.
Di nuovo c’è il modello Argentina, dove i clerico-fascisti, guidati da Papa Francesco, sono riusciti ad affossare la legge sull’aborto. I sedicenti “difensori della vita” difendono i feti , ma ammazzano le madri. Da buoni fascisti, vogliono imporre obbligatoriamente i figli alle madri.
Purtroppo, l’Argentina non è un bel modello per l’Italia. A parte i diritti civili negati alla popolazione, a parte i fascistoidi al potere, a parte il dominio papalino, l’economia va a rotoli e l’inflazione distrugge il potere d’acquisto. Infatti ogni regresso in campo civile si paga con un regresso in campo economico.

domenica 12 agosto 2018

Politica e religione


Ci saranno anche uomini di destra laici, ma non si sentono mai. Si sentono solo le sparate dei clerico-fascisti, come Fontana (ministro della famiglia!) e Salvini (ministro di tutto e futuro leader della destra).
Come mai questa attrazione fatale tra destra e religione? La verità è che è molto facile per un politico di destra schiacciarsi sulle posizioni della Chiesa; si trova per così dire la pappa fatta. Si trova già infatti un sostegno ideologico per il paternalismo (Salvini per esempio si presenta come un buon papà), il tradizionalismo, l’autoritarismo, il conservatorismo, l’odio per i diritti civili e la struttura gerarchica.
L’uomo di destra non deve pensare più niente: basta che adotti le categorie assolutiste e dogmatiche del cattolicesimo, dove tutto viene dall’alto e il popolo deve solo ubbidire al capo, al signore, a chi comanda, al Dio. Anche in campo familiare è già tutto prescritto: il maschio (immagine del Dio Padre) comanda e la donna subisce. Si condannano aborto, divorzio e contraccezione. Si perseguitano omosessuali e diversi.
Così si spiega questo osceno connubio tra politica e religione, tra Stato e Chiesa, rivolto a schiacciare ogni liberalismo, ogni indipendenza, ogni autonomia dell’individuo. Credere, ubbidire e combattere per Dio, per lo Stato e per la Chiesa. Non criticare mai. Non pensare mai con la propria testa. Il capo ha sempre ragione.
È più o meno lo schema che applicano tutte le dittature, anche in campo musulmano o ebraico. Erdogan per esempio ha appena detto rivolgendosi agli americani: “Loro hanno i soldi, noi abbiamo Allah”.
Purtroppo per loro, le religioni di cui si servono non hanno il minimo fondamento e l’accentramento dei poteri porta ben presto ad una crisi economica. Perché, quando si conculcano le libertà individuali, la vita sociale, politica ed economica si isterilisce e questi paesi finiscono in una miseria autarchica, mummificati dal loro stesso conservatorismo e dalla loro visione paranoica del mondo.

sabato 11 agosto 2018

La star della Rete


Ma Salvini che cos’è? Una star della Rete? Uno di quelli che è sono importanti perché stanno sempre sui mass media?
Che ci frega di vederlo al mare, di vederlo in compagnia della sua fidanzata, di vedere i suoi tuffi in piscina, di vederlo che mangia, di vedere le sue cicce sovrabbondanti?
Questa sembra essere la nuova politica. Stare in Rete o in televisione tutto il giorno per farsi vedere. E perché decide tutto lui? Chi è? Il nuovo Mussolini?
La politica confusa con la pubblicità, con l’auto-promozione.
Tiri fuori piuttosto i cinquanta milioni di rimborsi che la Lega si è fregata. E tiri fuori qualche progetto serio per far aumentare i posti di lavoro. Per ora ha fatto solo esibizioni.
Vogliamo vedere anche Di Maio in costume da bagno! Se no, non conta niente.

venerdì 10 agosto 2018

Il clerico-fascismo della destra italiana


Dopo il ministro Fontana, che vorrebbe infilarci crocefissi dappertutto e abolire la legge Mancino contro le formazioni neofasciste, ecco che si segnala Salvini – il presunto Duce del futuro della destra. Lo avevamo già visto armeggiare con rosari e Vangeli durante la campagna elettorale e subito era scattato l’allarme.
In effetti, con tutto quel che ha da fare, ha dato subito l’ordine di modificare le diciture “genitore 1”  e “genitore 2” sui moduli per richiedere la carta d’identità elettronica dei figli minori, sostituendole con padre e madre. E immagino che il padre sia il numero 1, come da dottrina cattolica.
Lui stesso lo ha subito comunicato ad una testata cattolica on line, ammettendo di essere un “troglodita”. E tutto ciò perché? Per essere il più cattolico dei cattolici, per odio verso le famiglie Arcobaleno.
Chissà perché il Papa non protesta mai di queste evidenti strumentalizzazioni della religione.
A quando l’abolizione della legge sull’aborto, come in Argentina? Il modello è quello... anche in campo economico!Senza l’Europa, avremmo il dittatore politico, il dittatore papale, nessun diritto civile e l’inflazione al 25 per cento. Auguri. 

Fanatismo grillino


Che cosa non si fa per difendere l’ideologia, ossia non i fatti ma le idee che abbiamo dei fatti. Guardate la ministra Grillo che, per conciliare l’inconciliabile, cioè il suo essere un medico con le superstizioni medievali dei no-vax del suo partito, parla a proposito dei vaccini di un “obbligo flessibile”. Il che sarebbe come dire “l’imbecillità intelligente”.
Le due cose non ci conciliano: o l’una o l’altra.

giovedì 9 agosto 2018

Un Papa reazionario



In Argentina, il Senato ha respinto la legge sulla legalizzazione dell’aborto. Non ci aspettavamo altro dai senatori della nazione d’origine del Papa, il quale ha fatto molto per rendere ancora più reazionario il suo paese E il nostro). E tutto ciò contro la volontà della maggioranza dei cittadini che ogni anno devono ricorrere a più di 400.000 aborti clandestini.
       Ma si sa che i cattolici stanno attentissimo ai feti ma molto meno alle madri, che sono considerate semplici fattrici che devono stare zitte e buone, sempre in adorazione dei loro “signori” mariti, preti, papi e Iddii. È così che il paternalismo e il maschilismo della Chiesa si sposa con ogni dittatura politica.
Non a caso, in Italia, il clerico-fascismo ha ripreso vigore proprio sotto Francesco, a suo agio con le dittature politiche e militari del suo continente. D’altronde, la Chiesa ha sempre condannato il comunismo, ma non il fascismo con cui, anzi, ha stretto vantaggiose alleanze.
E questo sarebbe il Papa da cui molti si aspettavano una riforma della Chiesa?

mercoledì 8 agosto 2018

La realtà e le buone intenzioni


Il Movimento Cinquestelle canta vittoria per aver approvato il “Decreto dignità”. Ma piangerà presto quando si accorgerà – e tutti si accorgeranno – che ha dato un colpo mortale al lavoro indeterminato. Infatti, allo scadere del periodo di lavoro determinato, i datori di lavoro, non potendo prolungarlo, cacceranno il lavoratore e ne assumeranno uno nuovo. E così all’infinito.
Da dove si vede che la via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni.

domenica 5 agosto 2018

Il prossimo medioevo italico


Grazie alle superstizioni dei Cinquestelle, siamo arrivati a permettere che i bambini non vengano vaccinati. Quando perciò moriranno per morbillo, difterite, poliomielite, rosolia, varicella, parotite, ecc., sappiate a chi rivolgervi. Ricordatevi i loro nomi. Ricordatevi quei medici che, in nome di un’ideologia oscurantista e per avere posti di potere, hanno tradito la loro missione.
E, quando i vostri figli non potranno trovare lavoro in Italia e dovranno emigrare, ricordatevi dei nomi dei Cinquestelle che hanno voluto bloccare i lavori sulle grandi infrastrutture e sognano che in futuro ci si sposti in bicicletta e sui tratturi delle pecore.

venerdì 3 agosto 2018

La rinascita del fascismo


Non è un caso che sia il ministro Fontana, l’ipercattolico che vorrebbe cancellare aborto e divorzio, a proporre l’abolizione della legge Mancino che vieta discorsi e reati razzisti. Tra cattolicesimo e fascismo (dove s’incammina la Lega), c’è sempre stato un rapporto diretto. L’autoritarismo della Chiesa, dove tutto piove dall’alto e il popolo non conta niente, fa da appoggio all’autoritarismo di chi vuole fondare un regime fascista e i regimi fascisti vedono nella Chiesa il grande modello con cui imporre a tutti una dittatura.
Storicamente fu il fascismo a firmare il Concordato con la Chiesa e, in cambio la Chiesa (un’istituzione mai illuminata) accettò le leggi razziali.
E difatti non si sente mai protestare il Papa, che pure compare tutti i giorni in televisione e parla spesso a vanvera, per questo collegamento tra cattolici e idee fasciste.

giovedì 2 agosto 2018

La decrescita in-felice


Di solito tutti i partiti di questo mondo hanno programmi per incrementare l’economia, lo sviluppo e il lavoro. Ma noi ne abbiamo uno – il Movimento Cinquestelle – che fa l’esatto contrario. Il suo programma è di non fare niente, di non costruire niente, di non sviluppare nuovi lavori, ma di ostacolare tutto. L’esempio è la giunta di Roma, dove la sindaca non fa assolutamente nulla. E non solo ha bloccato lo sviluppo della metropolitana e del nuovo stadio, ma, se trova una buca per strada, la lascia lì.
Caso unico in Italia e forse nel mondo, i Cinquestelle, si oppongono ad ogni opera, perché vogliono tornare ad un paese pre-industriale, dove si pascolavano le pecore.
Il suo leader Di Maio, detto Di Mai perché rimanda al futuro i nuovi lavori, con la scusa che deve rivalutare il rapporto costi/benefici di ogni grande opera, in realtà blocca tutto: la TAV, il TAP e l’Ilva. Certo avremo un’Italia coperta di boschi e con l’aria pulita, ma i suoi abitanti, per vivere, saranno costretti ad emigrare.
In effetti negli ultimi anni sono emigrati dal sud quasi due milioni di giovani. Ma presto, se non ci liberiamo da questa idea della “decrescita felice” e del Movimento Cinquestelle, saranno costretti ad emigrare anche i giovani del nord.

mercoledì 1 agosto 2018

Vento africano


Per qualche malevolo scherzo del destino, tutto ciò che ci viene dall’Africa non fa che peggiorare la situazione dell’Italia.
Non mi riferisco solo ai negri che sbarcano sulle nostre coste sperando di trovare abitazioni, lavoro e assistenza economica e sanitaria gratis, ma anche a questa asfissiante aria africana che porta le temperature a 40 gradi.
L’influenza africana, comunque la si metta, crea solo problemi.

Viva l'ignoranza



Il neo ministro dei beni culturali, Alberto Bonisoli (in quota Cinquestelle), ha deciso di abolire le visite gratuite domenicali ai musei, cui avevano partecipato 13 milioni e mezzo di cittadini. Mi pare coerente. A questo governo populista non interessa diffondere la cultura. Interessa piuttosto diffondere l’ignoranza. Altrimenti, chi voterebbe i partiti che lo sostengono?
Del resto, vorrebbero eleggere un Presidente della Rai,la maggior azienda culturale italiana, che è no-euro, no-vax e sì-Putin…
L’Istat certifica che la crescita economica sta già rallentando e che i disoccupati aumentano. D’altronde, con le idee dei Cinquestelle, che intendono fermare le grandi opere e offrire a tutti contratti a tempo indeterminato, come potrebbe aumentare l’occupazione?
La verità è che questo governo Lega-Cinquestelle non ha nessuna proposta in grado di aumentare l’occupazione. La Lega vuole diminuire le tasse ai ricchi e Di Maio sogna di dare a tutti un reddito senza che producano niente.
Ma come si finanziano queste velleità? In che modo si aumentano i posti di lavoro? Nessuna ha un’idea in testa. E i giovani emigrano.