venerdì 27 marzo 2015

Le unioni civili e gli incivili

Ci risiamo. Non appena si parla di unioni civili, e in realtà ogni volta che si tenta di cambiare qualcosa nel nostro ordinamento civile, arriva implacabile la condanna della Chiesa - che in genere blocca tutto nel nostro pavido e ignorante Parlamento.
Come negare che la Chiesa sia per l’Italia la principale palla al piede, la più grande forza reazionaria, ciò che impedisce al paese ogni mutamento?

Chi ha nel suo seno una forza del genere, e non solo ne ha paura ma anche la esalta in ogni giornale e telegiornale, e introduce perfino i suoi ministri nella scuola pubblica, ha scarse possibilità di progresso.
Non è un caso se proprio l'Italia, tra i paesi europei, sia il più arretrato.

giovedì 26 marzo 2015

Un primato italico

Un primato in Europa lo abbiamo. Sì, abbiamo una percezione di essere corrotti che raggiunge il 90 per cento.
Purtroppo, non è solo una percezione. È la realtà.
Un ministro dice che chi ruba denaro pubblico tradisce il paese. È vero.

Ma allora, processiamolo per alto tradimento. Perché mai questa legge sulla corruzione fa tanta fatica ad andare avanti e perché non commina pene esemplari? Chi dobbiamo tutelare?

mercoledì 25 marzo 2015

Il Giubileo

È dai tempi di Lutero che si manda avanti questo obbrobrio: il commercio delle indulgenze.
I fedeli credono che, facendo un viaggetto a Roma e dando un po’ di soldi alla Chiesa, potranno avere sconti di pena. Comoda la vita per un cattolico, tra preti che assolvono i peccati e denaro che abbrevia le pene. Peccato che in questo modo la sua coscienza si atrofizzi.
Per il cattolico, tutto si compra e si vende, anche la salvezza eterna. Egli non ha nessun rapporto con Dio, ma sempre e soltanto con mediatori interessati.

E poi ci lamentiamo che la nostra società sia così corrotta. Ma questa mentalità "religiosa" è l’essenza della corruzione.

sabato 21 marzo 2015

Le prostitute

Michaela Biancofiore, onorevole di Forza Italia, strenua paladina del suo amato leader Berlusconi, afferma che in Italia non c’è uomo che non sia andato almeno una volta a prostitute.

Può darsi. Ma un conto è andarci una volta e un altro conto è organizzare una vera e propria azienda della prostituzione, come aveva fatto il suo capo.

venerdì 20 marzo 2015

I nemici della felicità

Quelli dell’Isis hanno compiuto una grande prodezza: hanno ucciso quattro “crociati”, sì modesti pensionati che facevano i turisti a Tunisi.
Il loro scopo era danneggiare il Museo del Bardo a Tunisi e ammazzare qualcuno. Ecco un’impresa eroica, che sarà premiata da Allah.
Questi uomini odiano il bello e la gioia, amano la morte e non la vita. Si vestono di nero, perché sono tristi. Vogliono reprimere le risate, il buonumore, il divertimento, la libertà delle donne, la musica, lo svago e le bellezze artistiche. Sono gli alfieri del brutto e del tetro.
Sono infelici che vogliono creare infelicità.

Ecco i frutti dell’infelicità. Chi è infelice odia il mondo e gli uomini – e vorrebbe ridurre tutti al suo livello.

Lupi Mannari

Può darsi che il ministro Lupi non abbia intascato niente personalmente. Ma è la solita storia: quando si è nel giro giusto, quando si conoscono coloro che danno lavoro utilizzando i fondi pubblici, quando ci si frequenta abitualmente tra privilegiati, non c’è bisogno di chiedere tangenti: i favori vengono elargiti spontaneamente per conquistare il politico.
Quindi, se il ministro non sapeva dei traffici illegali che avvenivano nel suo ministero, era quanto meno un ingenuo. E se sapeva e non è mai intervenuto, è corresponsabile delle ruberie.
Notiamo che anche Lupi era un esponente di Comunione e Liberazione, quel movimento ecclesiale fondato da don Giussani che si è sempre distinto per occuparsi degli appalti pubblici attraverso le giuste conoscenze. Tra i membri finiti in galera e quelli sotto processo, come Formigoni, e adesso il ministro Lupi dimesso, questi cattolici hanno dato un prova esemplare del loro attaccamento alla famiglia… e al denaro.

Resta l’arcivescovo di Milano, anche lui un prodotto di quell’ambiente e di quella cultura. Aspettiamo in riva al fiume.

lunedì 16 marzo 2015

L'idolatria del Papa

Se i cattolici si limitassero a venerare Gesù, si potrebbe anche capire. Un mito è un mito.
Ma l’idolatria del Papa è un’altra cosa. È paganesimo.

Il fatto poi che la nostra religione porti sempre ad osannare acriticamente qualcuno e a credere che da solo possa risolvere i nostri problemi, ci spiega anche perché qui è nato il fascismo - che è sempre sottotraccia.

L'anno della pecora

Secondo il calendario cinese, a febbraio siamo entrati nell’anno della pecora.

In Italia, ci siamo da secoli.
Pensate che in Sicilia, regione (ahinoi) autonoma, i vitalizi dei deputati passano non solo alla moglie vedova, ma anche ai figli fino al 18° anno di età.
Vedete gente con i forconi?

venerdì 13 marzo 2015

Il paese degli azzeccagarbugli

Silvio Berlusconi è stato assolto perché non si è riusciti a dimostrare che sapeva che Ruby era minorenne. Chissà perché allora si era dato tanto da fare per nasconderla e sottrarla alla polizia, telefonando addirittura da Parigi per farla affidare ad una sua amica fidata. Ma sappiamo che è un uomo generoso, disponibile a interrompere un summit internazionale per aiutare una povera ragazza in difficoltà. Tante altre ragazze si sono rivolte a lui, e sono state lautamente pagate – sempre per carità cristiana.
In Italia non c’è da meravigliarsi di nulla. Questo è il paese degli azzeccagarbugli, cioè di quegli avvocati che ingarbugliano talmente i processi che alla fine i loro assistiti vengono assolti e magari santificati. Ora Berlusconi può tornare a guidare il popolo.
I suoi seguaci esultano: finalmente viene riconosciuta l’innocenza del loro leader. Un uomo pulito che non sovvenzionava decine di ragazze per fare orge, no, ma per il piacere di conversare con loro.
Agli italiani va tutto bene. Sono abituati a vedere i potenti che la fanno sempre franca. Sono abituati alle menzogne del potere e dei loro stessi simili.
D’altronde, il giorno dopo viene scarcerato un rumeno che, ubriaco, aveva imboccato l’autostrada contromano uccidendo quattro turisti francesi.
Perché? Ma perché, nella “patria del diritto”, manca una legge che punisca chi guida ubriaco.
Bravi i nostri avvocati e bravi i nostri politici, che non si occupano di fare leggi, ma di conquistare poltrone. Bravi, bravi tutti. Da oggi l’Italia è un paese più stimato.
Ogni popolo ha i politici che si merita – e anche gli avvocati.


“Quel che colpisce negli occhi degli italiani è la mancanza di coscienza” scriveva Thomas Mann in Morte a Venezia.

martedì 10 marzo 2015

Politica italiota

La politica italica non segue mai l’interesse generale, ma solo l’interesse dei singoli e dei partiti. Questo è il dramma dell’Italia. Ognuno pensa per sé.
Guardate il caso di Berlusconi. Prima concorda una riforma istituzionale che ritiene indispensabile (per il bene del paese). Ma, non appena riceva un affronto, con l’elezione senza di lui del Presidente della Repubblica (non sia mai!), butta all’aria ogni ragionevolezza e passa all’opposizione accanita. Flip… flop.

Dov’è adesso il bene del paese?
E guardiamo la Lega che fino ad ieri voleva la secessione del Nord e della Padania e disprezzava le regioni meridionali, oggi è diventata all’improvviso nazionalista sull’esempio francese della Le Pen e sfila addirittura con i neo-fascisti.
Flip… flop. Dov’è la coerenza?
E Matteo Renzi? Era nato come “rottamatore” dei vecchi notabili e ha fatto eleggere a Presidente delle Repubblica addirittura un ex-democristiano.

Adesso gli vanno bene i vecchi, purché non gli facciano ombra. Flip… flop! Il salto della quaglia.

mercoledì 4 marzo 2015

Il ritratto dell'Italia

Una religione corrotta in uno Stato corrotto: ecco il ritratto dell’Italia attuale.
Impossibile dire quale sia la causa e quale sia l’effetto. In Italia, Chiesa e Stato sono un tutt’uno. In ogni cerimonia pubblica, dove c’è un ministro dello Stato, lì c’è anche un ministro della Chiesa. Guardare per credere.

Niente e nessuno può smacchiare l’anima nera della religione. Francesco o non Francesco, la gerarchia continua ancora a nascondere i preti pedofili e a sottrarli ai tribunali dello Stato.

Il Vaticano blocca la procura di Cremona, la quale non potrà avere i documenti richiesti su Mauro Inzoli, alias 'don Mercedes', il prete già ai vertici di Comunione e Liberazione e sospeso dalla Congregazione per la Dottrina delle Fede per pedofilia, lo scorso anno.