mercoledì 26 dicembre 2018

Il politico narciso


Dopo le alluvioni e il crollo del ponte di Genova, poteva mancare un terremoto? No, anche perché “quelli lì” portano sfiga. Ed ecco il terremoto nel catanese con l’Eruzione dell’Etna e dello Stromboli. E il nostro Salvini che fa? Posta se stesso mentre fa colazione con pane e Nutella! È una cosa che ci interessa tutti. Ci chiedevamo spasmodicamente che cosa mangiasse il nostro ciccione. Ed ora stiamo più tranquilli.
Ma ora vedrete che correrà sull’Etna per farsi… un selfie.

lunedì 24 dicembre 2018

La settimana santa


In Italia c’è ancora gente che armeggia con presepi e crocefissi credendo di essere molto religiosa. La televisione ha riempito l’intera settimana natalizia di film idioti, che sarebbero infantili anche per bambini con gravi lesioni cerebrali.
       Così si capisce perché i cristiani hanno scelto proprio il 25 dicembre come data per festeggiare la nascita di Gesù.
Sì, è il periodo in cui c’è poca luce – e molta oscurità.

giovedì 20 dicembre 2018

Il piccolo Napoleone nostrano


Il tre che ci governano mostrano in televisione la solita finta sicumera sostenendo che non hanno rinunciato a niente della loro manovra e che sono i vincitori del confronto con l’Europa. Non è così. In realtà sono stati commissariati e hanno dovuto accettare gli ordini di Bruxelles, che li tiene d’occhio. La loro sicurezza è tutta una finta. E i poveretti non sanno più come recuperare i nove miliardi cui hanno dovuto rinunciare. Chi provvederà? Ovviamente il popolo che loro dicono di rappresentare. Ci saranno tasse e tagli.
Naturalmente è meglio che sia prevalsa la ragionevolezza e il compromesso. Per lo meno, evitiamo di colare subito a picco. Ne riparleremo ad aprile.
Quello che invece non ha ancora recuperato la ragione è Salvini, che se ne va in giro travestito da poliziotto. È vero che fa il ministro degli Interni, è vero che ha come modelli Putin e Orban, ma dovrebbe trattenersi da simili ridicoli travestimenti. Non è ancora tempo di carnevale.
Certo, è inquietante che il ministro degli Interni ami tanto le divise poliziesche. Forse il suo obiettivo è un regime di polizia, come quelli dei dittatori sudamericani. Presto lo vedremo con le divise di generale o di ammiraglio alle parate militari, senza aver mai sparato un colpo. Gli suggerirei anche le fantasiose divise di Gheddafi - erano davvero pittoresche.

domenica 9 dicembre 2018

L'uomo forte


I francesi hanno nel sangue la rivoluzione verso il potere, gli italiani la sottomissione. Noi cerchiamo sempre l’uomo forte cui affidarci… il dittatore che ci fregherà regolarmente lasciandoci in mutande. Per esempio, adesso abbiamo Salvini, che risponde bene alla bisogna. Va perfino in giro con le felpe della polizia. Che sia questo il regime che ha in testa – un regime poliziesco? Forse le sue idee sono quelle del dittatore brasiliano Bolsonaro, il quale va ripetendo: “Meglio un figlio morto che gay, viva la tortura e la dittatura!”
I partiti populisti, che adesso vanno di moda, sono quei partiti che agiscono in nome del popolo… per fregare il popolo.
Certo che noi italiani siamo specialisti nel farci del  male. Non solo la regressione economica, ma anche quella culturale e psichiatrica.

venerdì 7 dicembre 2018

L'Italia non geniale


L’ultimo rapporto del Censis dichiara che gli italiani sono spaventati e incattiviti in un Paese che ha smesso di crescere. Lo avevamo capito. E, come se non bastasse, hanno eletto un governo di ignorantoni e incompetenti che litigano tutto il tempo e non sono capaci di attuare nessuna delle loro promesse elettorali. In compenso, sono riusciti a fermare quel po’ di crescita che i governi precedenti avevano assicurato.
Che cosa può esserci di peggio? L’Italia regredisce su tutti i piani. La scuola si è imbarbarita e non è capace neppure più di insegnare l’italiano, visto che molti film sono ormai in dialetto. Dialetti napoletani, dialetti siculi, dialetti pugliesi, dialetti calabresi, incomprensibili agli altri italiani, ma che esprimono benissimo il degrado generale. Servono infatti a descrivere storie di mafia, di camorra e di ‘ndrangheta, con tutto il contorno di violenze, di ignoranza e di brutalità che ne consegue.
L’ultimo successo della televisione, L’amica geniale, ci dà un’immagine sconfortante di un’Italia rozza e arretrata che non vuole assolutamente migliorarsi. Un ritratto di un passato che è anche un presente.

mercoledì 5 dicembre 2018

Il Navigator...a vista


Di Maio scioglie la fallimentare azienda di famiglia perché dice che deve dedicarsi ai cittadini.
Speriamo che l’azienda Italia non faccia la stessa fine della sua azienda di famiglia.

domenica 2 dicembre 2018

Recessione e regressione


La scena “blasfema” della statua della Madonna fatta a pezzi alla Scala e subito eliminata, la parola “Gesù” riammessa in una canzoncina scolastica che era stata epurata da un’insegnante troppo politicamente corretta, gli appelli a fare il presepe in chiave anti islamica, i crocefissi piantati dappertutto a mo’ di avvertimento… c’è un perfetto allineamento in Italia - il paese dove più che riforme si fanno controriforme - fra destra fascistoide e clericalismo, un allineamento che anche in passato ha sempre puntellato regimi autoritari.
Così, con questo governo giallo-verde, avremo non solo una recessione economica, già visibile, ma anche una regressione culturale, anch’essa ben visibile.