mercoledì 17 ottobre 2018

Il cortigiano


Ricordando l'immagine di un noto giornalista televisivo che, non contento di stringere la mano a Berlusconi, gliela baciava, mi è venuto in mente che in quel baciamano c'è tutto il carattere di tanti italiani e il loro rapporto con il potere. C'è il baciamano che si fa ancora oggi al vescovo o al mafioso.
          Il cortigiano attuale si inchina al padrone e fa di tutto per favorirlo e per fargli piacere. In lui non c'è dignità, non c'è autonomia di giudizio, non c'è distacco, non c'è senso critico, non c'è imparzialità. C'è invece la sottomissione incondizionata del cane verso il padrone.
          Paul Ginsborg, nel suo libro Salviamo l'Italia (Einaudi, 2010), elenca i principali difetti degli italiani: una Chiesa troppo forte in uno Stato troppo debole, la diffusione del clientelismo, la tendenza a delegare il potere ad un autocrate e la fragilità delle opposizioni politiche.
          Chi può salvare l'Italia? I "ceti medi riflessivi". Come sostenitore della pratica della meditazione e della consapevolezza, sottolineo volentieri l'aggettivo "riflessivi".

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