giovedì 31 ottobre 2013

L'arte della guerra

Il caso Alitalia e le contromosse di Air France dimostrano che ormai l'economia è diventata il nuovo campo di battaglia dei paesi europei. Un tempo ci si faceva la guerra con gli eserciti, e oggi si lotta per la supremazia economica, senza esclusione di colpi: il "nemico" deve arrendersi e lasciarsi dominare.
Quanto ai nostri politici, assomigliano ai generali in guerra: non sono capaci di fare piani. È mai possibile che nessuno preveda le contromosse dell'avversario? Anche un mediocre giocatori di scacchi sa che deve prevedere due o tre mosse più in là.
Come al solito, all'origine di questa guerra europea sta la Germania, che con la sua politica deflazionistica sta distruggendo per l'ennesima volta il continente.

Il Principe moderno

Povero Berlusconi, mi fa quasi pena. Quando un uomo è ricco e potente, non sa mai di chi fidarsi, e finisce per sentirsi solo. Chi può garantirgli che la gente che gli sta intorno non lo faccia per interesse e che non lo abbandonerà se le cose si metteranno male? Non sono finiti così molti dittatori di questo mondo?
Oltretutto, lui è convinto di poter comprare tutti, anche le donne. E in molti casi gli riesce. Ma come saprà se qualcuno lo ama per quel che è o per quel che ha?

mercoledì 30 ottobre 2013

Testa prussiana

Lo stupido rigore ragionieristico di Angela Merkel, che sta affossando l'Europa, mi ricorda un aforisma di un suo concittadino, Friedrich Hebbel:
"Il genio del righello aleggia su Berlino".

martedì 29 ottobre 2013

Guerra di spie

Se avete visto lo sceneggiato televisivo su Adriano Olivetti, vi sarete accorti che era spiato da una donna, un'agente americana. Capita a fagiolo, per fare un discorso sullo spionaggio industriale e politico da parte degli USA. In realtà, dalla fine della guerra, l'Italia è stata costantemente osservata e controllata dagli americani. Tutti sanno dei finanziamenti alla Democrazia Cristiana; ma a quel tempo si trattava di impedire all'Italia di cadere in mano ai comunisti. Il problema è che gli Stati Uniti hanno continuato a spiarci non solo per difenderci dal comunismo, ma anche per sfruttarci economicamente come una vera e propria colonia.
Prendiamo il caso di Enrico Mattei, l'unico che sia mai riuscito a fare concorrenza ai petrolieri americani. Anche lui, guarda caso, proprio nel momento del suo apogeo, cadde vittima di un attentato che fece precipitare il suo aereo. E qualcuno tese il dito subito sulle grandi compagnie americane, le Sette Sorelle.
Anche oggi l'Italia è costantemente controllata dal governo americano e tutti i nostri Presidenti del Consiglio, appena eletti, devono andare a rendere omaggio al Capo supremo, il Presidente degli Stati Uniti.
Infine ricordiamoci che la crisi attuale, che ci sta distruggendo, è partita dall'America, dai suoi speculatori, dai suoi capitalisti e dalle sue banche. E il prezzo che noi oggi paghiamo va in tasca proprio agli Stati Uniti. Si può dire che il nostro paese sia una specie di salvadanaio cui attingono, quando vogliono, i grandi fondi statunitensi. Insomma, quando hanno bisogno di un po' di denaro, fanno in modo che cresca il nostro spread. E noi paghiamo. Più o meno come le colonie di un tempo, che venivano spolpate fino a farle fallire.
Una volta si diceva: "Taci, che il nemico ti ascolta!" Oggi dovremmo dire: "Taci, che l'amico ti ascolta!" Ma, in campo internazionale, non esistono amici. Facciamoci furbi.

Il caso Alfano

Il povero Alfano ormai è un caso patologico. Con gli occhi fuori dalle orbite, un giorno cerca di emanciparsi da Berlusconi e il giorno successivo, come un cagnolino, proclama la sua fedeltà inossidabile al padrone. Lo faranno impazzire. Mandatelo da uno psicoanalista.
Ma l'intero Pdl è nel pieno di un dramma edipico. Vorrebbe essere un partito come tutti gli altri e staccarsi dal padre. Ma poi gli mancano le palle.
In realtà, i parlamentari del Pdl sanno benissimo che, senza Berlusconi, si scioglierebbero come neve al sole. Il fatto è che, per essere un partito normale, si dovrebbe avere qualche idea in testa. E, per avere qualche idea in testa, si dovrebbe aver prima pensato. Ma questi individui si sono distinti solo per totale sottomissione al capo. Da soli, non saprebbero prendere una decisione.

lunedì 28 ottobre 2013

Spese pazze

Certo, la crisi impazza, siamo sempre più poveri e abbiamo sei milioni di disoccupati... Ma credete che non ci sia in questo periodo chi non si arricchisce o non vede aumentare il proprio stipendio? Guardate cosa succede alla Regione Lombardia, in mano alla Lega: su 218 dirigenti 54 hanno avuto sostanziosi aumenti. Come mai? Ma certo: si tratta di leghisti e di ciellini che si sono più prodigati per sostenere Maroni.
E credete che nella altre regioni non succeda più o meno lo stesso?
Si tagliano le spese, sì, ma non dei soliti privilegiati della politica.
Nonostante la crisi, non cessa il comportamento irresponsabile dei dirigenti pubblici e la dilapidazione dei soldi dei cittadini. Come scrive Piero Ottone, "vediamo tutti la miseria morale e intellettuale di chi ci governa."
La verità è proprio questa: la crisi italiana è una crisi morale. Non solo qui troppi rubano e sono corrotti, non solo ottengono cariche importanti senza nessun merito e solo per conoscenze, non solo sono degli incapaci, ma troppi hanno votato per vent'anni per un uomo che in qualsiasi altro paese del mondo sarebbe in galera.
Le alte tasse, la stupida burocrazia, il dilagare della povertà, l'elevato debito pubblico, la disoccupazione, la fuga delle aziende all'estero, ecc., sono tutti il frutto di un'immoralità generale, di un'incoscienza collettiva, di una mancanza di senso critico e della scelta di politici indegni.

giovedì 24 ottobre 2013

L'energumeno tascabile

Brunetta imperversa e promette "guerriglia". È sempre più aggressivo e ringhioso. Vede nemici dappertutto.
Ora, è vero che la natura non è stata particolarmente benigna con lui. Ma perché farla pagare a sessanta milioni di italiani?

mercoledì 23 ottobre 2013

Il grande corruttore

Dai tanti processi in cui è imputato, appare chiaro il profilo psicologico di Silvio Berlusconi: un uomo che crede che tutto si possa comprare con il denaro (dalle donne ai parlamentari) - un corrotto che corrompe tutto quello che tocca.

domenica 20 ottobre 2013

Smog

"Lo smog è cancerogeno!" lo rivela l'Organizzazione mondiale della sanità.
Capirai.. Chissà come hanno fatto a capirlo. Noi pensavamo che facesse tanto bene...

Competitività?

L'incapacità tutta italiana di competere la si vede perfino nei palinsesti televisivi: ormai basta che si trasmetta su un canale una partita di calcio o qualche altro programma ritenuto importante perché tutte le altre reti rinuncino immediatamente al confronto e mandino in onda vecchi film inguardabili. E questo all'ultimo minuto senza avvertire nessuno, senza nemmeno scusarsi. È la foto di un'Italia abituata a vivere di rendita, di monopoli e di pappa fatta, un'Italia che fugge alla prima difficoltà, al primo confronto.
Come può un paese del genere competere a livello mondiale? E infatti...

venerdì 18 ottobre 2013

Italia mafiosa

Ormai al nord la Mafia si espande a macchia d'olio. Pare che gli imprenditori pieni di debiti cerchino disperatamente qualche mafioso che li finanzi: c'è la fila dietro la porta. Complimenti al nord, così evoluto e civile.
D'altronde la strada fu già aperta da Silvio Berlusconi, che manteneva nella sua villa un esponente della mafia, Mangano, e che aveva come braccio destro Marcello Dell'Utri, condannato successivamente per "concorso esterno".
Ricordiamoci piuttosto di Lea Garofalo, che fu strangolata dal marito (uomo di 'ndrangheta) e poi bruciata, perché aveva incominciato a collaborare con la giustizia. Donna calabrese uccisa in una Milano indifferente.
Se un'eroina del genere l'avesse la Chiesa, già l'avrebbe fatta santa tra mille cerimonie. Da noi si ricorda appena.
"Gli indifferenti" era il titolo di un romanzo di Moravia. Parlava dell'anima degli italiani.

mercoledì 16 ottobre 2013

Indecisi a tutto

Sono sempre stato contrario all'autoritarismo, ma questo non significa che l'Italia non debba mai avere un governo capace di prendere una decisione, chiara, pronta e coraggiosa.
Per quanto tempo, adesso, dovremo vedere la salma di un nazista circolare segretamente da un luogo all'altro?
Possibile che non sia possibile fare come fecero gli americani con Bin Laden? Cremare il corpo e disperdere le ceneri in mare?
E che fine hanno fatto i due marò in India?

venerdì 11 ottobre 2013

Un condannato che non ispira pietà

Diciamo una verità: quanti poveri italiani che vivono in buchi di case e che non hanno i soldi per spostarsi o per andare in vacanza, e quindi costretti di fatto agli arresti domiciliari, vorrebbero essere al posto del condannato Berlusconi, chiuso in una delle sue lussuose ville, con parco, piscina, camerieri e uno stuolo di "assistenti sociali"?

giovedì 10 ottobre 2013

Il paese degli ignoranti

Quando viene stilata qualche classifica sul livello di cultura dei popoli, ci dobbiamo vergognare perché siamo sempre tra gli ultimi.
In Oriente si dice che l'ignoranza è la radice di ogni male. E hanno ragione. Se applichiamo questo parametro al'Italia, scopriamo che i nostri peggiori mali derivano dall'ignoranza. Infatti avere scarse competenze linguistiche e scientifiche significa non riuscire a capire il filo di un discorso un po' articolato e quindi non riuscire a valutare chi si ha di fronte, significa farsi raggirare da chi ha più conoscenze e le usa per imbrogliarci, significa votare per il primo affabulatore che si affacci sulla scena politica, significa affidarsi a leader corrotti, significa seguire come pecore religioni infondate e sfruttatrici, significa non avere un'etica sociale, significa dipendere sempre dagli altri, significa non apprezzare la cultura e l'arte, significa essere conservatore e tradizionalista, significa essere chiuso ai cambiamenti, significa doversi adattare a lavori umili, significa non avere un'opinione propria, significa non riuscire a calcolare quanto ci costi la corruzione o l'evasione delle tasse, significa non essere curiosi di sapere, significa non essere sensibili, significa dare importanza a cose senza valore e non dare importanza alle cose fondamentali.
  In sostanza, essere ignoranti significa vivere in una condizione di subalternità e di minorità.
E significa non capire niente di quanto ho appena scritto. Sì, perché l'ignorante non può essere consapevole di ciò che si perde.
Esistono vari livelli di ignoranza. Il primo è quello del semi-analfabeta che non legge mai un libro o un giornale. Il secondo è quello dei soggetti mediamenti acculturati, che hanno un ego roccioso, una voce tonante e sono duri d'orecchio. Il terzo è quello delle persone di cultura che si mettono al servizio dei potenti reazionari per raggirare il popolino ignorante. E il quarto è quello dei religiosi che credono di avere la "verità rivelata".

"L'ignorante non è solo zavorra, ma pericolo della nave sociale"
Cesare Cantù

mercoledì 9 ottobre 2013

Sete di potere

Che pena vedere certi uomini ricchi, che, giunti ormai alla vecchiaia, si affannano ancora per avidità di potere. Che cosa vogliono?  Pur avendo tutto, sono infelici, come l'ultimo dei poveri. Evidentemente sono torturati da qualche inferno interiore.
Costoro dovrebbero meditare sulle seguenti parole di Lucrezio:

"Perché non ti ritiri dalla vita, come un commensale ormai sazio
né serenamente ti prendi, o sciocco, un tranquillo riposo?"

lunedì 7 ottobre 2013

Il principio dell'economia

Non c'è bisogno di conoscere complicate dottrine economiche per agire in un modo saggio. Basterebbe adottare il principio che non deve uscire più di quanto entri. Se tutti, individui e Stati, avessero adottato questo principio, non ci troveremmo nella crisi attuale.
Purtroppo noi italioti siamo stati governati da una classe politica che, per farsi eleggere, ha promesso soldi che lo Stato non aveva in cassa. Ecco perché  spendiamo il 130 per cento del nostro Pil e siamo costretti, come straccioni, a chiedere prestiti a destra e a manca, che a loro volta comportano enormi oneri di rimborso e quindi l'impossibilità di finanziare la ripresa. Gli Stati saggi che non hanno fatto debiti non si trovano nella nostra situazione rovinosa.
Ma dov'è la saggezza in Italia?

mercoledì 2 ottobre 2013

Pagliacciate politiche

L'ondivago Berlusconi, che soffre evidentemente di un disturbo bipolare, ha fatto la sua ennesima buffonata politica. Prima ha costretto a dimettersi i suoi parlamentari e ministri e poi, all'ultimo momento, ci ha ripensato e ha accordato la fiducia al governo. Che cosa era cambiato? Niente. Ha solo tentato di mettere i suoi interessi personali davanti a quelli dell'Italia, ma stavolta nel suo partito (e nelle sue aziende) qualcuno si è ribellato.
Evidentemente, anche nel Pdl c'è qualcuno che conserva un po' di coscienza civica... o forse pensa che legarsi a un pregiudicato non sia il miglior viatico per la propria carriera politica.