Quant’è facile corrompere gli italioti!
Basta far intravvedere una mazzetta e loro abboccano subito, come se non
avessero aspettato altro. Guadagnare un po’ di soldi senza far niente: questo è
l’ideale degli italioti, che sognano di entrare nel giro “buono” dei truffatori
e degli “amici”, di quelli che vivono a spese degli altri.
Allora amministratori, burocrati, imprenditori,
politici, poliziotti, giudici e quant’altro si dimenticano di ogni principio
morale e sono pronti a vendersi.
Lo sfascio italiano è prima di tutto
uno sfascio morale, l’inesistenza di principi etici e di una vera coscienza
sociale.
Il fatto è che i principi etici sono
quelli del cattolicesimo, una religione che riconosce solo il privato ma non lo
Stato, una religione che per prima dà l’esempio di una grande corruzione… con
preti pedofili, cardinali affaristi, trattamenti sfarzosi, collusioni con la
mafia, banche truffaldine, evasione fiscale, disprezzo per i poveri e così via.
L’esempio viene sempre dall’alto.
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