Dalla fine dell’ultima
guerra mondiale, gli Stati europei si sono consegnati nelle mani degli Stati
Uniti, e si può dire che, come tanti bambini, non sono più riusciti a pensare
con la loro testa. L’unico sprazzo di lucidità l’hanno avuto quando hanno
concepito l’idea di un’Unione Europea, ma hanno perso l’occasione di farla
subito, tra i cinque paesi fondatori, sulla scia del trauma bellico.
È incredibile vedere
l’impotenza dell’Europa, la sua incapacità di dar vita ad vera un’Unione
Europea. Le conquiste sono state le tante regolamentazioni (anche su cose
marginali) e la creazione della moneta unica. Ma non si è mai vista una moneta
senza uno Stato unitario, né uno Stato unitario senza una politica autonoma.
Quando c’è una crisi
internazionale, l’Europa non esiste. Ogni Stato continua a decidere per proprio
conto e, alla fine, tutti seguono la linea americana… perfino quando si tratta
di questioni europee, come l’attuale crisi in Ucraina. L’America detta la
linea, concepita sui propri interessi economici e strategici, e l’Europa si
adegua passivamente.
Questa passività è ancora
più evidente quando ci si rende conto che la politica americana, negli ultimi
decenni, è stata più che fallimentare. In Iraq è stata fatta una inutile
guerra, che ora darà mano libera ai fanatici islamici. In Afghanistan, pure. In
Libia si è ammazzato Gheddafi per lasciare il caos. Non parliamo della
Palestina, dove ci sono ancora rovine fumanti e morti ammazzati con le armi
fornite dagli americani ad Israele… alla faccia del processo di pace.
In politica estera, Obama è
stato deludente. A parte la riforma sanitaria, si può dire che non abbia fatto
niente, che non abbia mai preso un’iniziativa, paralizzato dalla paura di
coinvolgere l’America in qualche guerra… inutile come le precedenti.
Quanto all’Ucraina, sono
state varate sanzioni dagli americani che subito sono state adottate
pedissequamente dagli europei, i cui interessi sarebbero invece quelli di
mantenere buoni rapporti con la Russia. Risultato: agli americani queste
sanzioni non costeranno niente, mentre costeranno molto agli europei. Come al
solito, la crisi, partita dall’America, colpisce gli europei e le loro
economie… fiaccate da scelte miopi e da politiche demenziali, sempre al
servizio degli interessi americani.
L’unica cosa che sotto Obama
si sia sviluppata è l’attività di spionaggio, che controlla amici e nemici
senza fare grandi distinzioni, anche perché in economia esistono solo
concorrenti.
E i nanetti europei?
Subiscono, ubbidiscono e… pagano.
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