mercoledì 28 febbraio 2018

I due Stati che si contendono l'Italia


C’è un prete ad Alassio che è stato condannato dai tribunali dello Stato italiano a sette anni e mezzo di reclusione (già scontati) per atti di pedofilia, ma che i tribunali della Chiesa hanno giudicato innocente. Risultato? Per lo Sato, quest’uomo non potrà più rivestire cariche pubbliche, non potrà avere incarichi politici, non potraà insegnare, non potrà essere nominato tutore, ma per la Chiesa potrà continuare a fare il prete.
Volete un caso più evidente del fatto che in Italia esistono due Stati che si contendono gli stessi cittadini, due Stati che sono in conflitto?
Volete una prova più chiara che la Chiesa ha ambizioni di potere temporale? La Chiesa ha sempre voluto governare al posto dello Stato e non ha smesso di desiderarlo.
Non so chi abbia ragione. Ma che ragione ha di esistere lo Stato di una religione? Era questo l’obiettivo di Gesù?

martedì 27 febbraio 2018

Il Duce divino


Per capire gli uomini, non basta sapere se credono o non credono in Dio – bisogna vedere a quale immagine di Dio  credono o non credono (o fanno finta di credere). Per esempio, in questa campagna elettorale, Matteo Salvini giura su rosari e Vangeli e oggi ha detto che il sole che splende sul suo comizio è un segno del favore divino. Dio è con lui!
Ma anche i nazisti ripetevano: “Gott mit uns!” (Dio con noi).
In fondo, per i fascisti Dio non è nient’altro che il supremo Duce, il Grande Dittatore. E furono loro a fare il primo Concordato con la Chiesa.
E la Chiesa? Se ne sta zitta, aspettando di capire con quale “Duce” avrà a che fare. La Chiesa non ha mai criticato una dittatura. Anche l’attuale Papa ha convissuto a lungo con la dittatura argentina e stringe accordi con tutti i dittatori di questo mondo.
La Chiesa non sa nulla di democrazia e di libertà. Ma sa bene come si esercita il potere.

Il futuro dell'Italia



Siamo talmente malmessi che una parte degli italiani è ridotto a sperare che torni Berlusconi. Questo bel figuro, ottantaduenne, vanesio, pieno di sé, gran puttaniere, già condannato per evasione fiscale, in candidabile e ineleggibile per corruzione, con amici mafiosi, bugiardo, interessato solo a sé e alle proprie aziende, pieno di conflitti di interesse, che vorrebbe diminuire le tasse ai ricchi (cioè a se stesso), che ha corrotto giudici e parlamentari, che ha fatto giurare al Parlamento che Ruby era la nipote di Mubarak, che si  fatto fare leggi ad personam, che ha già portato l’Italia al collasso (per cui è seguito il governo Monti-Fornero), che ha dovuto lasciare il governo per manifesta incapacità, che ha sdoganato i fascisti… questo tanghero che va in giro tutto truccato e incipriato, con capelli finti, raccontando vecchie barzellette oscene, sarebbe la speranza per il futuro dell’Italia?
Ma a quale grado di disperazione o di obnubilazioni siamo arrivati per tirare fuori dal museo delle cere un ceffo del genere!

domenica 25 febbraio 2018

Cronache elettorali


Berlusconi dice che i Cinquestelle sono una setta, comandata da un pluricondannato.
Sarebbe il caso di dire: senti chi parla!

A Milano Salvini “giura” da premier con rosario e Vangelo. Cosa non si fa per un voto in più. Perfino il vescovo di Milano gli dice di lasciar stare con questi simboli e di parlare di politica.
Ma la religione è politica.

Intanto, i Cinquestelle, nell’ansia di scegliere qualcuno che sia competente, continuano a imbarcare truffatori, massoni, inquisiti e voltagabbana, che, quando saranno eletti, cambieranno subito partito. Alla fine, che cosa rimarrà della loro sbandierata “purezza”?  Ben poco. Diventeranno corrotti come tutti gli altri.

sabato 24 febbraio 2018

La debole Italia


Dunque, cinque navi turche hanno bloccato una nave dell’Eni che voleva andare nelle acque di Cipro a svolgere ricerche petrolifere. E il bello è che la Turchia fa parte della Nato e vorrebbe perfino entrare nella Comunità europea.
Se l’Italia fosse un paese con le palle, avrebbe mandato navi italiane a contrastare le navi turche. Ma ha preferito ritirarsi con la coda fra le gambe dandola vinta al tiranno turco. Certo, se si fosse trattato dell’America o dell’Inghilterra non sarebbe andata così.
Ma l’Italietta debole debole che cosa può fare, se non ritirarsi?
Chi ha la forza la usa. Vedi Putin ed Edogan. E chi non ce l’ha scappa via.
Da tempo l’Italia ha scelto di essere debole. Anche nelle prossime elezioni politiche.

venerdì 23 febbraio 2018

I "nuovi" candidati


Bei tempi quelli in cui Renzi rottamava la vecchia guardia del PD! Oggi sono ritornati tutti… a rottamare lui!
Ma che dire degli elettori di Forza Italia? Adesso, vogliono solo rottami! Che cos’è Berlusconi, a 82 anni?
Resterebbero i Cinquestelle. Ma anche qui, consapevoli di non saper fare nulla, stanno arruolando, per darsi un tono di sicurezza, vecchi rottami.
Povera Italia.

domenica 18 febbraio 2018

Le prossime elezioni


Un lettore italiano all’estero mi chiede un parere sulle prossime elezioni.
Mi riesce molto difficile rispondere con chiarezza dato che la legge elettorale prescelta fa in modo che non ci siano vincitori.
Ci saranno tre blocchi politici: la destra di Berlusconi-Salvini, i Cinquestelle e il Partito Democratico. Ma nessuno dovrebbe avere la maggioranza assoluta. Potrebbe dunque profilarsi un governo di “grande coalizione” come in Germania. Ma l’odio reciproco dei partiti lo rende pressoché impossibile.
La destra ripresenta Berlusconi, ormai troppo vecchio e minato da infiniti processi e illegalità, che vorrebbe introdurre una flat tax che favorirebbe i redditi più alti. E raccoglie i consensi di chi crede che l’Italia sia invasa dagli immigrati africani. A suo fianco c’è un Salvini che vorrebbe rimpatriare centinaia di migliaia di immigrati, ma non sa come farlo concretamente. Ammira molto Putin e riceve il voto di molti fascistoidi.
I Cinquestelle devono il loro successo alla polemica contro i partiti tradizionali. Ma sono inesperti e non hanno mai dimostrato di saper governare (Roma è amministrata male). Inoltre, nonostante le loro idee di democrazia diretta, sono diretti da un gruppo di persone che rimangono nell’ombra e che non si sa che idee abbiano.
Resta infine il PD, indebolito dalla scissione alla sua sinistra estrema. Persa l’occasione del referendum costituzionale che avrebbe davvero cambiato la politica e assicurato una legge elettorale chiara, ha fatto il possibile per assicurare un governo e, con Gentiloni, ha trovato un leader capace e intelligente.
Resta però una situazione economica difficile. E l’odio degli italiani verso i partiti tradizionali e l’illusione di fare chissà quale cambiamento. Purtroppo, la maggioranza degli italioti, proprio rifiutando l’ultimo referendum, ha scelto la debolezza. E così sarà.
La solita Italietta debole, confusa e divisa su tutto.

giovedì 15 febbraio 2018

Imprenditori italici


Come dimostra la vendita dei treni Italo ad un fondo americano, non appena un’azienda italiana ha successo e fa soldi, chi l’ha fondata si affretta a venderla a imprenditori esteri. Con il risultato che lui si arricchisce, ma il paese perde le sue aziende migliori. Che vanno in mani che possono fare qualunque cosa, anche non fare nulla o eliminare quella concorrenza.
Evidentemente, quando il gioco si fa troppo grande e troppo complesso, la mentalità italiana, piccola e provinciale, capisce che è il momento di lasciar perdere e di lasciare il passo a gente più seria e più capace di operare a livello internazionale.

mercoledì 14 febbraio 2018

L'ideale della purezza


L’ideale del Movimento Cinquestelle di essere l’unico partito che non sia inquinato dalla corruzione non tiene mai conto della realtà.
E cioè che l’humus dei suoi parlamentari è lo stesso dei parlamentari e dei politici degli altri partiti. In parole povere, in Italia è meglio non metterla mai sul piano della purezza, dell’integrità e della onestà.
Nel popolo italiano non sono contemplati questi valori, tranne poche eccezioni. Dalla politica agli affari, dall’amministrazione alle religione, è tutta una questione di favori reciproci, di scambi sotterranei, di metodi per aggirare le legge e per ottenere privilegi, di piccole o grandi mafie e massonerie, di trucchi per far soldi senza merito, attraverso accordi segreti.
È la corruzione italiana – una corruzione profonda, una corruzione dell’anima.
Ma gli italiani credono ancora, poveri ingenui, all’ideale della purezza. La delusione sarà atroce.

martedì 13 febbraio 2018

Destra e sinistra


È venuto di moda dire che non c’è differenza tra destra e sinistra. Ma non è vero. La destra ha appena detto che, se arriverà al potere, cambierà la legge sulle unioni civili – una delle cose buone che aveva fatto la sinistra. E darà più soldi alle scuole cattoliche.
La verità è che la cultura di destra resta sempre autoritaria e dirigista. E non vuole che l’individuo possa scegliere da sé.
Lo stesso avviene in campo religioso. Ci sono religioni di destra – le religioni del Padrone supremo e della suprema Autorità, cui si deve sottomissione senza discutere – e religioni di sinistra (come il buddhismo), dove ognuno è l’autorità di se stesso.
Essere di destra o di sinistra è una questione psicologica e antropologica, e non è detto che coincida con  i partiti politici.
Perciò piantiamola di dire sciocchezze e rendiamoci piuttosto conto che talvolta in ogni uomo possono esserci lati di “destra” e lati di “sinistra”. Ma la distinzione è fondamentale.

lunedì 12 febbraio 2018

Come aggirare la legge elettorale


Fatta una legge sulla par condicio, ecco il trucco per aggirarla. Ieri sera, Fabio Fazio ha invitato Alessandro Dibattista che, certo, non è un candidato alle prossime elezioni, ma che ha parlato di politica e del suo partito facendo ai Cinquestelle un grandissimo spot. Ora, tutti gli altri partiti potranno fare lo stesso: inviare qualcuno che non sia candidato ma che dica ciò che un candidato direbbe. Insomma una grande truffa ai danni di quelli che non hanno ancora capito che si può impunemente violare la legge. Basta avere le entrature giuste. Come al solito, in Italia.


sabato 10 febbraio 2018

I saggi al potere


Forse, per risolvere i problemi della politica e della giustizia, dovremmo fare come in certi paesi delle favole, dove, una volta morto il re, il popolo si riunisce e si domanda: “Qual è l’uomo più saggio del paese?” E lo elegge.
Forse i nostri problemi di democrazia nascono dal fatto che non abbiamo più un’idea di che cosa sia un uomo saggio. C’è mai un’idea di saggezza nelle nostre elezioni?

venerdì 2 febbraio 2018

I più fessi d'Europa

In Europa ci prendono per i fondelli, a dimostrazione che siamo i più fessi di tutti. Sul problema dell’EMA, hanno fatto vincere l’Olanda contro Milano, ma poi si scopre che ad Amsterdam non hanno ancora costruito le fondamenta, mentre a Milano c’è un  grattacielo già pronto. Dunque, nient’altro che un imbroglio ai danni dell’Italia, deciso dalla cricca di Bruxelles.
Per gli emigrati, tante parole di sostegno. Ma poi solo l’Italia se li deve tenere e gli altri hanno sigillato le frontiere. Un altro imbroglio.
Infine, sul debito pubblico, tutti sforano il 3 per cento. Ma solo per l’Italia ci sono le sanzioni.
E gli italiani? Se le prendono tutte in quel posto. Senza protestare. Hanno una vocazione secolare.

Ma adesso eleggeranno quelli che dicono di voler uscire dall’Europa. Che andranno tutti a Bruxelles a leccare le mani di chi comanda in Europa, come tanti bravi cagnolini.

giovedì 1 febbraio 2018

Pubblicità menzognere

Tutto sommato, il linguaggio della pubblicità è il linguaggio della frode. Nel senso che si magnificano virtù che non esistono. “Prendi quella pillola, e guarisci subito…!” È una truffa perché quelle virtù sono false e perché qualcuno si arricchisce alle spalle dei creduloni.
Peccato che oggi sia diventato il linguaggio della politica. “Eleggi me e io ti risolverò ogni problema…!” Ad ogni elezione, i cittadini si preparano ad essere frodati dai loro politici… se non lo sono sempre stati.

Dovremmo istituire un’autorità anti-frode, che verifichi dopo un po’ quante di quelle promesse sono state mantenute. E mandare in galera i truffatori. Allora smetterebbero di promettere mari e monti.