L’ultimo rapporto del Censis dichiara che
gli italiani sono spaventati e incattiviti in un Paese che ha smesso di
crescere. Lo avevamo capito. E, come se non bastasse, hanno eletto un governo
di ignorantoni e incompetenti che litigano tutto il tempo e non sono capaci di
attuare nessuna delle loro promesse elettorali. In compenso, sono riusciti a
fermare quel po’ di crescita che i governi precedenti avevano assicurato.
Che cosa può esserci di peggio? L’Italia
regredisce su tutti i piani. La scuola si è imbarbarita e non è capace neppure più
di insegnare l’italiano, visto che molti film sono ormai in dialetto. Dialetti
napoletani, dialetti siculi, dialetti pugliesi, dialetti calabresi,
incomprensibili agli altri italiani, ma che esprimono benissimo il degrado
generale. Servono infatti a descrivere storie di mafia, di camorra e di ‘ndrangheta,
con tutto il contorno di violenze, di ignoranza e di brutalità che ne consegue.
L’ultimo successo della televisione, L’amica geniale, ci dà un’immagine
sconfortante di un’Italia rozza e arretrata che non vuole assolutamente
migliorarsi. Un ritratto di un passato che è anche un presente.