lunedì 17 settembre 2012

Lo Squalo


E così lo Squalo nazionale, non contento di possedere le più importanti televisioni commerciali, non contento di controllare anche la Rai, non contento di essersi appropriato con mezzi più o meno fraudolenti della più grande Casa editrice italiana (vicenda per cui è stato condannato a pagare una bella cifra a Debenedetti), vorrebbe comprarsi anche La7, l'unica emittente capace di criticarlo. Dal suo punto di vista, sarebbe un colpo magistrale. Con un po' di soldi si comprerebbe tutte le più importanti televisioni italiane e metterebbe a tacere ogni opposizione. Evidentemente in Italia non c'è nessuna legge anti-trust. Chiunque può comprarsi praticamente tutto e farla da padrone assoluto in un campo così delicato, proprio mentre si avvicinano le elezioni.
Di fronte a questa spudorata offensiva, che cosa dicono i nostri politici? Praticamente nulla. Loro devono occuparsi di cose più importanti, come assicurarsi l'ennesimo seggio in Parlamento. E gli italiani?
Dormono, come sempre.
Peccato che poi il loro risveglio sia sempre più doloroso. Perché, mentre i gonzi dormono, i politici da loro eletti rubano, trafficano e fanno debiti per l'intero Paese.
Non è neppure difficile prevedere su che cosa su si baserà la campagna elettorale del nostro Squalo: le solite promesse di abbassare le tasse e possibilmente di evaderle - il sogno di questo popolo.

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