Stavolta il bluff di Salvini non ha
avuto successo: tutti ormai hanno capito il suo giochetto e non ci cascano più.
Ora dovrà studiare qualche strattagemma per salvare la faccia.
Anche Conte, che aveva strombazzato
come un successo l’ultima riunione europea, ha dovuto ammettere che la
strategia italiana è tutta un fallimento.
E che dire di Di Maio? Minaccia
ritorsioni economiche verso l’Europa. Ma non potrà far nulla visto che i nostri
contributi sono stati firmati dai precdenti governi e quindi dovremmo pagare
multe su multe.
Insomma, quando non si ha una strategia
politica, si finisce con le pive nel sacco. Si ricorre a minacce che non si
possono sostenere e si perde la faccia.
Il fatto è che il terzetto che ci guida
è ingenuo e sprovveduto. Improvvisa alla giornata e non sa che fare. Oltretutto
chiede aiuto a certi paesi europei che, essendo anche loro fascistoidi, non
accoglieranno mai un emigrante.
Anche per giocare a poker, bisogna
saperci fare.
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