venerdì 7 dicembre 2018

L'Italia non geniale


L’ultimo rapporto del Censis dichiara che gli italiani sono spaventati e incattiviti in un Paese che ha smesso di crescere. Lo avevamo capito. E, come se non bastasse, hanno eletto un governo di ignorantoni e incompetenti che litigano tutto il tempo e non sono capaci di attuare nessuna delle loro promesse elettorali. In compenso, sono riusciti a fermare quel po’ di crescita che i governi precedenti avevano assicurato.
Che cosa può esserci di peggio? L’Italia regredisce su tutti i piani. La scuola si è imbarbarita e non è capace neppure più di insegnare l’italiano, visto che molti film sono ormai in dialetto. Dialetti napoletani, dialetti siculi, dialetti pugliesi, dialetti calabresi, incomprensibili agli altri italiani, ma che esprimono benissimo il degrado generale. Servono infatti a descrivere storie di mafia, di camorra e di ‘ndrangheta, con tutto il contorno di violenze, di ignoranza e di brutalità che ne consegue.
L’ultimo successo della televisione, L’amica geniale, ci dà un’immagine sconfortante di un’Italia rozza e arretrata che non vuole assolutamente migliorarsi. Un ritratto di un passato che è anche un presente.

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