giovedì 11 giugno 2015

Corruzione spicciola

Quello che colpisce nei casi corruzione che saltano fuori di continuo è il loro infimo livello. Non siamo al livello di mafia, che perlomeno lavora in grande, ma a livello di bustarelle, di piccole tangenti, di mance, di oboli. Sembra che il politico o il funzionario della pubblica amministrazione sia disposto ad accettare anche pochi euro, tanto per arrotondare lo stipendio, tanto per fare un regalo alla moglie o all’amante. Si può anche scambiare il denaro con qualche servizietto. E non manca mai il politico che, prima tuona contro l’immoralità, e poi fa assumere qualche ragazza dall’amministrazione pubblica…naturalmente per bontà di cuore e pura amicizia.
Ma non è certo una novità. Par che sia un uso consolidato.

Il cittadino che mira a fare il politico o l’amministratore sa bene che cosa farà del suo piccolo posto di potere: se ne servirà per arricchirsi. Che cosa sarà mai il “bene pubblico”? Se ne è persa ogni nozione.

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