martedì 10 marzo 2015

Politica italiota

La politica italica non segue mai l’interesse generale, ma solo l’interesse dei singoli e dei partiti. Questo è il dramma dell’Italia. Ognuno pensa per sé.
Guardate il caso di Berlusconi. Prima concorda una riforma istituzionale che ritiene indispensabile (per il bene del paese). Ma, non appena riceva un affronto, con l’elezione senza di lui del Presidente della Repubblica (non sia mai!), butta all’aria ogni ragionevolezza e passa all’opposizione accanita. Flip… flop.

Dov’è adesso il bene del paese?
E guardiamo la Lega che fino ad ieri voleva la secessione del Nord e della Padania e disprezzava le regioni meridionali, oggi è diventata all’improvviso nazionalista sull’esempio francese della Le Pen e sfila addirittura con i neo-fascisti.
Flip… flop. Dov’è la coerenza?
E Matteo Renzi? Era nato come “rottamatore” dei vecchi notabili e ha fatto eleggere a Presidente delle Repubblica addirittura un ex-democristiano.

Adesso gli vanno bene i vecchi, purché non gli facciano ombra. Flip… flop! Il salto della quaglia.

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