sabato 3 novembre 2012

Il perfetto italiota


Ci risiamo con l'idiota italico (l'italiota), sempre pronto a entusiasmarsi per il buffone di turno e incapace di fare un ragionamento. Sempre pronto - da buon cattolico - a credere ai miracoli e al Messia salvatore. Tutto questo l'abbiamo appena visto con il ventennio berlusconiano. Ed è andata come è andata. È vero che i nostri politici fanno ribrezzo, ma non è un un buon sistema cacciarli tutti e mettere al loro posto politici improvvisati. È vero che ormai la politica è un'arte da commedianti, che dicono ma non fanno, che promettono ma non mantengono; però questo non è un buon motivo per mandare al potere un vero e proprio attore, magari un comico. Sul principio ci farà ridere, ma alla lunga ci farà piangere.
Perché l'italiota non impara mai nulla? Perché si affida al populista di turno?
Che cosa manca agli italiani? Cultura, autonomia, senso critico. Non ti domandare qual è l'uomo che ti salverà; domandati che cosa puoi fare tu per salvare te stesso e il tuo paese. Non ti affidare al solito pifferaio magico.

1 commento:

  1. E' proprio vero: ci siamo appena liberati di un cialtrone (forse), ed eccoci qui in adorazione di un buffone, peraltro dotato di innegabili capacità atletico-spotive. Molti anni fa ce n'era un altro che sciava a torso nudo e incantava la folla con la sua forza virile; e tutti sappiamo che non ha portato nulla di buono. Molti, in tutti i paesi, sono affascinati dall'uomo forte, dall'uomo della provvidenza, che incarna l'idea di potere, forse anche di protezione. Ma perché noi italiani vogliamo che il caimano sia anche un po' (o molto) guitto?

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