venerdì 12 settembre 2014

La palla al piede

Che il cattolicesimo sia una palla al piede per lo sviluppo dell’Italia è sotto i nostri occhi. Per dimostrarlo potremmo prendere l’ultimo caso della fecondazione eterologa. Prima i cattolici di destra avevano fatto una legge per vietarla. E, ora che la Consulta ha bocciato la loro legge, fanno di tutto per rendere difficili le cose. Proprio come hanno già fatto con l’aborto.
Per esempio, in Lombardia, dove comanda la Lega, si è subito varato un regolamento con cui si mettono divieti incomprensibili, frutto in realtà del fondamentalismo cattolico, sempre al servizio della Chiesa e della sua ideologia autoritaria, che ben si sposa, d’altronde, con i valori della destra. Prima c’era Formigoni, di Comunione e Liberazione. Ora c’è Maroni, molto devoto. E l’andazzo è sempre quello.
Sognano l’autonomia, anzi l’indipendenza, ma poi dipendono ancora da Roma – sì, quella del Papa. Non avendo autonomia culturale, prendono a prestito le idee del Vaticano.
Ma anche a livello nazionale le cose non cambiano. Dopo Letta, Monti e Berlusconi, tutti molto rispettosi della Chiesa, ora ci sono gli scout cattolici di Renzi, che hanno deciso di devolvere l’otto per mille dello Stato agli edifici di culto, hanno quasi esentato da Tasi e Imu gli edifici di proprietà della Chiesa, hanno decretato esenzioni fiscali e nessun taglio per le scuole dei preti, fanno di tutto per ostacolare la fecondazione eterologa nelle Regioni e hanno bloccato in Parlamento il ddl per le coppie di fatto.
Insomma la Chiesa difende la vita, ma poi ostacola chi vorrebbe dei figli. “I figli non sono un diritto, ma un dono” dicono i leghisti. Un dono di chi? Se si facessero leggi non punitive ed dottrinali, sarebbero un dono di… Maroni!

Insomma in Italia comanda sempre la Chiesa e l’ideologia cattolica impedisce ogni modernizzazione del paese.

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