domenica 25 febbraio 2018

Cronache elettorali


Berlusconi dice che i Cinquestelle sono una setta, comandata da un pluricondannato.
Sarebbe il caso di dire: senti chi parla!

A Milano Salvini “giura” da premier con rosario e Vangelo. Cosa non si fa per un voto in più. Perfino il vescovo di Milano gli dice di lasciar stare con questi simboli e di parlare di politica.
Ma la religione è politica.

Intanto, i Cinquestelle, nell’ansia di scegliere qualcuno che sia competente, continuano a imbarcare truffatori, massoni, inquisiti e voltagabbana, che, quando saranno eletti, cambieranno subito partito. Alla fine, che cosa rimarrà della loro sbandierata “purezza”?  Ben poco. Diventeranno corrotti come tutti gli altri.

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