venerdì 27 gennaio 2012

I prepotenti

Era prevedibile che, di fronte ad un aumento delle tasse e a una diminuzione dei redditi, si scatenasse la protesta dei cittadini. Ma anche qui ci sono notevoli differenze: per esempio, i poveri pensionati e i lavoratori dipendenti hanno potuto fare ben poco per far sentire le loro ragioni. Invece, certe categorie di persone, i tassisti, i camionisti, i farmacisti, gli avvocati, i notai, i benzinai, ecc., hanno un grande potere di ricatto e lo fanno pesare. Essi possono difendere i loro privilegi addossandoli sulle spalle degli altri, dei mansueti che non possono protestare. Tra questi prepotenti metterei anche i parlamentari, con i loro stipendi e le loro pensioni d'oro, e i preti, che non pagano l'ICI e continuano a godere di sovvenzioni e di privilegi ingiustificati. E sono proprio queste categorie che continuano a intrallazzare e a rubare denaro a danno di tutti gli altri cittadini. L'ultimo servizio di La7 sugli intoccabili ha messo ben in evidenza i loschi affari che si fanno all'ombra del Vaticano. D'altronde è dai tempi di Calvi e di Marcinkus che la Chiesa cerca di arricchirsi grazie ad un'allegra attività finanziaria che oltretutto non è capace di fare. Dov'è andato a finire il concetto di bene comune? E se la Chiesa è così prepotente e avida di denaro, come pensare che i suoi fedeli non lo siano?

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