domenica 30 luglio 2017

La nuova Europa

Se Macron è il nuovo volto dell’Europa, siamo fritti. È un nazionalista preoccupato solo degli interessi francesi.
Mentre i francesi comprano le aziende italiane senza colpo ferire, appena noi cerchiamo di comprare una loro azienda, piuttosto la nazionalizzazione. È come se dicessero: “Agli italiani, mai!”
Macron degli interessi europei non sa niente. Peggio quasi della Le Pen.
Ma l’Europa dove è finita? C’è ancora o si è dissolta?

Forse abbiamo sognato. Ed è bene che ci svegliamo subito.

Da un'emergenza all'altra

Adesso c’è l’emergenza siccità, e riscopriamo che le nostre tubature perdono la metà dell’acqua. Noi passiamo da un’emergenza all’altra: poco fa c’erano le bombe d’acqua, le alluvioni, i fiumi che straripavano e le frane che si staccavano. E ogni quattro o cinque anni c’è l’emergenza terremoto. E ogni volta si dice che bisogna mettere in sicurezza il territorio. Ma poi non lo si fa.
Questo è nel carattere degli italioti: passata l’emergenza non si fa più niente.
La colpa è dei nostri politici che si occupano solo dei posti da mantenere, dei loro iniqui vitalizi e non delle cose da fare, e che vivono in eterno conflitto elettorale. Poi tutti hanno la vista corta e sanno che non dureranno che pochi mesi o anni.
Anche gli elettori sono responsabili, perché premiano chi parla bene in televisione e chi fa promesse estemporanee.
Chi ha una certa età, queste esperienze le ha fatte tutte. Sa che, passata l’emergenza siccità, nessuno si preoccuperà di cambiare i tubi o di creare nuovi invasi e canalizzazioni delle acque.

Viviamo alla giornata. Pensiamo solo ai soldi. Non chiedeteci di fare un piano che duri più di qualche mese.

martedì 25 luglio 2017

Poveri deputati!

Poveri deputati italiani! Vogliono togliere loro il vitalizio che si attribuivano dopo solo cinque anni. Qualcuno ha avuto il coraggio di dire: "Che cosa dovrei fare? Andare a rubare?".
Loro guadagnano 16000 euro al mese. E quelli che hanno redditi da 500 o mille euro.? Che cosa dovrebbero dire o fare?
Mentre i nostri deputati si gingillano con questi privilegi feudali, che in qualunque altra parte del mondo non ci sarebbero neppure, il paese va a catafascio.
Ogni giorno le navi ci catapultano centinaia e talvolta migliaia di migranti, e i nostri deputati che fanno? Pensano ai propri vitalizi.
Mentre la Francia ci invia in Libia migliaia di africani delle sue ex-colonie, mentre va a prendere con i cani i pochi che varcano le sue frontiere a Ventimiglia, fa firmare un accordo fra i due leader libici senza nemmeno consultare l’Italia.
Ciò che avrebbe dovuto fare l’Italia, lo fa la Francia. Ma a suo esclusivo vantaggio. È evidente che vuole far affluire e tener chiusi tutti gli immigrati sul territorio italiano.
Un tempo, gli eserciti napoleonici entravano in Italia in appoggio di questo e di quel Principe Italico e si facevano gli affari loro, rubandoci le opere d’arte.
Oggi i francesi non rubano più le opere d’arte, ma fanno bottino delle aziende che funzionano e che gli incapaci imprenditori italiani non sanno amministrare. La Francia si arricchisce e l’Italia s’impoverisce. Andando avanti così, diventeremo una colonia nera della Francia.
E il nostro governo che fa? Non decide nulla, non è capace di un’azione di difesa delle proprie frontiere, si allinea con le posizioni del Papa e degli altri Stati europei. È imbelle e inetto.
E i nostri deputati pensano ai loro stipendi faraonici e ordiscono congiure di palazzo, come ai tempi dei Borgia.
È chiaro che gli altri paesi non ci considerano e si limitano a far bottino. Tanto l’Italietta non esiste. Ci sono solo tanti galli che litigano fra di loro e che ora vorrebbero ognuno il proprio staterello, anzi la propria regione autonoma. Per riprodurre le divisioni e la debolezza di un passato disastroso.

In attesa delle elezioni, in cui gli africani saranno ormai più di un milione e ci assedieranno le case, noi pensiamo ai vitalizi dei deputati.

Obiezioni turistiche

Oltre all’obiezione antiabortista, ora c’è quella turistica. In Calabria, il titolare di una casa vacanze ha detto di no a una coppia di omosessuali, scrivendo che non vuole “gay e animali”.
Qui si vede da quale cultura vengono le discriminazioni e le persecuzioni degli omosessuali. Ma sono sicuro che qualche prete o ipercattolico si sarà dichiarato d’accordo.
Forse, un giorno, qualcuno dirà no alle coppie cattoliche e agli animali.

Chissà se quel titolare accetterà i preti pedofili.

domenica 23 luglio 2017

Italia vendesi

Quant’è facile corrompere gli italioti! Basta far intravvedere una mazzetta e loro abboccano subito, come se non avessero aspettato altro. Guadagnare un po’ di soldi senza far niente: questo è l’ideale degli italioti, che sognano di entrare nel giro “buono” dei truffatori e degli “amici”, di quelli che vivono a spese degli altri.
Allora amministratori, burocrati, imprenditori, politici, poliziotti, giudici e quant’altro si dimenticano di ogni principio morale e sono pronti a vendersi.
Lo sfascio italiano è prima di tutto uno sfascio morale, l’inesistenza di principi etici e di una vera coscienza sociale.
Il fatto è che i principi etici sono quelli del cattolicesimo, una religione che riconosce solo il privato ma non lo Stato, una religione che per prima dà l’esempio di una grande corruzione… con preti pedofili, cardinali affaristi, trattamenti sfarzosi, collusioni con la mafia, banche truffaldine, evasione fiscale, disprezzo per i poveri e così via.

L’esempio viene sempre dall’alto.

sabato 22 luglio 2017

Il disastro migratorio

L’Austria ci dice di chiudere i migranti a Lampedusa, l’Ungheria ci dice di chiudere i porti, gli altri paesi europei chiudono le loro frontiere… e noi che facciamo?
Noi non facciamo niente, assolutamente niente. Non abbiamo niente in testa. Aspettiamo che il disastro sia irreversibile.
Tipica politica italiota: quella dello struzzo che mette la testa nella sabbia, ovvero mette il migrante sotto il tappeto spargendolo in tutta Italia. Finché un giorno ci sveglieremo e ci troveremo le città e le case invase da negri che vogliono i nostri beni.
Che cosa aspettiamo a schierare una cintura di navi, magari con l’aiuto dei paesi europei che strepitano, tutto intorno alle coste libiche?

La pubblicità deleteria

Pochi pensano che la pubblicità sia uno dei fattori più potenti della disgregazione mentale che affligge oggi le nostre società. Ma, in realtà, inquina molto più dei rifiuti e della plastica. Inquina lo spirito.
Non si può più guardare un programma televisivo senza sorbirsi ore di pubblicità. Ultimamente, la pubblicità ha invaso anche internet. Per guardare un filmato dobbiamo perdere minuti preziosi per vedere, magari per l’ennesima volta, qualche stupido spot.

La pubblicità inquina la mente e ci porta via il tempo della vita. La pubblicità è causa di istupidimento collettivo. Protestiamo. 

venerdì 21 luglio 2017

Mafia capitale

I giudici hanno sentenziato che a Roma non c'è la Mafia. A parte il fatto che ormai la Mafia si trova dappertutto, che differenza fa se c'è comunque una criminalità organizzata che è in grado di infiltrarsi nei pubblici uffici, in Comune, negli appalti e tra i politici?
Non sarà la Mafia classica ma ci assomiglia molto.

mercoledì 19 luglio 2017

I pedofili

Che la pedofilia sia il grande vizio dei sacerdoti cattolici è noto ormai a tutti. I casi sono infiniti e hanno coinvolto anche 547 bambini del famoso coro di Ratisbona, diretto dal 1964 al 1994 anni dal fratello di Papa Ratzinger, il quale aveva “chiuso gli occhi” e non era mai intervenuto – la consueta politica dei dirigenti della Chiesa.
Il problema è che in questa religione spira un’aria di infantilismo, con il Dio Babbo, la mamma vergine, il bambinello e la Chiesa madre. Diceva Gesù: “Lasciate che i bambini vengano a me, perché di essi è il regno dei cieli” (Mt 19, 14). Tutti devono mantenersi piccoli e infantili, ignorando ogni pulsione sessuale e perfino affettiva.
Quindi l’educazione dei preti è rivolta a mantenerli infantili, puri, vergini e senza desideri. Un ideale impossibile e contro natura. Poiché la libido rimane comunque, quando un uomo rimane infantile, rivolge i suoi desideri verso gli altri bambini.
Questa Chiesa contro natura non ha mai preso atto del compito impossibile che impone ai suoi sacerdoti e continua a nascondere e a insabbiare i casi di pedofilia, oggi come ieri. Pochi giorni fa, il cardinale George Pell, chiamato a Roma da Bergoglio per riformare la Chiesa, è dovuto tornare in Australia per difendersi da un’accusa di pedofilia.
Nei Vangeli c’è già un accenno a questo problema, che evidentemente è sempre esistito. Gesù dichiara che “chi scandalizza i bambini” sarebbe meglio per lui che si appendesse al collo una macina e si gettasse in fondo al mare (Mt 18, 6).
Ma sappiamo che i preti sono i primi a non credere alle parole di Gesù. Ed è per questo motivo che nella Lettera agli Ebrei, si dice: “Se Gesù fosse sulla terra, egli non sarebbe neppure un sacerdote” (Ebr. 8, 4).
Gesù odiava i sacerdoti e i sacerdoti odiavano lui. Nella parabola del buon samaritano, l’individuo indifferente che vede il ferito ma se ne frega è un sacerdote. E furono i grandi sacerdoti del Tempio che decisero la morte di Gesù.

Già perché Gesù era un laico, che non amava affatto i preti e che mai avrebbe voluto una Chiesa di sacerdoti. È da questo tradimento che nasce la religione cristiana. 

sabato 15 luglio 2017

I faziosi

La politica italiana di questi tempi è insopportabile. Per giustificare la loro inutile presenza e gli immeritati stipendi e vitalizi, i politici si agitano scompostamente - non per costruire qualcosa (dato che nessuno ha in testa niente), ma per ostacolare gli altri, i pochi che fanno.
Assistiamo allo spettacolo deprimente di gente faziosa, che si divide in partitini fasulli, tutti alla ricerca di consensi elettorali. La demagogia e il populismo raggiungono limiti intollerabili. E, soprattutto, tutti giocano alla sfascio.

Il ragionamento delle opposizioni è questo: più andiamo male, più gli elettori voteranno per noi. Non hanno niente si serio da proporre, ma si agitano molto per distruggere e intralciare. Alla fine, forse, arriveranno al potere, ma sempre sulle macerie dell’Italia.

giovedì 13 luglio 2017

I vandali

Sapete perché in Italia non sono stati fatti attentati terroristici? Perché gli italiani se li fanno da soli. Guardate che cosa succede in questo periodo di caldo: roghi dappertutto.

Chi può creare all’Italia più danni dell’italiota?

domenica 9 luglio 2017

I grandi della Terra

Al G20 di Amburgo, Gli Stati Uniti, i maggiori inquinatori del pianeta, si sono sfilati dagli accordi sul clima e Cina e Russia si sono opposte ad ogni sanzione per i trafficanti di uomini (forse per tenersi le mani libere).
Questi sarebbero i “grandi” della Terra. Figuriamoci i piccoli.

E l’Italia, invasa da orde di africani, che cosa ha ottenuto? Niente.

venerdì 7 luglio 2017

Inciviltà cattolica

Dunque il centrodestra ha bloccato una legge, più che sacrosanta, che avrebbe aiutato gli orfani dei femminicidi. Motivo?  Avrebbe aiutato anche gli orfani delle unioni civili. Sembra di tornare all'eterno medioevo italico. Evidentemente, per certa gente, c'è orfano ed orfano. Ma, osservando i nomi dei parlamentari, ci accorgiamo che si tratta dei ben noti oltranzisti cattolici, quelli che si erano opposti alla legge sulle unioni civili.
Un altro danno dell'inciviltà cattolica.

I negri italiani

Non mi riferisco solo ai negri che stanno popolando l’Italia, creando problemi sociali enormi, ma anche agli stessi italiani che sono praticamente i negri d’Europa.
In Europa, infatti, siamo quelli che stanno seduti con il cappellino in mano per chiedere la carità. E chi chiede la carità deve umiliarsi e abbassare la cresta. Siamo quindi sottoposti a tutti i possibili ricatti e non possiamo far sentire la nostra voce dignitosa, così come ha fatto il Regno Unito.
Ecco perché, pur pagando salatamente l’Europa, non riusciamo a farci ascoltare. Non dovremmo avere debiti e chiedere la flessibilità per i nostri conti. Non dovremmo far sempre gli straccioni.
Soprattutto non dovremmo avere questa classe politica di inetti e incapaci che hanno firmato i patti di Dublino o la missione Triton.
Chiedere uno sforzo di dignità e di iniziativa a questa classe politica imbelle è praticamente impossibile.
Perciò chiniamo la testa, teniamoci tutti i negri che ci arrivano dall’Africa e accettiamo qualunque ingiustizia europea, come quest’ultima, per cui noi dobbiamo tenere aperti i nostri porti e gli altri no. In Europa non siamo membri, siamo sudditi, secondo il nostro costume nazionale.

giovedì 6 luglio 2017

Il popolo degli onesti

Sequestrare i beni ai corrotti? Sembrerebbe una norma elementare. Ma non è così.
Nel Parlamento italiano c’è un intero partito, quello di Alfano, che non vuole questa legge – e dà libertà di voto ai suoi membri.
Naturalmente la norma è avversata anche da coloro che possono rischiare il sequestro dei beni rubati. Per esempio da Formigoni, che è già stato condannato a sei anni per corruzione. Ecco perché ci si è affrettati a correggere la legge: sarà applicata solo in presenza di un vincolo associativo.
Insomma, se siete preoccupati che i corrotti siano costretti a restituire quello che hanno rubato, state tranquilli. In Italia questo non avverrà mai.

Tutt’al più si aumenteranno le tasse agli onesti.

martedì 4 luglio 2017

Il fallimento del Papa

Il Papa sbraita tutto i giorni di accogliere i profughi nei paesi europei. Come tutta risposta, la Francia sguinzaglia i cani alle frontiere con l’Italia, l’Austria schiera i carri armati, la Spagna mobilita l’esercito e le altre nazioni chiudono i porti, erigono muri e recinzioni.
Chissà se Bergoglio si è accorto che la Chiesa in Europa non conta più nulla.
Tranne in Italia, dove c’è una storica sudditanza nei confronti della Chiesa. E infatti il nostro paese, costretto all’accoglienza, sta crollando sotto il peso dei profughi.

Ma al Papa non interessa. Lui deve fare gli affari del suo Stato e della sua religione – a spese nostre.

Un paese senza palle

Francia e Spagna dicono di no alla richiesta italiana di aprire i loro porti ai migranti, e l’Austria è pronta a schierare i mezzi corazzati al confine con l’Italia. Chissà se c’è ancora qualche ingenuo che crede che un paese europeo voglia essere invaso, come noi, da una massa di profughi che vagano per il territorio senza fare nulla.
È ovvio che nessuno Stato vorrà mai questa gente. Quindi dobbiamo far da soli.
Adesso vediamo se saremo in grado, una volta tanto, di ordinare la chiusura dei nostri porti alle navi straniere che sbarcano migranti. E di schierare la flotta al largo della Libia.

Avremo le palle o continueremo ad essere incapaci e imbelli?

domenica 2 luglio 2017

Un paese imbelle

Troppo arrendevoli, troppo remissivi, troppo deboli i nostri governi in materia di immigrazione selvaggia. Perché non impediscono alle navi straniere di sbarcare profughi nei nostri porti? Perché non le costringono a sbarcarli nei paesi di provenienza delle navi? E perché non dichiarare la chiusura delle frontiere (come hanno fatto tutti gli altri paesi europei) e schierare la flotta ai limiti delle acque libiche, salvare i naufraghi e riportarli nei porti libici?
Dalla fine della seconda guerra mondiale abbiamo sempre fatto i lacchè di qualcuno: prima degli americani e ora dei tedeschi e dei francesi. Quando i francesi hanno voluto eliminare Gheddafi non ci hanno chiesto nessun parere – lo hanno fatto e basta. E hanno creato una situazione catastrofica che noi oggi paghiamo.
Perché allora l’Italia non è capace di un’azione autonoma? Perché deve chiedere permessi a tutti? Il territorio è nostro e ce lo gestiamo noi. Dobbiamo reclamare la nostra sovranità.
O siamo la solita Italia imbelle?

L’immigrazione incontrollata è come una bomba a orologeria, che presto ci scoppierà addosso. E nessuno ci aiuterà.

sabato 1 luglio 2017

Promesse elettorali

Non si capisce perché fino a poco tempo fa si diceva che lo Stato sociale era insostenibile e si tagliavano sanità e pensioni, e ora, all’improvviso, tutti propongono redditi di cittadinanza per decine di miliardi di euro.

Siamo diventati tutti ricchi o è la solita presa per i fondelli dei periodi elettorali?

Alto tradimento

In Emilia c’è una scuola ricostruita dopo il terremoto e costata cinque milioni di euro che rimane chiusa perché si è scoperto che nelle sue fondamenta è stato messo cemento depotenziato.
Così, alla prima scossa di terremoto, sarebbe crollata sui bambini.

Visto che siamo in guerra contro i corrotti, perché non introdurre per casi del genere il reato di alto tradimento e la fucilazione alle spalle?

Il ritorno del Caimano

Che Berlusconi si ricandidi, non meraviglia. Conosciamo gli appetiti insaziabili dell’uomo. Ma quello che meraviglia è che ci sia qualcuno che lo ri-voti.
Come se non lo conoscessimo, come se non ricordassimo come ha lasciato l’Italia dopo il suo governo: sull’orlo del baratro con il governo Monti.

Evidentemente l’italiota non impara mai niente dalle lezioni del passato. Ed ha la memoria corta di un microcefalo.