Ricordando l'immagine
di un noto giornalista televisivo che, non contento di stringere la mano a Berlusconi,
gliela baciava, mi è venuto in mente che in quel baciamano c'è tutto il
carattere di tanti italiani e il loro rapporto con il potere. C'è il baciamano
che si fa ancora oggi al vescovo o al mafioso.
Il cortigiano attuale si inchina al
padrone e fa di tutto per favorirlo e per fargli piacere. In lui non c'è
dignità, non c'è autonomia di giudizio, non c'è distacco, non c'è senso
critico, non c'è imparzialità. C'è invece la sottomissione incondizionata del
cane verso il padrone.
Paul Ginsborg, nel suo libro Salviamo
l'Italia (Einaudi, 2010), elenca i principali difetti degli italiani: una
Chiesa troppo forte in uno Stato troppo debole, la diffusione del clientelismo,
la tendenza a delegare il potere ad un autocrate e la fragilità delle
opposizioni politiche.
Chi può salvare l'Italia? I "ceti
medi riflessivi". Come sostenitore della pratica della meditazione e della
consapevolezza, sottolineo volentieri l'aggettivo "riflessivi".
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