Adesso che è finita la carnevalata folcloristica
dei due referendum sulla cosiddetta “autonomia”, sappiamo quello che già
sapevamo da semplici dati statistici. Ma abbiamo speso 50-60 milioni di euro,
complimenti.
In
sostanza si è trattato di un’operazione politica della Lega, di un costoso spot
elettorale, a spese dei cittadini.
Del
resto, chi ha mai detto che i governi regionali siano più onesti, efficienti e
intelligenti di quelli nazionali? La Lega in particolare ci ha già abituato ad operazioni
illegali, con alti dirigenti che si sono appropriati di risorse nazionali (le
nostre sudate tasse!) per fini personali.
La
differenza di affluenza tra Lombardia e Veneto ( e l’indifferenza o quasi di
Milano) ci dice quale delle due regioni sia più moderna. Il Veneto in realtà ha
sempre sognato la Repubblica Veneta, ha la testa nel passato.
Come
ho già detto, dietro queste sedicenti “autonomie” si nascondono velleità
secessionistiche e nazionalistiche, sul modello della Catalogna.
Ma
che cosa farebbero queste nostre Regioni se diventassero staterelli? Farebbero quello
che hanno fatto per secoli: i lacchè delle grandi potenze nazionali.
Prevedo
che adesso altre le regioni in attivo faranno referendum del genere – per dilapidare
le poche risorse che hanno, in modo da nascondere la loro sostanziale inutilità. A
dimostrazione che le Regioni, moltiplicando la spesa amministrativa per
diciannove, sono la vera causa della
crisi economica italiana.