martedì 28 febbraio 2017

I furbetti del cartellino

Ce la prendiamo giustamente con i “furbetti del cartellino”, che timbrano, prendono lo stipendio, escono e fanno un altro lavoro. Ma che cosa fanno molti nostri parlamentari? Timbrano, prendono uno stipendio d’oro e fanno un altro lavoro.
E quanti parlamentari europei incassano lo stipendio e non vanno mai a Bruxelles, ma restano in Italia a fare tutt’altro lavoro? Perché non vengono sanzionati o, meglio, licenziati?

L’esempio della corruzione viene sempre dall’alto.

lunedì 27 febbraio 2017

Il fine-vita

Un altro sfortunato italiano che deve andare in Svizzera per porre fine ai propri tormenti e avere una morte dignitosa. Che cosa aspettano i nostri parlamentari per mettere mano ad una legge sul fine-vita? (Già, hanno altri problemi, come per esempio conservarsi il vitalizio o stabilire la data delle elezioni.)
Il Vaticano si oppone. E in Italia tutti sono condizionati dalla Chiesa.
Questi individui che si definiscono “religiosi”, che credono in Dio, che predicano la carità e l’amore, non vogliono che gli individui siano liberi di scegliere la propria morte, non vogliono soprattutto che si ponga fine ad una sofferenza inutile.
Già, siccome il loro Dio ha sofferto, vogliono che tutti soffrano e muoiano crocifissi con una corona non di spine ma di aghi.

Come disse Gesù, fregatevene del prossimo, fregatevene di chi soffre.

domenica 26 febbraio 2017

Il populista: a proposito di mandrie e di pecore

Il populista è colui che vuole mettere in evidenza e soddisfare i bisogni del popolo. Però, è lui che stabilisce quali siano.
Il populista si oppone al vecchio establishment e quindi dovrebbe essere un riformatore. Però, il popolo vuole conservare tradizioni, usi e costumi; e quindi il suo autoproclamato leader deve essere anche conservatore e patriottico.
E se “il popolo è bue”, come dice un antico e saggio proverbio, il populista è un mandriano che si occupa sì delle mandrie, ma per mangiarsele.
Può essere un capo terreno, ma anche ultraterreno.

C’è sempre stato e sempre ci sarà, finché i popoli non avranno più bisogno di essere guidati da un mandriano e da un “buon pastore”.

giovedì 23 febbraio 2017

Il vaso si Pandora

Avevano paura che Renzi diventasse troppo autoritario e hanno respinto il suo referendum costituzionale.

Chissà se si rendevano conto che stavano aprendo il vaso di Pandora che ha spigionato tutti i mali attuali: la disgregazione, la confusione, la debolezza e il declino del Paese.

L'evoluzione delle scimmie

In Senegal, si è scoperto che un gruppo di scimpanzé si è ribellato al loro re e ha attaccato, ucciso e mangiato il corpo di quel maschio alfa.
Un raro caso di omicidio e di cannibalismo tra primati.

Che stiano diventando umani?

Questioni ospedaliere

Al San Camillo di Roma, sono stati assunti due medici non obiettori per praticare aborti – il che sembra logico. Ma subito si sono scatenate le ire dei vescovi e dei loro politici di riferimento, un gruppetto di fondamentalisti.
Secondo loro, si dovrebbero assumere medici senza chiedere se siano obiettori o meno, salvo poi trovarsi con medici che non svolgono il loro lavoro di interruzione della gravidanza.

Qui il buon senso cade. Ma, quando si ha a che fare con gli integralisti e con la loro volontà di imporre norme assurde, il buon senso va a farsi benedire. 

lunedì 20 febbraio 2017

Il destino dell'Italia

La sinistra si divide? Non è una novità. La novità sarebbe stata se qualcosa in questo paese disunito e diviso si fosse unito.

Mi aspetto che qualcuno, un giorno o l’altro, eriga un muro tra una regione e l’altra.

venerdì 17 febbraio 2017

I muri interiori

Non ci sono solo i muri materiali che tanti paesi stanno costruendo, per difendersi dagli stranieri. Noi italiani siamo specialisti nei muri interiori, nelle divisioni interne. Noi rifiutiamo non tanto chi non appartiene alla nostra nazionalità, ma chi non appartiene alla nostra regione, nostra città, al nostro paesino, al nostro partito, alla nostra fazione.
È per questo che ogni regione vorrebbe fare da sé e che ogni partito si divide. Ognuno vorrebbe chiudersi in un recinto ancora più piccolo, magari in una famigliola di quattro gatti.

Noi italiani siamo campioni non di nazionalismo (troppo grande per noi), ma di divisioni ben più piccole. Non siamo né un popolo né una nazione. Siamo insiemi di famiglie.

lunedì 13 febbraio 2017

Pensare un po' prima di votare

Pare che tutta l’Europa sia in ripresa economica – ad eccezione dell’Italia.
Pesa l’instabilità politica e il problema delle banche.

Ragazzi, prima di votare la prossima volta e mettere in crisi il governo, pensateci due volte. Dopo, non diamo la colpa solo ai politici. Anche gli elettori fanno del loro peggio.

martedì 7 febbraio 2017

Le colpe degli italioti

Mentre Trump sconvolge il mondo con la sua aggressività e l’Europa rischia di crollare, che cosa fanno i nostri politici? Discutono in televisione: la loro massima aspirazione. Discutono di leggi elettorali e di alleanza ipotetiche dopo un voto che non darà nessuna maggioranza al paese.
Mai una classe politica si è rivelata tanto inutile e fasulla. E pensare che avevamo avuto la possibilità di eliminare trecento di questi nullafacenti, ma gli italioti, che pure odiano i politici, hanno detto di no. E allora teniamoceli e paghiamoli – e garantiamo loro un vitalizio dopo cinque anni. Contenti?

Ma non diamo la colpa ai politici. Diamola agli italioti che non sanno quel che fanno e che votano non con il cervello.

lunedì 6 febbraio 2017

Gli egocentrici

Non esiste partito in Italia che abbia previsto un sistema democratico per eleggere il proprio leader. O, se ce l’ha, si guarda bene dall’applicarlo.
Se osserviamo a destra troviamo ancora il vecchio Berlusconi che si crede immortale e che non ha mai lasciato a nessun altro il potere. Anzi ha cacciato via tutti color che aspiravano a succedergli. Il movimento grillino ha un capo che non solo non prevede nessuna successione, ma caccia via chi critica e controlla con mille strattagemmi i suoi parlamentari e i suoi amministratori locali.
Nel Pd è in corso una guerra tra i vecchi e i nuovi che configura un conflitto edipico, dove i padri fondatori vorrebbero mangiarsi il figlio e dove nessuno pianifica nulla per le giovani generazioni.
Tutti vogliono tenersi stretta la poltrona e guardano con sospetto se non con odio chi può  insidiargliela.
Lo stesso avviene nel settore economico con i nostri imprenditori incapaci di prevedere una successione. E, morti loro, tutto si smembra.

Il fatto è che l’italiano, individualista per eccellenza, è soltanto un egolatra che non vede nient’altro che se stesso e non ha nessuna visione o necessità di un bene comune, di un bene più alto del proprio piccolo interesse.