venerdì 25 maggio 2012

Corvi in Vaticano


Ma quelli che fanno filtrare all'esterno le trame sinistre che si tessono in Vaticano sono corvi malevoli o cattolici benemeriti che vorrebbero ripulire il marciume che c'è nella Chiesa? E di marciume ce n'è parecchio: dall'uso che si fa dei capitali dello IOR all'insabbiamento dei preti pedofili.

L'ultima novità è che la CEI ha stabilito che i vescovi non hanno l'obbligo di denunciare i preti pedofili. Capito? Li sposteranno come al solito, in gran segreto, da una sede all'altra.

Preti e mafia


Nell'omelia per Placido Rizzotto, il sindacalista ucciso dalla mafia nel 1948, l'arcivescovo di Monreale, Salvatore di Cristina, non ha mai pronunciato la parola "mafia" e ha sbagliato il nome del morto.
Si conferma la domanda di sempre: sono più i preti che combattono la mafia o quelli che fanno finta di non vederla?

Il semi-presidente

Berlusconi continua a confondere i propri problemi personali, cioè quelli di un miliardario annoiato, con i problemi della gente comune, persone che spesso non sanno come arrivare a fine mese. L'uomo non capisce più nulla. Non si rende conto che i problemi degli italiani non sono quelli di eleggere un presidente o un semi-presidente della Repubblica (che sarebbe ovviamente proprio Berlusconi), ma di trovare qualche governante che non rubi e pensi al bene generale.

giovedì 24 maggio 2012

C'è del marcio in Vaticano

Pare che il povero figlio del carpentiere, che tuonava contro i ricchi, si ritrovi con una banca, lo IOR, che ha un patrimonio di 5 miliardi di euro. Ne ha fatta di strada: ricorda un po' la parabola della Lega, che prima ce l'aveva con Roma ladrona e poi si è messa a rubare per conto proprio. Ma il caso della banca vaticana è ancora più nero. Da quando l'Europa e l'Italia hanno adottato leggi per la trasparenza finanziaria, lo IOR è entrato in crisi. Sì, perché fin dai tempi di Calvi (poi ucciso a Londra chissà da chi e chissà per conto di chi), i banchieri del Vaticano pare abbiano il vizietto di riciclare denaro di origine illecita, in stretto contatto con la mafia. E qui il povero Nazareno, pur arricchitosi, incomincia a rivoltarsi nella tomba. Continua a esserci del Marcinkus nella Chiesa cattolica.

martedì 22 maggio 2012

L'influenza della Chiesa

In questo paese non c'è niente che il Vaticano non voglia. Alle spalle della volontà dei cittadini lo Stato italiano stringe accordi con la Chiesa affinché nulla cambi. E in effetti non cambia mai nulla. Le leggi liberticide volute dalla Chiesa in campo sociale sono sempre lì e nessun partito si sogna di modificarle per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Così è successo per il divieto di fecondazione eterologa, rimandata sine die. Ma in questo modo l'Italia è un paese morto. I partiti s'illudono se pensano che basti governare l'economia e lasciar decidere tutto il resto al Vaticano. La mummificazione in campo sociale porta alla mummificazione in ogni campo. E così l'Italia è sempre arretrata su tutto. Siamo ultimi in Europa perché continuiamo a prendere ordini da un'istituzione medievale che vuole togliere ai cittadini la libertà di scelta. E il suo ideale totalitario ispira la mentalità fascista italiana. Il prezzo che l'Italia paga al Vaticano è immenso; una vera e e propria palla al piede. E così migliaia di italiani che vogliono un figlio dovranno continuare ad andare all'estero.

domenica 20 maggio 2012

Il crollo delle chiese

Nell'odierno terremoto in Emilia sono crollate soprattutto le chiese e i campanili; si sa, sono costruzioni molto antiche... Volete un'altra prova che a Dio non interessa nulla delle chiese che noi edifichiamo nell'erronea convinzione che siano la casa del divino? Se a Dio non interessano e se non protende neanche un ditino per proteggerle, perché noi ci diamo tanto da fare a costruirle? Perfino nella Bibbia sta scritto che "Dio non abita negli edifici costruiti da mano d'uomo". Ma noi continuiamo a illuderci che ci possano essere luoghi specifici in cui si possa rinchiudere il divino. In realtà è un tentativo di escludere Dio dal resto delle nostre vite, da tutti gli altri luoghi in cui viviamo. Dio lo sa e per questo non se ne cura. Naturalmente, potremmo proseguire il ragionamento e dire che a Dio non interessa nulla delle nostre religioni. Dio non è né cristiano né musulmano. Ma noi siamo convinti che siano cose sacre, magari volute da Dio stesso. Ma Dio se ne infischia. Dio bada alle cose reali, non alle nostre fantasie. Impariamo qualcosa. Basta osservare la realtà.

martedì 15 maggio 2012

Pecunia non olet

Dunque, il capo della banda della Magliana era stato sepolto nella basilica di Sant'Apollinare a Roma. E che ci faceva in quel posto, che sembrerebbe riservato a uomini pii? Semplice: aveva fatto abbondanti elargizioni dei soldi rapinati a qualche vescovo. E così apprendiamo che la Chiesa cattolica non bada alla provenienza del denaro. E che basta pagare per avere un buon posto nelle sue basiliche. Il fatto è che molti ricchi e i mafiosi sono convinti che basti pagare per avere un trattamento di riguardo anche nell'aldilà. Una idea che farebbe inorridire Gesù, il quale ai ricchi riservava un'altra destinazione. Purtroppo a queste perversioni della religione porta il fondamento stesso della fede cristiana, che non a caso si identifica con una "materializzazione" del divino. Se Dio diventa sensibile alla carne, se si fa carne, forse il denaro può aprire molte porte... così ragionano molti cattolici.

domenica 13 maggio 2012

Coscienza di sé


Coscienza di sé come persone, e non come sudditi, servi o cittadini sottomessi. Non è questo il rimedio contro lo strapotere dei politici, dei ricchi, dei potenti, dei mafiosi e dei corrotti?
E non è questa coscienza che manca agli italiani, sempre pronti a sottomettersi, con l'approvazione della Chiesa cattolica, al potente di turno?

giovedì 10 maggio 2012

Suicidi

In questi tempi di crisi, quanta gente si suicida perché ha perso la propria ricchezza o il proprio status sociale. Travolti dalla disperazione, gli uomini si suicidano perché si identificano erroneamente nel loro status sociale. Poiché non hanno mai fatto un po' di meditazione non hanno mai scoperto che il loro Sè è al di là delle forme sociali.