lunedì 6 febbraio 2017

Gli egocentrici

Non esiste partito in Italia che abbia previsto un sistema democratico per eleggere il proprio leader. O, se ce l’ha, si guarda bene dall’applicarlo.
Se osserviamo a destra troviamo ancora il vecchio Berlusconi che si crede immortale e che non ha mai lasciato a nessun altro il potere. Anzi ha cacciato via tutti color che aspiravano a succedergli. Il movimento grillino ha un capo che non solo non prevede nessuna successione, ma caccia via chi critica e controlla con mille strattagemmi i suoi parlamentari e i suoi amministratori locali.
Nel Pd è in corso una guerra tra i vecchi e i nuovi che configura un conflitto edipico, dove i padri fondatori vorrebbero mangiarsi il figlio e dove nessuno pianifica nulla per le giovani generazioni.
Tutti vogliono tenersi stretta la poltrona e guardano con sospetto se non con odio chi può  insidiargliela.
Lo stesso avviene nel settore economico con i nostri imprenditori incapaci di prevedere una successione. E, morti loro, tutto si smembra.

Il fatto è che l’italiano, individualista per eccellenza, è soltanto un egolatra che non vede nient’altro che se stesso e non ha nessuna visione o necessità di un bene comune, di un bene più alto del proprio piccolo interesse.

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