mercoledì 30 dicembre 2009

Come in una favola

Forse, per risolvere i problemi della politica e della democrazia, dovremmo fare come in certe favole in cui, una volta morto il re, il popolo si riunisce e si domanda: «Qual è l’uomo più saggio del paese?»


E lo elegge.

Già, ma sono favole...

Da noi sorgerebbero subito dei partiti, difensori di questi o di quegli interessi.

E, poi, come potrebbero le masse riconoscere la saggezza? Purtroppo, non hanno ricevuto nessuna educazione mentale. E vengono facilmente prese in giro dai demagoghi e dai populisti.

Il problema di fondo, come si vede, è sempre quello educativo.

lunedì 21 dicembre 2009

Papa e papi

Il papa dice che la Chiesa deve guardarsi dal fare politica... Evidentemente, dopo il “papi”, anche il papa ha incominciato a raccontare barzellette.

La forza della natura

Come al solito, quando finisce una Conferenza internazionale sul riscaldamento del pianeta, ecco che arriva un inverno polare artico. Sembra che la natura ci prenda in giro e derida tutte le nostre pretese di controllare il clima. È come se dicesse: che cosa credete di fare? Sono io che decido, non voi!
         Gli immancabili esperti ci diranno che il riscaldamento globale è sicuro. Ma il problema è che noi viviamo nel breve, brevissimo periodo.

domenica 20 dicembre 2009

Gli egocentrici

Ci sono uomini che pretendono di essere amati e, quando scoprono che non tutti li amano, si irritano e minacciano sfracelli. In tal senso, assomigliano all’egocentrico Dio della Bibbia. In realtà non sono capaci di accettare l’autonomia delle persone, il fatto che spetti loro amarli o non amarli. Il loro motto è: o con me o contro di me. Ciò che più temono è l’indifferenza. Vogliono stare al centro dell’attenzione. E quindi alla fine suscitano odio.


Uomini del genere sono sempre causa di divisione nella loro comunità. Veri flagelli.

Che ti importa se ti amo o non ti amo? Tu vuoi che mi schieri ad ogni costo, che prenda partito. Ma io non sono un uomo di parte.

venerdì 11 dicembre 2009

Scambi di favori

Nella dichiarazione dei redditi, chi sceglie di dare l’8 per mille allo Stato, evidentemente non vuole darlo alla Chiesa. Ma, nel paese delle “prese in giro”, questi soldi sono nella discrezionalità del capo del Governo, il quale, avendo molte cose da farsi perdonare, li gira alla Chiesa per la restaurazione di parrocchie, monasteri, conventi, ecc.


Un tempo c’era «l’uomo della Provvidenza», ora c’è l’uomo delle provvidenze.

giovedì 10 dicembre 2009

L'identità italiana

Napolitano dice che «l’impegno della Chiesa è essenziale per la società italiana.» – Ahi, ahi! È per questo che l’Italia, in quanto Stato, è in crisi d’identità.

sabato 14 novembre 2009

Il crocifisso armato

Massimo Albertin, il medico di AbanoTerme che insieme alla moglie finlandese ha sollevato la questione del crocifisso a scuola e la conseguente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, ha dichiarato di ricevere insulti e minacce di morte.


Il crocifisso continua a essere bandito come una spada: chi diceva che è un simbolo di pace?

Sagre di paese

Continua l’inarrestabile voglia di provincializzazione degli italioti, che potranno cantare al festival di Sanremo nei loro vari e incomprensibili dialetti.


Finalmente i discografici, che incontravano difficoltà a vendere i loro prodotti in italiano, potranno affrontare il mercato globale con canzoni in sassarese e in bergamasco.

Bella pensata.

Da Porta Pia (1870) ai Patti Lateranensi (1929)

Non ci dimentichiamo che l’unità d’Italia è stata fatta contro la Chiesa. Dal giorno dell’Unità fino all’avvento del fascismo, i crocifissi furono banditi dalle scuole e da tutti gli edifici pubblici. Poi furono introdotti da Mussolini che strinse un patto con Pio IX, il papa che avallò fascismo e nazismo.


È questo intreccio perverso fra potere politico e potere religioso che rappresenta il crocifisso nei luoghi pubblici – non la religiosità che è sempre qualcosa di interiore.

venerdì 13 novembre 2009

Partito islamico

Nascita di un partito islamico? Prima o poi avverrà, e noi non potremo impedirlo, visto che abbiamo già partiti che si definiscono cattolici.


Lo ripeto ancora: se lo Stato non si affretterà dichiararsi laico, sarà travolto dalle lotte religiose.

domenica 8 novembre 2009

Ascolto e gentilezza

Il maestro zen Thich Nhat Hanh vorrebbe applicare la pratica dell’ascolto profondo e della parola gentile agli uomini politici. In effetti, una pratica del genere sarebbe necessaria nel nostro Parlamento dove non si ascoltano gli altri e ci si odia e ci si insulta.


Ma, per una pratica del genere, occorrerebbe esercitare un minimo di consapevolezza e non so se certi politici, che brandiscono crocifissi come clave, sarebbero in grado di farlo. In fondo, anche i Vangeli sono pieni di parole aspre e di contrapposizioni. ““Non sono venuto a portare pace, ma una spada (Matteo 10,34)...Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione (Luca 12,51)”.

Un crocifisso d'amore

“Possano morire! Il crocifisso rimarrà in tutte le aule pubbliche!” ha gridato il ministro Ignazio la Russa in una trasmissione televisiva.


Frase che dimostra come il crocifisso non ispiri solo pensieri di pace.

Italianità

Identificare l’italianità con il cattolicesimo è un errore, foriero di contrapposizioni. Si può essere italiani ed ebrei, italiani e musulmani, italiani e luterani, italiani e buddhisti, ecc. Dicono: “Ma la maggioranza degli italiani è cattolica”. Rispondo: “La maggioranza degli italiani non è niente, perché non ha scelto niente”. In ogni caso bisogna distinguere tra istituzioni religiose e istituzioni pubbliche; se non lo faremo, un domani anche le altre religioni vorranno occupare, come il cattolicesimo, pezzi di Stato.

mercoledì 4 novembre 2009

Il problema del crocifisso a scuola

La Corte europea dei diritti dell’uomo sentenzia che la presenza di crocifissi nelle scuole pubbliche è “una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni”. Una sentenza ineccepibile che inchioda alle sue responsabilità il nostro governo che non possiamo non definire clericale. Una sentenza di grande civiltà che in Italia rimarrà lettera morta perché questo è un Paese in cui la religione viene imposta con una serie di iniziative irrispettose della libertà di coscienza. Da qui l’indottrinamento religioso nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado e la presenza di simboli come il crocifisso sparsi dappertutto. Non si vuole che il cittadino possa scegliere; si vuole che si conformi senza pensare.




Coloro che credono di difendere l’identità del Paese accentuando l’identità religiosa preparano un triste destino all’Italia, perché un giorno in cui ci fosse una maggioranza islamica questa si sentirebbe legittimata a utilizzare le strutture pubbliche così come fa la Chiesa.

I nostri governanti non hanno capito quello che in tutta Europa è già stato compreso, e cioè che si difende l’identità di uno Stato accentuando il suo carattere laico e neutrale rispetto alle religioni.

Le religioni passano, gli Stati rimagono.





Il cardinale Walter Kasper afferma che la sentenza della Corte europea “non esprime laicità, ma ideologia, un laicismo che si fa intollerante: voler togliere il crocifisso è intollerante” (Corriere della Sera, 4-11-09). – Ma perché è stato messo il crocifisso? Non è stato un atto di intolleranza, un tentativo di condizionamento, la volontà di marcare il territorio?



Una linea di difesa del crocifisso nelle scuole pubbliche sostiene che sarebbe un simbolo di pace. Ma quando mai il cristianesimo è stato una religione di pace? Dovunque è andato (Sud America, Africa, Australia, la stessa Europa...) ha compiuto eccidi e sfruttamenti; ha distrutto le culture locali e ha imposto il proprio messaggio con la violenza. Diceva Gesù: “Non sono venuto a portare pace, ma una spada (Matteo 10,34)...Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione (Luca 12,51)”. E dunque il crocifisso non è solo un simbolo di pace. Per molti è simbolo di persecuzione. E in effetti ha anche la forma di una spada.



Dispiace vedere che lo Stato italiano, attraverso il suo attuale governo, prenda le difese delle imposizioni volute dallo Stato del Vaticano. Sembra non rendersi conto che così facendo perde parte della propria sovranità: uno Stato dimezzato. E questo è tanto più notevole quanto più il governo si definisce di destra e quindi dovrebbe difendere i valori nazionali. Diceva Antonio Gramsci: “Il Concordato è il riconoscimento esplicito di una doppia sovranità in uno stesso territorio”.

Che cosa ammira allora la destra nella Chiesa? Forse la sua capacità di irreggimentare la gente?



Molti ragionano così: gli italiano sono cattolici e, se viene da noi qualcuno che non lo è, se ne vada via, e pensano ai musulmani. Ma non tutti gli italiani sono cattolici; anzi, i veri cattolici sono una minoranza. E la non esposizione del crocifisso è prima di tutto una forma di rispetto per i laici non-credenti.



Altri ragionano così: il crocifisso è un simbolo di sofferenza e di redenzione, non solo un emblema religioso. Ma il crocifisso è anche un simbolo di un patibolo e di un’arma. E i simboli ognuno li interpreta così come è stato condizionato a farlo.



Altri ancora nella difesa del crocifisso diventano subito bellicosi, aggressivi e intolleranti, e dicono: chi non è d’accordo con noi stia zitto e accetti la volontà della maggioranza. E questo dimostra come il crocifisso non sia solo un simbolo di pace, ma anche di oppressione, e spiega il collegamento tra clericalismo e autoritarismo.



Quando vediamo le fotografie del giovane Ratzinger che fa il saluto nazista, commentiamo: “Poveretto, non era colpa sua: era condizionato dal regime totalitario che spargeva i suoi simboli dappertutto e irreggimentava i giovani.” Ma in questa opera di condizionamento la Chiesa non è seconda a nessuno; anzi, è il modello di ogni regime totalitario, con cui spesso si accorda. Così ha fatto con il fascismo e con il nazismo. – Non però con il comunismo, perché questo si dichiarava ateo.



Il fatto che la maggioranza degli italiani si dichiari cattolica non significa nulla. Avrebbe un senso se avesse scelto di esserlo, dopo avere ben riflettuto. Ma è a questa riflessione che si oppone l’esibizione del crocifisso, l’insegnamento religioso, il battesimo dei neonati eccetera eccetera. Le religioni non vogliono che la gente pensi con la propria testa. Come dice Gesù: “Compelle intrare! (Luca 14, 23)” Costringili a entrare, con le buone o con le cattive!



Credo che gli italiani siano vittime di un equivoco. Quando Croce diceva che “non possiamo non dirci cristiani” si riferiva a una parte del messaggio di Gesù che egli riteneva di pace e di amore. Ma in questo messaggio, come dimostrano le citazioni appena menzionate e molte altre, non c’è solo bonomia. Che queste frasi e parabole siano di Gesù o di qualcuno dei vari interpolatori dei Vangeli non ha importanza; ciò che importa è che nei Vangeli c’è anche intolleranza e volontà di potenza, che si sono d’altronde dispiegati in tutta la storia del cristianesimo. E, quindi, andiamoci piano prima di dichiararci cristiani. I popoli distrutti o sottomessi dai missionari e dagli eserciti cristiani hanno un’altra idea del messaggio evangelico. Ci si informi bene prima di aderire a una religione.



Una cosa è certa: che l’esposizione dei simboli religiosi nelle aule delle istituzioni pubbliche viola il principio di neutralità e imparzialità che lo Stato deve osservare in ambito religioso. In Italia abbiamo dunque uno Stato clericale. Il Presidente della Repubblica non ha niente da dire in proposito? Si pensi che anche nei tribunali viene appeso il crocifisso. C’è stato perfino un giudice, Luigi Tosti, che è stato sospeso dal Csm e condannato per il suo rifiuto di celebrare le udienze sotto la spada di Damocle del crocifisso. Anche se la Cassazione ha poi annullato la sentenza, questo non è certo un comportamento da Stato neutrale, ma da Stato clericale. Eppure il cattolicesimo non è più religione di Stato.



Ai cattolici non si chiede di rinunciare ai loro simboli, ma di non imporli agli altri nei luoghi pubblici: questo è il senso della sentenza della Corte di Strasburgo, violata finora dall’Italia.

lunedì 2 novembre 2009

Ronde civiche

Quando sono state approvate le ronde, mi sono meravigliato: com'era possibile che tanti italiani uscissero di giorno e di notte avendo a cuore il benessere degli altri? Non corrispondeva alla loro mancanza di senso civico. Poi è venuto fuori che nessuno si è presentato come volontario. E allora tutto è rientrato nella normalità

venerdì 23 ottobre 2009

Faziosità

Qualcuno se la prende con i giudici che hanno opinioni politiche. Ma non conosco esseri umani che non abbiano tendenze politiche. La questione è un’altra: è riuscire ad astrarsi dalle proprie opinioni quando si giudica. Quindi bisogna domandarsi: quel tale giudice è capace di giudicare obiettivamente e onestamente?
Purtroppo la faziosità è un tratto nazionale. Come fare allora ad avere uomini più obiettivi? Che tipo di educazione dobbiamo favorire per rendere la gente meno irrazionale? Non certo l’adesione a partiti, a fedi o a tifoserie. Piuttosto la cultura dell’autocoscienza e dell’autocritica. Lo stiamo facendo? Le nostre scuole che cosa insegnano?
Ah, dimenticavo – l’ora di religione!

Crociate

Ci risiamo. Monsignor Crociata ribadisce che anche i farmacisti sono tenuti all’obiezione di coscienza e che non devono vendere prodotti collegati all’aborto o alla contraccezione.
Sentiremo mai la Chiesa esprimersi con tanto ardore e tanta intransigenza morale riferendosi agli evasori fiscali, agli esportatori di capitali, ai banchieri che truffano i loro clienti, agli strozzini, agli imprenditori che lasciano sul lastrico migliaia di lavoratori per trasferire le loro imprese nei paesi dove meglio possono sfruttare la manodopera locale, ai mafiosi che insanguinano il paese o alle differenze abissali tra ricchi e poveri? – Eppure, il danno sociale provocato da queste persone è ben superiore a quello di povere donne che abortiscono!
Ma si sa: il moralismo religioso s’infiamma solo quando si tratta di questioni attinenti al sesso. Forte con i deboli e debole con i forti.

mercoledì 21 ottobre 2009

Uno Stato rinunciatario

Ha fatto bene la Corte di Strasburgo, la Corte europea dei diritti dell’uomo, a condannare l’Italia per aver violato la libertà di espressione del professor Luigi Lombardi Vallauri e il suo diritto a un giusto processo. Il professore era infatti stato cacciato dalla Cattolica di Milano perché aveva espresso una visione del cristianesimo diversa da quella stereotipata della Chiesa, contrapponendo al “Dio che emoziona” il Dio della teologia tomista, desunto “ da una ingegnosamente violentata ontologia generale aristotelica”. Lombardi Vallauri aveva fatto ricorso al Tar della Lombardia e al Consiglio di Stato. E lo Stato italiano – il pavido Stato italiano, succubo del Vaticano – aveva risposto che non si può sindacare ciò che decide la Chiesa, perché così vuole il Concordato.
Ma il Concordato – un errore e un orrore costituzionale, che cede parte della sovranità dello Stato italiano allo Stato della Chiesa – non può impunemente violare i diritti dell’uomo. Soprattutto sarebbe ora che lo Stato italiano la finisse di lavarsi pilatescamente le mani e si assumesse le sue responsabilità, senza rimandare certe decisioni alla Santa Sede.

Ricchi e poveri

Quando parliamo di divaricazioni tra poveri e ricchi, di ingiustizie del capitalismo e della mancanza di senso morale di tanti clericali, non ci riferiamo a concetti astratti. Prendiamo per esempio il caso di Francesco Grossi finito in prigione con le accuse di “associazione a delinquere, appropriazione indebita, truffa, riciclaggio e corruzione.” Chissà se questo “re delle bonifiche ambientali”, ciellino doc, che tutte le domeniche andava a messa – si sia mai posto il problema di aver speso 6 milioni e 400.000 euro in orologi da collezione e di possedere venti Ferrari, svariate Lamborghini e un numero imprecisato di motoscafi, oltre a ville, un castello, elicotteri e aerei personali. E chissà se la Chiesa cattolica si scomoderà a prendere provvedimenti o a pronunciare condanne che è così pronta a indirizzare verso chi divorzia o assume pillole antifecondative. Chissà se l’etica della Chiesa andrà mai oltre la morale dei preservativi.

martedì 20 ottobre 2009

Gli incoerenti

Il ministro Tremonti ha scoperto l’acqua calda rivelandoci che la “mobilità del lavoro” non è un valore in sé e che “in un paese come il nostro il posto fisso è la base su cui organizzare” un “progetto di vita e di famiglia”. Per fortuna che ce l’ha detto lui, sennò noi da soli non ci saremmo mai arrivati.
Ma perché il suo governo è da anni che batte e ribatte sul lavoro flessibile?

lunedì 19 ottobre 2009

Ancora sulla pillola RU486

I soliti clericali di casa nostra sono terrorizzati dall’idea che, con l’introduzione della pillola abortiva RU486, l’aborto diventi troppo facile. Sì, perché, secondo loro, l’aborto deve essere difficile e punitivo; insomma, la donna deve soffrire. – Il che conferma l’equazione: clericali = nemici dell’aborto = nemici della donna.
Comunque, il problema non è l’aborto, ma l’autonomia della donna. Come hanno sempre sostenuto gli “illuminati” Padri della Chiesa, “la donna è l’esca del Demonio,foresta d’orgoglio,testa della Gorgone, basilisco feroce, mostro vizioso”.
Potete scommettere sul fatto che dalle elucubrazioni dei parlamentari al servizio della Chiesa uscirà qualche nuova restrizione a questa pillola.

L'ora di religione islamica

Era inevitabile che prima o poi qualcuno tirasse fuori un’ora di insegnamento di qualche altra religione in un ordinamento che confonde Stato con Chiesa. Se in un paese ci fosse per esempio una maggioranza islamica, come si potrebbe ignorare una richiesta del genere? – Lo si potrebbe solo se lo Stato stabilisse, come in Francia, che i simboli e gli insegnamenti religiosi stessero fuori dalle scuole pubbliche.
D’altronde, le religioni passano, le nazioni restano.

lunedì 12 ottobre 2009

Precarietà

La Repubblica italiana si dichiara fondata sul lavoro. Ma se il lavoro è precario...

domenica 11 ottobre 2009

Poker

Da un’inchiesta internazionale sul poker on line, l’italiano è risultato pigro, superstizioso, poco razionale, privo di capacità analitica, incapace di approfondimento e di applicazione e alla fine...perdente. – Ma non è questo il carattere nazionale?

Libertà di stampa

Oggi non è in pericolo la libertà di stampa: chiunque può stampare ciò che vuole (tanto pochi lo leggono). È in pericolo la libertà di televisione – che tutti guardano.

sabato 10 ottobre 2009

Federalismo o frammentazione?

Il federalismo di cui si parla ne Il regno del Nord di Arrigo Petacco (Mondadori, 2009) è l’esatto contrario di quello che si vorrebbe attuare adesso: era infatti un federalismo che voleva unire i tre Stati che allora esistevano (al nord il regno di Sardegna, al centro lo Stato della Chiesa e al sud il regno dei Borboni), non un federalismo che vuol dividere l’Italia in 19 staterelli.
Era un federalismo che intendeva unificare Stati divisi, mentre oggi si vuole frammentare uno Stato unitario.
In ogni caso l’Italia che ne sarebbe nata sarebbe stata sotto la presidenza onoraria – udite, udite! – del Papa! – Per fortuna che c’era Garibaldi.

martedì 6 ottobre 2009

Concordato

Diceva Antonio Gramsci: “Il Concordato è il riconoscimento esplicito di una doppia sovranità in uno stesso territorio”. Ecco perché in Italia non si è formato un vero senso dello Stato: ce ne sono due. E, come diceva Gesù, “nessuno può servire due padroni: se odierà l’uno odierà l’altro, e se preferirà l’uno disprezzerà l’altro”.
Nessun altro Stato è nato con un pasticcio costituzionale del genere. Sì, forse il Tibet...che è finito come sappiamo.

lunedì 5 ottobre 2009

"Intelligence"

Quando non si hanno idee, si fanno i film infarcendoli di inseguimenti e di sparatorie. – Nel vuoto dell’intelligence...tanto rumore per nulla.

sabato 3 ottobre 2009

Libertà di informazione

Il Giornale del 3/10/09 scrive che la manifestazione per la libertà d’informazione è inutile perché nessuno la minaccia. Ma il suo titolo d’apertura è “Chiudete Annozero e che sia finita”. – Non c’è una contraddizione?

venerdì 2 ottobre 2009

Terreni infidi

Il ministro Matteoli vuol accelerare i lavori per il ponte di Messina? Ma si è accorto che a Messina, tra terremoti antichi e alluvioni moderne, frana tutto?

La solitudine del potere

Quello che mi colpisce di più nelle serate “allegre” di Berlusconi è come l’uomo più ricco e più potente del paese si riduca a pagare per avere un po’ di compagnia femminile. Vale la pena di darsi tanto da fare per conquistare il potere quando non si può avere ciò che qualunque uomo ottiene naturalmente?

mercoledì 30 settembre 2009

Populismo

Il Pdl si definisce “popolo”. Ma, poiché non può rappresentare tutto il popolo italiano, è in realtà un partito, come tutti gli altri. A meno che non voglia appropriarsi della volontà dell’intera popolazione italiana, anche di quella che non lo vota. In tal caso, sarebbe un’appropriazione indebita.

Comunismo e capitalismo

Il comunismo ha permesso al capitalismo di mostrare il suo volto più umano e libertario. Ma, ora che non c’è più questa concorrenza, il capitalismo mostra il suo vero volto di sfruttamento. Dunque, come erano giuste le critiche del capitalismo al comunismo, così erano giuste le critiche del comunismo al capitalismo.
Le bolle speculative, con le relative crisi, non sono un’eccezione, ma la regola.

Un errore concordato

Come dice lo storico Claudio Pavone, il Concordato è la negazione del “principio della eguale libertà di tutte le coscienze di fronte allo Stato”. - Dunque, per il nostro Stato, i cattolici hanno più diritti degli altri. Di questo si fa forte la Chiesa che ora pretende nuovi privilegi e il potere di imporre ai non cattolici la sua volontà, le sue leggi.

martedì 29 settembre 2009

Patria e famiglia

Diceva un mafioso: “La famiglia è più importante di tutto, anche della patria”. – Ecco, in queste parole, nel sovvertimento della scala dei valori che presuppongono, nella santificazione che ne ha fatto la religione, c’è tutta la storia della decadenza italiana: dalla caduta dell’impero romano, alla disgregazione medievale, dalla nascita di uno Stato debole alla diffusione della mentalità mafiosa.

domenica 27 settembre 2009

Pastori

Nel nostro paese, i governanti e il Papa, nonostante temporanee divergenze, finiscono sempre per riconciliarsi. È inevitabile: hanno interessi comuni – devono guidare lo stesso gregge di pecore.

lunedì 21 settembre 2009

Il paese dei furbi

Oh, yes, dagli esami truccati degli studenti ai concorsi truccati dei docenti, dalle partite truccate di Moggi alle corse truccate di Briatore, riconosco l’inconfondibile, l’inossidabile...italian style!.

venerdì 11 settembre 2009

Omosessuali sotto attacco

I recenti attacchi agli omosessuali non sono una novità nella storia italiana, ma rientrano in quella cultura della destra fascista che vede nel “diverso” un elemento di disturbo nella sua opera di “normalizzazione”. È l’antica politica del conformismo e dell’allineamento ideologico operati con la violenza. Un rigurgito antico che riemerge ogni volta che vi è una svolta autoritaria.

mercoledì 9 settembre 2009

Celebrazioni

È giusto tributare tanti onori a Mike Bongiorno, che è stato per quarant’anni un protagonista dei programmi televisivi. Ma non si può non notare che il clamore suscitato dalla scomparsa di uno di questi personaggi è enormemente superiore a quello suscitato per esempio dalla morte di uno scienziato o di uno scrittore.
Non c’è più niente da fare: siamo proprio nella società dello spettacolo. E tutti, ormai, se vogliono celebrazioni del genere devono fare spettacolo.

lunedì 7 settembre 2009

Licenza di uccidere

Secondo la nostra legge, uccidere qualcuno perché si guida ubriachi significa commettere un omicidio “colposo” (cioè non volontario). Come se guidare ubriachi o drogati non comportasse un’intenzione di uccidere...se non altro se stessi.

sabato 5 settembre 2009

Depressione post partum

La depressione post partum che colpisce così tante donne non segnala, al di là dei cambiamenti ormonali, la scoperta che si sono forgiate una catena che le legherà tutta la vita? Dopo tanta retorica sulle gioie della maternità, ecco la realtà. Coraggio.

venerdì 4 settembre 2009

La libidine del potere

Ci meravigliamo per le porcherie fatte dai potenti. Ma, secondo voi, perché certi uomini desiderano tanto il potere? Non è per fare ciò che agli altri è vietato o limitato?
Sarebbe buona norma eleggere solo chi non desidera il potere. Con facilità la libidine del potere si trasforma nella libidine al potere.

martedì 1 settembre 2009

La libidine del potere

Ci meravigliamo per le porcherie fatte dai potenti. Ma, secondo voi, perché certi uomini desiderano tanto il potere? Non è per fare ciò che agli altri è vietato?
Sarebbe buona norma eleggere solo chi non desidera il potere.

lunedì 31 agosto 2009

Dialetti

“Che parlando ci s’intenda, questo non è mai garantito” dice Emanuele Severino. Se poi ognuno parla il proprio dialetto, è garantito che non ci s’intenda.

Radici

Ah, le radici! Tutti alla ricerca delle proprie radici!
Ma le radici appartengono agli alberi. Noi abbiamo piedi e gambe per andare più lontano.

domenica 30 agosto 2009

Stato italiano e Stato della Chiesa

Quando ci domandiamo perché in Italia manchi il senso dello Stato, in realtà non abbiamo capito: non è che manchi il senso dello Stato; è che ce ne abbiamo due.

La conoscenza come avvenimento

Quest’anno il meeting di Rimini di Comunione e Liberazione ha per tema “la conoscenza è sempre un avvenimento.” Sono d’accordo. Peccato che per i più sia un avvenimento molto raro.

venerdì 28 agosto 2009

L'uomo della Provvidenza

Perché gli italioti finiscono sempre per sfociare in qualche forma di fascismo? Perché duemila anni di cattolicesimo li hanno abituati non a confidare nelle proprie forze, ma nell’affidarsi a qualche “uomo della Provvidenza.”

Previsioni meteorologiche

Perché le previsioni del tempo ci azzeccano così di rado? Perché sono diventate anche loro “informazioni di regime,” ossia notizie che, invece di dirci come stanno le cose, cercano di condizionarci. E, se la situazione è brutta, cercano di tranquillizzare.

giovedì 27 agosto 2009

La religiosità

Qualcuno sostiene che la religiosità sia amare il prossimo. Ma che cosa significa “amare il prossimo”? Dargli un tozzo di pane tenendolo nella sua miseria e ignoranza o aiutarlo a sviluppare una maggior consapevolezza di sé e del mondo?

Il dono della fede

La fede può essere un dono se è credere in qualcosa di vero, ma se è credere in qualcosa di falso è una vera sciagura; trasforma il fedele in una stupida arma letale. Vedi certi terroristi...

mercoledì 26 agosto 2009

Il tradimento della destra

Il tradimento della destra è difendere a parole i valori dell’unità nazionale e nei fatti allearsi con una forza – la Lega – che vuole dividere l’Italia. Inoltre inorridisce vedere tanti ministri di destra che prendono ordini dallo Stato del Vaticano, che è sempre stato il nemico numero uno dell’unità d’Italia.

Il ritorno di Torquemada

In Italia sta tornando Torquemada, il torturatore dell’Inquisizione cattolica. Naturalmente, i suoi strumenti saranno più moderni: non più argani e forche, ma le più sofisticate torture della tecnologia moderna. In particolare, per prolungare il più possibile le sofferenze, le donne non potranno ricorrere alla pillola abortiva e i moribondi non potranno distaccare alimentazione e idratazione.

Tina e una

Ci troviamo in una situazione di grave pericolo per la sovranità italiana; tra le mire secessioniste della Lega e le mire dittatoriali della Chiesa, l’Italia sta svanendo. Ho paura che il povero presidente Napolitano sarà ricordato come l’ultimo presidente dello Stato italiano. In futuro vedremo tre Stati: la Padania al nord, lo Stato della Chiesa al centro e la mafia al sud. Insomma torneremo indietro di qualche secolo.

Clericalismo

Il primo premio per il ministro più clericale va questo mese a Sacconi, che minaccia di togliere alle donne la pillola RU486 e di imporre ai moribondi idratazione e alimentazione forzate. Insomma il ritorno di Torquemada. Tutto questo ci farà uscire dal consesso della nazioni governate dalla ragione e ci farà entrare in uno Stato governato dalla Chiesa.

Dialetto obbligatorio

La Lega propone di introdurre nelle scuole lo studio obbligatorio dei dialetti. E il ministro Zaia vorrebbe anche i telegiornali regionali in dialetto. Come? Già non ci capiamo adesso, figuriamoci dopo!
Ma il ministro Zaia non si occupava di agricoltura? Allora ci faccia il piacere di tornare al lavoro dei campi!

Sui gay

Inutilmente il sindaco Alemanno si affanna a condannare l’accoltellatore dei gay (negando peraltro il loro diritto a sposarsi). In realtà le aggressioni agli omosessuali sono le conseguenze di una cultura clerico-fascista di cui lo stesso Alemanno è un esponente. Non a caso l’accoltellatore era soprannominato “Svastichella”.

Gli antichi romani

Com’è possibile che un popolo noto per il suo senso dello Stato e per le sue doti organizzative e giuridiche, un popolo che ha portato la civiltà a tante nazioni, si sia ridotto in breve tempo in un popolo di rammolliti e di cialtroni, incapace di contrastare le orde dei barbari? Non basta a spiegarlo la corruzione di qualche imperatore. La risposta sta nella diffusione del cristianesimo che da sempre ha negato fedeltà allo Stato, le virtù civiche e la fierezza del carattere. In fondo gli imperatori che perseguitavano i cristiani avevano visto giusto: la vittoria di quella religione avrebbe segnato la fine della civiltà romana. Un popolo è grande solo quando sviluppa una religione dello Stato, non una religione della Chiesa. Come scrisse Nietzsche, il cristianesimo fu “il vampiro dell’impero romano”.
Ed è per questo che una nazione che alberghi in sé la Chiesa cristiana non può che essere uno staterello malaticcio e precario, sempre in via di dissoluzione.

lunedì 24 agosto 2009

Culto della personalità

È chiaro che uno degli scopi istituzionali della televisione italiota è creare il culto di una personalità – quella del Papa. E, poiché questo Papa non fa niente di eroico, ecco che ci hanno asfissiato tutta l’estate con la sua ingessatura al polso; addirittura il Papa stesso vi ha imbastito su una bonaria teologia: “Forse Dio vuole che io mediti un po’ di più”. Pensate un po’...Dio che fa rompere un polso al Papa per farlo meditare...Mah! Resta il fatto che la televisione non si è sfatta sfuggire questo importante avvenimento e ci ha fatto vedere l’ingessatura da ogni punto di vista. Così il Papa giganteggia ormai come una figura eroica, degna del suo predecessore. Adesso che l’evento epico è trascorso e l’ingessatura è stata tolta, la televisione si è un po’ persa; ma, per fortuna, è arrivato l’altro favoloso evento della stagione: il meeting di Comunione e Liberazione, in cui i “teologi da spiaggia” discetteranno, come al solito, di aria fritta.

Divorzi

In tutto il mondo civile si cerca di applicare un divorzio ultrarapido per limitare le spese e per dare meno fastidi possibili al cittadino. Non così nel Paese degli italioti, dove ci vogliono almeno tre anni a divorziare e dove la burocrazia si impegna strenuamente a rimandare, ostacolare, intralciare, stancare, snervare, far spendere e complicare...ovviamente con una santo scopo: prolungare il più possibile il sacro vincolo. Grazie Vaticano anche di questo.

La domanda

La domanda che si pone l’italiota è sempre la stessa: dato che noi siamo un popolo cattolico e dato che un esercito di preti e di insegnanti di religione forgia il nostro senso etico, come mai siamo sempre ai primi posti per corruzione e mancanza di senso civico? Delle due l’una: o il cattolicesimo è stato sconfitto o tutto ciò è proprio il risultato di duemila anni di cattolicesimo.

Psicologia del piromane

In questa estate di fuoco, si aggirano vari italioti che ragionano così: “Non riuscendo a costruire qualcosa di notevole, almeno riuscirò a distruggere qualcosa di notevole. Il mio segno nella storia lo lascerò”.

Questioni di pillole

Assumendo la RU486, le donne diventerebbero più autonome rispetto ai medici e agirebbero in prima persona sul proprio corpo. Ma proprio questo è insopportabile per i clericali di casa nostra. Una donna più libera? Una donna che non dipenda dal beneplacito di qualche medico maschio? Giammai.
I “religiosi” sono uguali in tutto il mondo: dai talebani dell’Afghanistan ai clericali nostrani, il vero nemico resta la donna – la libertà della donna

Autovelox

Finalmente i sonni dell’automobilista italiota non saranno più turbati: d’ora in poi l’autovelox sarà chiaramente segnalato, sarà gestito solo dalla polizia e non ci saranno più pattuglie diabolicamente nascoste. Tutto sarà chiaro. "Qui non potete, ma più in là potete..."E finalmente l’automobilista italiota potrà dormire sonni tranquilli. Ci eravamo preoccupati che qualcuno non potesse farla franca...Grazie, ministro Maroni.