mercoledì 31 ottobre 2018

L'Italia bloccata


 Finalmente l’Italia s’è fermata: il PIL non cresce più da sei mesi. Ma i Cinquestelle non sono ancora soddisfatti. Il loro scopo è farla decrescere. E infatti cercano in tutti i modi di ostacolare le grandi opere – le uniche che potrebbero far ripartire il paese.
Hanno cercato di bloccare il TAP (il gasdotto pugliese), ma, soffrendo molto, hanno dovuto accettarlo. Ma adesso fanno lo stesso con la TAV. A Torino, la loro giunta comunale ha votato per respingere la grande opera. Naturalmente faranno di tutto per ostacolare la ricostruzione del ponte di Genova.
La gente non si è ancora accorta della serpe che si è allevata in seno. Gli elettori li avevano votati per avere il reddito di cittadinanza. Ma hanno trascurato questo piccolo particolare – che i Cinquestelle vogliono bloccare l’Italia.
Credo che sia un caso unico in Europa e nel mondo di un partito che è contrario alla crescita. Solo in Italia succedono certe cose. In un paese che avrebbe tanto bisogno di crescere per eliminare veramente disoccupazione e povertà, abbiamo mandato al governo il partito della decrescita, che non sarà mai felice.

lunedì 29 ottobre 2018

Vecchie ideologie


Per qualche decennio gli ideali di sinistra hanno dominato il mondo. Ma, a poco a poco, la sinistra ha perso credibilità. E allora ritornano gli ideali di destra, che da millenni sono sempre gli stessi: Dio, patria, famiglia, obbedienza, ordine, lotta agli stranieri, lotta all’emancipazione femminile, isolazionismo, chiusura, dittatura, militarismo, guerra…
Non c’è niente di nuovo. È come se il mondo andasse avanti e indietro senza inventarsi mai niente di diverso. Arriva prima un’ondata da sinistra e poi una da destra. Siamo in balia di un’alternanza elementare e rozza. Ora nascono regimi di destra dappertutto, così come prima c’erano in gran parte regimi di sinistra. Ma, gira e rigira, la vera democrazia è sempre stata una rarità.
Quello poi che è ancora più raro è il buon senso. Si passa da un’ideologia astratta ad un’altra ideologia astratta. Ma nessuno risolve i veri problemi dei cittadini, che, privi di memoria e di senso critico, s’entusiasmano sempre per l’ultimo “uomo della Provvidenza” e vengono sempre gabbati.  

TAP



È incredibile questa volontà dei Cinquestelle di non fare niente, di fermare le grandi opere. Per loro la crescita dovrebbe arrivare solo dal reddito di cittadinanza. Troppo poco, anzi niente per rimettere in moto il paese. Ecco perché la loro manovra è destinata al fallimento. Fanno debiti, ma non studiano alcun mezzo per ripagarli.
Vivere a scrocco, decrescere: questo è il loro ideale. A proposito dell’approvazione del TAP (finora contrastato), Di Maio dichiara: “Abbiamo dovuto dire la verità”. Questo significa che finora aveva detto bugie. Dove può andare l’Italia con teste del genere?

sabato 27 ottobre 2018

Le proteste politiche


A Roma migliaia di cittadini protestano contro il degrado della città e contro l’incapacità della Raggi e del Movimento Cinquestelle.
La stessa cosa succederà fra poco all’intero governo, che gioca d’azzardo con i risparmi degli italiani. Ma purtroppo, prima, dovremo arrivare al disastro per tutti. Come indicano le agenzie di rating, le prospettive dell’Italia, con queste riforme, sono “negative”.
Non si tratta di disfattismo. Se ci troviamo su un’automobile che corre a 200 all’ora in un stretto vicolo cieco, è più che giusto gridare di fermarsi. Tanto più che su quella macchina ci siamo anche noi.

Psicologia del votante


Quello che mi colpisce negli italioti (e nelle masse votanti in tanti altri paesi) è la loro incapacità di giudicare le persone. Mi domando: com'è possibile che diano tanti voti a un politico che è chiaramente un farabutto o un incapace, con quella faccia, con quelle espressioni, con quella voce, con quel modo di vestire, con quel modo di parlare e di imbonire le folle? Perché in realtà ognuno ha scritto in faccia e in tutto il corpo quello che è, e basta saperlo guardare per capirlo.
       Ma questo è il punto: per comprendere che cosa ci sia dietro una faccia, bisogna saperla osservare, con attenzione, facendo tacere ogni altro pensiero dentro di sé. E purtroppo la maggior parte delle persone non è capace di questa attenzione, perché è troppo occupata a parlare, perché è troppo ingombrata dai propri (pre)giudizi, perché non sa tacere. E chi non sa tacere non sa osservare.

giovedì 25 ottobre 2018

Spread vuol dire sfiducia


Resta il fatto che lo spread, più che un dato oggettivo, è un indice di sfiducia. Più è alto, più c’è sfiducia in un paese. D’altronde, se voi prestate soldi a qualcuno, gli chiederete un interesse più alto se avete dubbi sulla sua possibilità di rimborsarvelo.
Ora, con questo governo pieno di incapaci e di incompetenti, che aumenta i debiti anziché diminuirli e che non fa nulla per gli investimenti, quelli che ci prestano denaro ci impongono tassi più alti perché non si fidano di noi.
Ma come dar loro torto se gli stessi italiani non hanno fiducia e spostano il loro denaro in conti esteri? Pare che in Svizzera le banche debbano fare doppi turni per far fronte all’arrivo di montagne di denaro provenienti dall’Italia. E alcune di queste provengono da membri del governo stesso.

lunedì 22 ottobre 2018

La malattia degli italiani


La malattia degli italiani si chiama acquiescenza alla corruzione, paura dell'autorità, incapacità di ribellarsi alle ingiustizie, tendenza a curvare la schiena e a dire sempre di sì ai prepotenti e ai violenti. Non si spiegherebbe altrimenti perché intere regioni del sud siano sottomesse a varie mafie, che fra l'altro tendono ora ad espandersi anche al nord. Non si spiegherebbe altrimenti l'incapacità di ribellarsi a governanti chiaramente corrotti e inetti. Perfino i tunisini si sono ribellati ai loro capi ladri e li hanno cacciati all'estero. Ma gli italiani no; gli italiani hanno una lunga storia di obbedienza e di servaggio. Non sono come i francesi, che almeno una rivoluzione contro i nobili e i preti corrotti e sfruttatori l'hanno fatta. Ed è per questo che gli altri popoli ci guardano con disprezzo. Un popolo che sopporta tutto questo senza ribellarsi è gentucola senza spina dorsale.
       Certo, conta molto l'educazione, conta molto il senso etico, conta la storia e conta la religione, quel cattolicesimo che predica sempre la sottomissione ai potenti di turno. Non è il Nuovo Testamento che dice: "State sottomessi a ogni autorità umana per amore del Signore" (1Pt 2,13)? Non è san Paolo che dice: "Ciascuno sia sottomesso alle autorità costituite, poiché non c'è autorità se non da Dio" (1Rom 13,1)? I risultati sono sotto i nostri occhi. Gli altri popoli cristiani hanno fatto la Riforma e quindi si sono ribellati all'autorità della Chiesa romana, ma gli italiani non sono stati capaci di farlo. E si vede. E ancora oggi sono alla ricerca dell’ “uomo della Provvidenza”, pronti ad accettare qualunque fascistello.

domenica 21 ottobre 2018

Il sogno di Di Maio


Quando ascolto Di Maio, mi sembra che abbia ragione: è giusto che tutti abbiano un reddito di cittadinanza, anche se non ai livelli da lui prospettati. Ma lui non si limita a questo. Sogna di trovare ai poveri un posto di lavoro, sogna centri per l’impiego che ancora non esistono e che, vista la ben nota efficienza italiana, forse non ci saranno mai.
E mi pongo, anzi gli pongo, una domanda: se ci sono cinque milioni di poveri, i centri per l’impiego dovranno trovare cinque milioni di posti di lavoro. Anzi, quindici, dato che ad ogni disoccupato si dovranno presentare tre proposte di lavoro. Ora esistono in Italia tante possibilità di lavoro? Dove sono state nascoste finora?
E, se non ci sono, quello di Di Maio è solo un sogno che però ci costerà molto caro. E la delusione sarà atroce.

sabato 20 ottobre 2018

La fuga dei capitali


Visto l’enorme deficit accumulato dal nostro paese, viste l’incapacità e la litigiosità di coloro che ci governano, vista la loro velleità sovranista, vista la contrarietà dell’Europa alle folli manovre italiane, visti i declassamenti delle agenzie di rating, vista la crescita dello spread, non meraviglia che gli investitori esteri se ne stiano andando e neppure che anche gli italiani facoltosi stiano esportando capitali in altri paesi. Alla fine non rimarranno che i nostri conti correnti a dover ripagare i debiti fatti.
Guardate il ministro Savona che, pur teorizzando un futuro radioso per l’Italia giallo-verde, ha aperto prudentemente un suo conto in euro in Svizzera. Non vorrei che anche gli altri leader leghisti e cinque stelle stiano facendo lo stesso. Loro fanno gli esperimenti con i nostri soldi.
Vigiliate, vigilate!

venerdì 19 ottobre 2018

Verso il disastro politico-economico


Come vedete, i due partiti che ci governano stanno per farci fallire. Incapaci, incompetenti, confusi, dilettanti, velleitari, hanno messo in piedi una manovra che ci fa scontrare con gli altri paesi europei e aumenta i debiti senza pensare che noi siamo il paese più indebitato d’Europa. Lo spread aumenta di giorno in giorno e la borsa crolla. Ma che importanza ha? L’importante è condonare le tasse non pagate e dare un reddito di cittadinanza a tutti, in modo da farsi rieleggere dai creduloni.
Salvini ha per modello Putin, e quindi vuole farci uscire dall’Europa, e Di Maio non legge neppure o non capisce i provvedimenti che firma. Siamo in mano a Stanlio e Ollio. Siamo ad una farsa che può rapidamente portarci alla tragedia.
Gli italioti che li hanno votati sembrano non rendersene conto. Ma il giorno in cui le banche chiuderanno gli sportelli e ci saranno prelievi forzosi sai nostri conti correnti si sveglieranno e prenderanno in mano i bastoni. Però a quel punto, dovranno per primi bastonare se stessi, perché sono loro che si sono fatti imbrogliare e li hanno votati.

mercoledì 17 ottobre 2018

Il cortigiano


Ricordando l'immagine di un noto giornalista televisivo che, non contento di stringere la mano a Berlusconi, gliela baciava, mi è venuto in mente che in quel baciamano c'è tutto il carattere di tanti italiani e il loro rapporto con il potere. C'è il baciamano che si fa ancora oggi al vescovo o al mafioso.
          Il cortigiano attuale si inchina al padrone e fa di tutto per favorirlo e per fargli piacere. In lui non c'è dignità, non c'è autonomia di giudizio, non c'è distacco, non c'è senso critico, non c'è imparzialità. C'è invece la sottomissione incondizionata del cane verso il padrone.
          Paul Ginsborg, nel suo libro Salviamo l'Italia (Einaudi, 2010), elenca i principali difetti degli italiani: una Chiesa troppo forte in uno Stato troppo debole, la diffusione del clientelismo, la tendenza a delegare il potere ad un autocrate e la fragilità delle opposizioni politiche.
          Chi può salvare l'Italia? I "ceti medi riflessivi". Come sostenitore della pratica della meditazione e della consapevolezza, sottolineo volentieri l'aggettivo "riflessivi".

L'imbroglio dei farmaci generici


Se abitate in Lombardia e andate in farmacia a comprare un farmaco che fino a ieri era gratis, ora vi costerà anche quindici euro. Come mai? Perché si vogliono favorire i farmaci generici che costano di meno. Sì, costano di meno, ma valgono anche di meno. È vero che contengono lo stesso principio attivo, ma non hanno gli stessi effetti. Ci sono infatti differenze negli eccipienti e nelle tecniche di rilascio. Domandate a medici e farmacisti.
Quindi, anche se avete una malattia grave, dovrete comprare un farmaco che vi cura di meno o che vi provoca allergie. Altrimenti dovrete sborsare parecchi soldi. E se uno il soldi non ce li ha? Sta peggio o muore. Che importa al servizio sanitario?
Ecco un esempio di come siamo governati. Dopo aver fatto tanti debiti per favorire condoni fiscali o pagare redditi di cittadinanza, dobbiamo risparmiare su tutto. E naturalmente pagheranno i soggetti più deboli, quelli poveri e magari malati che a parole i populisti dicono di voler aiutare.
Aspettiamoci di dover sborsare sempre più soldi per colmare la voragine di debiti che i nostri governanti hanno fatto per poter incantare i cittadini più sprovveduti ed essere rieletti alle prossime elezioni.

domenica 14 ottobre 2018

La volontà popolare


Ogni tanto sento ripetere che se una cosa la vuole una maggioranza di elettori, per esempio il 60 per cento, quella cosa sia giusta.
Ma anche il 60 o l’80 per cento possono sbagliare. Anche il 99,99 per cento. Può darsi che pochi vedano giusto e molti non sappiano ragionare. Può darsi che i più si lascino condizionare da false promesse o da sottili truffe.
Non è questa la lezione della storia?

sabato 13 ottobre 2018

La situazione italiana


Per spiegare la situazione politico-economica dell’Italia, farò l’esempio di un individuo pieno di debiti che, anziché trovarsi un lavoro e cercare di guadagnare di più, chiede un altro prestito. E che cosa se ne fa?
Va a giocarselo al casino sperando di vincere e di ripianare finalmente i debiti passati e quelli nuovi.
Voi dite che ce la farà? O che finirà fallito e che nessuno gli presterà più un centesimo?

venerdì 12 ottobre 2018

Le proteste contro il governo


Le proteste degli studenti contro il governo, dove si sono bruciati i manichini di Salvini e Di Maio, sono solo un piccolo anticipo di quello che succederà tra breve quando gli italiani si accorgeranno che dovranno pagare di persona la mirabolante manovra in deficit di questi due partiti. Per finanziare i loro folli propositi, volti a conquistare il consenso dei più sprovveduti ma non a migliorare la situazione dell’Italia, si dovranno tagliare la scuola, la sanità, le pensioni, la difesa, le spese dello Stato e i conti correnti privati. Allora scoppierà la rivolta.
Così vanno le cose quando si fanno promesse velleitarie che non possono essere mantenute. Ben presto gli italiani si accorgeranno del raggiro. Ma bisognava pensarci prima e capire il tipo di truffa che si stava preparando.
Perché gli italiani sono sempre pronti a correre dietro a ogni imbroglione che promette loro soluzioni prodigiose? Perché, condizionati dalla religione, credono ancora nei miracoli e si aspettano tutto da qualche salvatore. E il salvatore regolarmente li truffa.

giovedì 11 ottobre 2018

I due ducetti


Il ducetto della Lega vuole che Cristina Parodi sia licenziata dalla Rai solo perché ha detto che il successo della Lega è dovuto all’arrabbiatura della gente, alla paura e all’ignoranza. Sacrosante verità.
Sappiamo che ai dittatorelli non piace la critica giornalistica. E vorrebbero poter chiudere i giornali di opposizione.
Ma quanto ci vorrà prima che i due presuntuosi incompetenti che ci governano facciano fallire l’Italia? Non molto. Siamo già alla fine.
Deficit eccessivo, indebitamento, ignoranza economica, incapacità personale e declassamento internazionale stanno facendo crollare i conti pubblici. E presto tutti gli italiani saranno costretti a dolorosi sacrifici.
Allora gli elettori che hanno votato i due partiti si accorgeranno di essersi sbagliati. E la loro rabbia salirà ancora di più.
Credete che questa gente sarà in grado di ricostruire il ponte di Genova? Figuratevi l’Italia.

lunedì 8 ottobre 2018

L'eredità religiosa


A Verona il consigliere comunale della Lega, che definisce l’aborto un “delitto abominevole” e che cita il modello della Russia di Putin, e la consigliera del Pd ultracattolica hanno votato insieme approvando una mozione anti-aborto. Il che dimostra che la fede religiosa precede la fede politica. Ecco perché i cattolici vogliono ad ogni costo mantenere l’insegnamento della loro religione nelle scuole. Si tratta di un condizionamento che dura a lungo, talvolta tutta la vita.
Ora, ognuno ha il diritto di pensarla come vuole sull’aborto (posizione laica). Ma tra una posizione laica e una religiosa c’è un abisso. La legge sull’aborto non costringe nessuno ad abortire, dunque è una legge civile e liberale. La fede religiosa, invece, non vuole lasciare scelta, vuole costringere tutti ad un unico atteggiamento, dunque è autoritaria e illiberale.
Quando l’autoritarismo religioso si sposa con l’autoritarismo politico, è la fine della democrazia e della libertà: non c’è più possibilità di scelta. Tutto viene imposto in base ad un pensiero unico che è quello della Chiesa. E si ritorna al Medioevo.
Guardiamoci da questa commistione fra religione e politica che porta sempre a una dittatura. Probabilmente molti italiani, allevati nella cultura cattolica, vogliono tornare al Medioevo (o semplicemente al ventennio fascista), perché non vogliono né pensare con la loro testa né assumersi delle responsabilità. Aspettano che sia qualche autorità – politica ma certamente d’accordo con i capi della Chiesa - a dir loro che cosa pensare e che cosa fare.
È questo il seme velenoso del cattolicesimo.

sabato 6 ottobre 2018

La fine della povertà


Nessuno l’aveva capito, ma è così semplice. Per cancellare la povertà, basta dare uno stipendio a tutti! Trovata geniale di Di Maio, un uomo che, senza aver mai studiato e lavorato, ha concepito questa brillante idea.
Già, ma dove vengono i soldi? Anche questo è semplice: basta fare debiti… in un paese come l’Italia già pieno di debiti. Qualcuno pagherà.
E così quest’uomo geniale ha risolto il problema della povertà.
Speriamo solo che, per stipendiare sei milioni di poveri, non debbano impoverirsi tutti gli altri.
La logica economica direbbe che, per risolvere il problema della povertà, si dovrebbe trovare il lavoro ai sei milioni di disoccupati, non distribuire a pioggia sussidi. Questa era ancora la vecchia idea di Renzi con i suoi 80 euro. E non ha funzionato.