giovedì 19 maggio 2016

Il corpo della donna

I vescovi tornano all’attacco della legge sulle unioni civili, ingigantendo il pericolo dell’utero in affitto.
Notiamo tra l’altro che tutte le opposizioni politiche hanno sottolineato questa paura, tanto che c’è da chiedersi se non sia stata la Chiesa a dettarne la linea.
Come se il corpo della donna non fosse sempre stato il campo di scontro tra progressisti e reazionari, e non fosse sempre stato strumentalizzato.
Non è un caso che tutte le religioni paternalistiche battano su questo tasto: la sottomissione della donna al maschio dominante.
Quello che è cambiato oggi sono le tecniche di fecondazione, che possono essere disgiunte dall’unione sessuale.
Ma laddove la donna è considerata inferiore e costretta solo ad avere figli, che differenza c’è rispetto allo sfruttamento dell’utero in affitto? E quale sfruttamento del corpo della donna non hanno compiuto le religioni?
Dunque, di che cosa ci si lamenta? Che le si paghi un prezzo?

Già, vogliono continuare a sfruttarla sena nemmeno pagarla. Tutto per amore, s’intende – e gratis.

martedì 17 maggio 2016

La tentazione mondana

Papa Bergoglio dichiara che "la via che indica Gesù è la via del servizio, ma spesso nella Chiesa si ricercano potere, soldi e vanità".
In effetti, oltre alla ricerca del potere all’interno della Chiesa, c’è la ricerca del potere all’interno della società. Per esempio, i continui attacchi dei vescovi italiani alla legge sulle unioni civili sono esattamente questo: non accettare che esista uno Stato autonomo e laico, che decida delle proprie leggi, e volere imporre i propri punti di vista.
I vescovi capiscono che hanno perduta la presa, che avevano una volta, sulla società italiana e si oppongono rabbiosamente a ogni rinnovamento. Non si rassegnano ad essere ridimensionati e a dover contendere con altri soggetti laici per il predominio sulle coscienze.
Nella Chiesa, questa volontà di potere si è sempre manifestata in due modi: uno violento, con l’imposizione di leggi e di partiti di origine ecclesiastica, quando non addirittura con l’amministrazione diretta della giustizia (i tribunali ecclesiastici), e uno “morbido”: facendo finta di essere buoni e caritatevoli.

Quest’ultima forma subdola vuole accreditare la funzione sociale della Chiesa (scuole cattoliche, beneficienza, opere pie, ecc.), ma è anch’essa una lotta per il controllo delle anime. Non è infatti elargita gratuitamente per amore del prossimo, ma per imporre il proprio potere.

venerdì 13 maggio 2016

Gli ipocriti

Ci sono persone che non hanno una loro opinione, ma pensano in base alle circostanze e alle convenienze.
Si tratta di certi politici che sono capaci di passare dal sì al no soltanto perché pensano che questa sia l’idea di chi li comanda o di chi li vota.
Prendiamo il caso di Alfio Marchini, che si candida come sindaco a Roma. Pochi mesi fa aveva detto che il registro per le coppie gay era un diritto e ora, per aver l’appoggio della Chiesa, dichiara che non celebrerà mai i matrimoni tra omosessuali.
Uomini che, prima di esprimersi, fiutano il vento e consultano i sondaggi di opinione.
Del resto, molti politici, passando da un partito all’altro, sostengono esattamente l’opinione opposta a quella di prima.

Non votiamoli mai. Sono pronti a tradire chiunque e a cambiare opinione come cambia il vento.

mercoledì 11 maggio 2016

Il faro dei reazionari

Il segretario della Cei, Nunzio Galantino, rispolvera toni da crociata e sostiene che l’approvazione della legge sulle unioni civili sarebbe “una sconfitta per tutti.”
         In realtà sarebbe una sconfitta solo per la Chiesa e una vittoria per la società.
         Qui si vede perché in Italia, pervasa dai vecchi disvalori cattolici, sia così difficile migliorare la legislazione sociale. C’è sempre la Chiesa che rema contro e che si oppone ad ogni cambiamento.
E questo è proprio il significato della parola “reazionario”: opporsi a ogni cambiamento.

Ogni paese ha la sua palla al piede. Noi abbiamo la Chiesa, la grande ispiratrice dei reazionari.