martedì 6 novembre 2012

Partiti italioti

Che i nostri partiti si stessero trasformando in associazioni a delinquere era noto da parecchi decenni. Per esempio, nel 1981, Enrico Berlinguer, in una intervista a Eugenio Scalfari, dichiarò che "i partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela... Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi...hanno occupato lo Stato, gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, le banche, le università..." Era la famosa "questione morale" - questione che nessuno ha mai affrontato e che è andata aggravandosi fino allo scempio odierno, in cui la politica è solo un mezzo per arricchirsi personalmente. Purtroppo, la maggior parte degli italiani ha creduto, almeno fino ad oggi, che la questione morale fosse solo un problema sessuale o poco più. Indottrinata da una cultura cattolica piccola e meschina, tutta incentrata sulle questioni private, non si è mai formata un senso civico, la consapevolezza che il miglior modo di aiutare e amare gli altri consistesse nel far funzionare bene lo Stato e nell'applicare una politica di giustizia sociale.

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