Al San Camillo di Roma, sono stati assunti
due medici non obiettori per praticare aborti – il che sembra logico. Ma subito
si sono scatenate le ire dei vescovi e dei loro politici di riferimento, un
gruppetto di fondamentalisti.
Secondo loro, si dovrebbero assumere medici
senza chiedere se siano obiettori o meno, salvo poi trovarsi con medici che non
svolgono il loro lavoro di interruzione della gravidanza.
Qui il buon senso cade. Ma, quando si
ha a che fare con gli integralisti e con la loro volontà di imporre norme assurde,
il buon senso va a farsi benedire.
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