mercoledì 13 agosto 2014

Un mezzo Stato

Il premier Renzi, tra un impegno e l’altro, è andato a salutare il Papa che partiva per la Corea.
Non capisco perché tutti i premier italiani debbano andare a baciare mani e piedi del Papa ogni volta che questi lascia l’Italia. Questa genuflessione abitudinaria svela il rapporto di sudditanza dello Stato italiano nei confronti della Chiesa. È come se i nostri governanti, non contenti di abbonare ogni tassa e di finanziare sfacciatamente le scuole cattoliche, debbano andare ogni volta a ribadire che la Chiesa è più importante dello Stato italiano.
Può anche darsi che sia così. Ma perché ribadirlo?
Purtroppo in Italia l’intreccio tra Chiesa e Stato è inestricabile. Non si sa chi comandi veramente. O forse lo si sa. Siamo lo Stato della Chiesa. Ed è per questo che nessuno ci considera. Ci consegniamo volontariamente a posizioni di secondo piano, di insignificanza. Siamo un mezzo Stato.

Però, siamo la sede della Chiesa. Vuoi mettere?

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