sabato 30 luglio 2011

I grandi ladri

Inconsistente è l'argomento con cui il ministro Tremonti si difende: "Sono ricco e i ricchi non rubano". Non è vero. I ricchi rubano molto di più. I poveri tutt'al più rubano un formaggino al supermercato, ma i grandi furti li compiono i ricchi. Per esempio, di recente Berlusconi è stato condannato a risarcire 650 milioni di euro alla Cir di De Benedetti per avergli sottratto, corrompendo un giudice, la Mondadori. Non sono noccioline.
Anche quando si parla di evasioni di tasse, di tangenti pagate o incassate, di favori, di stipendi, di pensioni, ecc., non c'è confronto fra quanto possono rubare i ricchi e quanto possono rubare i poveri.
Pensare prima di parlare.

venerdì 29 luglio 2011

Gli irresponsabili

Vergognosamente, mentre siamo sull'orlo della bancarotta finanziaria, il governo decide di fare una legge per allungare i tempi dei processi - perché questo fa comodo al suo premier che così potrà mandare in prescrizione quelli che lo riguardano. Così, dopo aver sostenuto per mesi che era necessario un processo breve, ecco che arriva il processo lungo... in perfetta incoerenza, ma sempre per servire gli interessi di pochi, anzi di uno solo. Come si vede, non sono i bisogni dei cittadini che vengono per primi, non sono le esigenze della crisi economica, ma le necessità di Berlusconi di non fare celebrare i suoi processi. Siamo ormai al regime blindato. Una maggioranza parlamentare cui non corrisponde più la maggioranza degli italiani continua a fare leggi per sostenere il suo capo, in totale dispregio di ciò che sta avvenendo nel paese.

mercoledì 27 luglio 2011

Omofobia

Che cosa potevamo aspettarci da un governo di destra, guidato dal Vaticano? Che approvasse una legge contro l'omofobia? Era chiaramente impossibile. La Chiesa ha detto no, e loro hanno ubbidito. Poi con grande ipocrisia hanno spiegato che fare una legge contro la violenza omofoba avrebbe discriminato gli omosessuali. Come sono sensibili. Loro che hanno appena fatto una legge che toglie ai moribondi il diritto di scegliere come morire. Come sono attenti a non creare differenze tra i cittadini. Loro che hanno fatto decine di leggi a favore di un solo uomo: prima col processo breve e adesso col processo lungo. E non si vergognano. Come sono morali. Loro che hanno tra le loro file tipi come Borghezio, che condivide i valori di Breivig. Come sono cattolici.

martedì 26 luglio 2011

Il crociato cristiano

Parlando di Breivig, adesso tutti si chiedono: ma come può essere nato un simile mostro nella nostra società? Può nascere benissimo; ne alleviamo di continuo. I valori propugnati da questo terrorista norvegese sono i valori della destra estrema, che da tempo tutti ascoltiamo. Messaggi contro il multiculturalismo,  l'islam, l'immigrazione, il femminismo, le Nazioni Unite, l'Europa unita e la cultura marxista sono propagandati tutti i giorni da politici di destra. Non a caso Borghezio ha detto che si tratta di "valori condivisibili". Dunque, i mostri li stiamo allevando da tempo.  E' tutto questo ciarpame ideologico, reazionario e religioso, che ha portato Breivig alla strage dei giovani di sinistra. D'altronde, anche in Italia ci sono stati attentati di destra contro i treni, contro le stazioni ferroviarie e contro le banche che hanno fatto in passato decine di morti. E' questa la differenza tra terrorismo di destra e terrorismo di sinistra: il secondo colpisce certe persone, il primo vuole la strage dimostrativa per indirizzare la cultura politica di un paese.

domenica 24 luglio 2011

Il totalitarismo clericale

L'ultima crociata è stata quella del norvegese Breivig che ha ucciso più di 90 persone, scelte tra i suoi concittadini di sinistra. Quale cultura ha animato questo pazzoide? Chiaramente quella del fondamentalismo cristiano che si è sviluppato sotto il regno degli ultimi due papi. L'odio verso il multiculturalismo,  l'islam, l'immigrazione, il femminismo, le Nazioni Unite, l'Europa unita e la cultura marxista, e il desiderio di ritornare al patriarcato, al nazionalsocialismo e alle radici europee, sono i valori che tutti i giorni vengono propagandati anche da noi dalla cultura di destra che si riferisce al cristianesimo. Non a caso tra i nemici ideologici, nei documenti di Breivig, viene citato anche il pensiero di Gramsci, mentre tra i sodali italiani vengono citati la Lega Nord, il Movimento Sociale Fiamma Tricolore, La Destra, il Fronte Sociale Nazionale, Forza Nuova e la Destra Nazionale. Tra fascisti ci si riconosce sempre. Ma è la Chiesa la grande ispiratrice di questi movimenti. Piace molto l'attuale papa che ha fatto parte in gioventù della Gioventù Hitleriana e piace molto l'allenza che si è instaurata tra cristianesimo e valori di destra. In effetti, la Chiesa, che ha sistematicamente distrutto i preti di sinistra, ha stabilito una solida alleanza con il governo italiano di destra e con i suoi valori. Che cos'è per esempio l'ultima legge sul testamento biologico, voluta dal Vaticano contro la volontà del 90% degli italiani, se non l'espressione massima del totalitarismo religioso che non ammette obiezioni di coscienza? Giovani nazisti crescono.

venerdì 22 luglio 2011

Totalitarismo clericale

In un sondaggio del Corriere della Sera a proposito del biotestamento, alla domanda "Le disposizioni del malato non saranno vincolanti nel biotestamento: siete d'accordo?", il 91,2% ha risposto "no". Che cosa può aver spinto allora un gruppetto di clericali, con la crisi che impazza, a volere questa assurda legge che è invisa a tutti? Evidentemente l'obbedienza cieca agli ordini del Vaticano, il desiderio di vietare, di togliere anche ai moribondi la libertà di scelta. Riconosciamo in ciò la volontà autoritaria di una Chiesa che odia il libero arbitrio, che ha il terrore che qualcuno possa pensare e decidere con la propria testa. E' proprio questa Chiesa che ispira il fascismo italiano.

giovedì 21 luglio 2011

I lestofanti

Non si tratta più di questo o quel partito - ormai tutti rubano e chiedono tangenti, così com'era già successo in passato. E allora c'è da chiedersi che cosa ci sia negli italiani che li spinge ad approfittare di una carica pubblica per cercare di spillare soldi. Sembra che in loro ci sia la radicata convinzione che sia lecito appropriarsi del denaro pubblico per arricchirsi personalmente. E questo non avviene solo a livello dei grandi politici e degli amministratori degli enti pubblici, ma anche a livello dei piccoli amministratori regionali, provinciali e comunali - e perfino degli amministratori di condominio. Poiché la morale di un popolo nasce direttamente dalla sua religione, dobbiamo concludere che l'etica cattolica, che si riempie la bocca di difesa della famiglia (in realtà abbandonata a se stessa), non preveda la dimensione statale. E' una vecchia storia. Il moralismo degli italiani si concentra tutto nel privato, ma disprezza il pubblico. Il pubblico è ciò che consente di arricchirsi personalmente, rubando soldi alla comunità. Questo è il motivo della crisi italiana, non le crisi economiche. Le crisi economiche sono anzi aumentate a dismisura dal furto delle cose pubbliche. Mai una morale era apparsa tanto piccina e soprattutto tanto miope.

martedì 19 luglio 2011

I megalomani

Mille milioni di euro è il deficit del san Raffaele di Milano, l'ospedale fondato da don Verzé, lo stesso che di recente aveva detto che Berlusconi è stato mandato dalla divina Provvidenza (forse come flagello per i nostri peccati). Resta il fatto che don Verzé e Berlusconi sono affratellati dalla stessa megalomania, da un certo cialtronismo religioso e dalla capacità di fare affari. Ed entrambi hanno condotto le loro opere al fallimento finanziario. Sì, due uomini della Provvidenza, la quale ha sempre avuto il difetto di far pagare agli innocenti gli errori dei suoi inviati.

venerdì 15 luglio 2011

Sul Titanic

Dopo averci raccontato per anni che noi, grazie al governo Berlusconi-Tremonti, affrontavamo la crisi meglio degli altri Stati europei, ecco la verità tenuta a lungo nascosta: siamo sul Titanic che affonda! Dopo averci raccontato per anni che la destra non ci metteva le mani in tasca, ecco la verità: una pioggia di tasse che impoveriranno le classi medie spingendole verso la povertà. Dopo averci raccontato per anni che da noi la dissoccupazione era più bassa che altrove, ecco i dati Istat: oltre otto milioni di poveri. Dopo averci promesso che avrebbero ridotto i privilegi della casta politica, che avrebbero abolito le povincie e gli sprechi, ecco la verità: non hanno toccato niente. I poveri saranno sempre più poveri e i ricchi che ci hanno governato si rinchiuderanno nelle loro ville con piscina godendosi i vitalizi da nababbi che si sono decretati, alla faccia dei cittadini che saranno costretti a stringere la cinghia. Questi sono i risultati del ventennio berlusconiano: da meditare. Lo stesso Berlusconi è stato condannato a risarcire 560 milioni alla Cir di De Benedetti perché qualcuno, a sua insaputa, ha comprato la Mondadori corrompendo perfino un giudice - cose davvero strane. Adesso Lui non parla più, non fa più promesse di mirabolanti riforme. Ma ha già dichiarato che non se ne andrà. Insomma dovranno cacciarlo. Ribocchiamoci le maniche.

Sul Titanic

Dopo averci raccontato per anni che noi, grazie al governo Berlusconi-Tremonti, affrontavamo la crisi meglio degli altri Stati europei, ecco la verità tenuta a lungo nascosta: siamo sul Titanic che affonda! Dopo averci raccontato per anni che la destra non ci metteva le mani in tasca, ecco la verità: una pioggia di tasse che impoveriranno le classi medie spingendole verso la povertà. Dopo averci raccontato per anni che da noi la dissoccupazione era più bassa che altrove, ecco i dati Istat: oltre otto milioni di poveri. Dopo averci promesso che avrebbero ridotto i privilegi della casta politica, che avrebbero abolito le povincie e gli sprechi, ecco la verità: non hanno toccato niente. I poveri saranno sempre più poveri e i ricchi che ci hanno governato si rinchiuderanno nelle loro ville con piscina godendosi i vitalizi da nababbi che si sono decretati, alla faccia dei cittadini che saranno costretti a stringere la cinghia. Questi sono i risultati del ventennio berlusconiano: da meditare. Lo stesso Berlusconi è stato condannato a risarcire 560 milioni alla Cir di De Benedetti perché qualcuno, a sua insaputa, ha comprato la Mondadori corrompendo perfino un giudice - cose davvero strane. Adesso Lui non parla più, non fa più promesse di mirabolanti riforme. Ma ha già dichiarato che non se ne andrà. Insomma dovranno cacciarlo. Ribocchiamoci le maniche.

giovedì 14 luglio 2011

Il paese dei furbi

Il problema in Italia è che, se ci sono tanti furbi, ci devono essere anche tanti fessi. In che altro modo definire chi si ostina a sostenere un governo che dice di "non mettere le mani in tasca agli italiani" mentre aumenta le tasse? La recente manovra finanziaria fa macelleria sociale, nel senso che impone nuovi balzelli alle classi medie e basse, mentre lascia intoccati i privilegi dei ricchi e della casta politica. In sostanza, per rimediare alla crisi provocata dai ricchi speculatori della Borsa, si tassano i malati e i pensionati. Come pensare che questi malati e pensionati, quando andranno a votare, non si ricorderanno di chi li impoverisce? A meno che non siano davvero fessi.
I furbi sono per esempio i quaranta parlamentari - avvocati - del Pdl che hanno minacciato di non votare la finanziaria se si fosse toccato il loro Ordine professionale, se qualcuno avesse osato eliminare la tariffa minima, per creare un po' di concorrenza. E naturalmente il Partito delle Libertà non ha liberalizzato nulla. Loro non veranno toccati. Invece i malati dovranno pagare da subito la tassa di dieci euro. Forse, se sosterranno ancora questo partito, non saranno tanto furbi.
Che sia furbo un governo che, mentre accusa la sinistra di voler imporre nuove tasse, impone proprio una patrimoniale? Forse è furbo, forse è fesso. Ma certo sono fessi coloro che lo votano, a meno che non siano tutti super-ricchi.
E che dire del nuovo segretario del Pdl che vorrebbe costruire un "partito degli onesti"? Che sia un furbo o che sia un fesso? Sarà il futuro a dirci se questo è un paese di furbi o di fessi... o di furbi-fessi.

martedì 12 luglio 2011

Il paese degli zombie

Che la bancarotta sia dietro l'angolo è il prevedibile esito di venti anni di berlusconismo. Il primo ventennio fascista aveva lasciato l'Italia in macerie; il secondo lascerà un paese fallito. Ma si sa che l' "uomo della Provvidenza" è il grande amore degli italiani, tutti alla ricerca di un padre che risolva i loro problemi, salvo poi impiccarlo quando li porta al disastro. Non è quindi incredibile che gli stranieri giochino al ribasso - è da venti anni che stiamo impoverendoci e distruggendo l'unità nazionale. E' evidente a tutto il mondo. Ma la cosa più incredibile è che questo governo pieno di lestofanti che trafficano, imbrogliano e rubano, che impongono nuove tasse ai pensionati e ai malati e che ha costituito una casta di intoccabili privilegiati, con stipendi e vitalizi d'oro, voglia legiferare in questioni etiche, come in quella del biotestamento. I fanatici religiosi, nemici del libero arbitrio del cittadino, vogliono imporre la loro volontà anche ai moribondi, privandoli di ogni diritto di scelta. Ecco perché gli italiani si avviano a diventare un paese di morti viventi - morti a tutti gli effetti, tranne a quello di torturare gli altri.

venerdì 8 luglio 2011

I nemici della libertà

I nemici della libertà di coscienza che si annidano nel Partito delle Libertà stanno approvando una nuova legge sul testamento biologico che impedisce agli interessati, cioè ai malati terminali, di scegliere la propria fine. Siamo dunque al paradosso: i politici decideranno come potremo morire, ma non noi - noi saremo esclusi. C'è da chiedersi da dove venga tanto accanimento ideologico, e la risposta è che si tratta di servilismo verso la Chiesa, già manifestatosi ai tempi di Eluana Englaro. Non si vuole che l'individuo possa esprimere il proprio parere sull'ultimo periodo della propria vita. Devono farlo i preti, i politici e i medici, ma non gli interessati. Gli odiatori della libertà, ispirati da un furore bigotto, vogliono legarci ad un letto e decidere loro come moriremo. Una legge abominevole che se fosse sottoposta a referendum sarebbe abrogata dalla maggioranza degli italiani. Ma questo ai politici del centro-destra non interessa. Sono gli stessi che hanno concepito la precedente legge sulla fecondazione assistita, non per nulla dichiarata anticostituzionale. Sono i servi del Vaticano, che saltano fuori nelle occasioni meno propizie per imporci, obbligarci, costringerci con leggi ripugnanti. Sono gli estremisti religiosi che da tempo immemorabile hanno un unico scopo: sopprimere la libertà di coscienza.

giovedì 7 luglio 2011

Il partito dei furbi

Ma da chi siamo governati? Mentre si impongono tasse ai malati che dovranno fare esami e si tagliano le pensioni e i trasferimenti agli enti locali, ecco che si tenta di introdurre furtivamente nella manovra finanziaria un codicillo che permetta al premier di pagare solo una piccola parte dell'eventuale sanzione per il Lodo Mondadori. Insomma non una legge ad personam ma una legge ad aziendam. Tutto questo senza dirlo a nessuno, di nascosto. Se la va, la va.
Per ora non è andata. Ma il "partito degli onesti" è pronto in ogni momento a fottere i cittadini per difendere gli interessi dei capi miliardari. Ecco perché anche in politica - e non solo nella meditazione - è necessario esercitare la massima attenzione.

martedì 5 luglio 2011

Fine di regime

E così il ventennio berlusconiano si avvia a lasciarci un disastro. Aumentano le tasse, le tariffe e i ticket sanitari e diminuiscono i posti di lavoro. Si è accresciuta la povertà e si è allargato il divario tra ricchi e poveri. Non si tratta di un caso, ma dell'effetto di politiche che hanno perseguito gli interessi privati di pochi a detrimento dello stato sociale. C'è al fondo una ideologia: tagliare la scuola pubblica a favore della scuola privata, e ridimensionare la sanità pubblica a favore di quella privata e dei pochi che se la possono permettere. In tal modo la crisi provocata dai ricchi verrà pagata per generazioni dai poveri. Le ruberie degli speculatori e dei politici verranno ripianate dai ticket degli ammalati e dalla riduzione delle pensioni. La Grecia è vicina. Quanto ai tanto ventilati sacrifici della casta, tutto è rinviato al futuro. Mai siamo stati governati così male, mai gli interessi di pochi sono stati tanto favoriti a scapito degli interessi sociali. E, in mezzo a questo disastro economico, di che cosa si preoccupa il governo? Delle intercettazioni telefoniche, che hanno il grave torto di mettere in evidenza la corruzione e la volgarità di chi ci governa. Tutto dev'essere nascosto agli occhi del povero cittadino. Lui deve essere convinto che va tutto bene e che i nostro governanti, anziché darsi ai festini e al lucro personale, pensano giorno e notte al nostro bene. A tanto si arriva quando si affida la cosa pubblica a miliardari populisti.