venerdì 8 agosto 2014

I nanetti europei

Dalla fine dell’ultima guerra mondiale, gli Stati europei si sono consegnati nelle mani degli Stati Uniti, e si può dire che, come tanti bambini, non sono più riusciti a pensare con la loro testa. L’unico sprazzo di lucidità l’hanno avuto quando hanno concepito l’idea di un’Unione Europea, ma hanno perso l’occasione di farla subito, tra i cinque paesi fondatori, sulla scia del trauma bellico.
È incredibile vedere l’impotenza dell’Europa, la sua incapacità di dar vita ad vera un’Unione Europea. Le conquiste sono state le tante regolamentazioni (anche su cose marginali) e la creazione della moneta unica. Ma non si è mai vista una moneta senza uno Stato unitario, né uno Stato unitario senza una politica autonoma.
Quando c’è una crisi internazionale, l’Europa non esiste. Ogni Stato continua a decidere per proprio conto e, alla fine, tutti seguono la linea americana… perfino quando si tratta di questioni europee, come l’attuale crisi in Ucraina. L’America detta la linea, concepita sui propri interessi economici e strategici, e l’Europa si adegua passivamente.
Questa passività è ancora più evidente quando ci si rende conto che la politica americana, negli ultimi decenni, è stata più che fallimentare. In Iraq è stata fatta una inutile guerra, che ora darà mano libera ai fanatici islamici. In Afghanistan, pure. In Libia si è ammazzato Gheddafi per lasciare il caos. Non parliamo della Palestina, dove ci sono ancora rovine fumanti e morti ammazzati con le armi fornite dagli americani ad Israele… alla faccia del processo di pace.
In politica estera, Obama è stato deludente. A parte la riforma sanitaria, si può dire che non abbia fatto niente, che non abbia mai preso un’iniziativa, paralizzato dalla paura di coinvolgere l’America in qualche guerra… inutile come le precedenti.
Quanto all’Ucraina, sono state varate sanzioni dagli americani che subito sono state adottate pedissequamente dagli europei, i cui interessi sarebbero invece quelli di mantenere buoni rapporti con la Russia. Risultato: agli americani queste sanzioni non costeranno niente, mentre costeranno molto agli europei. Come al solito, la crisi, partita dall’America, colpisce gli europei e le loro economie… fiaccate da scelte miopi e da politiche demenziali, sempre al servizio degli interessi americani.
L’unica cosa che sotto Obama si sia sviluppata è l’attività di spionaggio, che controlla amici e nemici senza fare grandi distinzioni, anche perché in economia esistono solo concorrenti.

E i nanetti europei? Subiscono, ubbidiscono e… pagano.

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