Che il cattolicesimo sia una
palla al piede per lo sviluppo dell’Italia è sotto i nostri occhi. Per
dimostrarlo potremmo prendere l’ultimo caso della fecondazione eterologa. Prima
i cattolici di destra avevano fatto una legge per vietarla. E, ora che la
Consulta ha bocciato la loro legge, fanno di tutto per rendere difficili le
cose. Proprio come hanno già fatto con l’aborto.
Per esempio, in Lombardia,
dove comanda la Lega, si è subito varato un regolamento con cui si mettono
divieti incomprensibili, frutto in realtà del fondamentalismo cattolico, sempre
al servizio della Chiesa e della sua ideologia autoritaria, che ben si sposa,
d’altronde, con i valori della destra. Prima c’era Formigoni, di Comunione e
Liberazione. Ora c’è Maroni, molto devoto. E l’andazzo è sempre quello.
Sognano l’autonomia, anzi
l’indipendenza, ma poi dipendono ancora da Roma – sì, quella del Papa. Non
avendo autonomia culturale, prendono a prestito le idee del Vaticano.
Ma anche a livello nazionale
le cose non cambiano. Dopo Letta, Monti e Berlusconi, tutti molto rispettosi
della Chiesa, ora ci sono gli scout cattolici di Renzi, che hanno deciso di
devolvere l’otto per mille dello Stato agli edifici di culto, hanno quasi
esentato da Tasi e Imu gli edifici di proprietà della Chiesa, hanno decretato
esenzioni fiscali e nessun taglio per le scuole dei preti, fanno di tutto per
ostacolare la fecondazione eterologa nelle Regioni e hanno bloccato in
Parlamento il ddl per le coppie di fatto.
Insomma la Chiesa difende la
vita, ma poi ostacola chi vorrebbe dei figli. “I figli non sono un diritto, ma
un dono” dicono i leghisti. Un dono di chi? Se si facessero leggi non punitive
ed dottrinali, sarebbero un dono di… Maroni!
Insomma in Italia comanda
sempre la Chiesa e l’ideologia cattolica impedisce ogni modernizzazione del
paese.
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